Era una bella giornata di sole, faceva parecchio freddo ma il sole era bello caldo, era ancora inverno, il cielo era limpido e c'era un po' di nebbia. Shindou era sdraiato sul suo letto quando ricevette un messaggio; prese il cellulare e lesse ad alta voce "ehi ti va di allenarci un po' al campetto vicino al fiume? Ibuki" Il ragazzo davanti al messaggio sorrise, aveva proprio voglia di allenarsi e, se si doveva allenare con lui, la voglia di allenarsi aumentava. Il castano rispose con un "ci vediamo tra mezzora al campo" così si cambiò e si mise la divisa, prese il pallone e il borsone con il necessario, poi uscì di casa e si incamminò verso il campo. Già da lontano riconobbe Ibuki, con quei suoi capelli bianchi che lui adorava tanto e quel fisico perfetto. Quando arrivò al campo il più alto gli andò vicino e gli disse "sei in ritardo!" il suo tono sembrava arrabbiato ma dentro di lui provava una gran gioia nel vedere Shindou. L'altro lo ignorò, si tolse la tuta che aveva messo sopra alla divisa, prese il pallone e andò in campo, esattamente davanti alla porta "come sei lento" il più alto sorrise e andò in porta;  si mise in posizione per poter eseguire la sua super mossa e bloccare il tiro del suo amico. Giocarono per alcune ore, si può dire che fossero dello stesso livello, entrambi molto forti e molto bravi. Quando si fermarono erano entrambi accaldati e avevano le guance rosse. Si sdraiarono a terra, uno affianco all'altro e fissarono il cielo; non parlavano, a entrambi andava bene così, era un silenzio piacevole che valeva più di mille parole. Ibuki si mise a sedere e fisò il castano; si fissarono negli occhi che ad entrambi sembravano così belli. Il castano arrossisce, quegli occhi viola sembrava che gli guardassero l'anima perciò spostò lo sguardo e tornò a guardare il cielo. Ibuki gli si mise sopra, lo fissò negli occhi e lentamente gli si avvicinò. I loro visi erano vicinissimi e Ibuki disse "Shindou...io ti amo!" arrossi e lo baciò. Shindou aveva le guance rosse, era sorpreso, piacevolmente sorpreso; le sue labbra erano morbide e calde. Quando i due si staccarono Shindou fissò gli occhi in quelli dell'altro e disse "ti amo anche io" Si baciarono tante altre volte e ogni bacio era sempre più bello del precedente. Poi Ibuki si alzò e disse "andiamo da un'altra parte" l'altro annui e si alzò anche lui, ma subito venne travolto da un abbraccio di Ibuki. Il castano lo guardò, arrossì e appoggiò la testa sul suo petto chiudendo gli occhi. L'altro sorrise, lo strinse forte a sé e gli accarezzò i capelli, erano così morbidi! Rimasero chiusi in quell'abbraccio vari minuti, fino a quando il cielo non iniziò a scurirsi e iniziarono a vedersi le stelle e la luna; così i due ragazzi si sciolsero dall'abbraccio e andarono a casa di Shindou. Cenarono in silenzio, erano seduti uno di fronte all'altro; era un silenzio piacevole non come quelli che si creavano certe volte nella squadra. Finirono di mangiare e uscirono. Camminarono mano nella mano, ora era completamente buio, non c'erano né le stelle né la luna.  Shindou guardò il cielo "fa abbastanza freddo" l'altro annuì in risposta e lo strinse a sé "così starai più caldo"; il castano arrossì, però era felice di quello che Ibuki aveva appena fatto; le sue braccia erano così muscolose e il suo corpo così caldo che subito si sentì invadere da un dolce torpore. Anche Ibuki era felice di poterlo tenere stretto fra le sue braccia, era da tanto che voleva farlo e sapere che ora lo poteva fare quando voleva lo rendeva felicissimo; gli passo una mano fra i capelli e gli diede un dolce bacio sulla testa. Rimasero così, fermi nel buio della sera, per vari minuti, poi il castano si sciolse dal suo abbraccio "andiamo al parco?" l'altro lo guardò confuso ma annuì senza fare domande, così si avviarono verso il parco, tenendosi mano nella mano, camminando in silenzio. In pochi minuti arrivarono al parco, fecero un giro completo di esso e si sedettero su una panchina. Erano seduti uno affianco all'altro, con le dita intrecciate fra di loro; Shindou aveva la testa appoggiata sulla spalla dell'altro e gli occhi socchiusi. Ibuki appoggiò la testa su quella di Shindou, era bello poter sentire finalmente il calore del corpo del ragazzo che amava. "Sai era da tanto che volevo venire qui con te" ammise il castano, tirò su la testa e guardò dritto davanti a sé "qui è dove ho scoprto il mondo del calcio" l'altro lo fissò, i suoi occhi erano pieni di lacrime e il suo volto aveva un'espressione triste e seria. Ibuki lo abbracciò dolcemente "sfogati" il castano, che era uno che si emozionava facilmente, non riuscì più  a trattenere le lacrime e così incominciò a piangere. L'altro lo abbracciò e gli accarezzò dolcemente i capelli, sussurrandogli parole tenere e dolci. Stranamente il castano si calmò velocemente, il suo respiro era ancora irregolare, però ora dai suoi occhi non uscivano più lacrime. Rimasero abbracciati uno all'altro per vario tempo, faceva sempre più freddo ma loro non se ne accorgevano perché erano riscaldati dal calore del corpo dell'altro. Shindou si staccò dall'abbraccio e si alzò, l'altro però lo afferrò per il polso e lo attirò a sé, facendolo sedere sulle sue gambe "restiamo ancora un po' così, ti prego" il castano arrossì e annuì. In quel preciso istante iniziò a nevicare, entrambi i ragazzi alzarono la testa verso il cielo; grossi fiocchi bianchi scendevano lenti, si posavano su di loro e su tutto quello che gli stava attorno. Shindou e Ibuki si guardarono qualche istante, poi si diedero un bacio, non era come quelli che si erano dati precedentemente, era molto più bello, perché questo era un vero bacio. Intanto la neve continuava ad aumentare. I due furono attraversati da una miriade di emozioni, prima felicità, poi tristezza, impazienza ed entrambi furono attraversati da una sensazione di dolcezza. Si presero la mano e tornarono a casa del castano, dove fecero l'amore per tutta la notte.

*angolino dell'autrice: ed ecco qui la prima one-shot, che ne pensate? Forse è troppo banale? Non so voi ma io shippo tantissimo questa coppia, sono così teneri assieme *^*