Richiesta di Lucychan_04

Anime: Inazuma Eleven
Personaggi: Joe King
Titolo: ricordi
Avvertenze:/

Lo guardi dormire.

Gli sei stato accanto tutto il tempo.

La stanza di ospedale che ospitava il ragazzo era completamente bianca.

A dare un po' di colore c'erano dei fiori colorati che li portavo quotidianamente.

Come si era fatto convincere non lo sapevi ma il modo in cui è stato sfruttato non ti piaceva.

Le occhiaie era profonde sui tuoi occhi.

Non avevi dormito molto.

Preferivi occuparti di lui dormire poteva aspettare.

Strigi la presa sul libro cercando di rimanere sveglia.

Ogni cosa sembrava rallentare.

I tuoi occhi si fanno pesanti.

Dovevi lottare.

E se si fosse svegliato mentre lei stava dormendo.

Sarebbe stato imbarazzante.

Non eri mai stata una ragazza appariscente.

Non ti eri mai distinta in qualcosa.

Certo eri molto intelligente ma non la più intelligente.

Eri nella norma quando si parlava di calcio.

Non eri una ragazza espansiva.

Ti piaceva startene per le tue senza che nessuno ti disturbasse.

Il tuo mondo ero i libri.

Di qualsiasi genere e epoca.

A riportarti alla realtà è stata una mano che si posa sulla tua spalla.

Guardi verso l'alto vedendo la figura della infermiera.

Tu sorride dolcemente.

Cara sei sicura di non voler riposare.

Grazie signora ma credo di poter resistere,

È così gentile da parte tua stargli accanto.

Arrossisce sussurrando parole senza senso compiuto.

Non ho visto nessuno venirlo a trovare...

La guardi confusa.

Nessuno?

Come era possibile?

Tutti lo adoravano.

Joe era un ragazzo fantastico.

Gentile e sorridente.

Era pieno di amici che lo adoravano.

E tu.

Proprio tu.

Una apparente sconosciuta.

L'unica persona che gli era stata accanto.

Per caso sei la sua ragazza.

A quella affermazione arrossisce.

N-no i-io.....

Allora sei sua sorella.

Fai no con la testa temendo di sparare una sciocchezza se aprissi la bocca.

Allora una amica.

S-.....si possiamo dire così.

La donna ridacchiò.

Vi lascio soli allora... scommetto che dovresti dirgli qualcosa.

La Donà se ne andò prima che tu potessi chiedergli spiegazioni.

Guardi confusa la porta da cui la donna è uscita.

Cosa dovresti dirgli?

Qualcosa che forse hai represso per anni?

Ma cosa?

Avevi represso tutto senza saperlo.

Ma cosa?

Cosa.... cosa.... COSA?!?

Si accomodi sulla sedia.

Guardando il soffitto.

I pensieri si fanno strada nella tua mente lasciando solo il sonno.

Questa volta non potevi impedire che il sonno ti avvolgesse.

Ti rannicchi sulla poltrona rinunciando a lottare contro il sonno.

I pensieri disordinati iniziarono piano piano a prendere forma.

La tua infanzia erano frammenti.

Che se collegati formavano un puzzle.

Il puzzle della tua vita.

Ricordo 1

'Sono sicura che tu diventerai un portiere formidabile'

'Non dire sciocchezze [nome]'

'Hai ragione... tu diventerai il re di tutti i portieri'.

Ricordo 2

Il bambino si mise sotto le coperte con la bambina.

'Non ti preoccupare [nome] ti starò io accanto'

'No, joe, o ti prenderai la febbre anche tu'

'Che importa, non voglio lasciarti sola'

'Ma così non potrai più giocare la partita'

'Ma se non avrò il mio porta fortuna non credo di poter vincere'

'Ma tu sei il migliore non hai bisogno di me'

Ricordo 3

Corri lasciando alle tue spalle Joe.

'Prova a prendermi Joe'

'Rallenta [nome] potresti farti male'

'È impossibile sta tranquillo'.

Poi tutto successe in un attimo una macchina ti prese in pieno.

Ricordo 4

'Non ricorda nulla mi spiace molto signora'

'Ci sarà pur qualcosa da fare'

'Non credo dovrà farcela con le sue forze'

Ricordo 5

'Ehy [nome] io sono Joe ti ricordi noi eravamo amici di infanzia'

La scena ti colpisce come un fulmine quando i suoi occhi incontrarono i tuoi.

'NON TI AVVICINARE ALLONTANATI'

'[nome] i-io sono J-joe il tuo migliore amico'

'DEVI LASCIARMI IN PACE'

Ricordo 6.

'È essenziale che tu le stai lontano o i suoi unici ricordi si sgretoleranno fino a che non ricorderà niente'

'Se è per il suo bene lo faro'

Sussurrò triste il bambino.

Ti svegli di colpo.

Due braccia ti stringono forte cercando di calmare il suo respiro.

Volgi lo sguardo al ragazzo.

J-joe...

Il ragazzo sorrise e basta....

Il tuo corpo era steso vicino al suo sul letto dell'ospedale.

Le lacrime solcarono le tue guance.

La paura di perderlo di nuovo ritorno dopo anni.

M-mi sei mancato...

Lo abbracci piangendo sulla sua spalla.

I singhiozzi presero la tua voce.

Il ragazzo non disse nulla.

Aveva semplicemente paura di rovinare il bellissimo momento creatosi.

Solo i respiri di entrambi e i tuoi singhiozzi si potevano udire nella stanza.

Di colpo quel silenzio venne rotti dalla voce del ragazzo.

Ti amo [nome]....

Anche io ti amo Joe...

Stetti stretti l'uno all'altro vi coccolate.

Ad osservare la scena c'è l'inferno con uno sguardo dolce.

Finalmente dopo tanto tempo era riuscita a far ricordare tutto a te e farvi riunire.