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Dawna

Questa non è una xreader ma è una one-shot quindi accontentatevi😅

Queste sono le cugine di Naki

E questa è la sorellona di Naki

Le due ragazze in copertina si chiamano Naki e Dawn, la storia è ambientata in My Hero Academia, ma non c'entra niente con la trama dell'anime/del manga.

Naki's PoV

Bakugo si sta ancora lamentando e onestamente non capisco di cosa. Izuku è solo migliorato, tutto qui.

Naki: "Senti, per favore Bakugo, stai un po' zitto, ho l'udito fine, sono metà gatto e mi stai facendo venire mal di testa."

Bakugo: "VEDI A ME NE DEVE FREGARE QUALCOSA DI UNA STUPIDA GATTA COME TE!"

Naki: "Ok, capito, mi levo dai maroni."

Mi allontanai dal porcospino ciclato che andò a finire di lamentarsi da Kirishima e me ne andai sul tetto, tanto mi restavano una decina di minuti prima della fine del pranzo.

Mi appoggiai alla ringhiera, ma mi allontanati subito.

Mi stavano riaffiorando tutti i ricordi di un anno fa.

Flashback selvatico appare all'orizzonte

-tiri la pokeball

-hai catturato: Flashback

-flashback usa: mostra

I miei capelli lunghi legati in due trecce svolazzavano al vento, proprio come la gonna viola scuro che portavo quel giorno.

Le maniche arrotolate del mio cardigan giallo lasciavano vedere perfettamente le ferite fresche sulle braccia.

Avevo salvato tante altre persone, ma non riuscivo a risalire dal baratro di disperazione nel quale stavo continuando a sprofondare.

Era tutto iniziato dal mio coming out, ho detto di essere più attratta dalle femmine che dai maschi, il bullismo dai compagni e gli abusi dai genitori omofobi non tardò ad arrivare.

Poi mi sono dichiarata con una ragazza e lei è stata con me per puro divertimento, tradendomi con un mio amico non molto tempo dopo.

Mia sorella non mi odiava, insieme alle mie cugine più grandi, erano le uniche a volermi bene per ciò che ero, ma non potevano aiutarmi contro tutto.

Presi la lettera di suicidio dalla tasca del cardigan, la poggiai per terra e ci misi sopra le scarpe per tenera ferma.

Sciolsi le trecce che mi aveva pazientemente fatto mia sorella quella mattina, e arrotolai gli elastici al polso.

Sfilai il cardigan, esponendo tutte le mie braccia livide e martoriate dai colpi di lametta.

Mi avvicinai alla ringhiera e la scavalcai, mi girai indietro, per non vedere il suolo avvicinarsi.

Una ragazza dai capelli viola correva velocemente verso di me.

Aveva un paio di corna grigio chiaro in testa e un paio di ali da demone nere e bianche.

Mi gridava di fermarmi, ma era tardi
.
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Mi lasciai cadere prima che potesse raggiungermi, e morii così.

In paradiso mi erano spuntate un paio di piccole ali bianche e un'adorabile aureola in testa.

Una giovane donna con i capelli neri raccolti in una crocchia e gli occhi argentei, mi fece vedere le conseguenze della mia morte.

A scuola, avevano messo dei gigli bianchi, delle viole e dei fiori di lavanda sul mio banco, quasi a nessuno dispiaceva, ma le ragazze che avevo salvato dal buttarsi, visitavano ogni giorno l'aula e il tetto, lasciando fiori freschi.

La ragazza dai capelli viola non si fece vedere a scuola per molto tempo, ma andava alla mia tomba ogni giorno, piangeva e si incolpava.

A casa, ai miei non dispiaceva, ma mia sorella piangeva ogni singola notte, e per le mie cugine era lo stesso.

Shiko, mia sorella, la ragazza più tosta, onesta e buona a questo mondo, non riusciva ad alzarsi dal letto, perché pensava che fosse colpa sua, e inoltre i nostri genitori non le permettevano di visitarmi

Kuro, la più giovane delle mie cugine, divenuta senza emozioni, era sempre più sensibile e si lasciava andare al fumo e all'alcool troppo spesso, svenendo con le lacrime agli occhi tutte le volte.

Shiro, la più grande delle mie cugine,  gentile, affettuosa, felice e pimpante, stava fin troppo male anche solo per uscire da camera sua, se non per mangiare o andare il bagno.

Passate tre settimane, mi dissero che avevo un'altra opportunità, e che avrei fatto meglio a non sprecarla.

Mi ritrovai sul ciglio della strada che portava a casa delle mie cugine, con indosso un abito bianco sopra al ginocchio a maniche lunghe, un paio di ballerine nere ai piedi.

Le mie braccia coperte di cicatrici nette e sottili erano ben visibili da sotto le maniche bianche.

C'era una stellina bianca sulla guancia destra, l'unica cosa che mi ricordava che ero tornata dal paradiso.

Mi diressi a passo spedito verso la casa e suonai al campanello.

Shiro corse ad aprire insieme a Kuro. Per la prima volta le vidi piangere davanti a me.

Ci abbracciammo per chissà quanto, restando vicine vicine.

Rimasi a vivere con loro da allora, sono felice di vivere in una bella casa, anche se loro sono spesso in tour, in quanto Shiro è la idol e Kuro è sia manager che partner sua.

Ho fatto la stessa sorpresa a mia sorella Shiko, e siamo felici, e anche tutti i miei compagni mi hanno dato almeno una pacca sulla spalla appena tornata.

Alla Yueei va meglio, non sono l'unica ragazza arcobaleno per fortuna.

-Flashback ha finito di mostrare

Tornai in classe con gli occhi lucidi e con una mano sulla guancia destra, coperta anche da un ciuffo di capelli ribelli.

Entrai in classe e la campanella suonò al pelo proprio mi sedetti al mio posto e iniziai a scarabocchiare sul mio quaderno bianco, senza sapere che fare.

A metà della lezione la mano del professore Aizawa sbatté sul mio banco riportandomi alla realtà

Aizawa: "Signorina Yanagi, vorrebbe mostrare il suo disegno alla classe o seguire la lezione?"

Ero sicura di essere diventata un pomodoro maturo, e solo in quell'istante mi resi conto di avere disegnato la ragazza.

Naki: "Mi perdoni Aizawa-sensei, non ricapiterà più."

Aizawa: "Mh, per questa volta va bene, ma la prossima le prenderò il quaderno e chiamerò i suoi genitori."

Naki: "Va bene Sensei." Risposi con gli occhi bassi

La lezione continuò tranquillamente come tutte le altre fino alla fine delle ore.

Me ne tornai a casa ascoltando le canzoni scritte e cantate da "The Yin Yang Duo", le mie cugine, mentre mi dirigevo a casa loro aprii la porta e mi misi sotto con i compiti, siccome avevo già deciso che, finiti i compiti, avrei fatto una passeggiata.

Finiti gli esercizi, infilai dei vestiti più comodi, ma comunque carini: leggings a metà polpaccio neri, minigonna lillà, maglia a maniche corte viola scuro e una felpa bianca.

Sistemai i capelli in una coda laterale, presi lo stretto necessario (chiavi, soldi, telefono carico, cuffie) infilai le scarpe da basket bianche e uscii di casa.

Mi diressi in un piccolo bosco che conoscevo come i miei palmi.

Non stavo ascoltando musica né cantando, mi stavo semplicemente godendo il frusciare del vento e il cinguettio di pochi uccellini.

Mi sentivo come se mi stessero osservando e nemmeno a farlo apposta, sentii fischiettare.

Una melodia dolce e rilassante che poteva essere una ninna nanna per tutto ciò che ne sapevo.

Spuntò una ragazza dagli alberi.

Aveva i capelli lunghi, lisci e viola, probabilmente morbidi come la seta e gli occhi rossi, non rosso comune, ma rosso come se vi avessero mescolato dentro ogni tonalità di rosso possibile e immaginabile.

Ciò che mi colpì di più furono le corna grigio chiaro sulla sua testa e le ali nere e bianche sulla schiena.

Aveva indosso un paio di pantaloni neri, una maglia termica bianca, una canotta rosso chiaro, una felpa grigia in vita e un paio di scarpe da ginnastica ai piedi.

Mi è familiare...ma non ricordo perché

???: "Non sapevo ci fosse qualcuno." Fece duramente.

Naki: "Mi dispiace, è tanto che non vengo qui e volevo sentire di nuovo la brezza tra gli alberi."

???: "Senti, io non voglio scassaovaie tra i piedi, quindi fuori dalla mia vista."

Naki: "Senti, io credo che siamo partite con il piede sbagliato."

???: "Non me ne frega un cazzo se abbiamo iniziato con il piede sbagliato, vattene."

Naki: "Senti, questo è un luogo pubblico, non puoi comandare così alle persone, chi ti credi di essere? La regina d'Inghilterra?"

???: "Senti, tu non hai idea di chi tu stia provocando, brutta gattina impertinente-"

Naki: "E allora presentati che mi faccio un'idea." Esclamai esasperata.

Dawn: "Mi chiamo Dawn Halfblood, sono metà angelo e metà demone.
Mi hanno cacciato dal paradiso perchè sono una peccatrice, ma all'inferno fa troppo caldo per me."

Naki: "È stato difficile?"

Dawn: "No, e ora-"

Naki: "Me ne vado, capito."

Feci per andarmene, poi mi voltai verso Dawn.

Naki: "Comunque sembri un tipo interessante, dovremmo vederci qualche volta."

Dawn mi sembrò confusa.

Mi si avvicinò causando il mio allontanamento, fino a quando non rimasi bloccata contro un albero.

Dawn: "Mi ricordi... No no non puoi essere lei."

Naki: "Lei chi?"

Dawn: "Non capiresti." Rispose allontanandosi e sedendosi per terra

Naki: "Capirei eccome Dawn, fidati." Ribattei sedendomi accanto a lei.

Dawn: "Una ragazza, non ci siamo praticamente mai parlate, ma so che ti somigliava fin troppo, anzi, era uguale a te."

Naki: "Mi vuoi raccontare?"

Dawn: "Ma non ci conosciamo neanche."

Naki: "E allora prima conosciamoci."

Quel pomeriggio fu strano.

Ho passato un intero pomeriggio a conoscere una ragazza che all'inizio mi ha solo insultata e intimata ad andarmene, ma a cui non dispiace parlare.

Me ne tornai a casa con il cuore che mi svolazzava nel petto non volevo innamorarmi di nuovo, ma al cuore non si comanda.

Io e Dawn ci siamo scambiate i numeri e ci vediamo piuttosto spesso.

È sempre scontrosa, ma fa vedere che ci tiene, e anzi, credo di essere l'unica che ha avuto il privilegio di ammirarla sorridere.

L'unica cosa è che una volta sono arrivata prima al boschetto e l'ho sentita parlare con uno.

Non dico che sembrano innamorati, dico che ho scoperto che Dawn






























































È una villain

Però non mi importa, lei ha scoperto che lo so, ma non si fa problemi nonostante io sia una studentessa della Yueei.

Naki: "Dawn?"

Dawn: "Sì?"

Naki: "Hai mai pensato di... cambiare parte?"

Dawn: "Sì, ma non so quanto ne sarei capace, oramai sono registrata come villain."

Naki: "Potrei provare a parlare con i professori per vedere se sei ancora in tempo."

Dawn: "Davvero lo faresti... per me?"

Naki: "Certo Alba." Risposi sorridente, preparandomi a correre

Dawn: "Tu lo sai che odio quando mi chiamano con la traduzione del mio nome... corri."

E corsi veloce come un gatto ba dum tsss lontano da lei, ma mi raggiunse dopo cinque minuti.

Dato che non volevo fermarmi mi atterrò e ci ritrovammo in una posizione grazie alla quale avrei vinto il premio "faccia di pomodoro".

Sdraiata per terra con Dawn sopra di me, con le mani ai lati della mia testa e, nel mentre, con un ginocchio tra le mie cosce e i nasi che si toccavano.

*Purrrrr purrrrr purrrrr* no no no no no controlla le fusa! CONTROLLALE!!!

Dawn: "Cazzo scusa!" E si rialzò subito

No dai, volevo che restassi.

Mi tese una mano e mi aiutò a rialzarmi.

Naki: "Domani parlerò con Aizawa-sensei e cercherò di farti entrare alla Yueei."

Dawn: "Grazie Naki, sei una ragazza d'oro." Rispose abbracciandomi.

Oddio crush mi sta abbracciando oddio oddio oddio oddio oddio oddio oddio oddio oddio oddio oddio oddio.

Ricambiai felicemente l'abbraccio e le scrissi l'indirizzo delle mie cugine, dicendole di aspettarmi lì il giorno dopo che fossi tornata da scuola.

The next day

Dopo le lezioni chiesi ad Aizawa-sensei di restare a parlare e gli spiegai ogni cosa, escludendo la parte dove dicevo che Dawn era crush.

Aizawa: "Le concederò un periodo di prova da domani, se combinerà qualche guaio entro due settimane non sarà ammessa."

Naki: "Non ho parole per ringraziarla Aizawa-sensei. Arrivederci e a domani."

Corsi a casa, non trovai Dawn davanti alla porta, ma sentii delle grasse risate provenire dall'interno dell'abitazione.

Entrai in casa e trovai Dawn, Shiko e Shiro che ridevano sul divano, mentre Kuro era in cucina a preparare del tè.

Naki: "Eeeeeehm ciao."

Shiro: "CUGINETTA!" E mi saltò addosso.

Naki: "Va bene che sei felice di vedermi, ma hai vent'anni e ne dimostri dodici così."

Shiko: "C'è la tua amica che ti aspetta qui da un'ora e abbiamo voluto tenerle compagnia."

Naki: "Grazie one-chan. Ciao Dawn, come stai?"

Dawn: "Grazie a te sto benissimo."

Le mie cugine e mia sorella decisero di lasciarci da sole a parlare soprattutto dopo aver visto la mia facciotta rossa.

Naki: "Il professor Aizawa ha detto che hai tre settimane di prova, se combinerai casini non potrai entrare."

Dawn: "Va bene, sfida accettata."

Tre stelle e faccio la seconda parte

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