[9] Troppo In Fretta
Era accaduto troppo in fretta. Continuava a ripeterselo mentre cercava una soluzione. Nell'arco di uno, forse due minuti era cambiato tutto. Sarebbe stato troppo veloce anche per un mortale, ma per lui che esisteva da centinaia, da migliaia di milioni di minuti era stato un istante brevissimo.
Eppure, quell'istante aveva cambiato tutto: da un minuto all'altro era comparsa una taglia sulla testa dei suoi figli. Una taglia che il suo stesso fratello sembrava pronto a riscuotere senza provare un minimo di pietà.
Persino sua moglie che aveva sempre dimostrato un certo risentimento nei confronti di quei bambini che lui aveva avuto da una comune mortale si era detta contraria ad una misura tanto drastica.
"Quelle creaturine non si meritano tutto ciò." aveva ammesso con tutta la compassione che poteva provare per l'esplicita prova del tradimento del marito.
Tuttavia, delle belle parole non avrebbero portato a nulla: servivano dei fatti, occorreva una soluzione al più presto. Zeus gli aveva lasciato qualche giorno per consegnargli i bambini e in cuor suo Ade sapeva perfettamente cosa avrebbe fatto loro il Signore del Cielo...
Non lo avrebbe permesso. Decise. I suoi figli, in tutte le epoche, avevano avuto una vita travagliata e troppo spesso non avevano raggiunto l'età adulta. Non avrebbe lasciato suo fratello strapparglieli solo per una stupida poesia recitata una sgualdrina mortale a cui Apollo aveva dato la possibilità di intuire il futuro.
Poteva accettare di non avere altri figli con donne mortali, ma non poteva accettare che gli venissero portati via quelli che aveva già. Li avrebbe nascosti, li avrebbe protetti con ogni mezzo possibile, li avrebbe tenuti con sé, li avrebbe cresciuti lui stesso, tutto avrebbe fatto pur di non perderli.
Sotto sotto sapeva d'illudersi. Era impossibile che Maria si lasciasse privare dei figli, difficilmente la donna avrebbe mai accettato di seguirlo coi bambini nell'Oltretomba, inoltre, con certezza assoluta, Persefone non avrebbe mai tollerato la presenza di quella donna nella sua dimora. Ma voleva continuare a sperare, magari parlando con la madre dei suoi figli, si disse, avrebbe trovato una soluzione a cui solo la mente acuta di una donna mortale come Maria Di Angelo sarebbe potuta arrivare un'idea che non avrebbe potuto nascere nella mente di una deità.
Se non avessero trovato in fretta una valida alternativa al consegnare i bambini a Zeus, li avrebbero persi per sempre.
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