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Il bene è prezioso

In un paese lontano, vive un bambino con la sua famiglia.

Il piccolo è molto timido e taciturno, motivo per cui non è mai riuscito a farsi dei veri amici.

I suoi più grandi desideri sono: avere qualcuno con cui parlare e condividere ogni sua emozione, bella o brutta che sia; festeggiare il suo compleanno con la sua famiglia e con i bambini della sua età.

Il piccolo Luca ha un dono straordinario, ama fare del bene agli altri e nonostante la sua timidezza riesce sempre ad esprimere i desideri delle altre persone.

Una mattina, mentre Luca si prepara per andare a scuola, la mamma gli chiede se per il giorno del suo sesto compleanno ha qualche idea su come festeggiarlo. Lui sta per dire che vuole una mega festa con i compagni di classe, ma pensandoci si rattrista subito perché sa che ancora non ha fatto amicizia con nessuno nella nuova scuola e ha paura che succeda come nella vecchia.

Non fa nemmeno in tempo a riferire il suo desiderio alla madre che all'improvviso sente, poco lontano, un grido di paura. Incuriosito corre verso quella direzione e vede un suo compagno in difficoltà.

È accerchiato da due piccoli bulli che vogliono picchiarlo e rubargli le sue figurine.
Luca sa che da solo non può fare niente, ma per fortuna in quel momento passa un signore da quella stradina, così gli corre incontro e cortesemente gli chiede aiuto.

Per fortuna l'uomo è molto sensibile, infatti il piccolo non fa nemmeno in tempo a finire la frase che il signore è già corso a dividere i due bulli dal compagno.

Il bambino salvato prima abbraccia il suo salvatore ringraziandolo cordialmente, poi corre incontro a Luca e gli dice: "Io sono Max, tu come ti chiami?"
Il piccolo prova a rispondere alla domanda che gli è stata posta, ma negli occhi di Max si legge ancora la paura e allo stesso tempo felicità che sia andato tutto per il meglio, infatti continua a parlare: "Grazie, ti sono molto riconoscente! Se tu non avessi sentito le mie urla e non fossi intervenuto in mio soccorso non so come sarebbe andata. Posso fare qualcosa per te?"

Il piccolo rimane a bocca aperta e poi gli risponde: "Io sono Luca. In realtà una cosa ci sarebbe, domani è il mio compleanno e vorrei avere tanti amici per fare una grande festa, ma tanto so già che non verrà nessuno, però se ti andrebbe di venire mi farebbe davvero molto piacere!"
Conclude sospirando e sperando di vedere domani Max al suo compleanno.

Luca però non sa che il bambino che ha appena salvato è talmente grato nei suoi confronti che ha deciso di spargere la voce anche agli altri suoi amici.

Molti di loro lo conoscono bene perché lui ha aiutato anche quei bambini, così tutti decidono di dare una mano a Max per esaudire il desiderio di Luca.

"Salve signora, sono Max un compagno di suo figlio, oggi mi ha salvato."
Afferma euforico e con l'affanno dovuto alla sua evidente corsa, mentre la madre apre la porta di casa per farlo accomodare.

La signora fa per parlare, ma il piccolo Max è talmente contento dell'idea che ha in mente, che continua a parlare velocemente:
"Può sembrare strano, ma nessuno ha mai fatto così tanto per me e io già mi sono affezionato a Luca. Ho parlato con suo figlio e so che domani vorrebbe festeggiare il suo compleanno con molti amici, visto che in quelli precedenti non c'è mai stato un suo compagno."

La madre, dispiaciuta, fa cenno di sì con la testa e poi dice: "Purtroppo Luca è un bimbo molto timido e non tende a fare subito amicizia. Nonostante questo, però, nel piccolo paese dove ci trovavamo qualche mese fa riusciva sempre ad aiutare qualcuno, ma nessuno gli rivolgeva mai la parola, era come se tutto gli fosse dovuto."

"Non si preoccupi signora, qui non è così e Luca ha trovato finalmente molti amici ed uno tra quelli sono io. Domani quando gli faremo la festa a sorpresa se ne accorgerà."
Afferma facendo un gridolino di gioia per l'entusiasmo.

Oggi è il compleanno di Luca, si nota che è più allegro del solito, ma in fondo al cuore è triste per non avere degli amici in questo giorno importante.

Nel pomeriggio la madre gli propone di andare a fare un giro nel parco, ma il piccolo non sa il motivo di quell'uscita. Mentre loro sono fuori, il padre e tutti gli amici stanno preparando la festa a sorpresa, così al suo rientro Luca vivrà il compleanno dei suoi sogni.

Circa un'ora dopo, la madre dice che è ora di tornare a casa. Il piccolo è malinconico e non ha detto nemmeno una parola durante il tragitto.

Rientrati a casa è tutto buio, la madre apre la luce e tutti i bambini saltano fuori e gli corrono incontro, urlandogli: "Auguri amico mio!"

Gli occhi del piccolo Luca diventano subito lucidi, il suo cuore va a mille, non sa che dire, ma si nota la sua evidente felicità.

Quel pomeriggio è stato per veramente bello, il suo desiderio finalmente è stato avverato: ha festeggiato con gli amici e con la sua la sua famiglia e l'ha fatto con molta gioia.

Da quel momento ha più persone attorno che gli vogliono bene: ha i suoi genitori e i suoi amici con cui parlare e condividere tutti i suoi sogni.

Luca da quell'esperienza ha capito che fare del bene non è mai un male perché si rendono felici molte persone. Inoltre, ha capito che gli amici se ci tengono davvero, nel momento del bisogno e non, sono sempre pronte a donarti il loro bene e quello è stato il caso dei due piccoli amici Luca e Max.

Storia breve scritta
con la collaborazione di:
MilenaFin4  
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