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My Little Mermaid - Oh Sehun


Titolo : “My Little Mermaid”

Protagonista : Oh Sehun (EXO)





Ci sono dei momenti in cui senti il forte bisogno di starsene da soli e in pace.
Momenti in cui vuoi staccare totalmente la spina e guardare il mondo nel tuo più fantasioso modo.
Esiste solo un luogo che é in grado di rilassarti, rigenerarti e che riesce come per magia a non farti pensare nulla, se non a noi stessi.
Un luogo dove prende vita un immenso e piacevole senso di pace, libertà e armonia.
Quel luogo é il “mare”

Mare, un estesa quasi infinita di acqua salata azzurra cristallina. Come se questa acqua fosse una fonte magica, dove tu vieni per essere in armonia e per non pensare a niente, e il mare assorbe tutte il tuo stress diventando sottoforma di un semplice liquido che utilizziamo in modo giornaliero, cioè l'acqua.

Tutti ci vano e si divertono, ma ormai tutti erano sempre rinchiusi in casa a badare i bambini, al proprio lavoro e tante altre cose, che a lui, Oh Sehun, non ne importerebbe affatto.

Lui era un semplice giovanotto che veniva in questo splendido mare, ormai vuoto, per staccare la propria spina dal mondo reale fatto di lavoro, preoccupazioni, stress, problemi, eccetera. 

Ma é qui che la sua vita iniziò a diventare più cupo e in solitudine.
Qui, dove sua madre saltò dalla stessa scogliera che lui adesso sta a guardare tutti i giorni le onde sbattere contro le grandi pietre.
Veniva sempre qui con un  Amarillis bianco in mano per onorare tutti i giorni sua madre ormai defunta.
Buttava sempre l'Armallis che aveva in mano dallo scoglio per poi finire nell'acqua del mare, lo stesso punto in cui la donna si buttò e morì.

Resta ore e dopo ore lì, immobile come una statua di pietra fragile.

Ogni giorno la solita routine giornaliera, ma ogni volta ritrovava i suoi begli fiori che butta in mare sullo stesso scoglio, era molto stranito da questo anomalia quasi "magica".

Pensava che fosse sua madre in forma di spirito a recuperare i fiori nelle acque salate del vasto contenitore d'acqua, per dirgli di non buttare più quei suoi begli fiori.

Sua madre era una donna molto giovane, affascinante e fin troppo gentile, amava molto vestirsi di colori chiari per simboleggiare l'armonia e la felicità.
Possedeva un campo pieno di Armallis bianchi; li coltivava con amore e affetto, come ha fatto con suo figlio Sehun.
Quando egli sorrideva é come se il mondo si fosse accesso in un lungo sonno di totale oscurità.

Invece il padre era un alcolizzato che picchiava sempre la bellissima donna senza un preciso motivo e che la portò ad buttarsi dallo scoglio.

Sehun era solo un bambino di dieci anni, quando rincorse sua madre fino al punto dove egli si sarebbe buttata.
La donna si fermò proprio lì, mentre tante di quelle lacrime rovinavano il suo bellissimo sorriso. 
Quest'ultima si girò per salutare un ultima volta il suo amato figliolo e prima di buttarsi sorrise tra mille lacrime.

Il bambino corse fino al punto dove la sua amatissima madre si buttò, e vide sua madre ancora nell'aria che gli sorrideva, prima che l'acqua la avvolse come una coperta mortale.

Sehun pianse per molti giorni, anzi mesi, forse anni e tutt'ora é così.

Suo padre fu arrestato dopo il suicidio della moglie.
E Sehun si era promesso che non avrebbe mai piu riconosciuto suo padre.
Lui doveva marcire dietro le sudice sbarre di ferro dove tanti di quei criminali ci hanno toccato con quelle mani sporche di crimine.
Quell'uomo non meritava per nulla l'amore della più bella donna dell'universo.

Voleva sapere assolutamente chi fosse quella persona misteriosa a riprendergli tutti quei fiori dal mare che lui buttava.
Così un giorno li buttò come al suo solito, senza essere troppo sospettoso e rimase come tutti i giorni ore e ore sullo scoglio, finché non arrivò la solita ora di ritornare a casa, ma invece di andarsene veramente al suo alloggio si nascose dietro alla torre panoramica sullo scoglio, ormai vuoto e abbandonato.

Aspettò per un po' di tempo, che volle quasi rinunciare. Si era anche fatto molto tardi, erano quasi le sera.
Ma cambiò subito idea quando senti dei passi sulla morbida erba verdastro dello scoglio, e vide una figura femminile incantevole, non la vide per bene, ma sembrava che fosse davvero sua madre.
Stessi capelli lunghi, stessa altezza, stessi occhi, stessa forma del viso da quel poco che vedeva dal buio.

Lui era davvero convinto che fosse davvero sua madre. Era così convinto che uscì allo scoperto, quando la figura misteriosa appoggiò i fiori di Amarillis che Sehun aveva buttato.

«Sei tu, madre?» disse Sehun quasi per piangere, ma quando la fanciulla misteriosa vide lui a soprenderla, subito si spaventa ed entra in panico.

«Sei tu? Mi sei mancata così tanto.» si avvicinava sempre di più alla figura femminile, ma lei sempre indietreggiava di più  quando lui faceva più passi in avanti per poter raggiungerla.

«N-non ti avvicinare.» parlò finalmente quella fanciulla ancora avvolta nel mistero.
Quando Sehun sentì la sua bellissima voce, era più che convinto che fosse la sua bellissima madre.

Delle lacrime di gioia scesero dal suo viso candido per aver incontrato nuovamente sua madre dopo tutti questi lunghi anni.

«Sei davvero tu madre....mi sei mancata tantissimo.» fa di nuovo Sehun facendo sempre più passi in avanti, ma più lei indietreggiava fino ad arrivare alla punta dello scoglio.
Sehun vide che era all'apice dello scoglio, subito ebbe paura che volesse buttarsi di nuovo, come tanti anni fa.

«No....ti prego non buttarti di nuovo...ti prego.» fa il ragazzo, adesso piangendo per la paura che si buttasse ancora una volta.
Le lacrime di gioia si mischiarono con quelle della paura.

La fanciulla non capendo niente di cosa stesse dicendo e per la paura di essere scoperta si buttò dallo scoglio senza problemi; come se fosse un delfino.

Sehun questa volta non avrebbe perso occasione per seguirla, anche se significava vistare l'inferno o posti spaventosi.

Anch'esso si buttò senza pensarci troppe volte.

Sentì subito il contatto freddo dell'acqua sulla sua pelle nuda.

Non era tanto esperto in nuoto, ma poteva benissimo vedere cosa giaceva sott'acqua finché il suo ossigeno nei polmoni non si esauriva, ma ahimè non vide proprio nulla e lui più faceva fatica a respirare sotto quel mare.
Volle salire in superficie, ma non era esperto in nuoto, che dopo pochi secondi finì l'ossigeno e sviene per mancanza di aria nei polmoni.

Era davvero finita così la sua vita? Come quella di sua madre?
Avvolto nella stessa coperta mortale fredda?

Forse vi aspettavate la sua morte, ma in realtà non era solo, c'era qualcun'altro con lui in quelle acque gelide.

Arrivò da lui nuotando con eleganza, una creatura che noi umani non credevamo che esistessero realmente.
Egli era una bellissima sirena dalla coda bianca argentata, dei capelli morbidi neri come se fluttuasero sott'acqua, un paio d'occhi a mandorla ipnotici.

Era la stessa fanciulla che aveva visto Sehun sullo scoglio e che l'aveva scambiata con sua madre.

Lo prese per il viso con le sue candide mani vellutate e gli da dell'ossigeno baciandolo sott'acqua.
Dalla bocca della bella sirenetta uscivano piccole bollicine d'aria sott'acqua.
Il ragazzo un po' riprese conoscenza, mentre ancora egli gli stava baciando......davanti ai suoi pote vedere un istante il viso della bellissima sirenetta. E realmente somigliava un po' alla bellezza di sua madre.

Si staccò dalle labbra deliziose e maledettamente perfetti del ragazzo e lo riporta in superficie del mare.

Lo appoggia con un po' di fatica sulla sabbia di un punto del mare che nessuno veniva; così nessuno avrebbero visto la sirenetta. 

Ormai era notte e non poteva lasciare il ragazzo da solo di notte, così decise di sedersi su una pietra vicino a lui ed inizia a cantare una bellissima ni na na, per sorvegliarlo finché non si sveglierà. 

Sehun poteva sentire benissimo la bellissima melodia e voce....gli ricordava così tanto la ni na na che gli cantava sua madre.

Era davvero così curioso di sapere di chi si trattasse, che aprì gli occhi lentamente senza farsi accorgere dalla sirenetta che continuava a cantare.
Vide una bellissima fanciulla di schiena con i lunghi capelli neri e una bellissima coda da sirena.

«Sei davvero bravissima a cantare bellissima sirenetta.» fa Sehun ancora disteso sulla sabbia per la stanchezza e sorrise.

La sirenetta si spaventò sentendo la sua voce, che si buttò immediatamente nell'acqua.

Sentendo il tuffo nell'acqua, Sehun si alza di scatto dalla sabbia.

«Non te ne andare!....Almeno incontriamoci ancora!» urla un po' per farsi sentire dalla bellissima creatura che aveva realmente visto con i suoi occhi.
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Sehun era di nuovo al solito scoglio, ma senza il solito bel fiore bianco in mano, anzi al posto di questa, ha tra le mani un contenitore di ventro chiuso per bene con all'interno un foglietto di carta, nonché un messaggio per la bellissima sirena che ha visto.

Senza esitare butta il contenitore al solito punto e aspettò un infinità di ore pur di incontrarla nuovamente.
Sperava di vederla per bene questa volta, sempre se ha letto il messaggio.

Il sole si stava si stava sempre spostando di più per andarsene.

Volle andarsene.
Così si rialza un po' deluso e se ne va, ma subito si ferma vedendo davanti ai suoi occhi una bellissima fanciulla corvina dagli occhi a mandorla ipnotici, indossava un semplicissimo vestito bianco ed era scalza. 

Era lei!

«Sei tu vero? La sirenetta di ieri e la stessa persona che mi riportava i Amarillis?» chiese Sehun ammirandola per bene il suo splendore.
Finalmente era riuscito a vederla di persona e soprattutto in viso.
Era davvero bellissima.....gli ricordava moltissimo sua madre.

«Perchè vuoi tanto conoscermi? Non vorrai portarmi davanti al pubblico degli esseri umani.» fa lei.
«Certo che no. Semplicemente volevo conoscerti di persona. Mi ricordi tantissimo mia madre.» rispose lui con sincerità.
«Io somiglierai a una signora di quarant'anni?» sputa abbastanza acida la sirenetta.
Sehun sentendo le sue parole dure e senza cuore abbassò la testa.

«Mia madre mi ha messo alla luce a solo diciotto anni ed é morta a soli ventotto anni, quando avevo solo dieci anni. Non é una quarantenne....era la donna più bella del mondo.» fa Sehun.
Delle cicatrici al cuore si riaprono dal dolore e dalle parole della fanciulla.

Quest'ultima sentendo la sua tragica storia fu terribilmente dispiaciuta per aver insultato sua madre.

«Ehm...mi dispiace, non volevo offenderla. Non lo sapevo. Se vuoi offendermi con lo stesso tono fallo pure, me lo merito. Scusami tanto.» si scusa lei, non avendo il coraggio di guardarlo in faccia.

Sehun sorrise.
«Alza pure il capo. Non c'è ne bisogno. Non potrei mai insultarti, non sono quel tipo di persona come certa gente. Voglio essere un figlio che ha sempre desiderato mia madre.» fece Sehun sorridendole.

Il suo sorriso riuscì a scaldare il cuore della sirenetta.

«Comunque....tu come ti chiami?» chiese Sehun cambiando completamente il discorso.
«Maryn.» rispose arrossendo leggermente nelle parte paffute delle guance.
«Piacere Maryn, io sono Sehun. Sai, hai davvero un nome che rispecchia alla perfezione questo bel mare azzurro come due pezzi di puzzle.» stende una mano in segno di saluto a Maryn.
Quest'ultima guarda prima Sehun che sorrideva e poi fissa la sua mano grande e candida.

Toccò per la prima volta una mano umana; era calda. E la strinse.
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Passarono una giornata intera a chiacchierare tra di loro come se fossero amici già da molto tempo, sdraiati sull'erba dello scoglio ad ammirare il bellissimo panorama, mentre un bel venticello scompigliavano i loro capelli.

Maryn raccontava la sua vita in mare e di cosa avesse visto di interessante in tutti questi anni sott'acqua.
E Sehun raccontò le sue di esperienze nel mondo umano e la sua vita privata come la sua famiglia ormai non é esistente.

La sirenetta sentendo tutta la storia dagli minimi dettagli, si dispiacque moltissimo per il povero ragazzo, ma lui gli rassicuró con un bellissimo sorriso che era tutto passato, e un'altra volta il suo cuore si riempì di calore e gioia, grazie a un semplice gesto delle labbra.

«E te cosa mi racconti della tua famiglia?» fa il ragazzo guardando i suoi capelli fluttuare grazie al venticello.

«Be' mia madre era una sirena pura e non poteva avere le gambe, invece mio padre era un umano che lavorava come bagnino, proprio in questo stesso mare. A quei tempi era sempre piano di gente. Un giorno mio padre vide per sbaglio mia madre in punto del mare che nessuno andava, vedeva e che nessuno sapeva come arrivarci; lo stesso punto dove ti ho portato ieri notte quando stavi quasi per annegare.
A quei tempi mio padre era solo un semplice ragazzino, invece mia madre una giovane sirenetta.
La vide per la prima volta e subito se ne innamorò. Si frequentarono spesso e un giorno si dichiararono il loro amore. Ebbero me, una mezza sirena e umana, che può trasformare la sua coda in un paio di gambe.
Mio padre morì a solo quarant'anni a causa di un virus che si ebbe in questa città in quegli anni, invece mia madre morì insieme a lui prendendo un pugnale che trovò in una barca annegata sulle profondità di un mare. 
Aveva l'eternità davanti a sé, ma ha preferito morire con papà, nonostante aveva l'eterna giovinezza.
Mi lasciò sola. E in dieci anni ho vissuto sempre in questo mare.
Putroppo io sono mortale. Posso morire all'età degli umani per la vecchiaia.» sospira Maryn.

A solo ricordare la sua vita in solitudine in questo mare senza nessun'altro gli faceva sentire sola al mondo.

Sente delle braccia avvolgerla completamente. Di nuovo quella bellissima sensazione di affetto e calore.
Cosa gli stava succedendo al cuore?

Sentiva nuovamente le sue guance andare in fiamme. Non aveva mai sentito un sentimento così forte e allo stesso tempo piacevole in tutta la sua vita.

«Hai tante cose in comune con me. Non sarai più sola, ci sarò io con te tranquilla. Ti proteggerò.» sussura Sehun a Maryn, mentre la accarezza come se fosse un diamante dal valore inestimabile.

Fu davvero colpita dritta al cuore grazie a quelle parole così magiche.

Si lasciò trasportare da questa sensazione unica e piacevole.
Sembra di essere avvolti nelle braccia dei raggi di sole.
Chiuse gli occhi per esprimere mentalmente al meglio quello che stava provando proprio in questo istante.
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I giorni passavano più lentamente, forse perché c'era Maryn accanto a lui ad ogni momento.
Salivano spesso sulla torre panoramica per ammirare il bellissimo mare, ormai un simbolo inciso nei loro cuori.

Maryn più sentiva quella misteriosa sensazione, diventava sempre più forte.
E Sehun abbracciava e faceva gesti che andavano oltre all'amicizia comune di due normale ragazzi.

Una notte Sehun decise di andare in acqua, così Maryn si sarebbe più rilassata stando al suo habitat naturale.

La sirenetta vedendo il mare splendere sotto i raggi della mega luna, si tuffa senza resistere alla tentazione e subito le sue gambe diventarono in una bellissima coda bianca argentata.

Era assolutamente bellissima quella visione che aveva davanti Sehun.
La guardava incantato e ipnotizzato dalla rara bellezza.
Forse aveva trovato qualcuno che lui amava come faceva con sua madre, lei era Maryn, la splendida sirenetta.

«Maryn...» la chiamò Sehun attirando la sua attenzione.
Quest'ultima smise di giocare con l'acqua e si avvicinò a ello sempre stando dentro l'acqua.
«Sì?» fa lei.

Sehun si inchina alla sua stessa altezza che si ritrovava e sorrise come d'incanto, per poi toccare le sue labbra bagnate d'acqua salate e le prende sempre di più.

Maryn capì finalmente cos'era quella sensazione misteriosa, era l'amore.

Ricambiò il bacio premendo anch'essa con forza sulle sue labbra, facendolo eccitare ancora di più.

Sehun mentre continuava ad baciarla, si tolse la camicetta sottile restando a petto nudo mostrando i suoi begli addominali ben scolpiti.

Maryn fu davvero sopresa dal suo fisico così ben scolpito e perfetto, sembrava proprio un perfetto principe.

Ella lo prese per il collo e lo trascina dentro l'acqua, senza staccarsi di un secondo dalle labbra.

Sehun pian piano lasciò una scia di baci umidi sul collo di Maryn, e proprio lì si concentrò ad lasciare dei baci piacevoli sul collo della piccola sirenetta.
Quest'ultima anch'essa lascia dei baci piacevoli sul collo di Sehun.

Il loro amore si sbocciò proprio sotto i raggi della luna sull'acqua del mare, che era inciso sui loro grandi cuori.
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Gli anni passano e i due fanciulli ebbero due figli, una femmina e un maschio, completamente umani.

Sehun e Maryn si stringevano sempre la mano per mostrare il loro amore e la loro bellissima famiglia che hanno messo, all'intero mondo.

Passavano moltissimo tempo allo stesso scoglio per mostrare ai loro figli il posto dove i genitori si sono conosciuti e che desiderebbero che anche loro si affezionassero a questo posto.

La torre panoramica era sempre stato un eccitazione per i due bambini e i genitori erano felici di vederli eccitati al solo sguardo.

I due innamorati avrebbero per sempre vissuto insieme, si sarebbero invecchiati abbracciati, avrebbero stare insieme anche morti e infine si sarebbero rinati per poi riconciliarsi nuovamente.

“Sehun”
Carissima, mamma
Mi vedi con la mia bellissima moglie Maryn e con i miei due figli di pochi anni?
Sei contenta che sei diventata nonna? Saresti la nonna più giovane e più bella di tutto il reame. Spero ogni giorno con ogni frammento del mio cuore che mi sosterrai mamma.
Ti ho voluto tanto di quel bene.

The End

•Spero che sia stato del vostro gradimento.

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