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Shoyo x Tobio (KageHina)

Erano passate solo poche ore dalla sconfitta della squadra di pallavolo della Karasuno contro la Aobajosai; per tutta la squadra è stata una sconfitta pesante da accettare soprattutto perché avevano perso per pochi punti; i ragazzi della Karasuno avevano cenato assieme e senza pensarci due volte avevano pensato di partecipare al torneo primaverile, anche se avevano appena subito una sconfitta sembravano tutti entusiasti e pieni di energie. Quando finirono di mangiare si salutarono ognuno si avviò verso casa propria, sembrava che tutti avessero dimenticato la sconfitta di poco prima; il numero 9 della squadra seguì il ragazzo dai capelli arancioni, anche se quella non era la strada per casa sua, ma voleva passare ancora del tempo con lui e poi non si sentiva abbastanza tranquillo per lasciarlo da solo; aveva notato che gli occhi di Hinata avevano una luce differente dal solito, non erano limpidi ma c'era rimpianto, delusione e tristezza, anche se al resto della squadra era riuscito a nasconderli. Camminarono in silenzio per vario tempo, era un silenzio pesante, Hinata sapeva perché l'altro lo aveva seguito, poteva mentire agli altri ma a lui no, c'era un'intesa troppo profonda. Senza che nessuno dei due lo avesse previsto arrivarono nel prato dove si erano allenati insieme per la prima volta, erano già passati alcuni mesi da quel giorno. I due ragazzi si sedettero nell'erba, uno affianco all'altro. Il ragazzo dai capelli arancioni aveva lo sguardo perso nel vuoto davanti a sé, sembrava calmo ma Kageyama sapeva che dietro a quella maschera di calma c'erano una rabbia incontenibile e una tristezza devastante. L'alzatore della Karasuno fissò il compagno per vari istanti, osservò il suo volto illuminato dalla luce delle stelle, incorniciato da quei capelli arancioni, cosi insoliti ma che lui adorava; si soffermò ad osservare i suoi occhi castani e un brivido gli percorse la schiena, erano diversi dal solito, gli mancava quella vitalità che li caratterizzava. "Hinata" fu l'unica parola che il moro riuscì a dire, ma bastò a far girare verso di lui il ragazzo. Gli occhi castani del numero 10 incontrarono quelli blu del compagno e sul suo volto si diffuse un leggero rossore. Kageyama sentì il battito del suo cuore accelerare, era da tempo che aspettava un'opportunità simile e ora che l'aveva si sentiva agitato. Distolse un attimo lo sguardo, giusto il tempo di fare un respiro profondo per calmarsi e poi incrociò nuovamente lo sguardo con quello di Hinata. Il moro prese coraggio, si avvicinò all'altro, socchiuse gli occhi e lo baciò. Le labbra dell'altro erano calde e morbide, aveva provato varie volte ad immaginarsele ma era diverso da come se l'era immaginato, era molto più bello. Hinata non si sarebbe mai immaginato un gesto simile da lui e ne rimase sorpreso. Aveva gli occhi sgranati e, appena si riprese dallo shock iniziale, si allontanò dall'altro "c-c-c-cosa stai facendo?!!" Kageyama lo osservò per un istante, si soffermò sul suo sguardo e sorrise quando vide che era tornato come il solito, finalmente aveva ripreso quella luce che per alcune ore era mancata; spostò lo sguardo sul cielo davanti a sé, anche se non stava davvero guardando, aveva ancora quel sorrisetto dipinto sul volto e non era intenzionato a rispondere alla domanda dell'altro. Nella mente di Hinata si erano fatti vari pensieri, si aspettava una risposta da parte del moro ma quando vide che stava sorridendo disse"cos'hai da sorridere cosi?! Sembri un vecchio pervertito!" Immediatamente l'espressione del moro cambiò, il sorriso scomparve dal suo volto e i suoi occhi assunsero una luce spaventosa. Il numero 10 della Karasuno si pentì subito di quello che aveva detto e iniziò a scusarsi più volte, ma era tutto inutile perché il moro non aveva intenzione di ascoltarlo, ma in compenso disse "sei pessimo a baciare" lanciò uno sguardo veloce all'altro e rise quando vide che il suo volto era più rosso di un pomodoro. Hinata si voltò dal lato opposto rispetto all'altro, sperava che non avesse notato il suo rossore ma era impossibile, Kageyama era un tipo molto attento e non gli sfuggiva nessun particolare; scosse la testa per scacciare via i pensieri dalla testa e gli rispose "era solo perché mi hai preso all'improvviso e non me l'aspettavo" sembrava davvero convinto e a quell'affermazione il moro scoppiò a ridere, senza cercare di trattenersi "certo certo" il moro continua a ridere mentre l'altro arrossiva sempre di più e guardava male il ragazzo che stava vicino a lui; quando Kageyama si fu calmato disse "visto che sei convinto di quello che dici dimostramelo" fissò i suoi occhi blu in quelli castani di Hinata, ora negli occhi del moro c'era una luce di divertimento e malizia. Il ragazzo dai capelli arancioni si voltò dall'altra parte e nascose il volto fra le braccia, sussurrando un "va bene..." Il ragazzo dagli occhi del color del cielo lo fissò, credette di esserselo immaginato così disse "non ho sentito" il ragazzo dai capelli arancioni alzò la testa e il suo sguardo incontrò quello dell'altro, il contatto durò solo pochi istanti perché poi riabbassò lo sguardo imbarazzato, per poi ripetere ad alta voce "ho detto che va bene!" Immediatamente il suo volto divenne più rosso mentre il moro sorrise. Kageyama prese il mento del ragazzo con due dita e lo sollevò quel poco che bastava per riuscire a baciarlo. Stavolta lasciò gli occhi aperti, in modo da poter vedere il volto del ragazzo che amava. Si diedero un bacio più lungo del precedente, non approfondirono ma entrambi lo trovarono stupendo. Quando si sciolsero da quel contatto il moro sorrise e disse "sei davvero un pessimo baciatore..." L'altro arrossì e distolse lo sguardo per poi replicare con voce incerta "sei tu che mi metti ansia" a quelle parole susseguì uno dei soliti litigi dei due, ma si concluse tutto per il meglio con la frase di Kageyama "sta tranquillo, con un po'di allenamento migliorerai" Hinata non disse nulla, si limitò a fissare il vuoto davanti a sé, l'idea di baciare ancora l'altro non gli dispiaceva, infondo quei baci erano stati stupendi anche per lui. Rimasero in silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto, entrambi a ripensare a quei baci; nessuno dei due si era immaginato di non essere rifiutato dall'altro e di essere ricambiato, era come un sogno, un bellissimo sogno. "Shoyo" il ragazzo dai capelli arancioni si voltò sorpreso verso l'altro, era la prima volta che Kageyama lo chiamava per nome. Anche se erano nella stessa squadra da alcuni mesi avevano continuato a chiamarsi per cognome; il moro sorrise e disse "da oggi chiamiamoci per nome, va bene Shoyo?" Il ragazzo dagli occhi castani arrossì e annui, sapeva che ora doveva chiamarlo per nome ma non ne aveva il coraggio, era una cosa strana e imbarazzante; fece un respiro profondo e disse "T-T-To...bio..." Il moro scoppiò a ridere e si sdraiò sull'erba, e fra una risata e l'altra disse "devi dirlo in modo più naturale" l'altro arrossì e si sdraiò affianco a lui, era stato difficile pronunciare quel nome e non sarebbe riuscito molto presto a dirlo in modo naturale, lo sapevano entrambi ma andava bene così, infondo avevano ancora tanto tempo da passare insieme. Il ragazzo dai capelli arancioni appoggiò la testa sulla spalla dell'altro, mentre le loro mani si strinsero, intrecciando le loro dita. Rimasero cosi per vario tempo, ogni tanto si dicevano qualcosa o si coccolavano un po' e lentamente si addormentarono, tenendosi per mano, con le teste appoggiate una su quella dell'altro, sotto a quel cielo stellato che nessuno dei due avrebbe più dimenticato.



*angolino dell'autrice: ed eccomi tornata con una nuova one-shot, sta volta si tratta della mia attuale otp, cosa ne pensate? Ho cercato di fare meno errori rispetto alla precedente e se riesco oggi modifico anche la prima one-shot che mi sono resa conto che è scritta davvero male. Ringrazio tutti quelli che la leggeranno.

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