Darren&Celia
One Shot su richiesta di MartinaPezzuto7. Buona lettura!
Celia pov's
Una specie di demone appare dinnanzi a me: è spaventoso.
Afferra il polso su cui porto il braccialetto e avvicina i suoi occhi vitrei ai miei.
Chi è costui?
La morte è venuta a prendermi?
Mio fratello Jude grida il mio nome: voglio scappare e raggiungerlo.
Al sicuro.
Con un colpo violento del braccio, allontano il suo viso diabolico dalla mia espressione terrorizzata, ma lui non demorde e stringe il polso ancora più forte, facendomi provare un intenso bruciore.
Sposto lo sguardo verso Suzette: una specie di angelo dai capelli rossi l'ha presa in braccio e sta fissando con odio il demone davanti a me.
Lo sento dire alcune parole contro quest'ultimo a proposito di un regno che ne sconfiggerà un altro per sempre grazie al sacrificio di una ragazza.
Quella ragazza che sta tenendo tra le braccia.
Suzette.
Spero di non essere la prossima.
Il demone mi guarda intensamente negli occhi, sempre con quel sorriso maligno in viso.
Dei riflessi violacei scorrono sulle sue iridi e io sento come se stessi cadendo tra le braccia del sonno.
Ma non un sonno qualunque.
Sto per svenire.
Le ultime immagini che scorgo oltre il velo nero della stanchezza sono il demone che risponde all'angelo e i miei amici cadere a terra, colpiti da un potentissimo fulmine.
Tra i loro corpi stesi a terra, scorgo un mantello rosso e un paio di occhialini.
Jude pov's
Non può essere vero, è solo un incubo, Jude!!
Apro gli occhi.
No, non è un incubo.
È la realtà.
Un angelo sta portando via Suzette e un demone porta in braccio un'altra ragazza.
Celia.
Mia sorella.
I miei compagni sono stesi a terra, alcuni sono seduti, spaventati e confusi, senza la minima idea di come fare per salvarle.
Poi, i fulmini cessano.
Il sole torna a splendere.
Il demone e l'angelo sono scomparsi, e con loro Celia e Suzette.
《Dove sono finite?》grida Mark scattando in piedi.
《Sono scomparsi nel nulla, potrebbero essere ovunque.》risponde Axel.
《La leggenda narra che i discendenti dei popoli di Celestia e Notturnia viva rispettivamente nel Giardino di Celestia e nell'Arena delle Leggende di Notturnia. Dobbiamo dividerci e andare a cercarle.》sentenzia Cammy.
Rimaniamo divisi come le due squadre che avevamo formato per giocare pacificamente a calcio.
Saliamo fino alla metà di una montagna.
Ci dividiamo.
Mark e il primo gruppo a destra, verso Celestia e Suzette.
Io e il secondo gruppi a sinistra, verso Notturnia e Celia.
Non so se le ritroveremo.
Ma una cosa è certa.
Sicuramente ci proveremo.
Celia pov's
《Lasciatemi andare!! Lasciatemi andare!!》
È inutile gridare contro questi demoni; non hanno la minima intenzione di liberarmi.
Un altro di loro entra nella stanza in cui sono incatenata.
《Destra, sono arrivati altri umani.》
《Come sarebbe?!》
Si gira verso di me e mi fissa con occhi da serpente.
《Sicuramente sono venuti a prendere lei.》
Mi squadra un'ultima volta, per poi uscire, seguito da tutti i demoni qui presenti.
Tranne uno.
《Allora... a quanto pare devo occuparmi io di te, eh?》
Ride.
Ghigna.
È inquietante il modo in cui mi osserva.
Pare mi stia studiando.
Mi sta esaminando.
Sta architettando qualcosa contro di me.
Si avvicina ad un tavolo di legno lucido.
Accarezza degli oggetti poggiatici sopra.
Riesco a vederli.
Mazze ferrate.
Fruste.
Chiodi arrugginiti.
Metodi di tortura medievali, in sostanza.
Afferra una frusta con lacci in cuoio marrone e delle spine poste sull'estremità.
Si avvicina a me.
《Non preoccuparti, non ti annoierai di sicuro, qui.》
Alza la frusta al cielo.
Un dolore fortissimo parte dalla gamba e si diffonde in tutto il corpo.
Detesto la vista del sangue, ma devo vedere cosa mi ha fatto questo mostro.
Un taglio profondo sul ginocchio.
Dolore.
E sangue.
Fiumi di sangue sgorgano dalla ferita, sporcando tutta la gamba e il pavimento sottostante a me.
《Sono stato fin troppo buono con te. Ma non voglio porre fine al divertimento proprio adesso.》
È di un sadico incredibile, questo tipo.
Jude...
Dove sei?
Jude pov's
《Ma bene, chi abbiamo qui? Siete venuti a prendere la vostra amica?》
Il demone, di nome Destra, ghigna e si prende gioco di noi.
《Magari riuscirete a salvarla, chissà... Se sarete veloci e riuscirete a sfuggirci, intendo.》
《Dov'è Celia?? Lasciatela andare subito!!》
Il demone porta le mani in avanti.
《E va bene, ti concediamo di vederla.》
Si gira e dà ordini a qualcuno.
D'un tratto, una pedana si solleva da un rilievo nella roccia.
È una specie di palco, con un quadrato di legno situatovi sopra.
Incatenata al quadrato, c'è mia sorella.
È completamente ricoperta di sangue, piena di tagli in vari punti del corpo.
È pallida.
L'hanno torturata.
Morirà dissanguata se non faccio qualcosa.
《Lasciatela andare immediatamente!!》
《A meno che qualcuno non voglia sacrificarsi al posto suo, non intendiamo lasciarla andare.》
Ringhio e stringo i pugni.
Non ho altra scelta.
《Verrò io!》
Mia sorella si agita e grida con la poca voce che le è rimasta in corpo.
《No fratellone, non farlo!!》
Mi avvicino minaccioso a Destra.
《Sono qui. Prendete me al suo posto.》
Destra si avvicina a me e posa una mano sul mio petto.
Un'onda violacea parte da esso e si dissolve nell'aria.
Destra abbassa la mano e scuote la testa.
《La tua anima non è abbastanza pura. Ma non è un male; potresti sempre diventare uno dei nostri.》dice ghignando.
Cerco di tirargli un pugno, ma qualcuno mi ferma prendendomi per entrambe le braccia.
Darren pov's
《Lascia stare Jude. Ci vado io.》
Le mie parole lo scuotono nel profondo.
《No Darren, non posso lasciar andare te!!》
《Vogliamo salvarla entrambi. Non è così, Jude?》
Abbassa la testa e sospira.
Poi mi appoggia una mano sulla spalla.
《Darren, non sei obbligato. Non permetterò che qualcuno si faccia del male. Porteremo via Celia senza sacrificare nessuno.》
《Ma loro vogliono qualcuno in cambio!! Ti prego Jude...》
Gli metto entrambe le mani sulle spalle e lo guardo negli occhi.
《Promettimi che la proteggerai sempre.》
Le lacrime stanno per sfuggire al mio controllo; per ora, riesco a ricacciarle dentro.
Mi allontano da lui e mi piazzo davanti a Destra.
《Prendete me.》
Mi poggia la mano sul cuore, proprio come ha fatto con Jude.
Un'onda color dell'oro si diffonde nell'aria e si dissolve in essa.
《Va bene. Sei coraggioso a sacrificarti.》ghigna il demone.
Mi fa cenno di seguirlo e io lo seguo, senza dar retta alle voci dei miei compagni che mi stanno ripetendo di tornare indietro.
No.
Devo salvare Celia.
Attraversiamo una lunga e fitta rete di corridoi, fino a giungere alla stanza delle torture.
《Libera la ragazza.》ordina Destra al demone che, probabilmente, l'ha torturata.
Quest'ultimo sgancia le manette alle quali erano legati i polsi e le caviglie di Celia.
È pallida e sanguina da tante parti del corpo.
Sembra un cadavere da quanto è pallida.
Appena la liberano, corre verso di me e mi abbraccia, sporcandomi del suo sangue.
Mi prende la faccia tra le mani gelide e mi guarda negli occhi; i suoi sono pieni di lacrime.
《Non dovresti essere qui... dovevi lasciarmi andare...》
Le prendo le mani e le abbasso.
《No, Celia. Si sarebbe sacrificato Jude al posto mio.》
Si inginocchia a terra e scoppia a piangere.
《Ma siete matti?! Non dovete morire per me, non dovete!!》
Le lacrime che prima sono riuscito a trattenere, ora stanno cadendo sul pavimento senza neanche rigarmi le guance.
Chissà che bella impressione sto facendo ai demoni; un sacrificio che si offre piange?
Sono ridicolo.
Però voglio salvare Celia.
《Andiamo a prendere i vestiti che dovrai indossare. Restate qui e non muovetevi.》
Appena escono dalla stanza, Celia mi fa inginocchiare di fronte a lei e mi abbraccia, piangendo.
《Darren... non farlo... possiamo scappare, adesso!》
《No, sei troppo debole per correre. Non preoccuparti per me...》
Mi stringe ancora più forte.
《Darren... non lasciarmi sola...》
《Non sei sola. Jude e gli altri sono con te.》
《Ma tu... sei... io... non posso...》
《Non puoi cosa?》
Sospira un po' di volte prima di concludere la frase.
Poi scioglie l'abbraccio e mi guarda negli occhi.
《Non posso lasciar andare la persona di cui mi sono...》
Destra e il suo assistente tornano con dei vestiti simili a quelli di Celia e mi ordinano di indossarli al più presto.
Mi alzo in piedi e mi scuso con Celia per non averle lasciato il tempo di finire la frase.
Le sue parole mi rimbombano nella mente.
"Non posso lasciare la persona di cui mi sono..."
Sempre fidata?
Sì, forse voleva dire questo.
Mi cambio velocemente e piego con cura la divisa da portiere dell'Inazuma Japan.
Mi mancherà giocare a calcio con loro.
Mi riconducono nella stanza in cui si trovava Celia; spero di riuscire a sentire la fine della frase.
E invece...
《L'abbiamo riportata da suo fratello e dal resto della combriccola.》
Oh no.
Non mi darò pace finché non saprò cosa voleva dirmi.
Forse...
Sarei dovuto scappare?
Beh...
Posso sempre rimediare.
《Avanti, che fai lì impalato? Devo legarti.》
Non do retta a Destra.
Torno nella stanza in cui ho lasciato la divisa.
La afferro.
E corro.
Corro come non ho mai corso in vita mia.
E mi stupisco di riuscire a cambiarmi durante il tragitto.
Vedo i ragazzi uscire, tristi e con le teste basse.
Celia è l'ultima tra loro.
Si gira un'ultima volta prima di uscire.
Quando incrocia il mio sguardo, pare le si illumini il volto.
Lascia il braccio di Jude al quale era aggrappata per non cadere e corre verso di me.
Io corro verso di lei.
E quando siamo vicini, mi salta in braccio.
La stringo forte, perché ho paura che me la portino via un'altra volta.
Mi prende il viso fra le mani, stavolta un po' più calde di prima.
《Alla fine sei scappato...》
《Sì, non potevo restare senza sapere la fine della frase.》
Mi guarda stupita.
《La frase?》
《Sì, la frase.》
《Aah, quella frase...》
Scende e rimane davanti a me.
《Beh, stavo per dire che... che non posso lasciare la persona di cui mi sono...》
《Sempre fidata?》
《Innamorata, Darren.》
Non mi lascia il tempo di capire cosa stia succedendo, che le nostre labbra sono già unite.
Ci abbracciamo forte e ignoriamo Jude, che ci sta guardando con aria mezza stupita e mezza da omicida.
《Tu... cioè... io ti piaccio?》
《Sì. Me ne sono resa conto, in particolare, quei giorni in cui ti ho aiutato con la tua supertecnica.》
Strofina il naso con il mio.
《E poi, come si fa a non amare un ragazzo carino e gentile come te?》
Dopo esser rimasti per un po' abbracciati, corriamo fuori insieme agli altri; Destra potrebbe sempre uscire e ripescarci.
《E così ti piaccio...》
《Sì, Darren.》
《Beh, vale lo stesso per me.》
Si sporge verso di me e mi stampa un bacio sulla guancia.
Senza rendercene conto, torniamo agli alloggi mano nella mano.
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