Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Matrimonio di convenienza?

pio106

Izuku era annoiato, seduto al bancone del bar dove era stato trascinato dai suoi amici e se ne stava con lo sguardo perso a fissare il liquido ambrato nel proprio bicchiere, come se le piccole onde create sull'alcol dalla musica potessero in qualche modo distrarlo dal proprio pessimo umore, ma non fu così, perciò arricciò il naso interdetto, lanciando sguardi di fuoco verso le teste conosciute che riusciva a malapena ad identificare tra quella folla urlante, sbuffando per l'ennesima volta da quando si era seduto, sotto lo sguardo quasi comprensivo del barista.
Tuttavia l'andazzo, pessimo, di quella serata parve subire una svolta quando un ragazzo muscoloso, di qualche centimetro più alto di lui e con dei biondi capelli ribelli si buttò sulla seduta al suo fianco, rilasciando un ringhio di frustrazione dopo aver ordinato un drink per mandare giù il nervosismo di una giornata che sembrava essere andata davvero male, un piccolo sorriso solcò il volto lentigginoso di Midoriya mentre posava le labbra sul bicchiere, rincuorato dal fatto che, quella notte non sembrava il solo ad avere la luna storta.

«Fanculo a questo posto di merda» sibilò il bello sconosciuto mentre ingurgitava la sostanza, godendosi il piacevole bruciore che gli scaldò la gola, poi i suoi occhi rossi, luminosi a causa delle fastidiose luci del locale, si spostarono sul riccio alla sua destra, intento ad ignorare una donna ubriaca che si stava strusciando contro il suo braccio e quando scorse nelle sue iridi smeraldo un lampo di rabbia che però l'uomo trattenne, si ritrovò a pensare che forse aveva trovato qualcuno di interessante con il quale conversare, perciò decise di attaccare bottone, giocherellando con il ghiaccio sulla lingua: «Vedo che non sono il solo con una giornata di merda» l'altro sussurrò sorpreso dalla profonda voce che giunse al suo udito, però si ricompose velocemente rispondendo: «Già, a quanto pare siano compagni di sventura e se sei del mio stesso umore, trangugiare tutto l'alcol di questo mondo non ti darà una soluzione, o mi sbaglio?» nel parlare aveva allungato leggermente la schiena per sedersi in maniera più composto e Katsuki non si fece scappare lo stridere del tessuto che implorava pietà, perciò si domandò cosa nascondesse quell'uomo sotto quel faccino che sospettava essere fintamente innocente.
«No, hai ragione ma pare proprio che non ci sia soluzione ai miei problemi, sono venuto in questo posto del cazzo e ora mi ritrovo senza sapere dove a dare o cosa fare. Una merda su tutti i fronti insomma» Izuku gli sorrise, estrasse dalla tasca dei pantaloni un pacchetto di sigarette e con il capo gli indicò la porta: «Che ne dici di farti un tiro con me, almeno potremmo lamentarci entrambi dei propri pesi» l'altro scosse la testa, ghignando: «Come due vecchi uomini disoccupati e con un matrimonio fallito?» «Forse anche peggio, a seconda dei punti di vista» quella risposta piacque al biondo, uno strano brivido gli scosse il corpo dunque gettò qualche moneta sul bancone e si avviò, fermandosi solo dopo qualche passo, allora guardò il suo interlocutore da sopra la spalla coperta dalla giacca in pelle: «Beh? Ti sto aspettando».

Midoriya, notando che non c'erano posti dove sedersi, lo accompagno nel parcheggio del bar e sbloccò la serratura della macchina sportiva contro la quale dei ragazzini continuavano a farsi foto, ottenendo un fischio ironico dall'altro, lo fece accomodare sul sedere del passeggero, gli offrì una sigaretta e fumarono insieme, con lui che rimaneva in piedi contro lo sportello aperto a stiracchiarsi, non sapeva da quante ore era rimasto seduto a maledire quei bastardi di amici che gli erano capitati. «E tu, perché sei in questo posto?» «Gli ultimi mesi hanno fatto schifo e i miei amici mi hanno trascinato qui, per loro ogni problema si risolve tra alcol e sesso. Sono dei fottuti idioti, ma non credo rideranno quando capiranno che lì avrò lasciati a piedi ubbriachi fradici» «Wow, che persona malvagia, devo chiamarti mister male?» Izuku scoppiò a ridere come non faceva da mesi, poi scosse il capo, rilasciando una nuvola di fumo nell'aria: «Izuku, Izuku Midoriya e tu, bel biondino» domandò con un occhiolino che diede i brividi all'altro: «Ti prego no, sembri il prete pedofilo della mia zona. Sono Katsuki Bakugou beh, non so neanche se dovrei tenere questo cognome dato che i miei mi hanno cacciato dato che sono gay e a quanto pare preferiscono non avere figli che accettarmi» roteò gli occhi al cielo facendo le virgolette e delle smorfie mentre ripeteva le parole della famiglia che lo aveva abbandonato da solo, poi fece un grosso tiro, sbuffando in seguito contro l'altro, in un modo che il riccio trovò stranamente eccitante.

«Visto che mi stai ascoltando, aggiungo anche la ciliegina sulla torta. Il mio ragazzo si è trasferito qui da un anno, ero venuto per fargli una sorpresa e sperare che potesse ospitarmi per un po' e non lo avevo avvisato. Sono entrato con la chiave d'emergenza che teneva sotto al tappetino e me lo sono visto davanti che si scopava un altro, per di più era anche un cesso comparato a me, voglio dire, sono meraviglioso. Comunque questo è il motivo per il quale sono di pessimo umore, vorrei vivere qui dato che ci sono buone opportunità di lavoro ma non ho i requisiti per la cittadinanza di merda» ringhia ripensando a come si era gettato addosso al suo ex circa mezz'ora prima, riempiendolo di pugni fino a che non gli aveva rotto il naso, lasciandolo ricoperto di sangue, poi butta gli occhi sulla figura che gli è davanti, sorride leggermente leccandosi le labbra, può intuire chiaramente che sotto quel completo elegante si nasconda un Adone fiammante. «Io invece ho i miei genitori alle costole perché vogliono che mi sposi, non importa con chi, è necessario per la facciata di famiglia. Con loro è sempre e solo una questione di denaro, credo a questo punto che abbiano accettato che io sia omosessuale solo perché questo potrebbe ottenere un riscontro positivo da ci supporta la comunità LGBT, non sono sicuro che riuscirebbero nemmeno a ricordarsi del mio compleanno se non pagassero qualcuno che lo ricorda per loro, tsk» «Bella merda, ma non hanno mai passato tempo con te» il riccio scuote la testa: «La mia tata mi ha fatto da madre e mi ha cresciuto come fossi suo figlio. Comunque che ne dici se ti proponessi un'idea folle, Katsuki?» il biondo lo guardò mordendosi il labbro inferiore, aveva finito la sigaretta e l'aveva gettata a terra, cercando di non concentrarsi sulla maniera seducente con la quale Izuku aveva pronunciato il suo nome.

«Dimmi pure, tanto non credo che ci sia qualcosa che possa peggiorare la mia situazione» «Perché non ci sposiamo? Tu otterresti, dopo un paio d'anni, la cittadinanza, in più penso che i tuoi si mangerebbero il fegato dall'invidia se sapessero che hai messo le mani su un grosso conto in banca ed io potrò tornare ad ignorare la mia famiglia e continuare a dirigere l'impresa che ho messo su per cazzi miei. Non ti sembra perfetto?» rise, oh quel dannato riccio era fuori di testa, ma questo non lo aveva mai spaventato e poi aveva ragione, quella era una buona soluzione per entrambi, perciò si alzò e lo fissò dritto negli occhi: «Dimmi quando e ci sono» Midoriya lo spinse delicatamente contro il sedile e con sguardo brillante bisbigliò: «Anche subito Katsuki». Così nel giro di un paio d'ore Katsuki Bakugou-Midoriya si trovò con la valigia, ripresa dal bar, nella stanza per gli ospiti accanto a quella di suo marito, lo avevano fatto davvero e aveva riso quando aveva assistito alla chiamata del riccio, notando come una volta vista una sua foto, non avesse opposto obiezioni perché era esattamente affascinante ed in più altro aveva fatto pressione perché fossero già avviate le pratiche perché ottenesse la cittadinanza, avvertendolo però che la dirigente dell'ufficio probabilmente avrebbe diffidato e avrebbero dovuto comportarsi come una coppia, almeno all'inizio, non ci pensò troppo su e si decise finalmente ad andare a dormire dopo quel la giornata fuori di testa al prenda trascorsa.

Si svegliò intorno alle otto del mattino, si fece una veloce doccia nel suo bango privato e poi con passo leggero, il più possible, si avviò verso la cucina dove trovò Izuku che faceva colazione mentre gettava gli occhi ad una pila di fogli, probabilmente era della documentazione relativa al proprio lavoro, perciò si decise a non disturbarlo, agurandogli una buona giornata e bevendo un bicchiere di succo d'ariancia, stava per andarsene quando una domenstica sussurrò qualcosa all'orecchio del riccio, che scattò in piedi: «Katsuki, a quanto pare quella infelice donna dell'ufficio per i richiedenti cittadinanza sta venedo qui, ora» «Cosa cazzo facciamo, non abbiamo parlato di nulla e se ci facesse domande non sapremmo come diavolo rispondere» l'altro si portò le dita tra i capelli scompigliati con un sospiro frustrato: «Nessuno fa mai i controlli il giorno dopo, ma che cazzo!» il biondo cercò una soluzione e nella sua mente c'era solo una possibilità per evitarla: «Ho un'idea ma non so quanto sia buona...» «Vai» «Dovremmo fingere di fare sesso, voglio dire, questo le proverà che siamo intimi e per l'imbarazzo, si defilerà» sussurrò nel suo orecchio per non farsi sentire, in caso qualcuno del personale della casa li stesse ascoltando e avesse voglia di far loro qualche brutto tiro, in risposta ottenne un cenno d'assenzo e si ritirarono nella camera da letto del padrone di casa.

«Togliamoci maglietta e pantaloni, almeno se avrà l'ardore di entrare potremmo rendere il tutto più credibile» «Almeno potrò godere di un ottimo panorma» ribattè il più basso spogliandosi, il più velocemente i due scivolarono nel letto, con Katsuki steso sotto al possente corpo dell'altro e con le braccia avvolte attorno al suo collo, Izuku lo sovrastava, nonostante gli fosse inferiore in altezza, con la sua grossa schiena ben allenata e sotto le dita il biondo aveva potuto godere della durezza dei suoi muscoli, non potè negare che qualche pensiero poco casto gli stava venendo, però ne venne distratto dal trillare fastidioso del campanello. A quel punto il riccio, con un sorriso seducente, si abbassò leggermente, con le labbra vicino alle cosce toniche del più alto, il quale aveva cominciato a simulare dei gemiti, con il più massiccio dei due che muove avanti ed indietro il bacino facendo ballare il letto, a questo punto però è tornato diritto con la schiena, godendosi la vista del lieve rossore sulle guance di Bakugou, imbarazzato dalla situazione, con il rumore dei tacchi della direttrice che rimbombano lungo il corridoio dal pavimento in legno, sembra quasi che si sia fermata ad ascoltarli e prenendo la palla al balzo, dato la forte chimica che c'è stata tra di loro da quando si sono conosciuti, Midoriya riporta le labbra contro l'inguine altrui sussurrando: «Magari ti serve uno stimolo per rendere il tutto più reale?» cominciando a lasciare umidi baci sulla sua pelle candida, talvolta imprigionando tra i denti la sua tenera carne fino a sfiorare il cavallo dei boxer, fattosi gonfio, ma il ragazzo dalla chioma ispida non era l'unico che aveva cominciato ad eccitarsi, lasciando vibrare fuori dalle sue labbra dei toni più dolci e sexy, anche il riccio aveva cominciato a fremere e sapeva che se non si fosse fermato a breve, gli sarebbe saltato a dosso come una belva famelica.

Katsuki strinse le dita attorno alle spalle salde del più alto, gemendo di proposito accanto al suo orecchio perché non riusciva a sopportare d'essere stuzzicato tanto piacevolemente e dunque mandò a quel paese la propria ragione, non gli importava più di nulla se non del calore travolgente che gli stava infiammando il basso ventre, come poteva trattenersi quando non aveva fatto sesso per più di un anno e davanti a sé aveva un meraviglioso uomo, con il fisico tanto definito che avrebbe potuto far vergognare le statue classiche? Incosciamente strusciò il proprio bacino contro il cavallo indurito del marito, in risposta questo rilasciò un ringhio basso di pura eccitazione, sibilando tra i denti: «Cazzo Katsuki, adesso ho davvero voglia di scoparti» stringendo con una forte presa delle mani i fianchi stretti del biondo, il quale a causa della sorpresa si lasciò sfuggire suono strozzato e fissando i suoi rubini negli smeraldi altrui, con le bocche ad un passo dallo sfiorarsi rispose: «Fallo allora, sbrigati perché sto seriamente perdendo la testa» poi lo tirò contro di sé, sprofondando in un bacio vorace e passionale come non ne aveva mai dati e rise mentalmente pensando che Kirishima non aveva la metà del sexappeal dell'uomo che gli aveva strappato i boxer con le mani e per la prima volta pensò che avere qualcuno che lo dominava tra le coperte, non era poi così male.

Izuku fece posizionare il più alto affinché stesse in ginocchio contro il materasso e potesse sorreggersi con le braccia gonfie alla testata del letto, approfittò della posizione per fargli scivolare in bocca le dita e sorrise compiaciuto quando se le sentì leccare dal biondo, usando la mano libera per togliere di mezzo anche il suo intimo, stimolando la porpria erezione, poi lasciò una scia di succhiotti sulla pelle immacolata davanti al suo sguardo, talvolta disseminandoci segni evidenti di morsi, prima di decidere di dedicare un po' d'attenzione anche al caldo sesso pulsante dell'altro, sentendolo inarcare la schiena, tanto che il proprio pene sfiorò l'antro ancora non preparato, facendo aumentare in entrambi il bisogno di unirsi e solo allora liberò la bocca di Katsuki per baciarlo passionalmente, mentre gli infilava nell'intimita un dito, con moti circolari, rilassando quell'anello di muscoli e cercando allo stesso tempo la sua prostata. Ghignò soddisfatto contro l'altrui bocca nel divorarne le piacevoli vibrazioni generate da versi che il ragazzo dalla chioma ispida non poteva liberare, fu ancora più soddisfatto quando, all'inserimento della tre dita individuò un punto al tatto diverso dal resto delle sue pareti interne e l'altrò urlò, buttando indietro la testa e stringendo tanto forte i palmi contro il legno del lettò da farlo scricchiolare e Midoriya continuò a stimolarlo lì fino a quando quasi non lo fece venire, togliendo le proprie falangi da dentro di lui, mentre si allungava di lato per recuperare del lubrificante che colò sul proprio membro eretto, facendo poi scivolare il proprio glande contro la fessura fre le sue natiche. «Cazzo- gnh- sbrigati Izuku» ansimò spingendo il proprio bacino contro il suo, furiosamente, sentendolo dire: «Sbrigarmi a fare cosa, Katsuki?» una serie di brividi avvolse le carni del più alto, ancora una volta il riccio aveva detto il suo nome in quel modo che gli faceva perdere la testa, digrignò i denti e si sporse dalla sua sopalla per mostrargli il proprio viso eroticamente imperlato dal sudore, livido per il piacere e con gli occhi cinabro fiammeggianti come le fiamme degli inferi: «Scopami» bisbigliò con la bocca semi aperta dai respiri pesanti, senza curarsi come le sue labbra rosse e gonfie fossero poggiante contro la sua spalla destra, tesa a causa della posizione.

Izuku sorrise passandosi la lingua umida tra i denti bianchi e con una singola spinta di reni lo penetrò, godendosi i suoi ansimi e le forti contrazioni dovute all'orgasmo che gli aveva causato colpendo con violenza la sua prostata, il più basso lo morse brutalmente sulla collotola, provocandogli una piccola ferita dalla quale sgorgò un piccoli rivolo scarlatto prima di inziare a muoversi in maniera irregolare, furiosa e quasi selvaggia, stimolato dagli urli di piacere che Bakugou si lasciva uscire dalle labbra, ruotando leggermente il bacino, prendendo più profondamente l'erezione del riccio e continuarono in questo modo fino a che si fu fatto pomeriggio inoltrato, con Mina e Uraraka, le due domestiche della casa che erano scappate dal primo piano, dove era situata la camera matrimoniale dove stava avvenendo quel banchetto all'inneggiare della lussuria, rifugiandosi in cucina per preparare le cena, spettegolando sulla coppia. Sospirarono alle quattro di pomeriggio, quando finalmente i gemiti e suggestivi suoni cessarono, ma non furono altrettanto liete del fatto quando, giunte le otto di sera si giocarono a morra cinese chi avrebbe avuto l'oneroso compito di andare a bussare per avvertire entrambi della cena e purtroppo a perdere fu Uraraka.

Midoriya mugugnò scontento quando i colpi leggeri contro la porta lo svegliarono ma sorrise, sentendosi appagato e tranquillo come mai prima nel ritrovarsi Katsuki abbracciato contro, con il viso sul suo petto, sbadigliò e con la voce ancora impastata dal sonno, dopo essersi assicurato che fossero entrambi ben coperti dal lenzuolo, permisse a chiunque fosse di entrare: «La cena è pronta» disse la castana, incerta su come fosse riuscita a non balbettare: «Portatela in camera» «Come desidera, Signor Midoriya» lui sbuffò: «Va bene che stai lavorando, ma Uraraka ti ho detto una merea di volte di chiamrmi con il mio nome dato che siamo amici, prendi esempio da Mina» la ragazza rise scuotendo la testa: «Dovrei iniziarti a chiamre "ehy tu"?» lui contraccambiò il riso guardandola andarsene, mentre il biondo a causa del rumore si era svegliato, con un cipiglio contrariato prima di sentirsi scompigliare i capelli dalle grosse mani del marito: «Ancora con il cuore spezzato da ieri?» l'altro ridacchiò tirandoselo contro: «Pff, l'unico ad avere qualcosa di rotto è lui, ho fatto in modo che gli restasse il segno spaccandogli il naso» «Mi piaci sempre di più, beh, spero di essere stato più bravo di quel testa di cazzo che ha avuto il coraggio di tradirti» scosse la testa arricciando il naso: «Kirishima non mi ha mai fatto urlare così tanto da avere la voce ridotta in queste condizioni, quindi spero di aver ricambiato il favore» disse sarcasticamente ammicando provocatorio venendo baciato con foga dall'altro: «Mai fatto sesso migliore» i due risero e si fecero la doccia insieme, ovviamente finirono con il fare anche altro ma si diedero un contegno dato che erano stremati, pensarono però che la loro compatibilità era davvero illegale.

Alla fine dormirono insieme e il giorno dopo Izuku gli propose di lavorare come suo assistente, dato che nel metre aveva controllato le sue qualifiche e voleva togliersi dai piedi quella donna insopportabile convinta di poterlo fare diventare etero: «Mh, ti piaccio così tanto che vuoi avermi intorno tutto il tempo?» in risposta si trovò disteso sul tavolo del salotto mentre veniva baciato con foga e non negò che gli piacesse come veniva trattato, accettò e i due cominciarono a flirtare di continuo, appena avevano un momento libero erano sulle labbra dell'altro per mesi e fu divertente, perché tra coloro che lavoravano per Izuku c'erano anche Kirishima e il ragazzo per il quale lo aveva tradito. Finirono per incontrararsi tutti e quattro in occasione di un importante riunione di lavoro con i genitori del ceo, i quali si erano presentati con un contratto di collaborazione e per vedere dal vivo l'uomo che il loro figlio aveva sposato. Inko lo squadrò dalla testa ai piedi, notando come nonostante il biondo sapesse di essere esaminato rimanesse comunque rilassato, senza preoccuparsi di nascondere i segni dei morsi che svettavano dal colletto bianco della sua camica, o di come il proprio fianco fosse avvolto dalle braccia del più basso: «Certo che ti sei trovato un marito affascinante e a giudicare da quello che vedo andate molto d'accordo» «Non immagini quando» ghignò Izuku guardando di traverso Eijiro, il quale sembrava ribollire di gelosia: «Ma non siamo qui per questo, la vostra proposta sarebbe per me sconveniente. Gli unici ad avere margine di guadagno sareste voi e se dobbiamo essere onesti, se volete essere integrati nella mia azzienda sarete voi a dover cedere il venti percento, non io» fece cenno al biondo che avanzò un foglio pieno di dati: «Come vedete non è solo bello ma anche intelligente. Queste sono analisi di mercato che provano quello che ho appena detto, se volete un consiglio, la prossima volta cercate di fregare qualcuno che non ha idea di quello che sta facendo» affermò sprezzante con le braccia incrociate appoggiate sul proprio petto, stringendo la mano del proprio partner per cercare di rimanere calmo davanti a quei due che, al contrario di quanto si aspettava, sorrisero: «Ci hai scoperti, significa che sei diventato bravo Izuku, tieni, questa è la vera proposta» disse Hisashi: «Ci ritiriamo, è il momento che smettiamo di lavorare, so che non ti siamo stati tanto accanto in questi anni e speriamo di poter rimediare, diciamo che parlare con qualcuno ci ha aiutato a capire perché non riuscivamo a raggiungerti» terminò di spiegare scompigliando i boccoli del figlio.

Quando uscirono Katsuki lo spinse a parlare con i genitori perché lui poteva fare quello che a lui non era concesso, recuperare il rapporto che aveva con loro e lo osservò piangere, venendo abbracciato dai due mentre veniva tirato per un braccio, quando vide chi era stato alzò gli occhi al cielo: «Per quanto te la sei presa, ti sei ripreso velocemente» «Guarda che se vuoi saperlo io e lui ci siamo sposati quella stessa sera» ridacchiò davanti alla rabbia del rosso, gettando uno sguardo a Kaminari che se ne stava a disagio dietro di lui: «Attento che non trovi qualche altro biondo quando lo avrai annoiato» «Non lo farebbe mai» «Lo pensavo anche io prima di trovarvi a scopare allegramente, beh alla fine sono io che ci ho guadagnato quind suppongo di dovervi ringraziare» «Tanto non eri neanche bravo a letto» a quel punto dovette sorbirsi Izuku che lo baciava e rideva tra i baffi: «Oh ti sbagli, fidati» il biondo rise scuotendo il capo: «No, ha ragione, dopotutto mica poteva sperimentare come fossi davvero se dovevo sempre farmi venire da solo con le mani» non riuscendo a sopportare oltre, umiliato, se ne andò con il suo nuovo ragazzo, sentendo come ridevano allegri i due Midoriya.

«Cazzo la sua faccia è stata meravigliosa, ora mi manca quella dei miei» ricevette un bacio sulla fronte: «Perché non li inviti al nostro matrimonio, in fondo la cerimonia è tra una settimana» «Potrei farlo, ammettilo che vuoi solo sentire come tutti mi chiamino con il tuo cognome» «Colpevole vostro onore» disse afferrandogli i glutei, mordendogli il labbro inferiore: «Wow, signor presidente è sicuro di quello che fa?» domandò divertito Katsuki nel ritrovarsi con la camicia sbottonata sul tavolo della sala riunioni che avevano utilizzato prima, mentre guardava il marito chiudere a chiave la porta e chiudere del tutto le veneziane lungo le mura di vetro: «Il mio segretario sexy non sa che ho finito tutti i miei impegni per oggi e che sono pronto a continuare da dove abbiamo dovuto lasciare questa mattina?» e posso assicurarvi che tutti quelli che erano su quel piano dell'edificio udirono quello che stava avvenendo in quella stanza.

Un paio di giorni dopo una lettera fu recapitata a casa dei coniugi Bakugou, furono sorpresi nel vedere soltanto l'indirizzo di destinazione e quando aprirono la busta si trovarono davanti ad una carta pregiata, finemente decorata da ghirgori verdi e rossi a fare da cornice alla bellissima scrittura in corsivo che recitava: "𝕸𝖎𝖙𝖘𝖚𝖐𝖎 𝖊 𝕸𝖆𝖘𝖆𝖗𝖚 𝕭𝖆𝖐𝖚𝖌𝖔𝖚 𝖘𝖔𝖓𝖔 𝖎𝖓𝖛𝖎𝖙𝖆𝖙𝖎 𝖎𝖑 𝖛𝖊𝖓𝖙𝖎 𝖉𝖎 𝖆𝖕𝖗𝖎𝖑𝖊 𝖆𝖑𝖑𝖆 𝖈𝖊𝖗𝖎𝖒𝖔𝖓𝖎𝖆 𝖓𝖚𝖟𝖎𝖆𝖑𝖊 𝖉𝖎 𝕴𝖟𝖚𝖐𝖚 𝖊 𝕶𝖆𝖙𝖘𝖚𝖐𝖎 𝕸𝖎𝖉𝖔𝖗𝖎𝖞𝖆, 𝖘𝖎𝖊𝖙𝖊 𝖕𝖗𝖊𝖌𝖆𝖙𝖎 𝖉𝖎 𝖓𝖔𝖓 𝖕𝖊𝖗𝖉𝖊𝖗𝖊 𝖑'𝖎𝖓𝖛𝖎𝖙𝖔 𝖔 𝖓𝖔𝖓 𝖕𝖔𝖙𝖗𝖊𝖙𝖊 𝖊𝖓𝖙𝖗𝖆𝖗𝖊 𝖓𝖊𝖑𝖑'𝖊𝖘𝖈𝖑𝖚𝖘𝖎𝖛𝖆 𝖑𝖔𝖈𝖆𝖙𝖎𝖔𝖓 𝖎𝖓 𝖃𝖃𝖃,𝖃𝖃. 𝕴𝖓 𝖈𝖆𝖘𝖔 𝖆𝖇𝖇𝖎𝖆𝖙𝖊 𝖎𝖓𝖙𝖊𝖓𝖟𝖎𝖔𝖓𝖊 𝖉𝖎 𝖆𝖈𝖈𝖊𝖙𝖙𝖆𝖗𝖊 𝖓𝖊𝖑𝖑𝖆 𝖇𝖚𝖘𝖙𝖆 𝖈𝖎 𝖘𝖔𝖓𝖔 𝖉𝖚𝖊 𝖇𝖎𝖌𝖑𝖎𝖊𝖙𝖙𝖎 𝖕𝖆𝖌𝖆𝖙𝖎 𝖕𝖊𝖗 𝖗𝖆𝖌𝖌𝖎𝖚𝖓𝖌𝖊𝖗𝖊 𝖎𝖑 𝖑𝖚𝖔𝖌𝖔, 𝖘𝖆𝖗𝖊𝖙𝖊 𝖕𝖔𝖎 𝖘𝖈𝖔𝖗𝖙𝖆𝖙𝖎 𝖕𝖗𝖊𝖘𝖘𝖔 𝖚𝖓 𝖆𝖑𝖇𝖊𝖗𝖌𝖔 𝖓𝖊𝖑𝖑𝖊 𝖛𝖎𝖈𝖎𝖓𝖆𝖓𝖟𝖊 𝖉𝖆 𝖚𝖓𝖆 𝖛𝖊𝖙𝖙𝖚𝖗𝖆 𝖈𝖔𝖓 𝖚𝖓 𝖈𝖆𝖗𝖙𝖊𝖑𝖑𝖔 𝖈𝖔𝖓 𝖎 𝖛𝖔𝖘𝖙𝖗𝖎 𝖓𝖔𝖒𝖎.

𝕻.𝕾. 𝕮𝖊𝖗𝖈𝖆𝖙𝖊 𝖈𝖎 𝖈𝖔𝖒𝖕𝖔𝖗𝖙𝖆𝖗𝖛𝖎 𝖎𝖓 𝖒𝖔𝖉𝖔 𝖈𝖔𝖓𝖘𝖔𝖓𝖔, 𝖉𝖔𝖕𝖔𝖙𝖚𝖙𝖙𝖔 𝖈𝖎 𝖘𝖆𝖗𝖆𝖓𝖓𝖔 𝖒𝖔𝖑𝖙𝖊 𝖕𝖊𝖗𝖘𝖔𝖓𝖆𝖑𝖎𝖙𝖆̀ 𝖉𝖎 𝖘𝖕𝖎𝖈𝖈𝖔 𝖓𝖊𝖑𝖑'𝖆𝖒𝖇𝖎𝖙𝖔 𝖋𝖎𝖓𝖆𝖓𝖟𝖎𝖆𝖗𝖎𝖔, 𝖓𝖔𝖓 𝖛𝖔𝖗𝖗𝖊𝖙𝖊 𝖒𝖎𝖈𝖆 𝖋𝖆𝖗𝖊 𝖑𝖊 𝖛𝖔𝖘𝖙𝖗𝖊 𝖘𝖔𝖑𝖎𝖙𝖊 𝖋𝖎𝖌𝖚𝖗𝖆𝖈𝖈𝖎𝖊 𝖘𝖕𝖊𝖗𝖔, 𝖒𝖆 𝖉𝖆𝖙𝖔 𝖈𝖍𝖊 𝖈𝖎 𝖛𝖆 𝖉𝖎 𝖒𝖊𝖟𝖟𝖔 𝖎𝖑 𝖛𝖔𝖘𝖙𝖗𝖔 𝖇𝖚𝖔𝖓 𝖓𝖔𝖒𝖊 𝖈𝖔𝖒𝖊 𝖕𝖗𝖔𝖉𝖚𝖙𝖙𝖔𝖗𝖎 𝖓𝖊𝖑𝖑'𝖆𝖒𝖇𝖎𝖙𝖔 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖆𝖑𝖙𝖆 𝖒𝖔𝖉𝖔 𝖓𝖔𝖓 𝖈𝖗𝖊𝖉𝖔 𝖘𝖎𝖆 𝖓𝖊𝖈𝖊𝖘𝖘𝖆𝖗𝖎𝖔 𝖈𝖍𝖊 𝖛𝖊 𝖑𝖔 𝖗𝖎𝖈𝖔𝖗𝖉𝖎.

𝕻.𝕾.𝕾. 𝕹𝖔𝖓 𝖕𝖔𝖗𝖙𝖆𝖙𝖊𝖒𝖎 𝖗𝖊𝖌𝖆𝖑𝖎, 𝖓𝖔𝖓 𝖛𝖔𝖌𝖑𝖎𝖔 𝖓𝖚𝖑𝖑𝖆 𝖈𝖍𝖊 𝖛𝖊𝖓𝖌𝖆 𝖉𝖆 𝖛𝖔𝖎."

I due si presentarono solo perché pensavano che quella fosse uno scherzo di pessimo grusto dal figlio ripudiato a causa del suo orientamento sessuale

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro