Un giorno speciale
Nami si diresse velocemente a casa di Robin. Suonò ripetutamente il campanello, impaziente, quando una ragazza con i capelli azzurri aprì la porta.
-Nami, non c'è bisogno di suonare così, ti saremmo venute ad apr...-
-Scusami Vivi, ma sono troppo emozionata, non ho dormito tutta la notte!-
-Ehi rilassati!- la azzurra le mise le mani sulle spalle per calmarla. -Qui quella più eccitata dovrebbe essere Robin, non tu!-
-Lei dov'è?- chiese impaziente Nami.
-Si sopra nella sua stanz... Aaah!- Vivi non aveva fatto in tempo a finire la frase che Nami la aveva presa per un braccio e la stava trascinando su per le scale. Nami percorse sicura i corridoi di quella casa che conosceva come le sue tasche da quante volte ci era stata. Entrò in una stanza e vide l'amica con indosso una leggera vestaglia seduta davanti allo specchio con Reiju che le sistemava i lunghi capelli corvini. Appena le due ragazze entrarono Robin si voltò verso di loro e sorrise quando vide Nami. La rossa era senza parole.
-Cavolo, Robin... Sei bellissima!-
-Ma non ho ancora indossato niente!- si mise a ridere lei.
-Ecco, ho finito.- disse Reiju. -I tuoi capelli dovrebbero rimanere in piega per tutto il giorno.-
-Bene, ora vieni qui che ti trucco.- disse Nami afferrando l'astuccio che conteneva ombretti, lucidalabbra, mascara e aggeggi vari.
Quando la rossa ebbe finito di truccarla arrivò Vivi con un fagotto di tessuto bianco. -Ecco il tuo vestito!-
Le tre ragazze aiutarono Robin ad entrare nel candido vestito. Aveva uno scollo a cuore, il corpetto stretto in vita da una fascia di seta lilla e ricamato con perline e un'ampia gonna di tulle.
-Sei stupenda...- commentò Reiju. Poi anche le altre tre di cambiarono d'abito: Reiju indossò un vestito rosa in stile impero e corto alle ginocchia, Vivi un vestito blu con le maniche a palloncino lungo fino ai piedi e Nami un vestito azzurro chiaro corto alle ginocchia e con la gonna a palloncino.
Poi sentirono bussare alla porta.
-Posso entrare?- chiese una voce maschile.
-No!- gridarono in coro Nami, Vivi e Reiju.
-Lo sposo non può vedere in anticipo la sposa!- strillò Nami.
Reiju andò alla porta e la aprì solo quel poco per vedere chi era, poi la aprì del tutto facendo entrare Law. Si fermò alla vista di Robin e ne rimase incantato. -Sei meravigliosa...-
Robin sorrise raggiante. -Grazie. Il tuo parere è importante fratellino.-
Law strinse gli occhi. -Sai che odio essere chiamato con il diminutivo quando siamo gemelli.- commentò avvicinandosi.
-Uffa, quando sei permaloso!- rise la corvina dandogli un bacio sulla guancia.
Law la osservò meglio da vicino. -Quasi quasi non ti lascerei andare con lui e ti terrei tutta per me.-
Robin arrossì a quel complimento. Essendo i loro genitori deceduti Law era l'uomo di casa e sarebbe stato lui ad accompagnare Robin all'altare.
-Stavi dimenticando questo.- aggiunse poi il ragazzo sistemando un fiore fresco dai pedali lilla tra i capelli della sorella. Robin si guardò allo specchio e si sfiorò il fiore. -Law, è stupendo!- gridò abbracciando forte il fratello.
-Mai quanto te.- commentò a bassa voce lui. Poi aggiunse. -Attenta a non sgualcire il vestito.-
Robin sorrise, poi con l'aiuto delle amiche e di Law scese le scale e si preparò ad uscire.
-Pronta?- le chiese Reiju.
Robin annuì eccitata.
~
-Ehi! SVEGLIATI, IDIOTA!-
Zoro si svegliò di colpo. Era disteso per terra, nel suo salotto e intorno a lui pezzi di legno tutti rotti. Pezzi li legno rotti? Che ci facevano lì? Poi notò tra i pezzi qualcosa che poteva sembrare un pezzo di una sedia. Ah già, lo schienale di una delle sedie di casa sua. Ma che...?
-Era ora che ti svegliarsi, Marimo!- lo aggredì Sanji.
-Hai distrutto tu la mia sedia?- gli chiese Zoro.
-Sì. La tua sedia e il tuo cervello.- rispose il cuoco. -MA COME FAI AD ADDORMENTARTI IN UN MOMENTO COSÌ?-
Zoro non capiva. -Un momento così come?-
-Idiota, oggi è il giorno del tuo matrimonio con Robin, hai dormito troppo e sei in ritardo! Robin penserà che l'hai abbandonata all'altare!-
Zoro sembrò svegliarsi di colpo e la sua mente divenne improvvisamente lucida. -Oddio, devo sbrigarmi, non voglio che lei pensi che la stia abbandonando!-
-ALLORA MUOVITI E SMETTILA DI ANDARE IN GIRO A CASO!- Sanji si spazientì e mise il vestito elegante a Zoro a forza.
-No, quelle lasciamele, idiota!- disse Zoro quando il biondo gli tolse le spade.
-Quelle non ti servono, a meno che tu non voglia infilzare qualcuno!- gli rispose Sanji.
-Beh, qualcuno ci sarebbe...- commentò Zoro guardandolo con sguardo omicida.
Mezz'ora dopo era pronto e venne letteralmente trascinato da Sanji fino all'altare, dove tutti aspettavano impazienti l'arrivo della sposa. Quando le prime note dell'organo risuonarono festose, il cuore di Zoro gli saltò nel petto. La figura di Robin avvolta in un bellissimo abito che le calzava a pennello e che faceva risaltare la sua figura percorreva lentamente la navata accompagnata da Law. Non si può dire che Zoro non rimase incantato a quella vista. Robin gli arrivò vicino e gli sorrise raggiante.
-Sei bellissima.- sussurrò Zoro.
-Ehm, allora...- Luffy si schiarì la gola. -Wow quanta gente... Perché sono tutti vestiti eleganti? E perché voi due siete qui?-
-Luffy sei un IDIOTA!- gridò Nami. -Lo devi sposare, baka!-
Luffy si grattò la testa cercando di capire le parole della ragazza. -Sposare? Ah quella cosa in cui...cosa succede quando qualcuno si vuole sposare?-
Vivi dovette controllare l'irrefrenabile impulso omicida di Nami rivolto al povero ragazzo. -Sei sposarli! LEGGI QUEL CAVOLO DI LIBRO CHE HAI SOTTO IL NASO!-
-Ah...questo libro...- disse Luffy osservandolo. -Dunque...vuoi tu Zoro pe...prende...prendere Robin come tua mog...mogli...molg...no scusate, mogli...molgie... no, mo...-
-Luffy, sai leggere?- la vena pulsante sulla fronte di Nami non prometteva nulla di buono.
-Eh? Sì, so leggere... Dunque, dicevo... No non so leggere...- ammise il ragazzo corvino.
Nami non resistette, si diresse verso Luffy e lo spinse via. -Lascia fare a me, idiota.- poi guardò Robin e Zoro e i presenti come se non fosse successo nulla. -Dunque, dicevamo... Vuoi tu Zoro prendere Robin come tua moglie?-
Zoro sorrise, divertito da quella situazione, poi rispose, guardando gli occhi azzurri dell'amata. -Sì, lo voglio.-
-E tu Robin, vuoi prendere Zoro come tuo marito e prometti di amarlo e onorarlo in salute e in malattia, per tutta la vita finché morte non vi separi?-
Robin sorrise guardando Zoro. -Sì.-
-Allora, dall'autorità conferitami da...nessuno, vi dichiaro marito e moglie!- annunciò Nami. -Baciatevi vi prego, non sto più nella pelle!!!-
Robin aveva aspettato quel momento con grande ansia. Zoro le prese il viso con una mano e si avvicinò lentamente guardandola negli occhi. Poi chiusero entrambi gli occhi e le loro labbra si unirono in un dolce e intenso bacio.
~
Robin e Zoro, finalmente diventati una coppia ufficiale, salutavano i presenti dal ponte della loro nave con cui sarebbero andati in viaggio di nozze. La nave era grande, il ponte era ricoperto da una soffice erba e la prua aveva la forma di un sole. O di un leone, non si era mai capito. Nami, rimasta sul molo a salutare, piangeva fiumi di lacrime, assistita da Reiju e Vivi, Sanji guardava invidioso l'amico (o nemico?) al fianco di una donna meravigliosa come una dea, e tantissimi altri amici e parenti salutavano i due sposi in partenza sulla Thousand Sunny.
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