Incidente
Katsuki era un omega ma durante le medie non aveva fatto parola con nessuno del suo secondo sesso, anche peché si era convinto che se non lo avesse amesso alla fine il risultato sarebbe cambiato, come se il suo corpo si sarebbe potuto riprendere, rendendosi conto di aver comesso un errore, rivelandosi come un alfa e ci credette davvero, o meglio dire, si autoconvinse perché non riusciva a credere che lui, tanto ammirato, facesse parte della gategoria più vulnerabile, però fu costretto ad accettarlo quando ebbe il suo primo calore per il quale, ovviamente non si era preparato considerato il suo approccio, non aveva soppressori con sé.
Stava tornando a casa da scuola dopo aver imprecato contro l'atmosfera terribile che aveva preso ad aleggiare nella classe dall'inizio dell'anno, dopotutto il ragazzo che era stato perseguito e bullizzato fin dall'infanzia si era presentato come della categoria più prestigiosa e lentamente mostrava dei miglioramenti nelle sue condizioni fisiche, avevano tutti paura delle conseguenze del loro continuo schernirlo, gli alfa e gli omega erano dannatamente rari e dunque rappresentavano l'élite della società considerando che avevano capacità tendenzialmente più sviluppate, solo negli ultimi decenni gli omega avevano ottenuto protezione dal governo sotto forma di leggi, gli abusi e comportamenti discriminatori erano stati esterpati dopo molti anni di lotte.
Scosse la testa, avrebbe dovuto sentirsi fortunato a non vivere più in una società retrograda eppure non era comunque capace di mandare giù che tutte le aspettative che lui e gli altri avevano su di sé fossero state deluse, forse lo stress costante a cui si era sottoposto gli aveva impedito di percepire i sintomi che solitamente precedono il calore, sapeva solo che improvvisamente il respiro gli si era fatto rapido, la vista si era offuscata ed inaspettatamente si sentiva bruciare, non come uno stato febbrile, ma più come se avessero acceso un fuoco nel suo basso ventre e mentre si sbrigava verso casa diventava sempre meno stabile sulle sue gambe, al momento non si rendeva conto della sua condizione, però i suoi istinti gli dicevano che non era al sicuro, solo che per quanto ci aveva provato non era riuscito a raggiungere la porta, delle mani lo avevano spinto nel vicolo tra la sua casa e quella di Izuku, lo stavano toccando ridendo, non emanavo forti fermoni e sapeva che doveva trattarsi di beta.
«Questo fottuto omega è in calore, deve esserlo dato l'aspetto...» fece una pausa abbasandogli i pantaloni nonostante i tentativi deboli e senza sucesso del biondo di sfuggire a quel tipo di contatti disgustosi; lo odiava, era debole, non poteva combattere chi lo stava aggredendo, non riusciva ad usare in maniera corretta la propria unicità e per quanto lo disgustasse essere toccato il suo corpo bramava di essere soffisfatto. Stava ascoltando i rantoli degradanti e disgustati che quello sconosciuto lasciava uscire mentre si preparava a stuparlo, digrignò i denti con le lacrime che scivolavano lungo i suoi zigomi, questo era tutto quello che poteva fare. Si preparò alla penetrazione che però non avenne, un ringhio basso e dominante riverberò in quello spazio buio e angusto e l'assalitore si fermò, si guardo alle spalle e rise: «Pff ragazzino, sarai anche un ragazzo ma cosa credi di-» «Lascialo andare» dei feromoni dominanti impregnarono il luogo inondando completamente i sensi del ragazzo agonizzante a terra, tra le lacrime osservò come Izuku avesse sbattutto facilmente il beta contro il muro, con le zanne allungate conficcate nel proprio labbro inferiore, gli artigli taglienti contro la gola del beta che dalla pozza ai suoi piedi, doveva essersela fatta addosso.
Un uggiolio disperato risalì la gola di Bakugou, mentre pressava insieme disperatamente le sue gambe, cercando di dare un freno al lubbrificante che la sua intimità continuava a produrre, l'odore muschiato e di legno bagnato che Deku emanava lo stava facendi impazzire, il suo omega interiore scalpitava estasiato, lui però cercava di resistere davanti agli occhi del riccio, allungati e la cui pupilla era estremamente dilata che non promettevano bene, la paura che si sostituisse al beta che lo aveva aggredito si fece più tangibile quando si abbassò su di lui, con le zanne bianche che sfioravano la pelle sensibile alla base del suo collo, dove si trova una delle sue ghiandole. Tremò quando lo sentì emettere un ringhio basso e prolungato, tra i denti parve stringere il suo nome e con l'ultimo brandello di lucidità che sembrava essergli rimasto si morse violentemente il braccio destro, gli occhi rubino dell'altro si spalancarono davanti all'ingente quantità di sangue che stava sgorgando lungo quella pelle spruzzata di stelle color ruggine, Kacchan cercò di sottrarsi all'alfa che lo torreggiava osservando come si fosse morso ancora ma accidentalmente il suo bacino strusciò contro quello del riccio e a quel punto entrambi parvero perdere la testa.
I canini prominenti di Midoriya si staccarono dalla propria carne per addentare la ghiandola di Katsuki che fremette in maniera incontrollabile, come se fosse stato colpito in pieno da una violenta scarica elettrica, inarcò la schiena in preda a quella piacevole sensazione e spalancò la bocca come per urlare ma nessun suono scappò dalla sua gola, solo dei lamenti delizziati che vibrarono attraverso il suo corpo, quelle fusa di pura beatitudine vennero contraccambiate da Deku che aveva assaporato tutta la potenza dell'odore di caramello con una leggera presenza legnosa ed amara che il biondo aveva tentato di trattenere, poi si spostò lungo il suo collo fino a baciarlo con foga, soffocando i gemiti lieti che l'omega produceva allegramente. Gli artigli del giovane alfa, completamente annebbiato e sedotto da quella dolce fragranza, strapparono l'uniforme del più alto, impaziente scivolò in mezzo alle sue gambe e penetrò l'antro umido del giovane adolescente con la sua lingua, gustando il lubrificante che continuava a fuoriuscire senza preda, godendo di come le dita di Bakugou fossero affondate tra i suoi ricci smeraldo, ansimando come un animale selvatico e quando parve certo che l'entrata del ragazzo dai capelli ispidi fosse sufficentemente rilassata si tirò su con la schiena, passandosi la lingua lungo le labbra e afferrando saldamente il bacino altrui, lo penetrò con un'unica spinta dei propri reni ed un ennesimo ringhio basso colpendo da subito la sua prostata con un'angolazione che si era rivelata fortunatamente perfetta per la penetrazione.
Kacchan non aveva la ben che minima idea di quante volte fosse venuto o di quante volte l'altro lo avesse riempito con il suo seme ed il nodo alla base del suo enorme membro, sapeva solo che si era svegliato in ospedale con delle macchine che monitoravano le sue condizioni in vari parametri, si toccò la ghiandola gonfia che portava il segno di Izuku e strinse i denti, non poteva accettare che lui fosse il suo compagno, non c'era modo di eliminare quel legame che sarebbe durato per tutta la vita ma questo poteva sopportarlo, in fin dei conti non gli era mai importato di avere qualcuno con il quale spendere la propria vita ed il fatto che fosse già stato marchiato significava che non avrebbe reagito ai feromoni di altri alfa e questo avrebbe reso la sua carriera da eroe estremamente più facile. Respirò piano, infilando le mani nelle coperte bianche che puzzavano di disinfettante, non aveva bisogno di un fottuto compagno, non aveva alcun bisogno di essere seguito o protetto, il suo flusso di pensieri venne interrotto da sua madre che gli saltò addosso con le lacrime agli occhi chiedendogli scusa per non essersi accorta prima di quello che stava succedendo, lui scosse la testa, sapeva che in fondo aveva gran parte della colpa di quel dannato incidente, lui era andato in giro senza le sue medicine nonostante le raccomandazioni di sua madre e dei medici, lui aveva richiamata Deku e sempre lui aveva fatto scontrare i loro sessi, non aveva intenzione di farsi passare come il classico omega indifeso che doveva essere rinchiuso dentro una campana di vetro, non avrebbe dato tutta la colpa al secondo sesso dominante dell'altro, era stato un incidente.
«Tesoro come ti senti?» «Mi fa male la testa...» «Devono essere gli effetti dell'anestesia» bisbigliò una donna che era entrata dietro la bionda, dall'abigliamento dedusse che doveva trattarsi di un'infermiera: «Non ti senti triste o altro» lui scosse la testa, lei fece un cenno del capo e spiegò: «Gli omega sono molto fertili durante i loro calori e le possibilità di concepire si alzano se scatenano il rut di un alfa con i loro feromoni ed è proprio quello che è successo, dato che si è trattata di un'aggrassione abbiamo eseguito la procedura standard che è quella di un aborto immediato, a differenza dei beta si può comprendere subito dopo un rapporto se c'è stata la fecondazione e la sua interruzione può avvennire altrettanto velocemente...» impallidì, la donna gli sorrise tranquillamente: «Ovviamente abbiamo chiesto il consenso di tua madre per procedere, ho saputo che vuoi diventare un eroe perciò credimi, questa è stata la scelta migliore, devi sapere che se un omega diventa coscente della propria maternità allora i suoi istinti gli impediranno di prendere in considerazione questa misura, è meglio che aspetti prima di avere un cucciolo e per di più il tuo corpo non credo che avrebbe potuto reggere» «Che intendi? Parla chiaro?» «Non preoccuparti, non c'è nulla che non va in te ma il fatto è che ti sei appena presentato, il tuo corpo non è ancora maturato e se avessi portato avanti la gravidanza avresti rischiato la vita, è per questo che dicevo che il protocollo prevedeva che si agisse prima che tu potessi sviluppare degli istinti materni, fosse stata una semplice aggressione e tu avessi avuto completamente svilupatto il tuo utero allora avremmo aspettato che ti svegliassi prima di procedere, ovviamente avremmo chiesto il tuo consenso» il biondo si rilassò capendo che non c'erano problemi con il suo corpo.
«Ora dimmi cosa ti ha fatto Izuku, non posso credere che abbia potuto fare una cosa del genere-» «Signora la prego di calmarsi, gli istinti inibiscono la mente degli alfa tanto quanto quella degli omega e a meno che l'alfa non abbia deliberatamente raggiunto l'omega per abusarne non può essere ritenuto responsabi-» tentò di spiegare l'infermiera «Ora basta, scusate ma ho bisogno di chiarire la situazione alle svelta» disse un uomo dall'aspetto trasandato con dei lunghi capelli bruni e un'espressione evidentemente annoiata: «Oh, certo Ereasehead» disse l'infermiera con un inchino di rispetto prima di lasciare la stanza, Bakugou era stato già controllato prima di svegliarsi: «Oh, un eroe... Mio figlio è stato stuprato e-» «Stia zitta, la sua opinione non mi interessa, ora ragazzo puoi dirmi cosa è successo?» Mitsuki fece per ribattere ma bastò la minaccia di essere buttata fuori perché si zittisse: «Stavo tornando a casa da scuola quando ho improvvisamente avuto il mio calore, non ho avuto sintomi prima di quel momento e non avevo ben capito cosa stesse succendendo prima che un beta mi buttasse nel vicolo dietro casa, ha detto che a giudicare dal mio aspetto dovevo essere in calore e prima che riuscisse a infilare il suo pene è arrivato Deku che lo ha fatto scappare... ricordo di averlo chiamato, o meglio lo hanno fatto i miei istinti da omega, lui mi si è buttato addosso ma ha cercato di contenersi mordendosi le braccia più volte, io allora ho cercato di scivolare via da sotto di lui ma i nostri bacini si sono scontrati e da lì non ricordo molto...» «Chi è questo Deku?» «Uh, Midoriya Izuku» l'uomo scrisse delle cose sul taccquino che aveva tirato fuori da chissà dove e annuì: «Bene, sembra che si sia trattato semplicemente di un incidente quindi non ci saranno delle ripercussioni legali, purtroppo a volte gli istinti sono incontrollabili» l'eroe stava per uscire ma Mitsuki non sembrò soddisfatta e disse che non era giusto, lui arricciò il naso infastidito: «Crede davvero che gli omega siano le uniche vittime di incidenti del genere? Solo perché un alfa che ha marcato un omega può comunque vivere la sua vita con un altro compagno, mentre l'altro no, non significa che siano responsabili di ogni situazione. Se ora questo Midoriya Izuku avesse raggiunto suo figlio con lo scopo di approfittarsi del suo calore allora sarebbe stato arrestato, portato in riformatorio e sottoposto ad un sistema di rieducazione, ma questo non è ciò che è successo e se vuole saperlo, ci sono stati casi di omega che hanno usato il loro calore per obbligare degli alfa a marchiarli per poi ricattarli, mi sembra ingiusto che siano sempre visti come i responsabili anche se non lo sono...» fece una pausa guardandola con sguardo serio: «Se suo figlio avesse dato una versione secondo la quale l'alfa avrebbe abusato di lui lo avrei portato in riformatorio, la sua versione sarebbe stata chiaramente falsa considerato il fatto che attualmente l'alfa è privo di sensi a causa di emoraggia. Per cercare di non mordere Katsuki ha accidentalmente reciso le vene del suo braccio e ora sta subendo una trasfusione, rifletta di più sui tuoi pregiudizi» detto questo girò sui suoi talloni e uscì dalla stanza.
La bionda si sentì in colpa e fortunatamente comprese i suoi errori ma Katsuki si rifiutò in ogni modo possibile di assecondare le richieste del povero alfa di parlargli, il riccio aveva davvero provato con tutto sé stesso a far sistemare le cose tra loro, tuttavia Bakugou non aveva fatto altro che ignorarlo o trattarlo male e alla fine erano finiti alla U.A. diventando sempre più tesi. Lì il ragazzo dai capelli ispidi rivelò chiaramente il suo secondo sesso ma indossava il collare tipico degli omega senza compagno, non voleva problemi e dato che comunque non aveva riconosciuto l'altro come suo "mate" poteva anche andare avanti in quel modo e tra qualche attacco compiuto dall'associazione dei malvagi alla sua classe e l'improvviso sbocciare dell'altezza e della corporatura di Izuku, erano arrivati quasi a fine anno e non senza problemi.
L'omega si sentiva frustrato, non riusciva mai a rilassare completamente i suoi muscoli e come se la cosa non fosse sufficente, non importa quanto maltrattasse o rifiutasse Midoriya, lui continuava a proteggerlo e aveva comunque fallito nel sopprimere il proprio omega che durante i suoi calori non faceva altro che cercare il suo alfa, non era riuscito a non prestare attenzione a tutti i cambiamenti, seppur sottili, che riguardavano il riccio e si stupì nel notare come nessunaltro si fosse reso conto di come, progressivamente, Izuku fosse semprato più nervoso, aveva iniziato con un irrigidimento dei movimenti e inizialmente non ci aveva prestato troppa attenzione neppure lui, però quando il aveva cominciato a picchiettare nervosamente la propria matita contro il banco o a muovere velocemente le proprie gambe aveva capito che qualcosa non andava, solo che non poteva ammettere che gli importava, che era preoccupato perché per farlo avrebbe dovuto accettare Midoriya come suo compagno e di conseguenza accettare che aveva sbagliato a comportarsi male con lui e questo, beh, non se la sentiva proprio, sapeva di aver detto e fatto cose terribili...
Non sapeva però che non avrebbe avuto alcuna scelta.
Era un giovedì mattina, le lezioni proseguivano normalmente ma qualcosa chiaramente non andava: i canini di Deku erano più allungati del normale e si muoveva continuamente irrequieto, semplicemente si teneva lontano dai gruppi di persone e non parlava con nessuno: «Magari oggi è solo nervoso?» bisbigliò sottovoce Deki che preoccupato si era nascosto dietro la schiena di Katsuki, il biondino elettrico era un omegava e aveva terribilmente paura degli alfa a causa di alcune brutte esperienze ed il fatto che Midoriya appartenesse al genere dominante non era mica una sorpresa, Uraraka tutta rossa si avvicinò lentamente a quel fascio di nervi che se ne stava seduto al proprio posto durante la pausa pranzo, diffondendo un odore aspro, era completamente assorto a scrivere qualcosa, ignorando come le sue zanne perforassero la pelle del suo pollice sinistro, con il sangue che colava dalla ferita che aveva aperto.
Non si accorse neppure della donna che adorabilmente gli era arrivata alle spalle per strusciare le sue ghiandole contro le sue fiché non accadde, a quella visione una scintilla di rabbia si accese nel biondo che comunque riuscì a rimanere più o meno calmo, nascondendo gli artigli allungati dietro le cosce e ringraziando il collare ormone bloccante che aveva attorno al collo, quello che nessuno si aspettò fu che improvvisamente, invece di calmarsi come normalmente un alfa agitato avrebbe fatto nel ricevere l'odore calmante di un omega, scattò in piedi con un ringhio furioso, gli occhi erano completamente oscurati, non più smeraldo ma neri come la pupilla completamente dilatata e allungata, le zanne si erano mostrate completamente e fortunatamente Kirishima aveva tirato via Ochaco prima che questa vensisse colpita, poi nervoso cominciò a grattare via la pelle dalla sua ghiandola sul collo: «Iida presto vai a recuperare Recovery Girl» urlò preoccupato Aizawa che era stato attirato nella stanza dai macabri ringhi minacciosi che aveva sentito, Deku sembrava impazzito, convertitosi in una creatura ferale.
Riuscì a tenere a bada l'adolescente per poco tempo e rischiò davvero di farsi uccidere, si salvò solo perché una siringa di sedativo venne iniettata direttamente nel collo dell'alfa dalla donna anziana che guardava il ragazzo con fare materno, accarezzando i suoi ricci ribelli: «Povero ragazzo...» «Povero ragazzo? Ha quasi ucciso Uraraka!» urlò agitato Kirishima mettendosi davanti a Bakugou che ringhiò per avvertirlo, lo aveva già rifiutato eppure quel tizio dai capelli scarlatti non voleva arrendersi e continuava a corteggiarlo, lo scansò e osservò la situazione agitato, cosa aveva Deku che non andava? «Ditemi esattamente cosa è successo» esigette la donna con un tono fermo che solitamente non le apparteneva: «Izuku era nervoso, continuava a scrivere qualcosa sul suo quaderno e Uraraka ha strofinato la sua ghiandola contro la sua nel rentativo di non far peggiorare oltre la sua condizione dato che sembrava pronto a scoppiare poi-» l'anziana fece un cenno con la mano perché Momo si zittisse: «Ecco perché è scattato, non vi è stato insegnato nelle lezioni sul secondo sesso che imprimere il proprio odore su qualcuno può avere delle conseguenze terribili?» era arrabiata con la castana mentre rimediava con qualche garza al collo grondante sangue dello studente svenuto: «Perché ha reagito così?» «Quel tipo di reazione la conosco» disse grave la voce di All Might che avendo visto Iida correre con Recovery Girl sulle spalle si era preoccupato e aveva raggiunto il luogo.
«L'hai già...» la domanda di Aizawa rimase sospesa nell'aria, l'uomo annuì massaggiandosi il ponte del naso: «N-non farà quella fine anche lui vero?» la donna fece spallucce: «Lo sai che non dipende più da lui ormai, Katsuki accompagnaci in infermeria, dobbiamo parlare» lui fu veloce a raggiungerli, non nascose la sua preoccupazione, un paio di scintille esplosero sui suoi palmi che si sbrigò ad asciugare contro i pantaloni della divisa scolastica, stava sudando freddo e ansioso com'era quel gruppo, non si resero conto come quei curiosi ficcanaso della sezione A li avessero seguiti fino alle porte dell'infermeria, cogliendo qua e là qualche parola della conversazione che stava avvenendo all'interno.
«Katsuki sai che si dice che gli alfa possano vivere tranquillamente la loro vita anche dopo aver marchiato un omega?» lui annuì confuso: «Questo è vero ma non significa che non ci siano conseguenze ad essere rifiutati dalla persona che considerano il loro compagno di vita, ovviamente questo vale solo se di base ci sono dei sentimenti davvero forti» egli impallidì, era colpa sua se Izuku ora stava male? «Quando succede gli alfa iniziano a diventare sempre più ossessivi verso l'omega che desiderano, al punto tale che i fermoni degli altri non solo smettono di fare effetto, ma addirittura causano rabbia e rigetto da parte dell'alfa. Ma questo non è il peggio...» lei abbassò lo sguardo e capendone la difficoltà All Might si decise a non fare troppe cerimonie: «Ho visto un mio amico in queste condizioni ed è impazzito, prima è diventato violento contro tutti e alla fine non sopportando più la situazione si è suicidato» uno stato di panico lo travolse improvvisamente, dentro la sua testa i suoi istinti da omega stavano urlando: cattivo omega, pessimo omega, è colpa tua se il nostro alfa è ferito, se alfa muore... «C'è solo un modo per evitare la peggiore possibilità ma questo dipendrà solamente dai tuoi sentimenti, Bakugou» il suo corpo tremò come se un fulmine lo avesse colpito in pieno e fortuanatamente Toshinori lo recuperò prima che cadesse, appoggiandolo su una sedia lì vicino, consentendo a Katsuki di poter avere piena visuale su quello che entrambi sapevano essere il suo compagno, tutto il corpo docente ne era al corrente, soprattutto considerando che era stato proprio Ereasehead a indagare sull'incidente che li aveva legati.
Lo chiamarono un paio di volte prima che il giovane si riprendesse e potesse tornare lucido abbastanza da ascoltarli: «Perché continui a rifiutarlo come tuo compagno? Vedi è importante che tu ce lo dica» lui sospirò non poteva davvero dirlo, era terribile quello che aveva fatto ma nel vedere Deku su quel letto con la garza stretta attorno al collo ormai rossa di sangue, il suo cuore gli fece male, non poteva pensare alle sue emozioni in quel momento, lui non voleva che il suo alfa morisse: «Io- sono stato davvero pessimo con Izuku prima che venisse rivelato alfa e che scoprisse la propria unicità, io- gli ho detto di suicidarsi» si pressò con forza il fondo dei palmi contro gli occhi: «veramente gli dissi di buttarsi giù dal tetto della scuola lo stesso giorno che venni aggredito e lui- lui- lui mi ha salvato... perché avrebbe dovuto provare qualcosa per me?» delle lacrime che aveva cercato di trattenere gli sfuggirono, non voleva piangere, non era debole, lui era il più cazzuto di tutti lui era un- terribile omega che non si è preso cura del suo alfa. Si infilò le dita tra i capelli ispidi tirandone le radici, lo sapeva che era colpa sua, non c'era bisogno che la sua parte omega glielo ripetesse, però prima che potesse a combattere contro la sua stessa mente il quaderno sul quale Midoriya stava scrivendo in classe gli venne presentato sotto gli occhi: «Ascolta giovane Bakugou, hai comesso degli errori ma sei scicuramente diverso dalla persona che eri al tempo, Izuku scriveva qui perché era un modo per calmarsi» e lesse, lesse di come l'alfa non avesse smesso di notare ogni segno di disagio che presentava il biondo, come si era reso conto quando si sentiva male e segretamente faceva in modo che avesse tutto quello di cui aveva bisogno e le lacrime si fecero più copiose, Midoriya era un bravo alfa che si prendeva cura del suo omega nonostante venisse costantemente rifiutato, voleva salvare il suo alfa ed essere un bravo omega per lui, il suo omega.
«C-che posso fare?» si asciugò in fretta le lacrime prendendo respiri profondi e l'anziana donna gli sorrise gentilemente: «Ascolta, puoi aiutarlo solo se vuoi davvero stare con lui ed essere il suo mate, altrimenti lascia perdere. Fare finta porterebbe solo a peggiori situazioni per entrambi» «Lui è il mio mate» ringhiò rabbioso, ormai incerto se a parlare fosse il suo omega o lui: «Va bene, ma devi sapere che se funzionerà e si riprenderà sarà molto geloso e protettivo, non potrete stare per lungo tempo a distanza e sopratutto dovrà sempre averti sotto controllo, se puoi accettarlo dovrai toglierti il collare e cominciare a secernere feromoni, sei l'unica persona che non attaccherà ed è meglio che nessuno entri, soprattutto non un alfa» lui fece un cenno con il capo e si accomodò accanto al letto di Deku, facendo come gli era stato chiesto, ignorando qualunque altra persona all'interno della stanza, perciò non si accorse di come fosse stato lasciato solo e neppure di quanto tempo avesse passato lì, almeno non finché la stanza si fece troppo scura perché potesse distinguere i contorni delle cose.
Era indeciso se alzarsi per accendere la luce o rimanere lì, sentiva il forte bisogno di stare accanto al suo alfa e non voleva che, in caso Midoriya si fosse svegliato, questi si potesse agitare non avendo il proprio compagno a portata, questi pensieri divennero presto senza valore quando l'odore muschiato e di legno bagnato lo travolse, con dei gorgoglii confusi che lo chiamavano prima ancora che il riccio si svegliasse del tutto, Katsuki appoggiò la sua mano su quella dell'altro non aspettandosi di venir tirato contro il suo petto scultreo, con delle fusa incontrollate che facevano vibrare i suoi pettorali definiti. Quella vicinanza diede ad entrambi un enorme sollievo, i loro istinti parevano placati e avevano donato ad entrambi una legerezza incredibile, Bakugou non si era mai sentito in quel modo, come se stesse galleggiando a mezz'aria, rimanendo però avvolto e protetto da quelle forti braccia solcate da cicatrici, non solo di battaglia ma anche di quell'incidente. Sospirò allegro, domendanodis perché era stato così stupido ed ostinato negandosi le cure gentili del riccio, in fin dei conti lo aveva sempre saputo che quella massa informe di capelli verdi lo conosceva meglio di chiunque altro su quel dannato pianeta, perciò non si sottrasse quando l'alfa stronfinò insieme le loro ghiandole alla base del collo e quelle dei loro polsi, rimanendo accoccolato contro di lui per ore, in una sinfonia adorabile di fusa.
I componenti della sezione A non avevano capito molto, solo che Izuku aveva qualche problema e doveva essere legato al suo compagno, date quante volte era stata ripetuta questa parola, ciò nonostante non avevano la più pallida idea del perchè Bakugou fosse rimasto con lui si era così pericoloso e quale fosse esattamente la confizione in cui il lentigginoso verteva. Uraraka non aveva fatto altro che piangere confrotata dai suoi amici, avevano sentito chiaramente solo che Deku doveva aver marcato un omega che continuava a rifiutarlo e la castana non riusciva a mandare giù che tra loro c'era sempre e solo stata una profonda amicizia e che lui non l'aveva mai vista come nulla di più, Kirishima invece era stato a rodersi ansioso insieme a Iida e Todoroki che avevano il terrore di non avere la situazione sotto controllo, dunque di comune accordo i due alfa e il beta occhialuto decisero di andare in infermeria, ormai era passata l'ora di cena e di Midoriya e del biondo non c'era stata notizia.
Bussarono un paio di volte, ma sentivano solo dei continui suoni soffocati provenienti dalla porta, non potendo sopportare oltre e sentendo i suoi istinti protetivi venire fuori, il fulvo decise di andare avanti seguito dagli altri due, trovandosi completamente travolto dal mescolarsi perfetto dei feromoni della coppia che stava aggrovigliata su uno dei letti. Sembravano dormire pacificamente e fu così finché Todoroki e Kirishima non videro il chiaro segno di un morso sul collo nudo dell'omega che fino a poche ora prima portava il collare, doveva per forza essere successo in quelle ore e i loro feromoni preoccupati iniziarono a penetrare la mescolanza di pioggia e caramello, a quel punto gli occhi di Izuku si spalancarono e cambiò completamente assetto, da rilassato e quasi tornato alla normalità riprese le fatezze che aveva messo su durante la pausa pranzo e dei forti ringhi dominanti graffiarono la sua gola, stringendo Katsuki ancora addormentato contro il suo corpo.
Iida ovviamente cercò di evitare che la situazione si scaldasse, in quanto sentendosi minacciati dalla forte presenza dell'altro alfa, i due inesperti lasciarono fuori altri ringhi che svegliarono inevitabilmente il biondo e si stupirono nel vedere come questo, senza un minimo di esitazione, avesse infilato il naso del riccio contro il suo collo, facendolo calmare parzialmente, non che avesse perso di vista gli intrusi, cercando di mascherare la rabbia Bakugou chiese: «Che diavolo ci fate qui, coglioni?» il suono tono era acido e contrariato: «Ci siamo preoccupati perché non tornavate dato che è l'ora di cena e a quant pare abbiamo fatto bene» il ragazzo dagli occhi scarlatti mostrò le sue zanne, più corte di quelle di uno del genere dominante ma comunque terribilmente affilate: «Fatto bene un corno, sparite prima che Deku si agiti di nuovo» gli accarezzò i ricci verdi sentendolo muoversi contro il suo corpo e tirò un sospiro di sollievo nel sentirlo accomodarsi nuovamente: «Ma-» «Fuori, ora!» intervenne Recovery Girl che spinse via i tre a bastonate portando la cena alla coppia, senza più alfa nella stanza Midoriyasi stava nuovamente rilassando.
«Non voglio sentire ragioni, voi resterete qui con me finché quei due non usciranno da quella stanza, non c'è bisogno che nasca un questione di stato solo perché degli adolescenti curiosi hanno messo il naso dove non avrebbero dovuto. Una sola parola riguardo quello che avete visto e vi spezzo le gambe, chiaro?» i tre impallidirono increduli, la gentile vecchietta che curava gli infortunei degli studenti della U.A. usava spesso il sarcasmo su chi si feriva troppo spesso, ma non le avevano mai sentito dire cose tanto severe e per nulla permissive, compresero dunque che probabilmente la questione doveva essere particolare e seria abbastaza da richiedere il pugno di ferro, perciò ubbidirono e per distrarsi assecondarono l'idea di Iida di ripassare ciò che avevano appreso quella mattina, pregando di non venire divorati vivi dall'ansia. Fortunatamente non dovettero rimanere a dormire sulle sedie che erano state messe davanti alla porta dell'infermeria, perché Kacchan uscì con Midoriya dietro di lui: «Si è calmato» «Mi dispiace di aver causato problemi» si scusò sinceramente il riccio nonostante continuasse a mantenere una postura rigida, come fosse in all'erta e sebbene fosse chiaro come non perdesse di vista chi lo circondava, ella sospirò: «Non è colpa tua Midoriya, queste cose succedono anche perché noi adulti non parliamo abbastanza di certe cose, sono solo felice che la situazione si sia sistemata» il biondo fece un cenno del capo, sfiorando incosciamente la mano del suo compagno: «Ciò detto però credo che appena tornerete al dormitorio vi toccherà spiegare la situazione, intento ho trattenuto questi tre prima che accadesse l'irreparabile» i due annuirono semplicemente e seguiti da Todorki, Kirishima e Tenya tornarono in silenzio dove tutti gli altri componenti della classe li stavano aspettando.
Non tutti notarono velocemente gli evidenti segni del morso di un alfa sul collo di Katsuki e questo perché erano tutti sconvolti da quanto il biondo fosse tranquillo ad avere le mani di Izuku attorno alla vita, considerato che solitamente sembrava non sopportare il riccio e per evitare quella valanga di domande che già leggeva soprattutto sul viso del rosso si decise a prendere parola: «Ascoltatemi perché non ho intenzione di rispondere a nessuna domanda o ripetermi» con questo attirò completamente l'attenzione: «Io e il nerd siamo compagni di prima che si tenesse l'esame di ammissione alla U.A.» esibì tranquillamente il marchio, poi aggiunse: «Come e perché non sono affari che vi riguardano, ciò che è di vostro interesse è che ora siamo una coppia a tutti gli efetti ed è meglio che freniate i feromoni o Deku potrebbe diventare aggressivo» terminato il discorso trascinò il suo partner in camera per schivare Mina.
Fortunatamente non ci furono strani incidenti, apparte l'ultimo attacco dei villains che finì in un massacro clamoroso non appena cercarono di mettere le mani sull'omega, quando gli eroi arrivarono per sistemare la faccenda si videro davanti un terrificante Midoriya ricoperto di sangue dalla testa ai piedi e i criminali, o quel che ne restava, a terra inermi, fu in quel momento che i loro compagni capirono che non si esagerava a dire che l'alfa dagli occhi smeraldini poteva diventare terrificante e questo ci porta alla situazione attuale: Katsuki è raggomitolato nel nido di coperte e cuscini che ha costruito sul proprio letto, il suo compagno è al suo fianco e continua a sfregare le loro ghiandole profumandolo, mentre con le grosse mani coperte di cicatrici accarezza il pancione gonfio, che sotto ai suoi tocchi si muove a causa dei calci che i due gemelli stanno dando, l'omega si lamenta per il dolore e un ringhio di avventimento del padre è tutto ciò che serve perché le due pesti si calmino, non sono ancora nate e già sono insopportabili. La gravidanza di Bakugou è terribile, ha spesso la nausea, deve fare pipì in continuazione, ha strane voglie in fatto di cibo, gli fanno male la schiena e le ginocchia da impazzire e come se non bastasse è costretto a restare steso la maggior parte del tempo, purtroppo per i maschi è più difficile portare a compimento con successo il parto e nell'estrazione c'è bisogno del cesario, è troppo rischioso avere un parto naturale, ma la cosa che proprio non riesce a mandare giù è che non fa sesso con il suo alfa da troppo tempo e gira che appena sarà guarito non lo lascierà uscire da quel fottutto letto.
In realtà è grato che il suo compagno, essendo una bomba ad orologeria quando lontano da lui, sia stato subito mandato in congedo genitoriale, questa ha aiutato molto perché sentire sempre i suoi feromoni così deliziosi attorno lo ha fatto sentire protetto e calmo, sua madre continua a prenderlo in giro dicendo che se Midoriya non avesse quella particolare condizione e fosse rimasto a lavorare fino a gravidanza inoltrata, allora probabilmente lui avrebbe aggredito qualcuno a causa dei nervi a fior di pelle e per quanto l'omega voglia sempre smentirla, farlo sarebbe troppo ipocrita. Una sensazione di bagnato in mezzo alle gambe lo distrae dai suoi pensieri e dai grattini che sta ricevendo, guarda la coperta e nota una chiazza umida: «Deku, mi si sono rotte le acque» l'uomo al suo finaco balza in piedi sopprimendo il più possibile l'agitazione, prende tutto il necessario che avevano già preparato e prende fra le sue braccia il suo futuro marito, lo porta più veloce che può in ospedale dove viene ricoverato e dopo vari controlli viene concluso che i bambini sono pronti ad uscire,Bakugou si rifiuta di farlo entrare, teme per i medici, dunque affronta da solo l'anestesia e il cesareo finché si sveglia nella sua camera ospedaliera, vedendo il riccio che cammina lentamente dondolando i cuccioli con le sue braccia forti, si lamentano nonostante il forte odore del padre perché hanno bisogno della madre, dunque rilascia un uggiolio basso e flebile, ancora intontito e prima che possa riacquistare la propria facoltà di parlare, due testoline curiose lo fissano da sopra al suo petto, facendo delle lievi fusa, lui risponde contento e li profuma con i propri feromoni ed i piccoli che finalmente hanno avuto modo di sentire entrmbi i genitori si addormentano.
E in un batter d'occhio i due si ritrovano alla U.A. con due fratelli più piccoli e molta irritazione in corpo: «Non posso credere che lottiate con vostro padre per passare del tempo con Katsuki» ridacchia Kirishima, sistemandosi i pomposi capelli rosa mentre la più grande dei tre Todoroki scuote la testa: «Anche per noi non è facile, però papà è abbastanza ragionevole» «Perché tu non devi sfidare continuamente l'eroe numero uno del fottuto Giappone sia in prove di intelligenza e fisiche per poter passare del tempo con tua madre, ughh» si lamenta l'alfa dai capelli verdi e gli occhi scarlatti, battendo un pugno contro il banco: «Come se non bastasse nostra madre si divente a vederci perdere in continuazione, ma questo non è il lato peggiore» annuiscono all'unisono i due Midoriya: «Ah? C'è dell'altro?» domanda curioso un ragazzo alto e massiccio ma con gli zigomi tondeggianti sempre rosei: «Si Ayato e devi ringraziare che tuo padre sia un beta per questo» «Oh» è tutto quello che disse completamente in imbarazzo Iida «Normalmente è l'alfa quello più ammiccante, è così anche per voi?» fe l'occhiolino Akemi, fin troppo simile a Mina nel carattere: «Nah, anzi, lui è quello che prova a risparmiarci» tutti ridono in coro davanti all'esasperazione dei due alfa: «Ma come fate a non uccidervi, siete due alfa, di solito succede, no?» loro sospirano: «Abbiamo un insopportabile nemico comune» quella chiacchierata allegra viene interrotta da Aizawa che passando un'occhiata veloce riconosce fin troppi cognomi su quel registro e prega che certi soggetti non assomiglino troppo ai loro genitori, per lui è solo un altro anno nel quale terrà lezione a degli studenti problematici.
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