Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Una ragazza curiosa ୭࿔ Battle Spirits

Piccola premessa: ho deciso di creare questo libro dopo aver letto - in seguito a una mia lunga assenza da wattpad - le 'shots di YuriTheFusionDuelist. (Grazie çwç)
Mi hanno dato l'ispirazione per scrivere le mie one shot che ho intenzione di pubblicare qui!
In più, ho pensato che sarebbe stato un ottimo modo per ricominciare a scrivere, proprio perché ne avevo totalmente perso la voglia!
Buona lettura!

Una ragazza curiosa

Serie: Battle Spirits: Dan, il guerriero rosso
Personaggi: Hideto Suzuri, Azu (OC)
Coppia: Het
Rating: Verde
Spoiler: Si
Erises: «Battle Spirits l'avevo scoperto molti anni fa su Rai 2. Ricordo ancora che era una mattina di un giorno di vacanza e che all'inizio lo avevo scambiato per Zoids. Poi ho notato le carte!»

Non era passato molto tempo dalla battaglia di Gran Roro contro il Re del Mondo Altrove. I guerrieri della luce erano tornati alla loro vita prima di quella straordinaria avventura dell'altro mondo. Un modo da sogno per chi viveva di Battle Spirits, il gioco di carte collezionabili ormai più popolare del Giappone. A Gran Roro, si poteva assistere alla vera natura degli spirits che prendevano vita all'interno di un'arena da combattimento dove vinceva chi possedeva più punti battaglia.
Hideto le aveva raccontato ogni minimo particolare che ricordava, anche se controvoglia, poiché Azu non smetteva di chiedere sempre più informazioni su quel posto che non aveva potuto vedere, e forse non potrà mai.

Aveva cominciato anche lei ad appassionarsi al gioco, così non aveva perso tempo a racimolare abbastanza carte da creare un mazzo intero. L'unico problema era dover memorizzare le regole: le varie fasi del turno la mettevano sempre in confusione, tanto che si dimenticava spesso la Fase dei Nuclei, essenziale per evocare sempre più spirits o usare carte magia. Il gioco si poteva dire girasse proprio attorno a quei piccoli frammenti azzurri, quindi dimenticare un passo così importante la infastidiva non poco visto il suo desiderio di raggiungere il livello del suo amico.

Hideto riuscì ad avere un attimo di pausa dal lungo racconto riguardante Gran Roro e si mise a raccogliere le sue carte preferite nell'album che portava sempre con sé. Le considerava il suo tesoro e non ci voleva un genio per capire quanto ci tenesse vista la cura con cui le trattava: usava sempre dei guanti per prenderle e posizionarle, inoltre evitava di poggiarle su una superficie che poteva essere minimamente sporca.

«Ti va di fare una partita?» chiese trepidante Azu, in attesa di una risposta positiva da parte del blu.

«Mh?» Hideto portò lo sguardo sulla ragazza, per poi tornare alle sue carte che pian piano stava riponendo nelle tasche di plastica trasparente del suo album. «Scusa, ma oggi no. Come vedi, le sto rimettendo a posto.»

Le guance della ragazza si gonfiarono e si mise a guardarlo torva.
«Antipatico!»

Anche se non voleva costringerlo, una parte di lei diceva di insistere sino a farlo cedere. Nonostante ciò, diede ascolto alla prima, lasciando che il ragazzo finisca il suo lavoro.

Le lezioni pomeridiane erano finite da poco e tutti i loro compagni di classe si stavano dividendo dopo aver finito le pulizie. Chi andava al proprio club; chi invece tornava a casa; altri stavano semplicemente in giro per la scuola. Alcuni erano rimasti in classe, perciò non erano neanche soli.

«Allora... Che ne dici di raccontarmi qualcos'altro? Non so, qualche dettaglio in più di quando sei salito al trono del Regno di Zaffiro, per esempio!»

«Mi sembra di averti già detto tutto ciò che ricordo, perché insisti?» chiese Hideto. Davvero non riusciva a tener testa alla giovane dai capelli azzurri. Lui non era esattamente un tipo socievole, stava più per le sue e da quando Azu gli aveva rivolto la parola per la prima volta a un mese o poco più dal loro ritorno sulla Terra, si domandava il motivo per cui avesse iniziato ad avvicinarlo. Come c'era da aspettarsi, Hideto non nascondeva certo il suo disagio.

«Perché sono curiosa! Sei sempre stato solo in classe dal primo anno, quindi mi sono chiesta "com'è stato per un ragazzo solitario come te affrontare un simile viaggio tutto all'improvviso"!»
Sicuramente Azu non aveva peli sulla lingua, cosa che urtava leggermente il sistema nervoso del ragazzo. Col tempo che era passato, aveva però iniziato a notare che nelle sue parole non c'era alcun segno di malizia: Azu era semplicemente troppo sincera.

«Anche se mi ripeti questo motivo, non cambia il fatto che io ti abbia già raccontato tutto. Non ha senso insistere.» Il blu inserì l'ultima carta della sua collezione nell'album per poi riporlo nel suo zaino insieme ai guanti che aveva usato.
Si alzò in piedi mettendosi poi la borsa in spalla. «Ora devo tornare a casa. Ciao.»
Cominciò ad avviarsi verso l'uscita della classe, senza aspettare che Azu rielaborasse in tempo il tutto per intervenire.

«Ehi, Hideto! Aspetta! Cioè, aspettami!» La giovane si mise in fretta e furia la blazer facente parte dell'uniforme scolastica, prese la sua borsa riposta accando alla sedia dove sostava e fece in tempo a raggiungere l'amico che era appena uscito dall'aula senza avere la minima intenzione di aspettarla. Ovviamente, neanche aveva pensato al tornare a casa insieme a lei per validi motivi. Uno di quelli era sicuramente la loro vicinanza pressoché inesistente: tra di loro non c'era quell'intimità che solitamente si trovava tra due amici. Azu era l'unica a tentare un approccio, che non veniva però molto ricambiato da Hideto. Per lui, la ragazza era solo una compagna di classe interessata alle vicende di Gran Roro. Se fosse stata interessata a lui in persona, forse le sue reazioni sarebbero state ben peggiori non avendo mai avuto esperienze di quel tipo. Timido e insicuro com'era, avrebbe potuto rispondere anche in malo modo ad una dichiarazione d'amore.

«Torniamo a casa insieme, ti va?» chiese sorridente Azu, non mollando la presa salda della sua determinazione sul guerriero blu.

Uno sguardo infastidito solcò il viso del ragazzo che però, dopo qualche attimo di riflessione interiore, si arrese, sospirando, e continuò a camminare per la sua strada non spiccicando una parola, ma neanche allontanando l'azzurra che finì per tornare davvero a casa insieme a lui.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro