Angel & Devil - Na Dokyun
Titolo: "Angel & Devil"
Protagonista: Na Dokyun (HISTORY)
Protagonista secondario:
Kim Jae-Ho (HISTORY)
Storia richiesta da: Vivianlee99
Angeli e diavoli o chiamati demoni, come voi preferite.....erano la fortuna e la sventura degli esseri umani e tutt'ora é così. In pratica erano i custodi.
Gli angeli erano con loro che portano fortuna al proprio "padrone" diciamo, invece il diavolo é il portatore di sventura del padrone.
Questo é l'equilibrio che devono mantenere per il bene della persona.
Ovviamente erano invisibili a occhio del proprio padrone e agli altri esseri umani.
L'angelo e il diavolo lavorano insieme accudendo la propria persona affidata fin dalla nascita.
Ma putroppo i due partner spesso non andavano d'accordo e litigavano molto frequentemente.
É severamente vietato innamorarsi del proprio partner di lavoro, causerebbe disonore del loro rango e soprattutto causerebbe gravi danni al loro stesso padrone, portandolo persino alla morte.
Angy era una bellissima angelo vestita in bianco, occhi azzurri come il ghiaccio, una pelle fin troppa candida, capelli lunghi neri, sorriso smagliante;
Invece il suo partner era Dokyun, vestito in nero, occhi rossi come dei rubini taglienti, pelle candida anch'esso, capelli neri corvo ordinati, sorriso provocante, orecchini d'argento, egli era il diavolo.
I due sono la fortuna e la sventura del loro padrone, un bambino di sei anni, Jae-Ho.
«Anche oggi sei sempre seria al lavoro eh?» fa Dokyun rilassato come il suo solito.
«Mi sembra ovvio Dokyun. Almeno io mi do da fare per Jae-Ho. Oggi deve trasferirsi nella nuova città, quindi attento a quello che fai diavoletto.» rispose irritata dal diavolo.
«Eh dai, un po' di relax per noi custodi non ha fatto male a nessuno. Sono dieci anni di seguito che sorvegliamo Jae-Ho.» sbuffa Dokyun guardando il bimbo seduto su uno dei posti del treno ad ammirare il paesaggio che vi mostra attraverso la finestra.
«E altri dieci anni continuiamo! Anzi fino alla morte di Jae-Ho!» fa Angy infastidita dal diavolo.
Sono dieci anni che litigavano in questo modo e per l'eternità sarà così.
«Almeno per un'ora possiamo godercela in treno? Ho sonno.» si lamenta di nuovo Dokyun.
«Fai quello che ti pare, non sono obbligata a sorvegliati.» sputa acida l'angioletta.
Le ore passavano sul treno e il piccolo Jae-Ho stava dormendo tra le braccia della propria mamma.
Angy vedendo Jae-Ho dormire beatamente fece un sorriso incantato.
Invece anche Dokyun stava dormendo.
«Chissà come crescerai Jae-Ho....spero che sarai un bellissimo ragazzo.» sussura l'angioletta toccando le guancciotte del bambino.
«Ti importa così tanto di un moccioso come lui?» chiese Dokyun ancora con gli occhi semichiusi.
«Y-Yha! Non eri a dormire tu?» si spaventò per la improvvisa voce del diavoletto facendo interrompere i suoi pensieri.
«Ti sento genietta, non posso farne a meno putroppo.» rispose il ragazzo roteando gli occhi.
«Tsk! Sei proprio irritante, ma siete tutti così voi diavoli?»
«E voi angeli siete tutti così Miss perfettine come te?»
«Parlare con te é davvero fiato sprecato....parole buttate solo al vento.» si massaggia le tempie non tenendo più a bada il suo partner.
«Ecco, ci risiamo. É per questo che nessun angelo e diavolo vano d'accordo....voi siete troppo seri su QUALSIASI cosa, invece noi desideriamo fare anche noi una vita come gli umani. Sei intelligente Angy, puoi capirlo.» fa Dokyun guardandola con la più massima serietà che avesse mai visto Angy stampato sul viso di Dokyun.
«Sono stupita.....dopotutto non sei stupido. Hai ragione, ma é sempre un mestiere che noi dobbiamo fare per gli umani. Siamo nati per questo, no?»
«Pft! Pensalo come vuoi, ma io penso che anche noi abbiamo il diritto di costruire una vita privata, come l'amore e cose varie, non solo gli esseri umani hanno questi privilegi.»
Angy non poteva dargli dopotutto torto...aveva più che ragione. Passano la loro vita ad fare i custodi di un umano fino alla sua morte, però non può non fare il custode, l'umano é un essere vivente e merita di avere una vita, anche se sono loro che ci rimettono.
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Finalmente il noiosissimo viaggio in treno era terminato. Jae-Ho era sceso dalla stazione con i suoi genitori.
«Mamma, sarà la nostra nuova casa?» chiese il bimbo guardando sua madre, mentre sorrideva dalla felicità.
«Sì, tesoro. Qui sarà dove tu crescerai e imparerai.....diventerai un bravissimo giovanotto qui. Noi saremo sempre fieri delle tue decisioni e dei tuoi sogni. Vogliamo solo renderti felice.» rispose la madre inchinandosi alla stessa altezza del figlio per portarlo in braccio.
«La mamma ha ragione. Jae-Ho é il miglior figlio che si possa avere. Siamo davvero fieri di averti.» disse anche il padre abbracciando il loro figlio con amore.
A quelle parole e gesti d'affetto, Angy ne rimase commossa.
«Che bella famiglia....Sono sicura che Jae-Ho crescerà forte e diventerà un bravissimo ragazzo.» commenta Angy sorridendo vedendo una famiglia meravigliosa come quella di Jae-Ho.
«Tsk! Novellino.» commenta Dokyun senza farsi sentire dalla sua partner.
Jae-Ho arrivò nella sua nuova casa e subito scelse la sua cameretta.
Per Angy vedere il bimbo felice rendeva anch'essa felice.
Per Dokyun non era dopotutto così, voleva solo anche lui avere diritti come c'è li hanno gli umani.
Quando Jae-Ho scese dalle scale per andare dai suoi genitori rischiava quasi di scivolare e farsi male, subito Angy fulmina male Dokyun con lo sguardo.
«Che c'è? É il mio lavoro questo, ma tranquilla che non farò morire il tuo bel Jae-Ho.» fa Dokyun infastidito.
Angy non capiva proprio del perché fa così e se la prende con il bambino.
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Sono altri 12 anni che i due custodi continuano ad fare fortunata e sfortuna a Jae-Ho, che ormai aveva già 18 anni ed era davvero cresciuto bene.
Frequentava una delle migliori università, era sempre preseguitato dalle ragazze, era il più diligente e ha ricevuto molti trofei.
I genitori suoi erano davvero molto fieri del loro figlio.
«Jae-Ho, cosa vorresti fare per tutta la vita? Dovrai fare un lavoretto che a te ti piace. Non vogliamo che passi tutta la vita a studiare.» disse la madre accanto al padre che guardava il giornale.
«Non lo so madre....a me piace tantissimo studiare, leggere romanzi, scrivere, letteratura, leggende e miti. Mi piace tanto fare lo studente.» rispose il ragazzo.
«Che ne pensi di fare l'insegnate? Sei già bravo in tutto.» si intromise il padre aggiustandosi un po' gli occhiali.
«Sì, sì sarebbe una buonissima idea!!!» commenta Angy sentendo tutta la conversazione.
«A te cosa te ne importa?» fa Dokyun come al suo solito scorbutico.
«Certo che sono anni che fai così Dokyun! Un po' di professionalità!» lo rimprovera Angy.
«Sono la sventura del ragazzino, quindi faccio quello che mi pare....e tu lo salvi dalle mie sventure con la tua fortuna, no? É così che si lavora se non erro troppo?»
«Ma sei sempre stato così pignolo e fastidioso?» chiese l'angioletta cominciando ad litigare con il suo partner.
«Da quando una certa mia partner parla troppo e non fa altro che parlare di Jae-Ho di qua e Jae-Ho di là.» ironizza incrociando le braccia.
«Io ci ho perso le speranze con te.» rotea gli occhi e ritorna alla conversazione della famiglia del ragazzo.
«Che ne pensi figliolo? Hai tutte le qualità e mi sembra che ti piaccia.» fa il padre nuovamente.
Jae-Ho sorrise e annuisce.
«Sì, hai ragione padre. Forse ho trovato la strada che voglio intraprendere. Studierò duramente e non vi deluderò mamma e papà.» fa eccitato il ragazzo.
«Non ci hai mai deluso figliolo. Noi saremo sempre dalla tua parte.» disse la madre abbracciando il figliolo.
«Che carini.» commenta nuovamente Angy.
«Tsk! Noia assoluta.» sussura Dokyun sbuffando irritato dalla scena.
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Jae-Ho uscì per andare alla biblioteca.
«Certo che é davvero un secchione nato il ragazzino.» commenta il diavoletto mentre lo seguono, come hanno fatto in tutti questi anni.
«Certo che tu parli troppo.» fa Angy.
«Senti chi parla.» ricambia.
«Basta! Sei davvero insopportabile!» si innervosisce l'angioletta.
«Pft!» sbuffa Dokyun per guardare il ragazzino.
Jae-Ho cammina tutto tranquillo, ma all'improvviso un cane arrivò come un razzo per poi mordergli la caviglia, facendole del male.
«Ahi!» si lamenta di dolore Jae-Ho.
«Titi!! Ti avevo detto di non scappare!! Cattivo di un Titi!» arrivò la padrone del cane che gli mise il guinzaglio per non fare altri incidenti.
«Mi scusi tantissimo. Sono davvero mortificata.» si scusa la padrona di Titi, nonché una ragazza della stessa età di Jae-Ho, molto carina, magra, capelli lunghi castani, pelle rosea chiara, labbra soffice e occhi a mandorla.
«Non fa niente.» rassicuró per poi alzarsi, ma la caviglia stava cominciando ad sanguinare.
«Non é ok! Ti porto alla farmacia. Ti prego di scusare il mio cane. É davvero testardo!»
Angy era estremamente preoccupato per il ragazzo, ma più che altro ha provato una scossa quando quella ragazza ha toccato Jae-Ho.
«Dokyun!!! Cosa hai fatto!? Non vedi che stai facendo del male a Jae-Ho!?» ringhia contro Dokyun.
«Senti, é il mio lavoro e tutti i diavoli fanno così, dovresti saperlo bene. E poi era giunta ora che il ragazzino si trovi una ragazza. Era anche destino Angy, mica puoi deciderlo te, solo perché sei un angelo.» sbuffa il diavolo incrociando le braccia.
Quelle parole ferirono profondamente il cuore dell'angioletta. Sentendo che Jae-Ho avrebbe già avuto una ragazza, si sarebbe sposato e avrebbe avuto una famiglia, un po' si era sentita male, come se lei non desiderasse che accadesse tutto ciò. Ma non sapeva la minima idea di cosa sia.
Così iniziò a piangere ed scappare lontano dal partner e da Jae-Ho che viene accompagnato dalla ragazza in farmacia.
Dokyun non sapeva proprio la minima idea di cosa le fosse presa in quell'istante.
Aveva per caso detto qualcosa di sbagliato?
Così la inseguì fino ad appoggiarsi su un ramo massiccio della grande quercia della città.
Angy era seduta su essa che piangeva, mentre si copriva con le mani.
«Non ha senso piangere Angy....e poi dimmi per quale motivo stai piangendo..... per Jae-Ho? Ma per cosa? Sei tu che continui a dire che deve avere una vita felice e adesso che si sta innamorando di una ragazza, non vuoi più che sia felice!? Io proprio non ti capisco!» fa Dokyun accanto all'angioletta che continuava a sgorgare di lacrime calde.
«N-non lo so! I-io ho sentito una scossa quando q-quella ragazza ha toccato Jae-Ho....N-non so cosa mi sia preso.» si tocca gli capelli confusa.
Dokyun era deluso e sospira profondamente.
«Davvero non sai cos'è l'amore? Tu ti sei innamorata di Jae-Ho! E non va bene Angy. Non ti può vedere, tu sei solo un custode, come tutti gli umani hanno. Come é potuto accadere!?» fa il diavoletto deluso.
«C-cosa?! I-io sono innamorata di Jae-Ho?» guarda per un attimo Dokyun per poi passare ad guardare il paesaggio con cupezza.
Dokyun fa appoggiare la testa di Angy sulla sua spalla e gliela accarezza.
Ella fu sopresa da un gesto così dolce da parte sua.
«Lo sai che non funzionerà mai?» sussura dolcemente Dokyun rilassando Angy con le sue carezze.
«Lo so.....ma il cuore é più forte di me.»
«Non dirlo a me.» fa lui sospirando.
«Anche tu ami qualcuno?» chiese Angy stupita.
«Sì, e anche da molti anni, ma lei non si é mai interessata di me, non mi considera proprio.» rispose con tono triste.
«É umana?»
«No.»
«Allora hai possibilità Dokyun. Invece io dovrò arrendermi e fare come qualsiasi custode, proteggere l'umano affidato. Cercherò di non innamorarmi mai più di Jae-Ho.» fa l'angioletta sforzando un sorriso.
«Lo spero..... grazie Angy.» fa il diavoletto guardandola incantato.
«Be, visto che ci siamo messi in forza andiamo da Jae-Ho, prima che succeda qualcosa.» fa Angy, di nuovo energetica e sorridendo da tutte le parti per poi andare subito da lui.
Invece Dokyun resta per un po' di secondi su quel ramo massiccio.
«Ma proprio non capisci che sei tu che mi piaci?» sussura tra lui e lui, mentre una lacrima calda scese dagli occhi bagnando la guancia fredda.
Subito se lo asciugò e segue Angy.
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Jae-Ho era nella farmacia che si faceva disinfettare la ferita alla caviglia dalla farmacista, mentre la ragazza assunse un'espressione preoccupata nei confronti del ragazzo per poi guardare arrabbiata il suo cane Titi che assunse un espressione dispiaciuto.
«Ecco fatto. Non bagnare la fasciatura per una settimnana. Guarirà presto.» disse la farmacista mettendo apposto il disinfettante e il cotone.
«Grazie molte.» ringrazia il ragazzo sorridendo.
Si mise in piedi, ma faceva abbastanza fatica.
«Per il primo giorno ti consiglio di farti accompagnare da qualcuno quando vuoi fare passeggiate.» consiglia la farmacista guardandolo un po' in difficoltà.
«Prendo tutta la responsabilità. In fondo é colpa mia se sei ferito.» disse la ragazza prendendolo per un braccio mentre con l'altra tiene per bene a guinzaglio il suo cane.
«Grazie mille.....se puoi, mi potresti accompagnare a casa mia? Non é lontano da qui tranquilla.» fa Jae-Ho.
«Certamente.»
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«Come ti chiami?» chiese all'improvviso Jae-Ho mentre camminano per raggiungere casa sua.
«Neyeon e tu?» rispose Neyeon un po' arrossita dalla voce profonda e soft del ragazzo.
«Jae-Ho.» rispose lui sorridendo alla ragazza.
Neyeon era davvero incantata dal suo sorriso splendido.
«Scusami ancora Jae-Ho....se non fosse per me e Titi.» si scusó nuovamente la ragazza.
«Non fa nulla, davvero. I cani come Titi seguono l'istinto e talvolta non é colpa di loro.» fa Jae-Ho assicurando per bene a Neyeon.
Era affascinata dalla premura del ragazzo.
«Ammetto che questa Neyeon non é male e può essere una brava moglie per Jae-Ho.» fa Angy facendo ridere sotto i baffi Dokyun.
«Non quanto te.» sussura Dokyun sorridendo di spalle all'angioletta.
«Cosa hai detto?» si gira guardando il diavoletto.
«Io?....Niente. Perché?»
«Non so....avevo sentito qualcosa, forse é la mia impressione.» fa per poi rigirarsi di nuovo.
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I genitori di Jae-Ho fece accomodare anche Neyeon in casa per prendere una bella tazza di tè caldo.
«Cara Neyeon, sei così bella, gentile e simpatica....saresti perfetta per il mio Jae-Ho.» fa la madre bevendo qualche sorso di tè.
Neyeon e Jae-Ho quasi stavano per sputare tutto il tè in bocca, ma si trattennero.
I due giovani si guardarono un attimo e diventarono rossi.
Il padre rise divertito.
«Questo lo decideranno loro. Però sono d'accordo con mia moglie. Saresti davvero perfetta per mio figlio.» fa il padre.
Diventarono ancora più rossi.
«Non vedo l'ora di abbracciare il mio futuro nipotino.» fece eccitata la madre.
«Mamma.» fece Jae-Ho imbarazzato da tutto ciò.
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Non ci volle tanto tempo che Jae-Ho si mise insieme a Neyeon....era destino.
Erano davvero molto felici insieme.
Invece Angy ha accettato la cosa e ha messo in pace il suo cuore. Mentre Dokyun non ha ottenuto quello che voleva, anche se non poteva mai, visto la prima regola fondamentale del loro lavoro; mai innamorarsi del proprio partner, sennò disonorano il proprio rango e gravi conseguenze alla persona affidata, fino a raggiungere anche alla morte.
Ma era più forte di lui questo sentimento che provava quando vedeva e sentiva Angy.
Lei era abbastanza lunatica e chiacchierona, ma faceva sentire il cuore di Dokyun in azione, è una bellissima sensazione.
Jae-Ho stava baciando la sua meravigliosa ragazza al parco, dove non c'era nessuno.
«Oh dio che carini che sono!!!» commenta Angy guardandoli sbaciucchiarsi.
Dokyun voleva tanto prendere il posto di Jae-Ho e far diventare Neyeon la sua bellissima Angy.
Davvero Angy non si accorgeva di niente.....dei sentimenti che provava nel profondo del cuore di Dokyun?
Lui non c'è la faceva più.
Prese Angy per il viso e in un nano secondo le sue labbra finirono sulle sue labbra tanto desiderate.
Finalmente poteva sentire quel sapore tanto atteso.
Angy fu davvero troppo sopresa dal bacio, ma non riusciva ad non ricambiarlo, perché sentiva il cuore dire di non lasciare quel suo primo bacio.
Dokyun era felice di sentire che stava ricambiando il bacio.
Si staccarono e si guardarono l'un l'altro incantati.
«D-Dokyun....quella ragazza che tu amavi.....ero io?» chiese imbarazzata Angy.
«Sì, fin troppi anni ho tenuto nascosto questo segreto. Ho sofferto molto.» fa il diavolo toccandosi il cuore.
«M-ma sai che é illegale questa cosa.....non possiamo.» disse l'angioletta senza guardarlo dritto negli occhi per la troppa vergogna.
«Lo so, ma io ti amo troppo....ti prego dammi una possibilità.» la prega.
«Dokyun....forse sto provando qualcosa per te, ma é un pericolo grosso....potrebbe causare anche la morte di Jae-Ho e potremo essere isolati dal nostro rango o reputati gravemente.» gli fece notare le conseguente.
«Tutto questo é più importante o questo?» gli rubò un'altro bacio improvviso per fargli capire quanto avesse amato lei e quanto era importante la sua esistenza.
Angy poteva sentire tutto ciò....e non poté farne a meno che ricambiare e di amarlo, nonostante a conoscenza delle conseguenze.
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Jae-Ho si era sposato con Neyeon e ebbero due gemellini maschi.
Avevano la loro famiglia e i genitori di lui erano davvero felici di avere finalmente dei nipotini.
Anche Angy era molto felice di vedere quella famiglia gioiosa e di stare insieme a Dokyun, ma putroppo Jae-Ho cominciò ad avere incidenti tutti i giorni....era davvero a rischio della morte; tutto é causato dall'amore dell'angioletta e del diavoletto, avevano provato anche ad lasciarsi ma non riuscirono.
Gli incidenti diventarono più pericolosi e molto vicini alla morte....tutta la famiglia era preoccupata per Jae-Ho.
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Non passò troppo tempo che Angy e Dokyun furono chiamati dai loro ranghi e furono condannati per essersi innamorati del proprio partner.
Non era mai accaduto in tutti questi secoli, così decisero che gli angeli non possono vedere i diavoli e sentirli, mentre anche i diavoli non possono vedere e sentire gli angeli....così non potterò più incontrarsi.
Fu concesso un giorno interro per Angy e Dokyun per dirsi addio e dimenticarsi l'esistenza del partner.
Erano nella stessa quercia e nello stesso ramo massiccio abbracciati tra di loro con amore e affetto, accompagnati da migliaia di lacrime.
«Dokyun.....mi mancherai tanto, ma io davvero non voglio separarmi da te.....ti amo così tanto. Avevi ragione fin dall'inizio....anche noi abbiamo il diritto di amarci e costruire una vita privata. Non voglio dimenticarti.» disse tra i singhiozzi e lacrime, mentre stringeva forte la giacca nera di Dokyun.
Dokyun gli accarezzava la testa e la tranquillizza.
«Shhhh....tranquilla mia piccola Angy....non ti abbandonerò mai, sarò sempre nel tuo cuore.....anch'io ti amo alla follia. É colpa mia...tutta mia.» pianse anch'esso mentre lascia un bacio sulla fronte dell'angioletta.
«No, non é vero....non hai colpe.....Ti prego dammi l'ultimo bacio prima di separarci e di dimenticarci»
«Angy.....ti porterò sempre nel mio cuore.»
«Anch'io Dokyun.»
Si unirono per un lungo e ultimo bacio prima di separarsi definitivamente.
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Jae-Ho non ebbe più incidenti mortali e ricominciò la sua bellissima vita. Aveva una famiglia e un lavoro come insegnate all'università.
Era il ragazzo più felice del mondo grazie ai suoi custodi che furono condannati.
Angy e Dokyun non si ricordarono proprio dell'esistenza dell'un l'altro.
Si passavano mille volte davanti, ma non potevano vedersi, perché erano ormai invisibili nei loro occhi.
The End
•Spero che sia del vostro gradimento.
•Grazie mille della richiesta.
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