Axel&Mark
One-shot su richiesta di Greis2000, buona lettura!
Axel pov's
Oggi è venerdì, e io odio i venerdì. Potrà sembrare strano, ma in realtà per me è così. Già, perché ogni venerdì i miei vecchi amici della Inazuma decidono di uscire insieme, e va sempre a finire che combiniamo qualche casino. Ora che siamo maggiorenni, poi... Sapete, maggiorenni per loro non significa solo diventare indipendenti, avere la patente, entrare in locali vietati ai minori o bere alcolici, significa fare quello che gli pare, fare cazzate in strada e ubriacarsi come dei deficienti. Almeno le ragazze non sono con noi, non oso immaginare cosa accadrebbe altrimenti...
Stavolta i ragazzi hanno deciso di giocare una normalissima partita di calcio, ma sapendo cosa intendono loro per normale non so cosa aspettarmi. L'appuntamento è alle otto di sera al campo al fiume, tra un'ora esatta. Preparo tutto l'occorrente e infilo tutto in una sacca, compreso lo shampoo e il mio immancabile gel per capelli. Alle otto meno un quarto arrivo al campo, ma non sono il primo: Jude e Caleb sono già arrivati. Appena mi vede, il crestino sorride (o meglio, ghigna. Il suo non può essere definito un sorriso).《Ehi, arriva il bomber di fuoco.》esclama guardandomi.
《Ciao ragazzi.》rispondo io, e loro ricambiano il saluto.
《Siamo i primi?》domando a Jude.
《A quanto pare sì.》risponde l'occhialuto. Sembra irrequieto; continua a guardarsi intorno e a sistemarsi gli occhiali sul naso. Conoscendolo, penso sia dubbioso come me; non è un gran festaiolo, e immagino trovi molto strano che gli altri abbiano deciso di giocare una semplice partita piuttosto che fare cazzate. Caleb invece è molto tranquillo, e non sembra neanche dispiaciuto dall'insolito cambio di programma. I ragazzi arrivano uno a uno e per le otto siamo tutti in campo, già pronti a giocare. L'ultimo ad arrivare è Mark, che giunge tutto trafelato e col fiato corto.《Ciao ragazzi... scusate per il ritardo...》si giustifica correndo a cambiarsi negli spogliatoi.
Mentre lo aspettiamo giunge un'altra persona al campo, che appena arriva saluta Jude; non capisco chi sia, perché ha gli occhi coperti da un paio di occhiali da sole dalla montatura rossa. Nonostante abbia sempre gli occhi coperti, immagino che Jude li abbia sgranati.《Ma che ci fai qui?!》la rimprovera. La persona di fronte a lui si sistema gli occhiali sulla testa e resto colpito del fatto che sia Celia.
《Scusa fratellone, ma abbiamo pensato che una partita come ai vecchi tempi debba avere anche lo staff, non pensi?》dice con gli occhi dolci. Pochi attimi dopo di lei arrivano anche altre tre ragazze, cioè Silvia, Cammy e Celia.
《Ma che ti è saltato in mente?!》grida Jude alla sorella.
《E dai, sarà divertente!》esclama lei tutta contenta.
Era da tempo che non rivedevo le ragazze; Celia si è fatta crescere i capelli ondulati fino a poco più giù delle spalle, Cammy li ha fatti crescere parecchio mentre Nelly e Silvia hanno mantenuto lo stesso taglio.
Il capitano esce dagli spogliatoi del campetto e le manager si siedono in panchina. Mark si sistema in porta e dà inizio alla partita.
Dopo l'incontro, che finisce in parità, Caleb se ne esce dagli spogliatoi con un "Che ne dite di andare in discoteca?" e Jude si mette a imprecare in tutte le lingue esistenti.
《Bella idea, dai andiamoci!》esclama Xavier appoggiato da Jordan.
《Ma voi siete pazzi.》risponde David.
《Non sono sicuro di volerci venire...》ammette Darren imbarazzato.
《Ehi, avete vent'anni e non pensate mai a divertirvi un po'?》risponde il crestino.
《Il problema è che tu ti diverti anche troppo.》ribatte Austin.《E poi io e Scott li abbiamo appena fatti, i diciotto. Non siamo mai stati in una discoteca.》
Xavier e Jordan mettono una mano sulle spalle ai due.《C'è sempre una prima volta! E ora diamoci una mossa.》esclama il rosso, ignorando le proteste di Austin e Scott.
《Avete organizzato la partita solo per costringerci a restare svegli fino a tardi per poi andare in discoteca?》chiedo esterrefatto.
《E dai, non succederà nulla.》mi rassicura Shawn, a mia grande sorpresa.
《Anche tu?!》
L'albino allarga le braccia in segno di innocenza.
《Ehi, possiamo venire anche noi?》chiedono le ragazze.
《Naturalmente.》risponde Caleb tranquillo.
Ok, la situazione va di male in peggio.
《No no no, potete scordarvelo.》le rimprovera Jude guardando la sorella.
《Ma Jude! Ho vent'anni, tu non mi puoi più dire niente. Noi veniamo e basta.》ribatte Celia offesa.
Arriviamo in discoteca alle undici di sera, ciò significa che gli altri vogliono far festa fino alla mattina. Appena entrati adocchio un divanetto libero e me ne approprio, mentre gli altri si fiondano sulla pista da ballo, compresi Scott e Austin. Jude, invece, si siede accanto a me.
《Non sopporto quando Celia fa così.》sospira con una mano sulla fronte.《Io le voglio bene e cerco di proteggerla, e la discoteca non mi sembra il posto più sicuro del mondo.》
Faccio spallucce.《L'hai sentita, ha vent'anni. Lasciala un po' libera, almeno per stasera. D'altronde lei e le altre restano sempre a casa da sole...》
《Sì ma... cioè, l'hai vista? Si è trascinata dietro Darren!!》esclama terrorizzato.
《Ma sì, calmati. Ti pare che Darren le farebbe del male?》gli domando.
Abbassa la testa un po' dispiaciuto.《No, in effetti...》
《Guarda il lato positivo, almeno non si è trascinata dietro Stonewall.》
《Oh sì, ringraziando il cielo.》
Posa lo sguardo sulla pista da ballo.《Mi chiedo che staranno facendo Xavier e Jordan ad Austin e Scott...》
《Una terapia da neo-maggiorenni.》rispondo.
《Sicuro.》dice Jude senza spostare lo sguardo.
Mentre chiacchieriamo ci raggiungono Nathan e Shawn, tenendo Mark sottobraccio.
《Che succede?》domanda Jude.
È Nathan a rispondere, mentre lo sistema sul divanetto.《Ehm... diciamo che l'alcol non gli fa un bell'effetto...》
《Meglio che lo lasciamo stendere, almeno si addormenterà più facilmente.》riflette l'albino.
Io e Jude ci alziamo in piedi ed aiutiamo Mark a stendersi; cazzo, Mark ubriaco. Ora ho visto proprio tutto.
Stringo i pugni《Sapevo che non sarebbe potuto andare tutto liscio.》
《Ehi, guarda che nemmeno noi avevamo idea del programma, prenditela con i festaioli del gruppo.》ribatte Nathan leggermente irritato.
Shawn si allontana.《Io vado a vedere che combinano gli altri e a raccattare gli ubriachi, casomai ce ne fossero.》
《Vengo con te.》rispondono in coro Nathan e Jude per poi seguirlo.
Rimango solo con Mark, non vorrei che stesse peggio e non ci fosse nessuno a soccorrerlo. All'inizio si addormenta, ma dopo poco inizia a delirare e dire cose completamente prive di senso.
《Ehi Axel sai che sei proprio un figo della Madonna?》dice ad un certo punto facendomi preoccupare ancora di più.
《Tu sei ubriaco marcio.》lo rimprovero inutilmente.
《Ma no, mi sono fatto solo qualche bicchierino di troppo, non è grave...》risponde con quel tono tipico degli ubriachi.
Spazientito dalla centesima idiozia che dice, scatto in piedi.《No, senti, io ti riporto a casa.》
Lo metto a sedere, poi lo afferro per un polso e lo trascino fuori dal locale. Sì, è vero che sia io che Mark siamo stati accompagnati dagli altri, ma la casa di Mark non è molto lontana da qui.
Durante il tragitto, il capitano si è un po' calmato, anche se ogni tanto fa qualche tiro da matto. Intanto la mia povera testolina appuntita non riesce a dimenticare quella frase che ha detto Mark; ma dai, era ubriaco e chissà a cosa stava pensando in realtà. Magari l'ha detta senza neanche rendersene conto. Voglio dire, è pur sempre ubriaco, no? E quella volta che si è ubriacato Hurley? Ha sparato cazzate tipo "La mia tavola da surf scala la montagna di unicorni". E Hurley è più grande di noi, perciò dovrebbe essere più resistente; Mark non reggerebbe neanche un aperitivo.
Arrivati a casa sua cerco le chiavi nelle tasche della felpa del capitano e una volta trovate apro la porta; lo faccio stendere sul divano prima che gli venga un'altra bella idea. Vorrei andarmene, ma non posso lasciarlo solo... se stesse male me ne darei tutta la colpa, dopotutto mi sono preso io la responsabilità di badare a lui. Mi siedo sulla poltrona accanto al divano e mi preparo a passare una notte in bianco.
《Axel... non mi sento bene...》mugola Mark. Ma ovvio che non ti senti bene, ti sei ubriacato come un corsaro!, penso. Mi affretto ad accompagnarlo in bagno, lo faccio inginocchiare davanti al water.
《Forza, prima scarichi e meglio è.》lo avverto. Non ricordo bene la prima volta che ho preso una sbronza, so solo che dopo quell'episodio non ho più voluto toccare l'alcol. Non so come facciano certe persone a non farne a meno. Mark si lascia andare e dopo cinque minuti cerca di rialzarsi.《Sto meglio, Axel.》dice con un filo di voce. Lo accompagno fino al lavandino in modo che si ripulisca, dopodiché torniamo in salotto.
《Faccio da solo.》dice mentre cerco di farlo sedere.
《Come ti senti?》
《Sto un po' meglio.》sospira massaggiandosi le tempie.《Però ho sete.》
《È normale, ma la prossima volta non ti aiuterò, brutto idiota.》ridacchio avviandomi in cucina. Gli prendo un bicchiere d'acqua e glielo porto; in due sorsi lo ha già finito.
Quando gli porgo la mano per riprenderlo, mi guarda negli occhi, sgranandoli come se avesse avuto un'illuminazione.《Axel...》Resta a fissarmi per qualche imbarazzante secondo.
《Ehm... forse è meglio che tu dorma, adesso.》
《E tu con me.》
《Cosa?》
《Tu dormi con me.》ripete.
《Sei proprio fatto.》sospiro cercando di convincere più me che lui. "È ubriaco", penso, "non sa quello che dice". Ma quando si alza in piedi, mi prende per il polso e mi trascina in camera sua, mi convinco che si è ripreso. Magari non del tutto, ma quel che gli basta per arrangiarsi. Ma allora perché mi sta...?
《Senti Axel, c'è una cosa che devi sapere.》dice prendendomi per entrambe le mani e indietreggiando verso il letto.
《Ehm... sì?》
Cadiamo sul materasso, lui sotto e io sopra. Mentre io mi sento molto in imbarazzo, lui sembra a suo agio.《Sono pazzo di te.》conclude baciandomi. Oddio, credevo seriamente gli piacesse Nelly. Mi separo da lui e lo fisso incazzato nero.《Ma che stai facendo brutto idiota?!》
Mi guarda sconsolato.《Che c'è? Non ti piaccio?》chiede con gli occhi dolci.
《Tu... io...》Mi stupisce di non riuscire a parlare.《Tu sei ubriaco marcio e mi fai... questo?!》continuo indicandomi la bocca.
《Cosa c'è di male?》
《Mi hai baciato!》
《E va bene, ho capito...》Si sposta da sotto di me e si rannicchia sui cuscini del letto.《Scusa se ti amo.》mormora.
Mi ama? Cioè, a me disoiace farlo stare così, però... è strano.
《Mark...》
《Lasciami in pace.》risponde freddo.《Anni e anni passati ad amarti in segreto... per niente.》
《Cosa?》
Mi lancia un'occhiataccia.《E che cazzo sturati le orecchie! Mi piaci da una vita, cretino.》
《Ma tu... Nelly non...?》balbetto in preda al panico.
《Nelly? Cosa c'entra Nelly?》chiede più sorpreso di me.
《Pensavo ti piacesse.》ammetto.
《Ma scherzi? Nelly è solo un'amica. Non ho mai provato attrazione per le ragazze.》
Questa situazione mi sta scombussolando parecchio.
《Axel, fammi un favore, vattene.》dice infine. Ok, questa cosa dello yaoi mi ha sorpreso non poco, ma non ci tengo ad inimicarmi Mark. In fondo se gli piaccio non è colpa sua.
《Mark... scusami... è vero che questa storia mi sembra strana, ma non ti ho respinto.》
《Ah no? Ho recepito il messaggio, grazie mille bomber di fuoco.》ribatte acido. Caspita, credo di non averlo mai visto così. Mi avvicino a lui, gattonando sul letto.《Ehi...》Si è chiuso a riccio, non riesco a vederlo in faccia. Lo scuoto per una spalla.《Mark?》
《Mi lasci in pace sì o no?》chiede spazientito.
《Solo se mi baci ancora.》rispondo, a sua e a mia sorpresa. Si muove quel poco che basta da scoprire la faccia.《Cosa?》
Non gli faccio dire altro e lo bacio ancora. Non mi spiego perché, ma non riesco a farne a meno. È strano. Ma in fondo l'amore è questo, no?
Il capitano ricambia il bacio, poi mi fa stendere sotto di lui e approfondisce.
《Che stai facendo?》borbotto.
《Ci facciamo le coccole?》chiede con gli occhioni dolci.
《Ehm... io...》
Non faccio in tempo a rispondere che mi sta già baciando ancora, mentre le sue mani mi sfilano la felpa. Quasi non me ne accorgevo.
《Ti posso togliere la fascia?》gli chiedo.
《Oh insomma, non chiedermi il permesso.》mi rimprovera.
Gli tolgo la fascia arancione e i suoi ciuffi ribelli gli ricadono sul viso.《Mi chiedo proprio come staresti con il mio gel per capelli.》ammetto.
《E io mi chiederei come staresti con la mia fascia.》
Ridiamo entrambi.《Scordati il mio gel.》
《E tu la mia fascia.》sorride.
Poi mi bacia ancora e si toglie anche la sua, di felpa. Dopodiché mi morde l'orecchio.《Ahi!》
《Che c'è?》chiede innocente.
《Cazzo mi hai morso! Fa' più piano!》
《Scusa...》
Mi abbraccia forte; wow, non credevo fosse così dolce. Affonda il viso nel mio collo, sento che si inumidisce parecchio nel punto in cui c'è la bocca di Mark.
《Mi stai leccando?》chiedo ridendo.
Non ricevo risposta, ma sento tirare la pelle. Nel giro di poco tempo, mi ha fatto un succhiotto sul collo.
《E se qualcuno lo vede?》chiedo massaggiandomi il collo, non so se più per asciugarlo o per l'imbarazzo.
《Oh insomma, finiscila.》mi rimprovera di nuovo per poi baciarmi un'altra volta e iniziare a sfilarmi la maglietta. Ora sono a petto nudo, è decisamente imbarazzante. Mark continua a baciarmi tenendo le mani sul mio petto e accarezzandolo piano.《Ho caldo, Axel...》mormora sulle mie labbra.
Capendo dove vuole arrivare, gli sfilo la maglietta e lo stringo forte continuando a baciarlo. Dopo qualche secondo lo guardo negli occhi.《Credo che tu non sia l'unico ad esserti innamorato.》ammetto rosso in viso.
《Meglio così.》sorride lui.《È più facile amare quando si è in due.》
Ehiiiiii
Scusate se sono momentaneamente morta in questa storia, ma l'ispirazione mi ha detto addio. Ecco a voi una bella (spero) GouEndou
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