Eterna promessa
"Principessa Aurora, venga qui, la sta aspettando suo padre giù!"
«Ecco di nuovo, ora cosa vorrà?»
Mi domando fra me e me, mentre penso che sono stanca di stare sempre rinchiusa in questo castello.
So di essere una principessa e di non poter fare molte cose, però vorrei poter uscire sola senza che le persone mi osservino con ammirazione, o senza le scorte di mio padre dietro per paura di essere rapita.
Mentre penso a tutto questo, mi dirigo verso quest'ultimo. Entro nella sala reale e, nelle due sedie reali, ci sono seduti mia madre e mio padre, mi osservano con aria strana ma non capisco cosa vogliano dirmi, così prendo la parola: "Padre, Edward mi ha detto che mi stava cercando."
"Sì. Io e tua madre dobbiamo parlarti. Domani conoscerai il tuo futuro marito, il tuo promesso sposo. Abbiamo fatto una lunga ricerca e crediamo di aver trovato il principe giusto per te."
I miei occhi e la mia bocca si spalancano in segno di stupore, ma subito dopo i miei occhi iniziano a bagnarsi. Le lacrime iniziano a scendere copiose sul mio viso, non riesco a fermarle.
Mi dirigo di corsa nella mia stanza, nessuno mi deve vedere in queste condizioni, sennò inizierebbero a fare domande ed è l'ultima cosa che voglio.
Mi distendo sul letto e inizio a pensare a un modo per poter porre fine a tutto questo, non ce la faccio più. Voglio vivere la mia vita come decido io e non come la immaginano gli altri.
Dopo diversi piani decido di mettere in atto quello più pericoloso, nella notte scapperò dal castello.
Le ore passano velocemente, ho cercato di calcolare ogni minima cosa per non essere vista da nessuno.
Il momento è arrivato.
Ho fatto attenzione ad ogni minimo dettaglio e con mio grande stupore mi ritrovo fuori al castello.
Percorro velocemente pochi metri a piedi, devo allontanarmi il più possibile per non essere vista.
Ma, tutto un tratto, una macchina si piazza davanti e scende un uomo inquietante, ma allo stesso tempo c'è qualcosa in lui che mi attira.
"Ha bisogno di qualcosa signorina? Cosa ci fa a quest'ora sola al freddo e al buio? Vuole un passaggio?"
Mi domanda.
Non so cosa mi prende, i suoi occhi sono magnetici, riesco solo a dire un flebile "Sì" nonostante non so nemmeno quale sia la mia meta.
Saliamo in macchina e lui inizia a guidare, mentre io non riesco a staccargli lo sguardo di dosso. All'improvviso prende la parola e mi dice: "Scusatemi, che cretino, io sono Arthur e non le ho nemmeno chiesto dove vuole che la porti."
"Mi chiamo Aurora e ora che ci penso non so nemmeno io dove stavo andando."
Affermo in modo pensieroso.
"Non si preoccupi per stasera la porto a casa mia."
Annuisco e guardo la strada fino all'arrivo, mentre nella mia mente penso che in quest'uomo c'è qualcosa di strano, ma non so cosa, sembra che nasconda qualcosa.
Quando arriviamo, mi fa vedere la casa e subito dopo mi dice di accomodarmi al tavolo così mangiamo qualcosa.
In quel momento siamo seduti uno di fianco all'altro e iniziamo a parlare.
"Raccontatemi del vostro paese."
Affermo, ma sembra che già so la risposta.
"È il luogo più bello di tutto il Creato..."
Non gli dò il tempo di finire la frase che decido di continuarla io.
"È un posto nascosto dietro una vasta ed enorme foresta, circondato da maestose montagne, situato nel prato verde arricchito da tanti fiori ben curati..."
Lui sgrana gli occhi e mi domanda: "Come fa a saperlo?"
"Non lo so, ma mi sembra di conoscervi da una vita."
Un mese dopo...
Passano i giorni e tra me e lui è nato un amore indescrivibile, ci amiamo follemente. Sembra strano che in poco tempo siamo riusciti a costruire tutto questo, ma è come se fossimo due anime che si sono ricongiunte dopo tanto tempo, siamo una cosa sola.
Tutto va alla perfezione, fino a quando un giorno qualcuno bussa alla porta, vado ad aprire e mi ritrovo davanti mio padre su tutte le furie.
"Aurora! Finalmente ti ho trovata, perché sei scappata? Il tuo promesso sposo ed io sono giorni che ti cerchiamo. Devi ritornare subito al castello così iniziamo a preparare il matrimonio. Una principessa non può assolutamente stare in questa casa."
Afferma gridando.
"Papà io voglio stare qui, non mi interessa essere una principessa."
Rispondo mentre il mio viso è bagnato dalle lacrime.
"No! Assolutamente no! Tu devi tornare al castello, subito!"
Nel frattempo arriva il mio uomo che sentendo le urla si precipita subito dentro casa.
"Aurora che succede?"
Domanda in modo molto preoccupato.
"Mio padre vuole portarmi via."
"Una principessa non può stare qui, ritorna subito al castello, c'è il tuo promesso sposo che ti aspetta."
Dice acido mio padre, rivolgendosi ad Arthur.
Quest'ultimo sgrana gli occhi e mi guarda con molta tristezza. Dopo un paio di secondi in cui resta in silenzio prende la parola e dice: "Mi scusi, posso chiederle di far rimanere sua figlia anche solo mezz'ora con me? Lei può rimanere fuori così si assicura che non scappiamo."
Sono triste, questo significa che vuole lasciarmi andare, però spero in quest'ultima mezz'ora. Guardo il viso di mio padre, sembra titubante, ma alla fine accetta.
"Ti concedo solo mezz'ora, io e le mie guardie saremo fuori. Non giocare brutti scherzi."
Dopo che tutti sono usciti rimaniamo in casa solo io e Arthur.
"Amore non ho tempo per dirti molto, non sapevo fossi una principessa e che ti stavi per sposare, ma in fondo anche tu non sai una cosa di me, quindi non posso essere arrabbiato con te. Io sono un vampiro e se tu vorrai ti morderò e succhierò il tuo sangue così ti prometto che in un'altra vita ci incontreremo sicuramente."
Afferma in modo speranzoso.
"Io lo amo realmente quindi gli dò subito il consenso per farlo visto che abbiamo davvero poco tempo."
"Ci rincontreremo in un'altra vita amore mio e lì potremo viverla appieno, ti amo."
Storia breve scritta
per la nona prova:
"Riscrivi la scena
(con la penna della passione)"
de: "La Libreria del Cappellaio Matto"
Limite parole 1000!
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