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❤️USHIOI | LA PROSSIMA VOLTA


FANDOM: Haikyu!!

SHIP: Wakatoshi Ushijima x Tooru Oikawa

PAROLE: 8.050

RATING: ❤️ nsfw

TW: Yaoi Lemon Smut  Spoiler (pre Time-Skip)


🏐


Lo Shinkansen sfreccia nell'aria pulita e limpida del mattino, una sottile nebbiolina ancora si annida nelle zone d'ombra dei campi coltivati nella campagna di Miyagi. Tooru è sempre affascinato da come la prospettiva inganni le percezioni, non sembra quasi di correre a oltre 300km/h, e se non fosse stato per la morsa al suo stomaco durante la partenza, giurerebbe di andare alla stessa velocità delle automobili.

Estrae ancora una volta il programma dalla tasca mentre gli auricolari trasmettono una playlist di musica New Age. Arriverà a Tokyo poco dopo le undici, poi sono solo quattordici fermate della Chūō Line fino a Musashi-Koganei, dove qualcuno lo aspetterà in stazione per accompagnarlo alla sede degli Schweiden Adlers.

L'aspettativa gli stringe lo stomaco.

Sarebbe davvero incredibile se lo prendessero a giocare in prima divisione nella V.League subito dopo il liceo. Cerca di non farsi illusioni, il coach Irihata è riuscito a fargli ottenere questo provino ma Tooru è assolutamente consapevole di essere un perfetto sconosciuto per loro. L'Aoba Johsai non è mai andata ai Nazionali e può solo sperare di riuscire a fare buona impressione dal vivo. Ha perfino dato retta a Iwa-chan la sera prima, smettendo di allenarsi ad un orario decente per evitare di farsi male proprio all'ultimo minuto.

Il nervosismo non accenna a placarsi nonostante la musica rilassante sparata nelle sue orecchie da quando è partito.

Sfila gli auricolari e si alza per sgranchirsi le gambe che sente dure come il legno. Cammina un po' su e giù per il corridoio e decide di arrivare fino alla toilette in fondo al vagone.

Non ha ancora indossato gli occhiali, e quindi è solo quando arriva a pochi passi da lui che si accorge della sagoma famigliare seduta un paio di metri prima della toilette.

"Ciao Oikawa."

Riconosce la voce profonda e pacata prima ancora del suo aspetto, ed è solo in un secondo momento che mette a fuoco i suoi capelli castani dai riflessi verdognoli e gli occhi verde oliva che lo stanno fissando senza alcuna espressività.

"Ushijima!"

Tooru è sorpreso da quell'incontro e resta aggrappato ai sedili ai lati del corridoio fino a che un ragazzino gli chiede di passare e va a occupare la toilette.

"Stai andando a Tokyo anche tu?"

"Sì." Tooru risponde, asciutto.

"Schweiden Adlers?"

La mascella di Tooru si contrae in uno spasmo involontario e prende un lungo respiro per cercare di calmare il cuore che batte alla stessa velocità dello Shinkansen, e il cervello che corre già verso i peggiori scenari catastrofici.

"Sì." si costringe a rispondere, e rimane sinceramente stupito dalla reazione di Ushijima alla sua conferma.

Il volto solitamente impassibile di Wakatoshi si illumina, i suoi occhi si sgranano e sembrano brillare nella luce del mattino mentre le sue labbra si tendono in una smorfia che forse potrebbe essere un sorriso (Tooru non è in grado di confermarlo, visto che non ha mai visto Ushijima sorridere da quando lo conosce).

"Sono contento." risponde sinceramente "Mi piacerebbe molto poter giocare finalmente con te nella stessa squadra."

Oikawa è ammutolito. Non era assolutamente preparato a quell'incontro ed è grato al ragazzino che sceglie proprio quel momento per liberare la toilette. Tooru si infila svelto nel bagno e si richiude la porta alle spalle.

Gli occorrono una decina di minuti buoni e una chat con Iwa-chan, per riprendere del tutto il controllo.


C'è Ushiwaka!
*-*

Dove?

Qui

Dove sei?

In bagno

Ushiwaka è in bagno con te?

No lui è fuori

????

Iwa-chan! Sta andando anche lui al provino con gli Adlers!
ὺ.ύ

E allora? Mica è un alzatore?

Lo so. Ma se avessero un posto solo e dovessero scegliere tra me e lui?

Shittykawa! Smettila di essere così insicuro. Vai e fai del tuo meglio come al solito. Sono sicuro che ti prenderanno.

Sei il migliore, Iwa-chan ❤‿❤


Finalmente si decide ad uscire dal bagno, sotto lo sguardo truce di una signora che stava evidentemente aspettando da un po'.

Fa per tornare al suo posto, ma Ushijima lo blocca ancora una volta in mezzo al corridoio.

"Oikawa."

Tooru si volta, ancora non si capacita del fatto che Ushijima sia davvero contento di partecipare allo stesso provino. Possibile che non lo reputi neanche lontanamente una minaccia?

"Come stai? Non ci vediamo da ottobre."

Oikawa alza gli occhi al cielo al ricordo del loro ultimo incontro, un paio di mesi prima, dopo che l'Aoba Johsai aveva perso contro il Karasuno. E non riesce proprio a non sentirsi ancora irritato dalle parole saccenti che Ushijima gli aveva rivolto in quella occasione.

"Già. E come ti avevo detto, la mia carriera non è certo finita con quella partita, visto che sono qui a fare lo stesso provino che devi fare tu!"

La lingua tagliente di Oikawa è fuori controllo, a maggior ragione dopo che la stessa Shiratorizawa aveva perso contro il Karasuno, a dispetto della cieca presunzione del suo capitano. Ma Ushijima non sembra minimamente risentito per la sua frase.

"Certo." risponde pacato "Era ovvio, non ho mai pensato il contrario."

Come sempre Ushijima riesce a spiazzarlo. Tooru non è abituato alla sua schiettezza, al suo essere sempre così diretto; preferisce un interlocutore che gli risponda a tono, adora portare avanti una discussione con la sua dialettica pungente e il suo sarcasmo. Mentre si trova in difficoltà con persone come Ushiwaka, che ritiene ottuse e con una logica elementare e stringente.

"Saresti dovuto venire alla Shiratorizawa" continua "ma ormai anche il liceo è quasi finito. Quel che è fatto è fatto. E io non ho mai messo in dubbio la tua bravura. Avresti solo brillato di più giocando ai Nazionali insieme a me. Ma non ho mai dubitato che avresti proseguito come professionista dopo il liceo."

Tooru è sempre più spiazzato dalla piega che ha preso la conversazione. A parte che forse ha appena sentito la frase più lunga che Wakatoshi abbia mai pronunciato in sua presenza, ma non ha alcun dubbio che lo intenda davvero. Le parole di Wakatoshi sono sincere, la stima nei suoi confronti è reale e, per quanto lo abbia sempre irritato il suo modo di fare, Ushijima non aveva mai nascosto il suo apprezzamento per le doti di Oikawa.

"Sei il miglior palleggiatore che conosca." conclude Wakatoshi fissando Oikawa dritto negli occhi con intensità "Saranno fortunati gli Adlers ad averti. E sarò fortunato anch'io se potrò giocare finalmente insieme a te."

Tooru è ancora una volta senza parole; prosegue lungo il corridoio per tornare verso il suo posto, la testa in subbuglio alla realizzazione che da quel momento in poi deve smetterla di considerare Wakatoshi come il suo nemico naturale. Potrebbe addirittura diventare un compagno di squadra.

Ha ancora più di un'ora di viaggio per mentalizzare quel pensiero, quindi infila nuovamente gli auricolari e cerca di recuperare di nuovo il controllo di sé.


🏐


La pratica del pomeriggio si rivela da subito impegnativa. Non che si aspettasse nulla di diverso da una squadra professionistica, ma Oikawa è costretto ad ammettere di essere affaticato già dopo il lungo e meticoloso riscaldamento; la notte precedente ha dormito poco e male per l'agitazione, e sta cominciando davvero ad accusare.

Ed è quindi sollevato quando il coach Suzaku li divide in due squadre per fare un'amichevole.

Insieme a Ushijima e Oikawa sono arrivati altri quattro loro coetanei da diversi licei del Giappone. Il coach abbina tre liceali e tre titolari, e Ushijima annuisce soddisfatto quando finisce nella stessa squadra di Oikawa. Il terzo liceale in team con loro è un centrale alto e dinoccolato, e si rivela da subito un buon elemento per bloccare le potenti schiacciate che arrivano dagli avversari.

Oikawa entra bene in sintonia con tutti sin dai primi scambi, la sua grande capacità di osservazione gli consente di capire in breve tempo il modo migliore per servire la palla ai suoi compagni; la sua autostima cresce di minuto in minuto e raggiunge la sua punta massima quando, al termine della prima rotazione, si trova a fare il suo primo servizio.

Esegue la sequenza di movimenti con eleganza felina e quando atterra dopo aver piazzato una palla fulminante poco prima della riga di fondo campo, si accorge degli sguardi stupiti di tutti i giocatori, compagni e avversari, che lo scrutano con rispetto e paura. Tutti tranne Wakatoshi che conosceva già il suo servizio killer e annuisce soddisfatto, forse, di avere Tooru in squadra con lui.

Il coach Suzaku sta scrivendo qualche annotazione sul suo quaderno e Tooru spera che quello sia stato un punto a suo favore, in tutti i sensi.

Prosegue con una sequenza di altri due ace fino a che il libero titolare non prende le misure e riesce a ricevere la sua quarta palla.

Tooru è comunque soddisfatto e prosegue a mostrare le sue grandi doti di palleggiatore, costruendo schemi efficaci con tutti gli schiacciatori, in particolar modo con Ushijima. Perché Oikawa sa perfettamente come si muove Wakatoshi, anche senza guardarlo riesce a prevedere la sua posizione in campo in ogni istante. Ha giocato contro di lui così tante volte, e ha riguardato fino a notte fonda così tante partite della Shiratorizawa negli anni, da essere davvero in grado di sapere esattamente dove deve piazzare la palla per permettergli di schiacciare.

Tooru non può negare che Wakatoshi sia un giocatore fuori dal comune e si ritrova a guardarlo con occhi diversi ora che è dalla stessa parte della rete. Il suo fisico è scattante e la potenza con cui riesce a schiacciare la palla, unita alla difficile angolazione data dal suo mancinismo, rendono assolutamente ipnotica ogni sua schiacciata. Tooru ha come l'impressione di sentire il colpo in mezzo al petto quando la mano di Wakatoshi colpisce la palla, una contrazione sul diaframma che lo fa vibrare, come se le onde d'urto della schiacciata lo avessero raggiunto togliendogli il respiro.

Si ritrova a fissarlo con gli occhi sgranati e una mano in mezzo al torace, e non può negare a sé stesso l'emozione potente che alzare per Wakatoshi gli sta procurando.

La partita prosegue equilibrata e stimolante, e arrivano a fatica a guadagnarsi un set point: Oikawa si flette sottorete, valuta con attenzione la posizione degli avversari in campo e, per l'ennesima volta quel pomeriggio, alza la palla a Wakatoshi perché è la scelta con maggiore probabilità di vittoria.

Ushijima si libra veloce a mezz'aria, il braccio si flette e schiaccia la palla proprio nell'angolo di fondocampo facendo guadagnare la vittoria alla loro squadra.

È il sorriso luminoso di Oikawa che lo accoglie quando atterra sul parquet, i suoi occhi brillano in un'espressione così limpida e sincera che Wakatoshi sente una morsa in mezzo al petto. Oikawa non gli aveva mai sorriso così. È un sorriso così caldo e intimo, che gli aveva visto dedicato solo a Iwaizumi in alcune rare occasioni, e per il quale si era sentito inconsciamente invidioso. È forse il sorriso vero di Oikawa, e Wakatoshi pensa che tutto sommato sia meglio che Tooru non mostri quel sorriso con leggerezza visto l'impatto emotivo che riesce a generare.

Gli occhi di Tooru sono ancora fissi nei suoi, ha il fiato corto e le guance arrossate, e Wakatoshi deve costringersi a sganciarsi da quella malia per ringraziare anche gli altri compagni di squadra per la bella partita.


🏐


"Vuoi davvero restare qui tutta la sera a bere aranciata?"

Ushijima solleva lo sguardo dal bicchiere e si volta. Oikawa indossa i jeans e la giacca a vento aperta sopra ad una t-shirt turchese; appoggiato col gomito al bancone del bar, sfoggia uno sguardo ammiccante abbinato ad un sorriso furbo.

È sfacciatamente attraente.

Non si aspettava di rivederlo quella sera. Si erano salutati una ventina di minuti prima nella hall dell'hotel dopo aver cenato fuori insieme alla squadra. Oikawa aveva salutato e si era diretto in camera, mentre Wakatoshi aveva preferito fermarsi al bar a bere qualcosa prima di andare a dormire. Avrebbe forse dovuto ordinare una camomilla, visto il continuo rimescolamento che sentiva nelle viscere da quel pomeriggio, da quando aveva potuto finalmente realizzare il suo sogno nascosto di schiacciare su una alzata di Oikawa.

Ha sempre cercato di ignorare il mix di emozioni strane e contraddittorie che Oikawa Tooru riusciva a generare in fondo al suo animo. Non è mai stato bravo a capire i sentimenti delle persone, e i suoi non fanno eccezione. Eppure è da quel pomeriggio che non riesce a pensare ad altro. L'immagine del sorriso di Tooru, le guance arrossate e gli occhi brillanti, è ancora impressa a fuoco nella sua mente in un negativo sfolgorante, come quando guardi il sole troppo a lungo.

"Non è aranciata. È tea alla pesca." si costringe a rispondere.

Oikawa alza gli occhi al cielo e fa svolazzare la mano come a scacciare quella fastidiosa e inutile puntualizzazione.

"Andiamo Ushiwaka-chan! Usciamo a divertirci!"

"Domani alle nove abbiamo la partita. E voglio svegliarmi presto per andare a correre."

"Uffa Wakatoshi, ma cos'hai, cinquant'anni?"

"Ne ho diciotto, li ho compiuti ad agosto."

"Eppure sembri davvero un vecchio, Ushiwaka!" lo canzona "E questo mi sta dando un'idea geniale! Corri in camera a prendere la giacca. Ti aspetto nella hall tra cinque minuti. Cinque! Corri..."

Ushijima lo fissa ancora per un istante, quindi scola tutto d'un fiato il suo tea e scende dallo sgabello con un movimento elegante.

Cinque minuti dopo eccolo attraversare la hall dell'hotel con passo tranquillo, le mani nelle tasche del cappotto e gli occhi attenti che cercano di individuare Tooru tra i pochi ospiti che vi si aggirano a quell'ora della sera. Finalmente lo vede appoggiato ad una colonna che sta scrivendo qualcosa al cellulare e lo raggiunge.

"Eccomi. Cinque minuti."

Tooru non deve nemmeno controllare, non che importi, ma un sorriso si apre sulle sue labbra alla realizzazione che sta davvero cominciando a trovare divertente quel suo prendere tutto alla lettera.

"Vieni, andiamo!"

Lo precede fuori dall'hotel e si incammina sul marciapiede con passo sicuro.

"Dove stiamo andando?"

"Non ne ho idea, Ushiwaka-chan! È questo il bello, no?"

Ushijima non è forse dello stesso parere ma non commenta e si limita a seguire Oikawa lungo il marciapiede quasi deserto. Non è molto tardi ma a metà dicembre il freddo si fa sentire e Koganei è comunque una cittadina tranquilla, con case basse e tanto verde, decisamente diversa dall'area metropolitana di Tokyo. Non incontrano più nessun passante e dopo un paio di isolati Oikawa sta quasi per rinunciare al suo progetto, quando vede finalmente un'insegna luminosa in lontananza.

Senza davvero pensarci, prende Ushijima per mano e lo trascina fino all'incrocio, per poi nascondersi dietro l'angolo.

"Va bene Wakatoshi, si va in scena."

È ancora confuso su cosa intenda Oikawa, ma gli occhi del palleggiatore sono così brillanti e luminosi alla luce dei lampioni, che resta immobile a fissarlo, in attesa che prosegua.

"Ora tu entri al Konbini qui dietro l'angolo, prendi una confezione di birre, paghi ed esci. Semplice, no?"

Wakatoshi lo fissa ancora per un istante.

"Oikawa. Ti ho detto prima che ho diciotto anni. Per comprare la birra ce ne vogliono venti."

"Certo! Ma sono sicuro che nessuno ti chiederà i documenti. Insomma, guardati Wakatoshi. Sembri già un uomo, con queste tue spalle larghe, la mascella decisa e la tua voce profonda..." Oikawa sembra incespicare nelle sue stesse parole, gli occhi che scivolano sulle spalle massicce di Wakatoshi strizzate dentro al cappotto scuro, e si fermano sul suo pomo d'Adamo mentre deglutisce.

"E poi qui a Koganei nessuno ci conosce. Ti daranno la birra senza discutere. Ne sono sicuro." conclude Oikawa con un sorriso tirato, e a Wakatoshi sembra anche un po' senza fiato, forse per la paura dell'impresa illegale che stanno pianificando.

"Ma se mi chiede il documento?"

"Dici che l'hai dimenticato a casa."

"E se la birra non me la dà comunque?"

"Ce ne faremo una ragione." Tooru alza gli occhi al cielo.

Wakatoshi avrebbe ancora mille obiezioni al piano folle di Oikawa, ma si sofferma a guardarlo un istante di troppo e il suo cuore perde un battito. Il volto di Tooru è arrossato dal freddo, le labbra lucide e gli occhi brillanti ed espressivi, e Wakatoshi sa in cuor suo che Oikawa potrebbe chiedergli di tutto in quel momento che lui lo farebbe.

"E se chiama la polizia...?" riesce ad argomentare ancora in un'ultima parvenza di resistenza, ma mentalmente si sta già preparando alla folle impresa.

"Wakatoshi, dubito che chiamino la polizia per così poco. Alla peggio non ti darà la birra e ce ne torneremo in albergo a bere un buonissimo tea alla pesca."

"Sì, in effetti era davvero buono."

L'occhiata tagliente di Oikawa rimbalza sul sorriso di Wakatoshi (sì, ormai sta cominciando a capire che quella smorfia è davvero un sorriso) e poi sgrana gli occhi alla realizzazione.

"Ushiwaka... Hai fatto una battuta... sono commosso!"

"Ok. Facciamolo!"

Il sorriso di Wakatoshi si estende a tutto il volto e un pensiero intrusivo sfreccia nella testa di Oikawa. Wakatoshi sembra un ragazzo per la prima volta da che lo conosce, i suoi occhi sono accesi di una luce febbrile che non gli ha mai visto nemmeno in campo. E sta sorridendo. Ushijima Wakatoshi sorride.

Ushijima prende un lungo respiro e svolta dietro l'angolo, e passano davvero solo pochi minuti prima che Oikawa lo veda tornare con un sorriso raggiante e una busta di carta scura che pende dalla sua mano.

"Ushiwaka ce l'hai fatta!" l'entusiasmo di Tooru è incontenibile e lo stritola in un abbraccio. Wakatoshi riesce a sentire il profumo agrumato dei suoi capelli che si mischia al sentore di vaniglia della sua pelle, e si chiede come mai deve deglutire ancora, visto che gli agrumi non gli sono mai piaciuti particolarmente.

Oikawa lo trascina sotto braccio verso l'albergo. Cammina a passo svelto, borbottando ad alta voce le sue lodi per il coraggio di Ushijima e immaginando cosa direbbe Iwa-chan del suo piano geniale. Ma dopo pochi minuti Ushijima perde il filo del discorso, tanto Tooru non sta realmente dialogando e non si aspetta delle risposte, ma parla e parla, e Wakatoshi si perde a guardarlo, rapito da quel nuovo Oikawa così solare e comunicativo che mai nella loro storia passata aveva avuto modo di vedere.

Wakatoshi si chiede quanto di Oikawa gli manchi ancora da scoprire e il suo cuore accelera al pensiero, perché sente davvero il bisogno di conoscerlo meglio. Col passare delle ore, Wakatoshi sta realizzando di avere sempre sentito un'attrazione potente verso il palleggiatore, la rabbia perché il suo stupido orgoglio lo aveva portato a scegliere Kitagawa Daichi e Aoba Johsai invece che Shiratorizawa, che evidentemente nascondeva qualcos'altro. Qualcosa che il Wakatoshi dodicenne non era neanche lontanamente pronto a capire, ma che il diciottenne invece sta cominciando a realizzare.

"Eccoci arrivati. Cammina disinvolto e fai finta di niente."

Oikawa lo precede all'interno dell'hotel, strappandolo alle sue riflessioni. Wakatoshi lo segue fino all'ascensore e sono i dieci secondi più lunghi della sua vita prima che le porte si aprano con un suono tintinnante.

Oikawa lo trascina all'interno e preme immediatamente il piano delle loro stanze.

"Camera tua o camera mia?" mormora mentre lo guarda di sottecchi.

Wakatoshi deve deglutire un'altra volta.

Il volto di Tooru è arrossato e bellissimo, il fiato spezzato in mezzo al petto dal timore di essere scoperti, e il suo sguardo malizioso che lo inchioda dal basso, attraverso un ventaglio di ciglia scure che svolazzano languide sopra a due occhi di cioccolato.

Wakatoshi deve assolutamente ricordarsi come si fa a respirare, mentre si ripete che stanno parlando di bere della birra, nient'altro. Perché lo sguardo di Oikawa davvero lo ha fatto sentire caldo e vibrante per la prima volta in tutta la sua vita. E sente che forse in qualche modo sta perdendo il controllo, ma va assolutamente bene così.

Tooru lo trascina in camera sua, getta il piumino sulla poltrona e lancia le scarpe in un angolo, per poi tuffarsi sul grande letto matrimoniale.

Wakatoshi è ancora in piedi sulla soglia, il sacchetto di carta che pende quasi dimenticato dalla sua mano.

"Ushiwaka-chan, cosa fai ancora con il cappotto? Stai aspettando che venga io a spogliarti?" mormora.

Lo sguardo di Oikawa è malizioso, Wakatoshi non saprebbe come altrimenti definire quegli occhi scuri e intensi, sopra a quel sorriso languido.

"Ti diverti a mettermi in imbarazzo?" mormora, mentre posa il sacchetto sul tavolo e inizia a sbottonare il cappotto.

"Moltissimo!" è la risposta sincera di Oikawa, che nel frattempo si è trascinato sul letto e sta disponendo i cuscini contro la testiera per poi appoggiarci la schiena, le lunghe gambe distese davanti a sé.

"Hai dei bicchieri?"

"Ushiwaka, lascia che ti spieghi un po' di cose. NON ci servono bicchieri per bere la birra. Ora rilassati e godiamoci la serata. Vuoi?"

Ushijima toglie le scarpe e si siede accanto a Tooru sul letto, e posa il sacchetto in mezzo a loro.

Oikawa prende due bottiglie dalla confezione e sorride nel rendersi conto che Wakatoshi le ha prese dal frigorifero.

Bravo ragazzo.

Le stappa con un gesto disinvolto aiutandosi col bordo del comodino e Wakatoshi non ha alcun dubbio che quelle non siano certamente le prime birre per Oikawa. Lato suo invece...

"Oikawa, ti avviso. È la prima volta che bevo. Voglio andarci piano. Non posso... compromettere la partita di domani." ha avuto un minuscolo tentennamento, Wakatoshi, pensando al motivo per cui ha assolutamente bisogno di restare sobrio. Perché, onestamente, quello non è stato il suo primo pensiero.

La voce bassa e vibrante di Wakatoshi gli penetra sottopelle, e Oikawa fissa stralunato il collo della bottiglia che ha in mano. Com'è possibile che si senta già così stordito se non ha bevuto nemmeno un sorso?

"Non ti obbligherò a fare niente che tu non voglia, Ushiwaka-chan..."

Questa volta Ushijima è preparato alla provocazione, e gli sorride mentre incrocia le caviglie e si porta la bottiglia alla bocca.

Il primo sorso di birra è strano e inebriante. Il sapore dolce-amaro gli inonda le papille mentre il liquido freddo e frizzante scende lungo la gola. È dissetante. È buona. E scalda Wakatoshi proprio in mezzo al petto, una grande massa bollente che scende fino allo stomaco e lo fa sentire immediatamente euforico.

Beve un altro lungo sorso e schiocca le labbra mentre annuisce lentamente.

Tooru lo osserva rapito, non ha ancora portato alle labbra la sua bottiglia, è totalmente perso ad osservare il pomo d'Adamo di Wakatoshi che scende ad ogni sorso, le sue clavicole che occhieggiano dal collo della maglia abbottonata (peraltro così stretta e tesa sui suoi pettorali) e il rossore che spunta sulle sue guance già al secondo sorso.

Oikawa allunga una mano e blocca la bottiglia di Wakatoshi prima che possa prendere il terzo sorso.

"Aspetta, prenditi il tuo tempo." mormora, con il tono da uomo navigato che ha provato sulla sua pelle (non più in là di un paio di settimane prima) le conseguenze di un sorso di troppo.

Porta quindi alle labbra la sua stessa bottiglia e ingolla tutto d'un fiato almeno metà birra. Perché lui, invece, ha bisogno di un po' di alcol in corpo, così da poter giustificare il calore che sente in mezzo al petto e la sensazione di ondeggiare che lo sta portando sempre più vicino al corpo massiccio di Wakatoshi. Come se lo stesse attirando nel suo campo gravitazionale. Come se avesse bisogno di sentirlo, di entrare in contatto con lui.

"È buona. Davvero. Mi piace. Grazie per avermi fatto provare questa esperienza."

Oikawa gli sorride e scola anche il resto della sua birra. Non è la prima volta che beve, ha già iniziato a testare i suoi limiti in qualche serata folle con Iwa-chan, Matsukawa e Hanamaki. E sa che fino alla seconda birra si muove ancora entro i limiti di sicurezza; due birre riesce a gestirle, lo fanno sentire leggero, euforico e potente, ma senza farlo stare male né avere complicazioni il giorno seguente.

Perché nemmeno Tooru vuole compromettere la partita dell'indomani. Sa che il coach Suzaku considera anche l'allenamento di quel pomeriggio nella sua valutazione, ma non vuole comunque fare brutta figura né, soprattutto, dare l'impressione di una persona poco seria e professionale.

"Sai, Wakatoshi. Sei diverso da quello che credevo. Devo confessare che non sei affatto male."

Wakatoshi inghiotte la birra con attenzione, cercando di non ingozzarsi, perché la frase di Tooru lo ha congelato per un istante e si trova per la prima volta a domandarsi come deve rispondere. Non ha mai avuto quel dubbio prima, mai con nessuno gli è anche solo venuto in mente di non rispondere con la pura e semplice verità. Ma Oikawa Tooru è diverso da chiunque abbia mai incontrato prima.

"Ti ringrazio per la tua onestà, Oikawa. Mi fa piacere sentirlo." opta per la via di mezzo, ringrazia e non si espone su come invece si sente lui in quel momento.

Destabilizzato, rapito, ammaliato.

Giocare insieme a lui quel pomeriggio ha portato la sua ammirazione su un altro livello, schiacciare le sue alzate perfette è stato inebriante come aveva immaginato, anzi, di più. La sensazione che ha provato nel sentire lo schiocco della mano sulla palla, il rumore dello schianto a terra, e soprattutto vedere gli occhi di Tooru colmi di ammirazione... Wakatoshi potrebbe definirla un'esperienza orgasmica, perché non riesce a pensare ad un appagamento paragonabile a quello che ha provato quel pomeriggio se non rapportandolo al sesso.

Deve essere arrossito al pensiero perché Tooru si sporge verso di lui.

"Hei, tutto bene?" domanda preoccupato.

"Sì, certo." Wakatoshi sorride cercando di non pensare a tutte le sensazioni che Oikawa sta suscitando in lui man mano che passano del tempo insieme.

Tooru stappa la sua seconda birra, e forse in qualche modo ha bisogno anche lui di spostare la conversazione su un terreno più solido, perché di punto in bianco comincia a parlare della pratica di quel pomeriggio, commentando gli altri quattro liceali, e cercando di convincere sé stesso e Ushijima che loro due sono comunque stati i migliori.

"Il merito va sicuramente alle tue alzate, Oikawa."

"Beh, sì, confesso che sono soddisfatto di come ho giocato oggi, ma sono sicuro che saresti andato alla grande anche senza di me."

"Sì. Immagino che tu abbia ragione. Ma non puoi negare che siamo davvero forti, insieme."

Wakatoshi si volta, cerca sul volto di Tooru una conferma, che arriva dopo un istante in un sorrisino furbo sulle sue belle labbra.

"Ok. Ok. Lo ammetto. Sei contento?" lo provoca con un tono stizzito del tutto fasullo.

"Sì." conferma Wakatoshi "Pensa a cosa avremmo potuto fare se..."

"...se fossi venuto alla Shiratorizawa! Ti prego, Wakatoshi, basta! Non ne posso più di sentirtelo dire!" sbuffa, ma il divertimento nella sua voce è chiaro e palese.

"Ma è vero. Sono sicuro che io e te insieme avremmo battuto la coppia bislacca del Karasuno. Ci saremmo noi ai Nazionali, ora."

"E invece ai Nazionali ci vanno loro, ma noi due siamo qui a fare un provino per la squadra più importante della V.League! Ti pare poco?"

"No, hai ragione."

"A noi!" Tooru inclina la bottiglia verso Wakatoshi, che risponde allo stesso modo facendo tintinnare il vetro della sua birra contro quella di Tooru.

Oikawa lo guarda ancora negli occhi e sorride, di nuovo quel sorriso caldo e vero. E Wakatoshi si ritrova a prendere l'ultimo sorso di birra e a inghiottirlo insieme alle sue ultime difese.

"Spero che prendano te, Tooru. Voglio dire, spero che ci prendano entrambi, ma se dovessero scegliere solo uno di noi, credo che te lo meriti più di me."

Oikawa si volta a guardarlo, gli occhi sgranati e lucidi e la seconda birra già in circolo che lo rende instabile e sentimentale. A nulla è servito riportare il discorso su un argomento neutrale, se poi Wakatoshi se ne esce con frasi così sdolcinate. Ha anche usato il suo nome proprio per la prima volta da quando lo conosce e deve ammettere che il modo in cui la sua voce profonda ha spinto sulla 'r' gli ha fatto partire un brivido lungo tutta la spina dorsale.

"Chi sei e cosa ne hai fatto di Wakatoshi?" domanda ridacchiando forzatamente.

"Sono serio, Tooru. Tu sei il migliore."

Aveva già una mezza idea dell'ossessione di Wakatoshi nei suoi confronti, ma aveva sempre inteso che volesse lui, la sua bravura per esaltare, attraverso i suoi set, le sue stesse qualità. Ma quella frase ha tutto un altro peso agli occhi di Oikawa. Da uno come Wakatoshi, che ha sempre vissuto solo e unicamente per la pallavolo, per vincere e dimostrare di essere il migliore, un'affermazione simile sembra assolutamente senza senso. O forse, ha un senso del tutto estraneo alla pura e semplice pallavolo.

"Tooru io..." prosegue, e si rende conto che le parole che stanno per uscire dalle sue labbra sono follemente azzardate e assolutamente vere, ma Tooru lo ferma prima che possa pronunciarle.

"Shhhh..." posa un dito sulle sue labbra "Non dire niente di cui potresti pentirti domani mattina. Sei ubriaco, Wakatoshi, non sei davvero tu a parlare."

Wakatoshi prende il polso di Oikawa e scosta a malincuore il dito dalla sua bocca.

"Non sono ubriaco, non ancora, penso. E lo intendo davvero. Ogni parola. Anche quelle che ancora non ho detto. Non sono molto a mio agio con i sentimenti..." deglutisce, ma i suoi occhi non lasciano quelli di Tooru nemmeno per un istante "ma credo di essere innamorato di te, Tooru."

Oikawa è totalmente, completamente spiazzato dalla confessione di Ushijima. Cioè, fino a quella mattina Ushijima era il suo nemico numero uno, sentire pronunciare il suo nome gli faceva venire l'orticaria. Ma deve ammettere che i suoi sentimenti nei confronti di Ushijima sono cambiati radicalmente in così poche ore, e lui stesso si è ritrovato disarmato di fronte al suo stesso bisogno di flirtare spudoratamente con lui, provocandolo e mettendolo in imbarazzo. In cuor suo non ha davvero pensato che le cose potessero evolversi così. Non sa come si sente, Tooru, nei confronti di quella dichiarazione e nei confronti del suo stesso desiderio che sente oggettivamente di provare verso Ushijima.

"Io..." balbetta senza fiato e senza parole.

"Non ti preoccupare, Tooru. Non mi aspetto niente. Non pretendo niente. Volevo solo dirtelo. Scusami se ti ho messo in imbarazzo."

Wakatoshi ingolla l'ultimo sorso di birra e posa la bottiglia vuota sul comodino.

"È meglio che vada. Buonan..."

La frase gli muore in gola, soffocata dalle labbra di Tooru sulle sue.

È un bacio morbido, sensuale, e in cuor suo da Oikawa Tooru non si sarebbe aspettato niente di meno.

Le labbra di Tooru assaporano le sue lentamente, le lunghe ciglia abbassate sulle guance infuocate, e Wakatoshi riesce a sentire il suo battito impazzito sul polso che sta ancora stringendo tra le dita. Il suo stesso cuore martella contro la cassa toracica così velocemente da togliergli il fiato e deve staccarsi dal bacio per poter respirare.

Oikawa solleva lentamente le ciglia e gli regala uno sguardo infuocato e febbrile mentre posa la bottiglia sul comodino e si mette direttamente a cavalcioni su di lui.

Perché Tooru è davvero confuso sui suoi sentimenti, ma non sui suoi desideri né sui suoi bisogni, e vedere Ushijima alzarsi per andarsene dalla sua stanza gli è parso intollerabile.

"Wakatoshi," mormora, le braccia allacciate al suo collo, i nasi che si sfiorano "io davvero non lo so cosa provo per te."

Onesto. Sincero. Forse per la prima volta nella sua vita, Tooru ha sentito il bisogno di essere altrettanto diretto con Wakatoshi. Non può e non vuole mentirgli, dichiarando o piuttosto negando di provare qualcosa. Perché davvero non ha ancora fatto chiarezza sui suoi sentimenti.

"È successo tutto troppo in fretta." continua "Stamattina ti avrei buttato giù dallo Shinkansen in corsa, se avessi potuto – ridacchia – e ora sono qui che credo che morirò se non ti bacio ancora."

Wakatoshi si fionda sulle sue labbra, vorace e bisognoso. E accetta i sentimenti confusi di Tooru. Se anche l'indomani mattina dovesse svegliarsi e dirgli di essersi sbagliato, che non prova niente per lui, avrebbe pur sempre il ricordo di quella notte insieme. E per Wakatoshi va bene così.

Le mani di Oikawa scivolano sulle sue spalle, seguono il contorno dei suoi muscoli definiti, dei suoi incredibili pettorali, dei suoi bicipiti, in una ricerca spasmodica di qualcosa che nemmeno Tooru sa cosa sia; scivolano curiose, esplorano, assaporano, tastano. La sua lingua scava frenetica nella bocca di Wakatoshi, e Wakatoshi geme, il sapore della birra che si mescola al profumo di agrumi e vaniglia che aveva già mandato in tilt i suoi sensi.

Le mani di Wakatoshi si posano sui fianchi di Tooru, scivolano lentamente sui glutei e sulla sua vita sottile, insinuandosi sotto alla maglietta alla disperata ricerca di contatto con la sua pelle calda. Oikawa geme sentendo le mani grandi di Wakatoshi scorrere lungo la sua schiena.

Wakatoshi si fa scivolare disteso lungo il letto e trascina il corpo di Tooru su di sé, facendogli sentire la sua erezione e strappandogli un gridolino tra le sue stesse labbra.

"Wakatoshi, cazzo!" mormora mentre ridacchia, ma d'istinto inizia a ruotare i fianchi, per sentire di più lo spessore sotto di sé, la sua stessa erezione che scivola contro quella grande e pulsante di Wakatoshi.

Ushijima ribalta la loro posizione e lo sovrasta col suo corpo mentre sfila la sua stessa t-shirt dalla testa con un gesto fluido.

"Oddio Wakatoshi, ma ti sei visto?"

Gli occhi di Tooru sono enormi, la pupilla completamente dilatata ad assorbire quanto più possibile l'immagine del petto nudo di Ushijima sopra di lui.

Ushijima sorride, fino al giorno prima avrebbe risposto alla domanda di Oikawa in maniera letterale ("Sì, mi vedo allo specchio tutti i giorni") ed è sorpreso di sé stesso per il modo inaspettato in cui Oikawa Tooru è riuscito a entrargli sottopelle, frantumando anche quella parte del suo essere e rimescolandolo in una nuova versione di sé, forse più consapevole e decisamente più rilassata.

L'erezione di Ushijima sembra ormai esplodere nei suoi boxer, si solleva dal letto per liberarsi dei vestiti mentre anche Oikawa si spoglia velocemente e poi si sdraia, nudo e bellissimo, al centro del letto.

Il corpo di Tooru è una visione celestiale, muscoli finemente scolpiti delineati attraverso una pelle così chiara e soffice alla vista; ma ancora una volta Wakatoshi si stupisce di come la sua attenzione sia calamitata dal volto bellissimo di Tooru, dalle sue labbra così invitanti che gli sorridono, dai suoi occhi maliziosi che lo attirano inesorabilmente verso di sé come una grossa carpa dorata attaccata alla lenza.

Si trascina sul letto, in ginocchio sopra di lui in tutto il suo glorioso e massiccio splendore, e Tooru per un momento davvero non sa dove vuole mettere le mani. Ovunque non sembra abbastanza.

Si allunga dietro al collo di Wakatoshi e lo trascina di nuovo in un bacio bagnato e disordinato, e geme nella sua bocca per il contatto della sua pelle calda, dei muscoli granitici e delle dita delicate che si infilano tra i suoi capelli mentre lo bacia con totale e sincera devozione.

Le mani scorrono lungo il corpo di Wakatoshi, impazienti e voraci, le unghie che si piantano nella sua schiena quando distende completamente il corpo sopra al suo e fa scivolare la sua enorme erezione contro quella di Tooru.

Oikawa geme per l'attrito, inarca la schiena alla sensazione mentre le labbra di Wakatoshi scivolano sul suo collo. È una tortura non potergli lasciare nemmeno un segno, quella pelle candida e cremosa chiama i suoi succhiotti come fragole sulla panna, ma lo sa che Tooru non sarebbe contento, l'indomani in spogliatoio, se qualcuno li vedesse. E quindi si limita a baciarlo, assaporarlo, mentre scende con la mano a impugnare entrambe le loro erezioni, e scivola lenta e morbida in un ritmo che manda subito Tooru fuori di testa.

Non si aspettava tanta bravura da Wakatoshi, lo ha sempre visto così razionale e pragmatico che mai avrebbe pensato che potesse essere un amante attento e appassionato. E invece è proprio così che Ushijima lo sta amando, con passione e attenzione; Tooru si accorge che Wakatoshi è puntato sui gomiti per non pesare su di lui, ed è con uno sforzo di volontà sovrumano che si costringe a staccarsi dal ritmo lento e devastante con cui li sta masturbando entrambi.

Si punta sul suo petto e lo sospinge sdraiato sulla schiena. Wakatoshi asseconda il movimento, lascia che sia Tooru a definire la posizione, e ringrazia i Kami per quello quando, un minuto dopo, geme senza alcun ritegno mentre la bocca di Oikawa lo divora.

Wakatoshi è oggettivamente grande. Lungo e spesso, Tooru non riesce a ingoiarlo tutto, e geme per la frustrazione mentre scivola con la lingua piena di saliva e si prodiga con le mani e con la bocca per rendere l'esperienza indimenticabile.

Wakatoshi si aggrappa alle coperte, una mano tra i capelli di Tooru che si infila tra i suoi riccioli soffici con delicatezza, senza tirare ma bisognoso di sentirlo mentre ondeggia col bacino assecondando i suoi affondi.

In ginocchio tra le sue gambe, Tooru inclina la testa e riesce ad andare più in profondità, una mano a completare la presa e l'altra aggrappata alla sua coscia possente, e Wakatoshi ruota i fianchi, trattenendosi dallo spingersi più a fondo per non ferirlo, crogiolandosi in quella lenta tortura che sta scalando la vetta del suo orgasmo un passo dopo l'altro, sempre più in alto, sempre più vicina, sempre più incalzante. Ed è con un'ultima spinta secca che Wakatoshi geme e stringe la mano tra i suoi capelli, mentre si libera abbondante e caldo tra le labbra di Tooru.

Non riuscirà mai più a togliersi dalla mente l'immagine che gli si imprime nella retina quando riapre gli occhi; Oikawa ha le gote arrossate e gli occhi languidi, e una goccia che scivola dalle sue labbra verso il mento. Wakatoshi allunga una mano al viso di Oikawa e trascina il pollice per catturare sé stesso dal suo volto e portarselo alle labbra.

Oikawa sorride a quel gesto malizioso e così dannatamente erotico.

"Wakatoshi, sei una sorpresa continua ..." mormora mentre si sdraia su di lui a cercare la sua bocca in altro bacio lento e morbido.

"Piacevole, spero." mormora Ushijima sulle sue labbra.

"Meravigliosa." risponde Tooru senza riuscire a fermare il movimento dei suoi fianchi che si trascinano contro all'addome di Wakatoshi in lenti cerchi pigri.

Le mani di Wakatoshi si chiudono sui suoi glutei, ne saggiano la meravigliosa rotondità e Oikawa geme, ancora insoddisfatto e sempre più bisognoso, all'attrito della sua erezione contro l'addome di Wakatoshi.

Non riesce a fermarsi, Wakatoshi, le sue mani sembrano essere fatte per impugnare il culo di Tooru così come i palloni in campo, ed è con lo stesso amore e la stessa devozione che pronuncia le parole seguenti.

"Ti amo Tooru. Non dirmi niente. Va bene così."

Gli occhi di Tooru si sgranano per la sorpresa, ha sempre dato un significato diverso alle parole 'amare' e 'essere innamorati' e quindi questa seconda dichiarazione di Wakatoshi lo getta in un nuovo piacevole limbo. Perché si accorge di non essere atterrito, di non essere spaventato dai sentimenti di Wakatoshi. È contento di essere amato, e sa che si dovrà interrogare a lungo sui suoi stessi sentimenti. Ma non ora. E tantomeno Wakatoshi gli lascia la possibilità di farlo perché è lui, questa volta, a ribaltare le posizioni e ad accogliere l'erezione di Tooru tra le labbra.

Wakatoshi si dimostra attento e premuroso anche in quello, e Tooru geme ad alta voce il suo apprezzamento. Wakatoshi grugnisce, di nuovo duro e bisognoso nel sentire quei versi uscire dalle labbra di Tooru; alterna piccoli gemiti ansimanti a profondi sospiri, un sottile piagnucolio che si solleva dal suo petto mentre la bocca di Wakatoshi lo trascina sempre più vicino al suo orgasmo. Le sue mani inaspettatamente abili lo stuzzicano in piccoli punti segreti tra le sue cosce regalandogli sottili stilettate di piacere; alterna un sapiente gioco di lingua e di labbra, mentre risucchia le guance portando Tooru in pochi colpi ormai sull'orlo del suo orgasmo.

Tooru piagnucola quando raggiunge il culmine e geme ansimando mentre si riversa in lunghi fiotti caldi tra le labbra di Wakatoshi; ed è con un sottile miagolio di soddisfazione che si rilassa infine tra le coperte sfatte.

Ha le gote arrossate e gli occhi socchiusi, piccole lacrime scintillano intrappolate tra le lunghe ciglia e Tooru è davvero meraviglioso mentre si porta una mano alle labbra e mordicchia le sue stesse nocche, l'ultimo bagliore residuo che lo rende tutto caldo e morbido. Ed è un'altra istantanea che Wakatoshi conserverà per sempre in fondo al suo cuore.

Si sdraia al suo fianco e lo avvolge tra le braccia, e Tooru si abbandona sospirando in quel bozzolo caldo.

Le membra di Tooru sembrano sciogliersi, può chiaramente percepire i suoi muscoli rilassarsi attimo dopo attimo, mentre lievi sospiri appagati escono dalle sue labbra.

"Sei pentito di quello che è successo?" Wakatoshi dà voce alla sua paura anche se il linguaggio del corpo di Tooru racconta tutta un'altra storia.

"No. Certo che no. Per chi mi hai preso?"

Le dita di Tooru scivolano leggere sulla sua pelle, e Wakatoshi può sentirlo sorridere contro il suo petto prima di pronunciare le parole seguenti.

"Anzi. Mi dispiace che ci dobbiamo fermare qui."

Oikawa riesce a sentire sotto alle dita il battito di Wakatoshi che accelera alla sua frase, ed è con una punta di sadica soddisfazione che rincara la dose.

"Sono sicuro che mi avresti scopato proprio bene, Wakatoshi..." mormora sulla sua pelle.

"La prossima volta..." risponde Ushijima in un sussurro, il volto in fiamme e la sensazione che la risposta alla sua provocazione sarà determinante per il loro futuro.

"Certo. La prossima volta." conferma Tooru.

Il calore è tornato a infiammarlo, l'idea di Wakatoshi dentro di lui lo sta facendo impazzire, ma non è così stupido da non rendersi conto che la sua performance in campo l'indomani ne risulterebbe fortemente compromessa.

E quindi prende un lungo respiro, e cerca di calmare i bollori che lo hanno reso di nuovo duro contro al fianco di Wakatoshi.

Ushijima cerca di nuovo le sue labbra in un bacio dolce e languido. Tooru risponde al bacio, si abbandona ancora una volta all'istinto, al bisogno che sente sempre più in fondo al suo cuore, di lasciarsi andare a quei baci, di cercare quel contatto di cui sente intimamente di avere bisogno, di dimostrare a quel ragazzo meraviglioso che in qualche modo anche lui lo ricambia.

È con uno sforzo di volontà estremo che Wakatoshi si stacca dalle sue labbra dopo un tempo interminabile.

"Abbiamo bisogno di dormire, Tooru."

"Sì. Lo so. Hai ragione." sbuffa.

E ancora.

"Resta qui con me, Wakatoshi. Prometto che farò il bravo. Voglio dormire tra le tue braccia."

La richiesta di Tooru è un balsamo per le orecchie di Wakatoshi, che deposita una serie di baci soffici tra i suoi capelli profumati, e lo stringe a sé ancora più forte, ancora più vicino, tenendolo stretto al suo cuore dove ormai è penetrato in profondità; e Wakatoshi sa che non riuscirà mai più a rimuoverlo da lì.


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Oikawa apre lentamente gli occhi e li richiude subito. Non è ancora pronto a svegliarsi. Gli serve ancora un po' di tempo con sé stesso, per realizzare tutto quello che è successo nelle ultime trenta ore o giù di lì.

La vibrazione dell'alta velocità dovrebbe mascherare l'eventuale cambio nel suo respiro, spera, e comunque Wakatoshi non dà mostra di essersi accorto del suo risveglio. La sua spalla è solida e rassicurante sotto la guancia di Tooru, mentre realizza che le loro dita sono ancora intrecciate, ben nascoste sotto al cappotto di Ushijima drappeggiato sopra ai loro corpi.

Doveva essere davvero stanco per addormentarsi subito dopo la partenza dello Shinkansen. La partita del mattino era andata bene, i sei liceali avevano perso con dignità contro la squadra titolare ma sia Tooru che Wakatoshi erano soddisfatti di come hanno giocato, considerando le poche ore di sonno che avevano alle spalle. Tooru non riesce a trattenere un sorriso ripensando ad alcune azioni che li hanno visti coordinarsi con una sintonia talmente perfetta, da ricevere a fine partita perfino gli elogi del coach Suzaku.

"Stai sorridendo?" mormora Wakatoshi accanto al suo orecchio.

"Mmmhhh" riesce solo a rispondere Tooru, mentre si concede di stringere più forte le dita grandi e forti di Wakatoshi tra le sue.

"Quanto manca a Sendai?" Tooru biascica un po' le parole.

"Un po' meno di mezzora."

"Ti spiace se resto ancora un po' così?"

"Per niente."

La mano di Wakatoshi va a ricoprire le loro dita intrecciate, Tooru fa lo stesso, e quel groviglio di dita nascosto al resto del mondo fa sentire i due ragazzi così intimi e vicini.

Tooru apre gli occhi e osserva la campagna di Miyagi che sfreccia veloce nella luce calda del tramonto. Gli sembra passata una vita dal suo viaggio su quello stesso binario in senso opposto, e davvero non si capacita di come siano cambiati in così poco tempo i suoi sentimenti verso Wakatoshi.

Sa che i prossimi mesi saranno complicati, probabilmente farà altri provini, e spera che, anche se non saranno gli Adlers, ci sarà qualche altra proposta tra cui scegliere. Il suo futuro è chiaramente nella pallavolo, così come quello di Wakatoshi, ma non ha idea se le loro strade coincideranno, magari con un ingaggio insieme, o se in qualche modo si incontreranno, in squadre diverse forse; potrebbero addirittura divergere, non incontrarsi mai più. Le possibilità sono infinite e davvero Tooru non si sente pronto ad impegnarsi in una storia senza avere un terreno stabile su cui costruirla.

"Sento le tue rotelle che girano, Tooru."

"Mi conosci già così bene?"

"Sono anni che ti osservo. Ma questa è la prima volta che mi permetti di guardarti davvero."

"Mi stupisci sempre Wakatoshi. Non ti facevo così sensibile."

"Lo so. Anche tu mi hai sempre guardato sotto la luce sbagliata."

"Hai ragione. Mi dispiace."

Wakatoshi posa un bacio tra i capelli di Tooru e restano di nuovo in silenzio, godendosi il tepore delle loro mani intrecciate e la vicinanza dei loro corpi sotto al cappotto.

Ed è davvero stupito della voragine che sente in mezzo al petto, Tooru, quando il treno rallenta in stazione; l'idea di tornare a casa e riprendere la sua solita vita dopo quello che è successo in quei due giorni gli sembra così assurda e deprimente da togliergli il respiro.

Ha gli occhi lucidi e un groppo che gli stringe la gola mentre percorre lentamente la banchina fino all'uscita dai binari. Si ferma nel punto in cui immagina che si separeranno e solleva gli occhi in quelli di Wakatoshi; il suo viso non gli sembra più così inespressivo e per un istante Tooru si domanda quanto Wakatoshi sia cambiato in quei due giorni. O forse è davvero lui che riesce a vederlo ora con occhi diversi. Le emozioni che si rincorrono sul volto di Wakatoshi sono evidenti, i suoi occhi sono ancora sgranati e umidi, le gote arrossate mentre le labbra tremolano un po' quando pronuncia la sua frase di saluti.

"Beh, Tooru, ci vediamo..."

Tooru deve deglutire e per un istante si vede già allacciare le braccia al collo di Wakatoshi e posare le labbra sulle sue in un bacio bisognoso. Ma poi sbatte le ciglia, ricaccia indietro le lacrime e gli sorride di quello stesso sorriso che gli ha regalato ormai diverse volte, e che non smette mai di accendere il petto di Wakatoshi di una fiammata ardente.

"Potremmo andare a bere qualcosa al bar."

La proposta gli esce di getto mentre indica con la testa il bar della stazione. Perché a dispetto di tutti i suoi ragionamenti logici e razionali, non è ancora pronto a concludere quella loro avventura insieme.

Ushijima tentenna, si avvicina appena invadendo il suo spazio personale di quel tanto da farli sembrare intimi, per poi fare subito un passo indietro. I suoi occhi sono puro fuoco, ma le paure e i timori di Oikawa sono anche i suoi, ed è di nuovo stoico e granitico nel decidere di interrompere quello stillicidio emotivo che sta scavando nel suo cuore da qualche ora.

Ma, allo stesso tempo, vuole lasciare aperto uno spiraglio per il loro futuro.

"Magari la prossima volta."

"Certo. La prossima volta."

Ed è con quella implicita promessa che Tooru ruota finalmente sui tacchi e si allontana verso casa. Può sentire lo sguardo ardente di Wakatoshi sulle sue spalle ancora per qualche istante, e sorride mentre si allontana e scompare tra la folla della stazione di Sendai.


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RINGRAZIAMENTI

Ci tengo a ringraziare ancora una volta la  mia meravigliosa amica chiaragiappo che mi ha fatto da beta-reader per questa storia. I suoi consigli e i suoi commenti sono sempre preziosi. ♥

Ringrazio anche tutti voi che siete arrivati fin qui, spero davvero che questa storia vi sia piaciuta, come sempre stelline e commenti sono assolutamente graditi.

Raven


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PUBBLICATO: 25/03/2023


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AGGIORNAMENTO: 18/12/2023

Qualcuno mi ha chiesto il seguito di questa storia, e alla fine l'ho scritto. Trovate la OS "USHIOI | LA LETTERA" nel prossimo capitolo.

≧^◡^≦ 

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