Richiesta di Ale_Always

Anime: attacco dei giganti
Personaggio: Hoover Berthold
Titolo: bugie
Avvertenze: capitolo lemon non vi piace non leggete.

Affondo il viso contro le tue ginocchia.

Alcune lacrime solcano le tue guance.

La tua schiena poggia contro il muro ti manteneva con la schiena dietro.

Le aveva sempre menti.

Come aveva potuto.

Ti fidavi completamente di lui.

E lui stava solo mentendo per tutto il tempo.

E anche sei l'unica a saperlo dei vostri amici.

Lui ti aveva chiesto di non dirglielo ma tu come potevi tradire le persone che ti hanno sempre sostenuta.

No non potevi.

Eri arriva varie volte a questa conclusione senza mai agire.

Per qualche motivo ignoto non riuscivi a tradirlo a tua volta.

Infondo ne avevi tutto il diritto.

E dire che avevi pure una cotta per lui ma proprio come pensavo era troppo bello per essere vero.

Ora provi solo un gran dolore.

Sarebbe stato più facile prendere un foglio bianco scrivere qualche parola e affogare tutto con la morte ma non potevi.

No non potevi.

Avevi troppo da ricambiare ai tuoi amici.

No non potevi lasciargliela vita soprattutto adesso.

Adesso che il dolore era forte e non ti potevi arrendere.

Ti bastava solo un po' di tempo.

Ti saresti ripresa.

Bastava lasciare il mondo fuori e prenderti un po' di tempo.

Quando finalmente ti saresti alzata dal tuo buco e avresti combattuto contro tutto il mondo se sarebbe servito.

Se sarebbe servito ad affrontarlo.

Sapevi che prima o poi avresti dovuto guardarlo negli occhi.

Dirgli quello che pensavi.

E dirlo agli altri tuoi compagni.

Probabilmente non avrebbe risolto niente.

Il gigante avrebbe continuato ad attaccare le mura.

Ma non sarebbe stato lo stesso per te.

Tu avresti dovuto combattere contro la tua cotta.

Ancora non riesci a credere che tutte quelle volte era lui.

Anche durante il suo primo combattimento contro il gigante.

Quando si ferì accidentalmente per salvare delle persone.

E poi arrivo lui in soccorso.

Però quando tutto fu finito e il gigante se ne era andato.

Come avevi fatto a non pensarci prima.

Tutte quelle coincidenze non erano frutto del caso ma bensì la pura verità.

Ma perché aveva deciso tra tante persone di dirlo proprio a te.

Sapeva quanto non fossi brava a mantenere i segreti per non parlare dei mille complessi che sapevi farti.

Proprio come adesso.

Le mani si spostano sui tuoi capelli stringendo le radici.

Qualcuno bussa alla porta.

Tu ammutolisci ogni rumore come a invitare colui o colei che sta bussando.

Ma questo non basta a farlo smettere.

Insiste bussando ripetutamente sulla porta.

Non volevi che nessuno entrasse e ti disturbasse.

Ma d'altronde sentivi il bisogno di sapere di chi si trattava.

Infondo al tuo cuore sapevi già chi c'era al di là della parete.

[nome] ti prego apri questa maledetta porta.

Infondo chi altri poteva essere se non lui.

Il dolore era diventato insopportabile.

Il macigno pesava sul tuo petto.

Volevi alzarti aprire la porta.

Ma la tua mente era posto davanti a due vie.

Aprire la porta e dirgli quello che provi o aprire la porta e tirargli un bello schiaffo dicendogli quanto eri schifata dal suo comportamento.

Dirigendoti verso la porta tremi leggermente.

Cosa dovevi fare?

Apri piano la porta prendendoti tutto il tempo per scegliere cosa fare.

Quando però la porta è aperta del tutto la figura del moro ti viene in contro abbracciandoti.

Be-

Provi a chiamare il suo nome ma lui ti zittisce con un bacio.

Cavolo se era un bacio.

Potevi sentire il calore dei vostri corpi mescolarsi e fondersi.

Non c'era niente di meglio di un dolce tepore per chiarirsi le idee no?

Il ragazzo ti portò con lentezza nel letto della camera.

Ti fece stendere e si mise a cavalcioni su di te poggiando le mani e le gambe ai lati del tuo corpo.

Il rossore si propagava sul tuo volto mentre riprese a baciarti con enfasi.

Il rumori che si potevano sentire nella stanza erano quelli dei vostri baci.

I vestiti volarono a terra.

Le barriere che vi dividevano erano state eliminate.

Ora il calore era più forte.

La vi sembrava chiara.

E per quanto le sue bugie ti avessero ferita non importava.

Infondo non riuscivi a essere arrabatta con lui per troppo tempo.

Alcuni gemiti risuonarono dalle tue labbra.

Il suo nome veniva incalzato da note molto seducenti.

Questo basto a fargli perdere il controllo.

Tanto che inizia a entrare in te.

I gemiti aumentarono.

Come faceva un umana a mandarlo in tilt.

Non riusciva a capirlo.

L'unica cosa certa era che vi amavate all'impazzata.

Per quanto segreti e bugie possano mettersi in mezzo sarete sempre in grado di rimanere uniti.

In poco tempo lui venne dentro di te.

Che sensazione meravigliosa.

Proprio come se fosse una piccola bugia tra voi.

Una bugia che vi teneva in vita.