Hector&Nelly
One-shot su richiesta di Japanforevermiki7411, buona lettura! (E scusate per il ritardo)
Nelly era seduta su una panchina all'ombra di un grande albero, inebriata dalla brezza fresca proveniente dal mare, a poca distanza da lì.
Era completamente immersa nelle ricerche sul prossimo avversario della nazionale del Cotarl, squadra della quale era diventata manager per poter scoprire qualcosa di più sul conto di David Evans.
E anche per poter stare più vicina al capitano, Hector Helio.
Quel ragazzo l'aveva colpita sin dall'inizio, forse perché le ricordava molto un suo vecchio amico; Mark Evans, portiere nonché capitano della Inazuma Japan.
Tuttavia, Nelly non sapeva spiegarsi se quella che provava per Hector fosse semplicemente curiosità.
O meglio, non ne era sicura.
Tuttavia la ragazza continuava a negare a se stessa che ciò che provava per Hector fosse amore, poiché quel sentimento in passato l'aveva già colpita più di una volta, portandole solo delusioni.
《Signorina Raimon?》si sentì chiamare la manager.
Alzò lo sguardo dal suo quadernetto di appunti, e sorrise all'anziano davanti a sé.《Mi dica, signor Evans.》
《È da ormai due ore che sei qui... Cosa succede?》
"Volevo solo stare un po' sola..."
《Mi stavo appuntando qualche strategia per la prossima partita.》mentì.
《Oh.》disse sorpreso l'anziano allenatore abbassando lo sguardo sul blocchetto di fogli.《Apprezzo quello che fai, ma non è necessario che tu perda il tuo tempo per queste cose.》
《Lo faccio volentieri.》gli sorrise.
《Sai, c'è un compito che volevo affidarti...》proseguì sistemandosi il cappello sulla testa.《Ma se sei impegnata farò da solo.》
La ragazza chiuse immediatamente il blocchetto e si alzò in piedi.《No, no! Mi dica!》
L'allenatore si grattò i baffi un po' perplesso.《Beh, ehm... Vorrei che Hector si allenasse con il copertone, ma non riesco a legarlo all'albero. Potresti occupartene tu?》
《Certo!》esclamò la manager, entusiasta del lavoro che le era appena stato assegnato.
Dopo aver salutato l'allenatore, Nelly corse al capanno degli attrezzi accanto agli alloggi della nazionale del Cotarl e si mise a cercare una corda più resistente possibile.
La trovò dopo pochi minuti di ricerca e la trascinò fino alla spiaggia, ammucchiandola ai piedi di una palma.
《E ora, a noi due.》mormorò tra sé e sé lanciando un'occhiata all'enorme copertone appoggiato fuori dalla porta del capanno.
Tentò in tutti i modi di spostarlo, ma era troppo pesante per lei. Non riusciva nemmeno a metterlo in piedi per farlo rotolare!
《Nelly?》
La ragazza si voltò nella direzione dalla quale proveniva la voce; a pochi metri da lei, alla sua destra, c'era Hector.
《Hai bisogno di una mano?》le chiese il capitano con la sua tipica gentilezza.
《Ehm... Mi sa di sì.》ammise la ragazza, imbarazzata.
Il ragazzo le sorrise, avvicinandosi a lei.《D'accordo.》
Senza il minimo sforzo riuscì a mettere in piedi il copertone; Nelly si sentì molto a disagio, ma non sapeva spiegarsi se fosse perché lei non c'era riuscita o per la semplice presenza del portiere.
《Dove devi portarlo?》le domandò il ragazzo, destandola dai suoi pensieri.
《Euh, laggiù.》rispose lei indicando la palma sotto la quale aveva lasciato la corda.
Senza ascoltare le proteste della manager, che continuava a ripetergli che poteva benissimo arrangiarsi, Hector spinse il copertone fino all'albero che gli era stato indicato.
《Devi legarlo, immagino.》rifletté sedendosi e afferrando la corda.
《Sì, ma non c'è bisogno che ti disturbi...》rispose la ragazza inginocchiandosi davanti a lui per togliergli la grossa fune dalle mani.
《Sta' tranquilla, ti aiuto volentieri. Dopotutto questo allenamento è fatto apposta per me, mi sembra giusto prepararmelo.》
Si alzò in piedi e iniziò ad avvolgere un'estremità della corda attorno al copertone.
La ragazza osservava i gesti di Hector come ipnotizzata, e, purtroppo per lei, lui se ne accorse.
《Tutto ok?》le chiese con un sorrisetto senza distogliere lo sguardo dal suo lavoro.
《Ahem...》tossicchiò imbarazzata.《Sì, sì.》
Dopo un paio di minuti il ragazzo aveva già portato a termine il suo lavoro.《Ecco fatto. Ora dobbiamo solo legare la corda alla palma.》
《Solo?》ripeté Nelly divertita.《Lo dici come se fosse semplice.》
《E infatti lo è.》ridacchiò il portiere.《Mi arrampicherò io.》
《Ma è pericoloso!》
《Lo so, ma non voglio che ti faccia male tu.》
Fortunatamente appena dopo aver parlato il ragazzo iniziò ad arrampicarsi, altrimenti avrebbe visto il rossore sul viso di Nelly.
《Fai attenzione!》gli urlò lei riprendendosi.
《Sta' tranquilla.》
Per fortuna la palma era abbastanza ricurva, perciò non era necessario che Hector facesse troppa fatica ed era più difficile che cadesse.
Quando arrivò abbastanza in alto, iniziò a sollevare il copertone e a legare la corda al tronco dell'albero.
《Ok, ho finito!》esclamò dopo una manciata di minuti.
Fece per scendere dalla palma, ma si sporse troppo alla sua destra. Nel giro di due secondi si ritrovò da seduto ad appeso.
《Hector!》esclamò preoccupatissima Nelly coprendosi la bocca con le mani.《Resisti! Vado a chiamare...》
《No!》la interruppe lui.《Se non muoio cadendo ci penserà il mister, se mi vede qui.》
《Almeno lascia che ti aiuti in qualche modo!》
《Stai tranquilla, ora scendo.》
Con un'agile mossa Hector riuscì a risollevarsi, ma non con abbastanza forza da assicurarsi di tornare seduto sul tronco.
《Dannazione...》mormorò a denti stretti.
Il portiere scivolò un'altra volta, e purtroppo non riuscì a rimanere aggrappato all'albero.
《Hector!》urlò terrorizzata Nelly, incapace di fare qualcosa.
Il ragazzo precipitò nel vuoto per qualche metro, per poi finire con lo schiacciare la manager sotto il suo peso.
La ragazza era molto in imbarazzo, ma prima di pensare alla situazione in generale si preoccupò della salute del capitano del Cotarl.
《Ehi...》lo scosse per una spalla, dopo essersi scansata da sotto di lui.《È tutto ok?》
《M-mh...》mugolò lui mettendosi supino.
《Ti sei fatto male?》domandò allarmata.
《No... Sto bene.》rispose mettendosi seduto.
La manager, tuttavia, notò che il portiere si massaggiava la guancia sinistra. Senza nemmeno pensare a quello che stava facendo e dando retta soltanto al suo istinto, Nelly afferrò il polso di Hector per vedere cosa nascondesse.
《Ti sei tagliato.》osservò.《Vieni, ti disinfetto.》
《Dai Nelly, non ce n'è bisogno per un taglio così piccolo...》
《Non importa!》esclamò perentoria alzandosi in piedi e trascinandosi dietro Hector contro la sua volontà.
I due si sedettero alla stessa panchina sulla quale stava Nelly prima che il mister le commissionasse il lavoro del copertone.
La manager corse a prendere la valigietta di pronto soccorso per medicare Hector, e appena tornata si mise subito all'opera. Non era per niente imbarazzata all'idea, e se ne stupì persino lei.
Cercava di non distogliere lo sguardo dal piccolo taglio sulla guancia del portiere mentre lo strofinava con un panno umido, ma non poteva fare a meno di guardare di sottecchi i suoi occhi di quel marrone così scuro che l'avevano sempre affascinata.
Erano persino più scuri di quelli di Mark, del quale lei era stata innamorata per tanto tempo senza però dire niente a nessuno.
Hector voltò la testa verso di lei, guardandola perplesso.《Nelly?》
La ragazza di rese conto solo in quel momento di essersi bloccata da un bel po', sostenendo ancora la spugna a mezz'aria.
《Stai bene?》proseguì il portiere.
《Ehm... Sì, sì.》si riprese lei deponendo la spugnetta nella valigietta e frugando alla ricerca di un cerotto.
《A che stavi pensando?》le domandò il ragazzo.
《A niente.》
《Non mentire.》la avvertì.《Fai sempre quella faccia quando pensi a lungo.》
"Come fa a saperlo?"
《Ah... Davvero?》
《Già.》
Hector non smetteva di guardarla con quei due occhi maledettamente belli, e la ragazza si sentiva sempre più piccola ogni secondo che passava.
Il portiere, d'altra parte, sembrava molto divertito.《Nelly, la smetti di fissarmi in quel modo?》le chiese ridacchiando.
《Non ti sto fissando.》si giustificò.《Stavo guardando la ferita.》proseguì toccandosi la guancia sinistra.
《Certo.》
Nelly continuò a cercare il cerotto, e quando lo ebbe trovato lo pose sulla guancia di Hector per coprire la ferita.
《Ecco fatto.》mormorò soddisfatta, ma con la voce impastata dall'imbarazzo.
Poi accadde l'inaspettato; Hector si sporse verso di lei, e le stampò un bacio sulla guancia.
《Grazie.》disse prima di alzarsi e dirigersi verso la spiaggia, lasciando la manager sola, ed estremamente confusa.
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