Gold and Silver
Silver.
Faceva così freddo,ero steso al suolo rannicchiato per evitare di disperdere quel poco di calore corporeo che mi rimaneva,la speranza è sempre l'ultima a morire e io continuavo a sperare che lui arrivasse,che come al solito dall'oscurità e dall'orrore che mi seguivano spuntasse fuori per portare la luce nel mio mondo.
L'aria quasi non arrivava ai miei polmoni e ogni volta che respiravo questa usciva dal mio naso si trasformava in una piccola nuvola bianca.
La mia mascella si muoveva freneticamente,non sentivo più i miei arti e restare sveglio era sempre più difficile in oltre sentivo la pelle bruciare sempre di più.
Mentre sentivo le forze scivolare via dal mio corpo mi chiedevo sa sarei morto in quel modo,così stupido.
Ci trovavamo sul Monte Argento,insieme a Blu e Red,io e Gold siamo stati obbligati a condividere la stessa stanza,anche se lui era contrario e io lo ero molto di più, perché il mio cuore batteva all'impazzata quando lui era anche solo nello stesso luogo nel quale mi trovavo io e perché avevo paura che il mio cuore non sarebbe sopravvissuto a sentire Goold parlare di ragazze,sentire la sua calda voce chiamarmi amico e riuscire a non parlare, a non dichiarare quello che il mio cuore serbava davvero nei suoi confronti.
Gold era rimasto in stanza mentre io ero andato a farmi un bagno nelle terme dell'albergo,quando tornai in camera trovai Gold steso sul letto con una ragazza sopra che si baciavano,a qual punto potei sentire chiaramente il mio cuore andare in frantumi,presi il mio giaccone e il mio telefono e le sigarette e uscii dalla stanza sbattendo la porta per poi andare a fare una passeggiata per schiarirmi le idee e per sbollire la rabbia che mi stava divorando.
E nonostante tutto continuavo ad amarlo continuavo a sperare che sarebbe venuto da me,ma era troppo tardi ero al limite,anche la speranza era morta cosa mi restava,a cosa potevo aggrapparmi per sopravvivere, al nulla più assoluto,rimpiangevo solo di non aver detto al ragazzo dei miei desideri che lo amavo,che lo amavo con ogni singola cellula del mio corpo,che lo desideravo tanto da essere consumato da questi sentimenti,ma non lo feci,così sarei morto rimpiangendo la mia vita amorosa,non una fine dignitosa,non una fine che uno come me avrebbe voluto ma le cose non sempre vanno come si spera e bisogna accettarlo.
Stavo per chiudere gli occhi quando sentii la sua voce,stavo delirando probabilmente.
Ma mano a mano, la voce del moro si faceva sempre più forte, purtroppo ero allo stremo,ero poco distante dalla mia fine.
Gold: Silver,ehy,Silver rispondimi!!
Sentii una mano calda sfiorarmi il volto,ormai sulle tonalità dell'azzurro,come il resto della mia pelle,a causa del freddo.
Mi costrinse a girare il mio volto verso di lui,non avevo la forza per parlare,mi restava energia soltanto per lanciargli un'ultima occhiata.
Cercai di comunicare il più possibile,cercai di dirgli quanto fosse importante per me,solo con quello sguardo,se c'era una cosa che Gold era bravo a fare era capire il mio intento dal mio sguardo,ma questo solo quando decideva di farlo.
Poi chiusi gli occhi,era finita,ma almeno lo avevo rivisto, fu quello l'ultimo pensiero a farmi capolino nella mente, non importava quello che accadeva lui restava il centro del mio mondo dopo tutto ed io non potevo farci nulla,ma in fondo mi andava bene così.
Gold.
Mi guardò, nel suo sguardo vidi tante cose,ma non potevo badarvi perché la sua vita era appesa ad un filo e io non gli avrei permesso di morire.
Lo presi e me lo misi sulle spalle,era freddo,troppo freddo,poteva già essere entrato in ipotermia,ma io avrei fatto di tutto per salvarlo,in fondo lui era Silver.
Tornai all'albergo il più velocemente possibile dove già era preparata una squadra medica,lo caricarono su una barella e lo portarono in una specie di stanza ospedaliera,questo albergo era l'unico segno di civiltà per miglia e qui si riuniscono un ospedale un pokecenter e un pokemonmarket.
Michelle: Cavolo Gold,sei davvero orribile o sei un cretino ottuso molto ma molto ritardato?!
Io: ?
Michelle: Opto per la seconda,non fare quella faccia sai che questo è colpa tua!
Disse mentre delle lacrime le rigarono il volto,poi mi diede le spalle e scomparve nei numerosi corridoi dell'albergo.
Intanto Red e Blu si guardavano negli occhi,come sempre Red non parlava ma a Blu bastava uno sguardo per capirlo,diceva che era perché c'era l'amore che li univa ed era per questo che si capivano così bene.
Io decisi di andare nella mia stanza senza guardare in faccia nessuno,senza aprir bocca neppure per un secondo.
Mi buttai sul letto dopo aver chiuso a chiave la porta a chiave e mi portai un braccio davanti alla faccia.
Perché faceva così dannatamente male ripensare al suo corpo così freddo,perché il solo pensiero che il fulvo non sarebbe stato più al mio fianco mi faceva venir voglia di morire e perché a ripensare a quello sguardo mi mancava il respiro e il mio cuore minacciava di uscire fuori...?
Io non potevo essere di certo innamorato di Silver,a me piacevano le ragazze e poi lui era un ragazzo e io in un certo senso avevo sempre disprezzato un pò le coppie omosessuali, perché mi davano in un certo fastidio e non ne capivo il motivo.
Ma quella gelida notte capii,capii che il motivo per cui mi infastidivano era che loro avevano avuto il coraggio di accettare e dichiarare apertamente i loro sentimenti, come Red e Blu.
Mentre io avevo totalmente ripudiato l'idea,continuavo a farmi ogni ragazza che mi passava sotto il naso per domare quella passione che mi bruciava così fortemente il cuore.
Ma io lo amavo,lo avevo compreso e non potevo e non volevo perderlo perché era solo grazie a lui che io ero diventato il più forte,per poter reggere il confronto e per poterlo aiutare in ogni momento, era grazie a lui che mi era sempre stato a canto che io ero riuscito a superate le prove più dure,io dovevo la mia vita a lui.
Le lacrime iniziarono ad uscire e non riuscivo a fermarle per quanto ci provassi.
Michelle: Posso entrare?
Io mi alzai e le aprii la porta per poi stendermi nuovamente sul letto con la faccia attaccata al cuscino,volevo morire.
Michelle: Mi dispiace per quello che ho detto prima...
Io: Avevi ragione perciò non scusarti.
Michelle: Lo so,ma ti ho sentito piangere Gold,tu non piangi,per nessuno.
Io: Non so di cosa parli.
Michelle: Lo hai capito finalmente,quello che Silver ha sempre provato per te e quello che tu provi per lui?
Io: Lui mi ha guardato Michelle, quello sguardo,mi ha aperto totalmente il suo cuore,io,io...
Non riuscii a finire la frase che il mio pianto si intensificò e il mio cuore era stretto sempre più forte in una dolorosa morsa.
La ragazza mi abbracciò e riuscì a farmi calmare,parzialmente.
Michelle: Va da lui,ora puoi entrare,le sue condizioni si sono stabilizzate ma non ha ancora aperto gli occhi,penso che aspetti te per farlo.
Non me lo feci ripetere due volte,infilai le scarpe in fretta e furia,presi il mio telefono e la chiave della stanza e mi feci accompagnare nella stanza dove lui riposava.
Entrai cercando di fare il meno rumore possibile e mi sedetti accanto a lui,prendendo una sedia riposta in un angolo buio della stanza.
La sua pelle stava lentamente recuperando il suo colore naturale e le sue labbra stavano lentamente tornando rosate.
Io presi la sua mano e la strinsi nella mia,la portai alla bocca e vi lasciai un dolce bacio,quando di nuovo le lacrime mi inondarono gli occhi ormai rossi e gonfi,poi passai le mie labbra sulle sue consapevole che quella sarebbe potuta essere sia la prima che l'ultima volta che baciavo Silver,oh Silver.
Non chiusi occhio,no mi sarei di certo perso il suo risveglio,a costo di avere dei giramenti di testa pazzeschi.
Erano ormai le dieci del mattino e lui si sarebbe già dovuto svegliare ma i suoi occhi non si aprirono.
Io: Silver ti prego apri gli occhi,insultami,fa qualsiasi cosa ma ti prego non lasciarmi,io non...io...io...
Ti prego Silver.
A malapena balbettavo,l'aria non raggiungeva i miei polmoni e la mia vista era annebbiata e sfocata a causa delle lacrime,che ormai avevano lasciato il segno del loro percorso sulle mie guance arrossate.
Passarono tre giorni e in fine Silver spirò senza riaprire i suoi occhi.
Io uscii da quella stanza senza badare a chi o a ciò che mi circondava,andai nella mia stanza e non vi uscii fino a quando non scoccò la mezzanotte,presi un pezzo di carta e con una penna scrissi un messaggio.
"Mi dispiace,rimedierò,vedrai."
Poi uscii dall'albergo facendo attenzione a non essere visto.
Alzai il volto al cielo e vidi che era un cielo nero e vuoto, dal quale imperversava una tormentata,era proprio come guardare il mio cuore.
Quella notte sarebbe stata la più fredda di tutte,così mi incamminai,mi avventurai lungo il sentiero che conduceva fino alla cima della montagna,arrivato ad un certo punto le mie gambe cedettero e lo feci anche io,iniziai a piangere e ad urlare tutta la mia disperazione fino a rimanere senza lacrime ne voce,io sarei stato per sempre al suo fianco,non mi importava quello che mi sarebbe toccato fare.
Lentamente sentivo ogni forza schivolarmi via,mi sembrava quasi di non avere un corpo,mi meritavo di peggio perché era solo una piccola parte di quello che Silver aveva patito per colpa mia,con le mie ultime forze pronunciati quelle due parole che avrei dovuto dire molto tempo prima.
Io: Ti amo,Silver.
E in quel momento la mia vita si spense,per sempre senza che le mie parole avessero raggiunto il destinatario, la mia vita si spense immersa nel rimpianto,nel dolore e nella rabbia.
*nessuno*
Quella notte il cielo pianse per la tragedia che era toccata ai due sfortunati giovani,il cielo ricoprì di un soffice manto bianco il corpo senza vita del moro che così tragicamente aveva deciso di spegnere la sua vita,il cielo aveva accolto il desiderio di quel cuore irrimediabilmente devastato.
Delle ore dopo il corpo fu ritrovato dai pokemon del ragazzo e da quel triste giorno,ogni anno sul Monte Argento le stelle scompaiono dal cielo,poi prima si abbatte al suolo un violento temporale e poi una tormentata di neve che ricopre qualsiasi cosa di bianco,come a ricordare la morte dei due ragazzi,a ricordare quel triste legame che era stato tragicamente spezzato dal destino in modo così crudele e ogni anno i loro amici tornano al Monte argento con i loro pokemon e i pokemon dei due giovani per omaggiare la loro memoria e la loro tomba che si trova in una rientranza del monte.
Ogni anno,quel giorno,vicino alle loro tombe cala il silenzio,la quiete più assoluta e il cielo continua il suo pianto.
Fine.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro