Monologo Di Una Ragazza Che Sognava L'immortalità
Buongiorno Ragazzi!
Eccomi qui con una nuova one shot scritta per il corso di scrittura drammaturgica a cui partecipo :)
Spero che vi piaccia❤️
BUONA LETTURA
Davanti alle parole di Sam, l’amica –la sorella- che più la conosceva, che riusciva a leggerle la mente anche solo con un’occhiata, Diana sospirò e scosse il capo con aria afflitta.
Si alzò improvvisamente in piedi e un lampo selvaggio animava i suoi occhi mentre le sue dite torturavano nervosamente gli orecchini che portava.
Provò a parlare diverse volte, ma sembrava come incapace di respirare. Quando finalmente parlò, la sua voce era forte e pregna di sentimento.
“Non capisci. Quanti anni avremo da vivere? Settanta? Ottanta, se ci va di lusso. E quando la nostra vita giungerà al termine, cosa accadrà? Forse qualcuno piangerà per noi, ma poi tutto tornerà alla normalità. E’ solo una vita in meno, quale grande perdita può essere per il mondo? Chi mai potrebbe accorgersi che Diana Jackson è morta? Nemmeno un secolo dopo la mia morte e nessuno si ricorderà più di me e la mia sarà solo una vita come molte altre.
Prospettiva deprimente, non trovi?
Cosa sono novanta su migliaia di anni?
Cos’è una vita su centinaia di miliardi?
No, io non voglio l’immortalità.
Non l’ho mai voluta e devo ammettere che mi spaventa: la solitudine, la perdita dei propri cari, la rottura di legami, sarebbe troppo anche per me. Non sarei nemmeno in grado di scegliere un periodo in cui fermarmi per l’eternità.
Dicono che gli anni della giovinezza siano i migliori: ho sedici anni e l’adolescenza non mi sembra altro che l’età della confusione, della vulnerabilità, della debolezza…
Oh, io sono convinta che ogni età abbia degli aspetti positivi e negativi, la nostra intera esistenza può essere felice, se solo realmente lo volessimo.
No, non cerco l’immortalità perché dopotutto è proprio la certezza della morte che rende la nostra vita così preziosa. Presente, passato e futuro. E’ così che si articola il nostro essere e mi domando se avessimo il coraggio di continuare a vivere se sapessimo già cosa ci attende; cosa succederebbe se dimenticassimo ogni nostro attimo passato? Di cosa sarebbe fatta la nostra anima e la nostra mente?
Oh, io penso che sia proprio ciò che ci aspetta: esperienze, emozioni e legami di una vita distrutti da un ultimo respiro fatale. Com’è ingiusta la morte! Ti cancella dal mondo ed è come se non fossi mai esistito.
Io voglio di più.
Voglio sopravvivere per sempre nei ricordi, voglio essere immortale nella memoria dei posteri.
Voglio disperatamente sopravvivere perché è l’unico appiglio che mi permetterà, in un futuro molto lontano, di affrontare con serenità la morte.
Voglio lasciare un segno al mondo, non importa se sia un libro o un edificio progettato da me.
Guarda l’Antica Grecia: il Partenone risale a 2500 anni fa ed è il segno lasciato da quella civiltà. La sua storia è immortale perché impregnata nelle pietre del tempio sull’acropoli di Atene. Finché quel tempio esisterà, finché qualcuno sarà catturato dalla sua magnificenza, la civiltà greca vivrà per sempre.
Voglio creare con le mie mani qualcosa di permanente, voglio lasciare il mio segno nel mondo, voglio che un giorno -tra centinaia di anni- qualcuno dica:
“L’autrice di quel capolavoro letterario era Diana Jackson, una donna brillante e personaggio centrale del ventunesimo secolo”.
Sì, non voglio rimanere solo un pallido fantasma vagante nel mondo, voglio essere la migliore, voglio essere indimenticabile. Voglio che la mia storia diventi leggenda; voglio che la storia di una ragazza che sognava il femminismo sia tramandata di generazione in generazione; voglio che un giorno qualcuno scelga di seguire i miei passi e mi prenda come modello d’ispirazione.
Oh sorella, voglio disperatamente lasciare un segno su questo mondo, perché questo terrore mi sta divorando l’anima.
Ho paura di giungere al giorno della mia morte e di ripensare alla mia vita come a un’accozzaglia di miraggi di sogni mai realizzati e di obbiettivi mai raggiunti.
Ho paura di aver lasciato un segno così fragile che alla prima soffiata di vento, svanirà per sempre.
E cosa mi rimarrà?
Cosa rimarrà della mia anima?
Delle mie emozioni?
Delle mie risate?
Solo l’oblio angosciante del dimenticatoio.”
Rieccomi qui!
Spero che vi sia piaciuto e fatemi sapere che ne pensate! Aggiornerò più spesso poiché mi sono appena iscritta ad un contest di scrittura :)
Alla prossima
Ciauuu❤️
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