❤️TSUKIYAMA | BLIND DATE
FANDOM: Haikyu!!
SHIP: Kei Tsukishima x Tadashi Yamaguchi
PAROLE: 4.940
RATING: ❤️ nsfw
TW: ✶ Yaoi ✶ Lemon ✶ Smut ✶
☽˜°•°˜☾
* * * ATTENZIONE * * *
QUESTA STORIA CONTIENE SCENE E LINGUAGGIO ESPLICITI
- - - ADATTA PER UN PUBBLICO ADULTO - - -
☽˜°•°˜☾
Tsukki studia a testa bassa. Davvero, non so come faccia a restare sempre così concentrato.
Sono sdraiato sul suo letto, ogni tanto alzo lo sguardo dal mio libro, e ruoto la testa; e lui è sempre lì, alla scrivania, che fissa la pagina. Ogni tanto la gira anche, quindi sta studiando davvero.
Ma io ho troppi pensieri in mente, oggi, per studiare.
Sono agitato. Impaziente.
Aspetto un qualche diversivo, che magari a Tsukki scappi la pipì, per controllare il mio cellulare.
Ho disattivato le notifiche, quindi devo entrare io nell'app. E ormai è più di un'ora che non lo faccio...
Mi stupisco che Tsukki non si accorga che lo sto fissando, deve essere davvero concentrato.
Non resisto più.
Mi volto sul fianco dandogli le spalle, e tiro fuori il cellulare dalla tasca. Lo nascondo col mio corpo, lui non lo può vedere.
Scorro tra le app nascoste e apro l'icona blu.
Un nuovo messaggio nella chat.
WhiteLion: Allora ci sei stasera?
Ecco, lo sapevo. Devo decidere. Vado o non vado?
Mi giro di nuovo a pancia in giù, tengo il cellulare sul letto sotto di me, lui non lo vede, e io continuo a far finta di studiare.
Teru dice che ci devo andare. È stato lui ad insistere che mi registrassi su 'sta cazzo di app.
Sono mesi che mi ripete che non posso rovinarmi così.
Già, secondo Terushima, stando insieme a Tsukki mi sto rovinando la vita.
Siamo insieme da cinque anni, dal primo anno di liceo. E stiamo bene. Siamo sempre stati bene.
Eravamo amici sin da bambini, abbiamo trovato un nuovo assetto al liceo senza nemmeno troppa fatica, visto che la squadra ci ha accettati subito, come coppia, senza problemi.
Quelli, invece, sono arrivati dopo, all'università.
Forse siamo cresciuti e maturati in maniera diversa, forse è stato a causa mia che mi sono sganciato dalla dipendenza quasi morbosa da Tsukki che avevo al liceo.
Ho iniziato ad avere nuovi amici, solo miei, tra cui appunto Teru, e ad uscire senza Tsukki, ogni tanto.
E infatti i primi mesi dell'università sono stati difficili, per noi.
Litigavamo spesso, ma credo che ci abbia anche fatto bene perché abbiamo imparato a comunicare in maniera più adulta, più matura.
Ho capito che dovevo dire quello che pensavo, tirare fuori il vero me, e se anche all'inizio Tsukki ha fatto fatica ad accettarlo, mi sono reso conto poi che gli piacevo ancora di più, ero diventato più interessante ai suoi occhi.
E ammetto che anche lui è cambiato un po', con me, è diventato più affettuoso, più empatico e comunicativo.
Abbiamo trovato un nuovo equilibrio, più maturo e consapevole. Ed oggi il nostro rapporto funziona. Funziona davvero.
Ma Teru dice che, se anche stiamo bene, cosa di cui lui comunque continua a dubitare, non è giusto che io mi spenga con Tsukki, che non faccia altre esperienze, che non provi almeno con un altro ragazzo.
Mi ha anche detto più volte che si offriva lui volontario, e non sono sicuro che scherzasse.
E alla fine mi ha obbligato a registrarmi su questa app di incontri.
Si chiama Blue Eden, ed è un grande giardino virtuale dove puoi fare nuove conoscenze.
Ogni persona ha un avatar di un animale, non sono consentite foto di profilo personali. L'app ha un motore che calcola l'affinità di coppia in base ai dati che inserisci sul tuo profilo e a una serie di test che ti propone, e ti indica i maggiori match vicini a te.
I match superiori al 90% per LittleFrog, il mio nick, sono cinque, ma solo uno di questi è al 100%.
Ho ricevuto una mail dall'amministratore dell'app con i complimenti, il 100% di match è davvero raro, nell'ultimo anno in tutto il Giappone ce ne sono stati solo 2.
E quindi, per questa sera, hanno organizzato un appuntamento al buio con WhiteLion, il mio 100%.
Non dobbiamo pagare nulla, tutto offerto da loro, chiedono solo una recensione positiva all'app dopo l'incontro, anche se dovesse andare male.
Teru dice che ci devo andare.
Anche solo per mettermi in gioco, senza doverci necessariamente fare niente. Non sono obbligato.
Ma se non vado potrei avere il rimpianto per tutta la vita.
Ha anche cercato di convincermi con la psicologia inversa, dicendo che se sono così sicuro di me e Tsukki, allora non dovrei avere nessun problema a incontrare WhiteLion, ma che se invece ho paura è perché io stesso ho dei dubbi.
E quindi... cazzo, mi sono lasciato convincere. E mi sa proprio che mi tocca andarci, stasera.
Mi giro di nuovo sul fianco e cerco di scrivere veloce.
LittleFrog: Sì, ci vediamo là!
Comunque, Teru si è prestato a farmi da copertura per questa sera, quindi a Tsukki ho detto che abbiamo una festa da uno degli amici di Teru.
Tsukki odia Teru, quindi mi ha detto di andare pure senza di lui, che sarebbe rimasto a studiare.
Di venerdì sera....
Oddio, forse Teru ha ragione su Tsukki. A vent'anni, non si può studiare il venerdì sera...
Eppure lo guardo.
Guardo il suo profilo nobile e deciso, i suoi riccioli morbidi che gli sfiorano appena il collo, la sottile peluria bionda che brilla soffusa al raggio di sole che arriva dalla finestra.
Mordicchia distrattamente una matita mentre legge, e poi la picchietta piano sul labbro inferiore, prima di sottolineare una parola.
E non riesco a non amarlo.
Non riesco a non vedere quanto sia incredibilmente bello.
Non riesco a non pensare a quanto mi faccia stare bene.
A quanto mi senta al sicuro con lui.
Amato. Protetto. Coccolato.
Sì, Tsukki sa anche essere coccoloso. Ma se lo dicessi in giro poi dovrebbe uccidermi, quindi me lo tengo per me.
Tsukki mi guarda.
- Yams, tutto ok? È da cinque minuti che mi stai fissando. – mi dice sorridendo.
Ah, ma allora te ne sei accorto?
- Sì, sì, tutto ok. Solo che non ce la faccio a studiare. – un leggero imbarazzo che traspare dalla mia voce.
- Dammi due minuti, vado in bagno e poi vengo lì con te. – mi risponde posando la matita.
Ecco, se avessi aspettato un attimo mi sarei risparmiato l'ansia di fare tutto di nascosto...
Ma la chat di WhiteLion era già lì da oltre un'ora, ho visto, e mi sembrava giusto rispondergli.
È pur vero che è solo una settimana che chattiamo, ma ammetto che da quando chatto con lui, con gli altri match non ci ho più parlato.
WhiteLion è intelligente, sagace, arguto, divertente.
Abbiamo parlato dei nostri gusti, cosa ci piace fare nel tempo libero, e poi di musica, cinema e serie TV ed abbiamo davvero tante cose in comune.
E poi ho scoperto che scrive. Mi ha confessato di non averlo mai detto a nessuno.
Scrive fan fiction sulle serie che guardiamo e, sotto pseudonimo, le pubblica su un social network di lettura e narrazione.
Ha detto che vorrebbe che le leggessi, e gli dicessi cosa ne penso.
E sta scrivendo un romanzo di fantascienza che spera un giorno di pubblicare.
Mi sono sentito anch'io di confessargli una cosa che nessuno sa, nemmeno Tsukki, anche se non è così fantastica come la sua, e decisamente più imbarazzante.
Leggo manga Yaoi.
Li tengo nascosti in una borsa, dentro l'armadio, come facevo a casa per non farli trovare da mia mamma.
E questa cosa lo ha intrigato parecchio.
Mi ha detto che gli piacerebbe leggerli insieme a me...
Ecco, questo è il massimo livello di confidenza a cui ci siamo spinti.
Perché poi è arrivata la proposta dell'amministratore dell'app di incontrarci.
Probabilmente saremmo andati avanti a chattare ancora un po', per conoscerci meglio, prima di decidere di vederci. Magari ci saremmo anche scambiati qualche foto, ma non c'è stato il tempo.
Oramai siamo a questo punto, e quindi stasera lo incontrerò.
E da due giorni a questa parte, da quando ho saputo dell'incontro, mi sto chiedendo una cosa.
Il suo aspetto fisico farà la differenza?
Se mi piacerà anche fisicamente, sarò tentato di tradire Tsukki?
Forse, spero che non mi piaccia, ma non sono nemmeno sicuro che l'aspetto fisico sia così importante...
Non voglio ammettere che Teru abbia ragione, però un po' sono intimorito da questa situazione, chattare con WhiteLion mi piace davvero tanto. Ho paura che vedendolo possa succedere qualcosa.
Ma allo stesso tempo mi dico che se succede, allora meglio adesso che più avanti; se trovassi qualcuno che mi interessa davvero, più di Tsukki, allora meglio saperlo subito.
Che poi, conoscendomi, non potrei "tradire" Tsukki, se capitasse qualcosa con WhiteLion vorrebbe dire che con Tsukki è finita.
Confuso.
Sono davvero confuso.
Ma non indugio ulteriormente nei miei arrovellamenti, perché Tsukki esce dal bagno, sposta per terra il mio libro e il telefono, si sdraia di fianco a me sul letto e mi sorride.
Gli sorrido di rimando, e come ogni volta, non riesco a non perdermi nei suoi occhi di miele fuso.
Tsukki toglie gli occhiali, li poggia per terra, poi mi attira a sé e inizia a baciarmi.
Lentamente, dolcemente.
Un ginocchio tra le mie gambe, con una mano sale a sciogliere il codino con cui tenevo indietro i capelli, e ci infila le sue lunghe dita.
Gli piacciono i miei capelli, ci gioca spesso anche quando siamo rilassati a guardare la TV; a volte mi acconcia lui i capelli, lo diverte. E ci si aggrappa quando facciamo l'amore, li accarezza e li strattona a seconda del momento, li usa per guidare la mia testa dove e come vuole lui.
La sua erezione che spinge sul mio addome mi conferma la sua eccitazione per queste carezze, e stuzzica anche la mia che pian piano si risveglia.
Tsukki mi spinge col suo corpo, è quasi del tutto sopra di me e mi bacia ora con voracità, entrambe le sue mani tra i miei capelli mentre io infilo le mie sotto la sua maglietta e gliela tolgo.
Il mio corpo reagisce a Tsukki come se fosse un riflesso involontario, la mia erezione che spinge contro di lui per sentirlo di più, la mia lingua che lo cerca, le mie labbra che lo succhiano, le mie mani che si infilano nei suoi pantaloncini e strizzano i suoi glutei sodi.
Abbiamo fatto l'amore centinaia di volte da quando stiamo insieme, eppure ogni volta è sempre meraviglioso, totalizzante.
C'è solo lui. Solo Tsukki.
Che sa come baciarmi, che sa come toccarmi per farmi vibrare e fremere.
Si solleva da me, toglie anche la mia maglia e i miei pantaloncini. Resto nudo sul piccolo e scomodo letto singolo della sua camera alla residenza universitaria, ma lui mi guarda come se fossi un principe adagiato su cuscini di seta.
Tsukki adora il mio corpo, ha anche imparato a dirmelo negli ultimi anni, ma lo ha sempre fatto con lo sguardo.
Sfila anche i suoi pantaloncini, e si sdraia di nuovo di fianco a me. Sembra non avere fretta.
Per quanto percepisca la sua voglia, lui torna a baciarmi le labbra, e con la mano mi accarezza il viso. E mi guarda. Mi accorgo che non tiene gli occhi chiusi come fa di solito, ma mi guarda in continuazione.
Lo spingo sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui.
Eccomi.
Vuoi guardarmi? Guardami pure.
Mi passo le dita tra i capelli, li raccolgo dietro la nuca come se volessi legarli, ma poi li lascio andare, e ricadono ondeggiando ai lati del mio viso. L'elastico è ancora sul suo polso.
Tsukki si mette seduto, e infila le sue mani tra i miei capelli, ripete il gesto che ho fatto io stesso e mi acconcia qualche ciocca in una crocchia disordinata.
I miei occhi si perdono nei suoi mentre mi lega i capelli, i nostri nasi a pochi centimetri di distanza, i respiri che si fondono.
- Yams... - sospira nella mia bocca, prima di invaderla di nuovo con irruenza.
Spingo di nuovo Tsukki sdraiato, e lui ancora una volta mi guarda, mi mangia con gli occhi mentre mi siedo sopra di lui e lo provoco muovendomi piano, lentamente, con uno sfregamento del bacino che so essere troppo lento.
Getto indietro la testa mentre le sue mani sui miei fianchi mi spingono, mi strizzano, cercano di imprimere al mio corpo quel movimento che gli sto negando, sempre alla ricerca del controllo e allo stesso tempo frustrato ed eccitato quando non ce l'ha.
Ma Tsukki non resiste a lungo senza dominare la situazione.
Mi spinge indietro, sdraiato in mezzo alle sue gambe spalancate, e prende il lubrificante dal comodino. Il gel fresco mi fa emettere un gridolino, che si trasforma in un mugugno sostenuto quando entra in me con le sue lunghe dita.
Torreggia su di me, muove piano la sua mano e mi fa gemere ancora. E poi concentra la sua attenzione sul mio punto più sensibile. E allora urlo davvero, mi aggrappo alle coperte e mi domando se mi stia volutamente torturando, ma poco dopo sfila le dita e si distende sopra di me.
Ora è impaziente, me ne accorgo da quanto poco si è soffermato a prepararmi, di solito va avanti a farmi urlare e perfino venire per poi ricominciare tutto daccapo.
Invece oggi vuole solo penetrarmi; impaziente ed eccitato dal rossore sulle mie guance, spinge lento ma inesorabile per farsi strada dentro di me. Le lacrime che riempiono i miei occhi, per questa meravigliosa violazione della mia intimità.
- Dio come sei bello Yams. – mi sussurra, mentre lentamente si fa strada in me.
Poggia le sue mani di fianco al mio corpo e spinge ancora, piano, adagio, ed io trattengo il respiro, non emetto alcun suono né fiato finchè non lo sento tutto completamente dentro di me. E non è poco...
Tsukki mi riempie completamente, riempie il mio corpo coi suoi innumerevoli centimetri, riempie i miei occhi col suo viso sfigurato dal piacere, riempie la mia anima con il suo essere tutto quello di cui ho bisogno.
Finalmente respiro, risucchio aria nei polmoni ed emetto un gemito strozzato che lo manda davvero in estasi, perché inizia a spingere, ad uscire quasi da me e poi tornare dentro velocemente, il suo bacino che sbatte contro i mei glutei, la mia testa fuori dal letto che ondeggia ad ogni spinta.
Chiudo gli occhi, mi aggrappo alle coperte e inarco la schiena, e apro la bocca cercando ancora ossigeno che risucchio voracemente in un suono di gola.
- Guardami Yams! Guardami mentre ti sbatto. – mi ordina.
Lo guardo.
Obbedisco e lo guardo, i suoi occhi di oro liquido, i suoi capelli arruffati, il volto arrossato e sudato.
Ma poi gli occhi si chiudono da soli, la sensazione che mi travolge è troppo forte, l'orgasmo che sale, sale, sale, e poi esplode mentre grido ancora una volta, le lacrime che scendono di lato a bagnarmi i capelli.
Tsukki spinge ancora, un paio di affondi, e poi anche lui viene con un grugnito basso e prolungato, che si spegne con la sua faccia accasciata nell'incavo del mio collo.
Gli infilo le dita tra i riccioli biondi, mentre cerco di recuperare il fiato e la sensibilità alle dita dei piedi.
Tsukki esce piano da me, e mentre si sistema al mio fianco e mi prende tra le braccia, noto che le sue guance sono bagnate di lacrime. Il suo sguardo è perso, lontano.
Poi chiude gli occhi e mi stringe tra le sue braccia per un tempo che sembra non finire mai.
Non importa se siamo sporchi, sudati. Lui mi tiene stretto a sé e non accenna a volermi lasciare andare.
E io mi sento una merda.
La merda più merda che esiste.
Non posso andare stasera.
Non posso fare questo a Tsukki.
Io lo amo. Lo amo davvero.
Il cielo sta scurendo, Tsukki si allunga verso il comodino e accende la lampada.
Io non riesco a parlare, non riesco a guardarlo.
Cazzo, non posso sentirmi già in colpa. Non ho fatto niente. Non ancora quantomeno.
- Mi sa che stasera non riuscirò a studiare, va a finire che mi addormento prima ancora di iniziare. – ridacchia Tsukki parlando sulla mia testa tra un bacio e l'altro.
- Ok, allora sto qui con te. – decido su due piedi.
Sento che si irrigidisce.
- No, Yams, no, devi andare. Ci fa bene ogni tanto fare qualcosa separati. – insiste.
- Si, ma il tuo qualcosa è studiare... - lo sfotto.
- Boh, magari chiamo Asahi e ci andiamo a fare una birra. Davvero Yams, devi andare. – conclude con quel suo tono che non ammette repliche.
Il mio cellulare vibra per terra quindi mi alzo e vado in bagno a ripulirmi mentre leggo il messaggio.
Teru: So che stai pensando di non andare, anzi, che hai già deciso di non andare.
Ma io sono qui come tua coscienza a dirti che domani te ne pentiresti di sicuro.
Vai e vedi com'è la situazione.
Se è una cozza, scappa subito, se è un figo passaci la serata e vedi cosa succede.
E poi domani mi racconti tutto fin nei minimi dettagli.
<3
Sorrido tra me e me, pensando al lato grottesco di questa situazione: per una volta, Tsukki e Teru sono d'accordo... E quindi mi tocca capitolare, ma in fondo so che è la cosa giusta da fare.
☽˜°•°˜☾
Raggiungo l'indirizzo che mi hanno mandato, e apro il cellulare per ricontrollare se è corretto, perché mi trovo esattamente davanti ad un Host Club.
Indosso un paio di jeans stracciati alle ginocchia e la mia maglietta preferita, nera con una ranocchia stilizzata e la scritta "Just a boy who loves frogs".
Così, nel caso non riuscissimo a trovarci nel locale, almeno sono identificabile.
Porto le mie inseparabili Converse verdi e i capelli raccolti in una mezza coda spettinata.
Ho adottato volutamente un outfit che non desse adito a malintesi, io stasera non sono qui per scopare, sono qui solo per conoscere una persona con cui chiacchiero bene in chat.
Punto.
All'ingresso mostro la mail, e una bellissima Hostess in kimono mi fa compilare un modulo sulla privacy che non leggo nemmeno. Mi dice a voce quello che mi hanno già scritto via mail, che dovrò solo fare una recensione sull'app. Quindi mi fa strada nel locale.
Non ero mai stato in un Host Club, so che ce ne sono di diverse tipologie, da quelli dove si parla e basta con gli Host e le Hostess, a quelli decisamente più spinti. Ma questo non so di che tipo sia.
Passo davanti ad una serie di privé separati uno dall'altro, ciascuno ha sul fondo un divanetto largo circa due metri, e davanti un tavolino basso. Molti sono vuoti, altri sono chiusi davanti da pesanti tende viola a preservare la privacy degli occupanti.
Deglutisco nervosamente quando mi indica il mio privé, uguale a quelli precedenti salvo che per un espositore sul tavolino che recita "Blue Eden", il logo dell'app e poi sotto un enorme "100%" dorato che brilla alla luce dei led sul soffitto.
- Accomodati pure. – mi dice gentilmente la Hostess.
Poi se ne va, ed io mi siedo sul divano e aspetto.
Davanti a me vedo solo un pezzettino di corridoio tra le tende lasciate mezze aperte.
Mi torco le mani.
Deglutisco, ma mi sembra di non avere più saliva.
Ma che cazzo sto facendo?
Ho quasi deciso di scappare prima che sia troppo tardi, che sento la Hostess che si avvicina ed entra nel mio campo visivo rivolgendosi al ragazzo che la segue.
Mi alzo in piedi, sono troppo nervoso, ma le gambe mi cedono e mi schianto di nuovo sul divano quando i due oltrepassano la tenda.
Tsukki!
- Accomodati. – dice la Hostess - Ora prenderò le vostre ordinazioni, il primo giro è offerto dalla Blue Eden. Se poi volete ancora da bere, basta che schiacciate il pulsante rosso sul tavolino, ed una ragazza verrà a prendere le vostre ordinazioni che però dovrete pagare voi. Cosa prendete? – e ci guarda alternativamente, con un grande sorriso dipinto sul volto.
Io e Tsukki ci fissiamo atterriti.
E meno male che sono seduto perché per un momento ho davvero visto tutto nero, se fossi stato in piedi sarei sicuramente svenuto.
Tsukki è bianco come un lenzuolo, non parla; mi fissa ma non parla.
E non ride, non è stato uno scherzo, non consapevole quantomeno, quello di essere WhiteLion.
E non è arrabbiato, non mi ha seguito fin qui per vedere con chi mi dovevo incontrare.
Lui è qui per incontrare LittleFrog!
- Scusate, ragazzi, allora cosa prendete? – ci richiama la Hostess.
- Due birre, grazie – con voce fioca e tremante, Tsukki risponde anche per me. Come sempre.
La Hostess esce dal nostro privé.
Con un passo Tsukki raggiunge il divano e si siede, poggia i gomiti sulle ginocchia, intreccia le mani e guarda il pavimento davanti a sé.
Il suo volto è una maschera indecifrabile, le sue gote arrossate spiccano sulla pelle cadaverica del resto del viso.
Non ha il coraggio di guardarmi, ora, e la cosa mi atterrisce ancora di più.
Lo studio con la coda dell'occhio.
Indossa un paio di jeans chiari e una camicia di lino bianca con le maniche arrotolate. Ed è bellissimo. Semplicemente stupendo.
Non parla ancora.
Io nemmeno.
Lo shock è tanto per lui quanto per me.
Cerco di mettere insieme i pezzi del mio cervello che si è frantumato al suo ingresso.
Capisco in un flash il suo sguardo di oggi mentre facevamo l'amore, era il SUO senso di colpa preventivo nei confronti di questa situazione.
Il suo guardarmi più del solito, le sue lacrime.
La sua insistenza perché uscissi con Teru.
Ma non posso essere incazzato, né geloso, né offeso, se lui ha fatto quello che ho fatto io.
Esattamente lo stesso.
E poi, in un istante mi cade l'occhio sull'espositore, sul 100% brillante che sembra voler uscire dal cartello.
Quasi mi viene da ridere.
Un match al 100% è rarissimo, mi hanno scritto, davvero incredibile. La direzione si è imposta la missione (grande azione di marketing) di organizzare gli incontri dei 100% perché davvero sono persone destinate a stare insieme.
Sì, è da quando avevo otto anni che lo so....
Chi altri meglio di Tsukki mi può matchare al 100%?
Arrivano le nostre birre, insieme ad alcune ciotole di patatine e salatini.
- Se avete bisogno di qualunque cosa, schiacciate il bottone rosso. – appoggia tutto sul tavolino.
Quindi fa un inchino e se ne va chiudendo le tende viola dietro di sé.
Ok, è arrivato il momento della resa dei conti.
Mi appoggio allo schienale del divano, faccio un respiro profondo e mi preparo mentalmente qualche scusa, qualche giustificazione, ad esempio che è stato Teru a mandarmi qui a mia insaputa... tanto già lo odia... qualsiasi cosa, pur di non dover subire la furia di Tsukki, che mi fa più paura del mio nome scritto sul Death Note.
Tsukki prende la sua birra dal tavolino, ne beve un lungo sorso, quindi riappoggia il bicchiere e si volta verso di me con un'espressione indecifrabile sul viso. È ancora pallido, un lieve tremore alla palpebra destra.
Prendo anch'io la mia birra e ne butto giù mezzo bicchiere tutto d'un fiato.
Sento un leggero calore diffondersi nello stomaco, e il gas che si agita nella mia trachea per uscire, ma lo trattengo. Evidentemente qualche bollicina deve essermi finita nel cervello, perché i miei neuroni ubriachi mi fanno agire prima ancora di rendermi conto di cosa sto facendo.
Poggio il bicchiere e, sorridendo, allungo la mano destra verso Tsukki.
- Ciao. Piacere. Sono LittleFrog. – gli dico di getto.
Tsukki mi fissa stupito, e per un lungo istante temo che possa, nell'ordine: andarsene, darmi un ceffone, insultarmi.
E invece sorride.
Sorride!!!!
Avvolge piano la mia mano con la sua, e risponde.
- Ciao. Io sono WhiteLion. Piacere mio. -
>>> EPILOGO <<<
Non so bene nemmeno io perché, ma proseguo in questo Role Game dei due sconosciuti.
Gli racconto chi sono, e cosa faccio nella vita. E ammetto che raccontare di me, di Yamaguchi Tadashi, e non "del ragazzo di Tsukki", è strano e liberatorio. Gli dico cosa mi piace, e cosa non mi piace. Molte cose le sapeva già, ma su alcune solleva le sopracciglia, come se fossero una novità. Forse lo sono. Forse io stesso non ho mai avuto il coraggio di dirgliele.
E per me è lo stesso, mi piace ascoltare Tsukki per com'è quando è solo Tsukki. Sempre bellissimo, ma ancora più intrigante.
Ma dopo una decina di minuti si zittisce, e dopo essersi cacciato in bocca una manciata di noccioline si toglie gli occhiali e li poggia sul tavolino.
Quello mi spaventa davvero.
Perché Tsukki se li toglie solo per fare sesso, o per fare un discorso serio, davvero serio.
E non credo che ora voglia fare sesso.
- Ok, Yams, finiamola qui con questa sceneggiata. – dice asciutto.
Non gli rispondo, e lui continua, cupo in volto.
- Non mi posso incazzare, né puoi incazzarti tu. Abbiamo fatto la stessa cosa. Quindi parliamone serenamente. E per quanto io possa dirti che non ero partito con l'intenzione di venire qui e trovare qualcuno da scoparmi, so che lascia il tempo che trova. – dice.
- Ma spero che tu mi creda. – aggiunge dopo un attimo.
E continua, lo sguardo che si addolcisce.
- È stato anche divertente fare finta di non conoscersi, ma la verità è che mi sono iscritto su quell'app perché avevo paura. Per quanto io ti ami e stia bene con te, e ti prego di credermi, avevo anche paura di perdere delle opportunità. Mi sono detto che a vent'anni dovevo provare anche altro, che mi avrebbe dato la risposta definitiva. Se non avessi trovato nessuno con cui stavo meglio che con te, allora era davvero il nostro destino stare insieme per sempre. – mi spiega guardandomi negli occhi.
Fa male quello che mi dice, ma mi rincuora che non abbia nemmeno espresso a voce alta l'alternativa contraria. E poi, è lo stesso per me.
Ora sorride, e mi guarda con dolcezza.
- Ecco, il fatto che sia ancora tu il mio 100% di match, mi ha già dato la risposta che cercavo. Solo Yams è meglio di Yams... -
E prosegue, di nuovo serio.
- Ma ora ho bisogno di sapere cosa ha spinto te... - la voce che si spegne in un sussurro, il timore palpabile che quello che gli dirò potrebbe non piacergli.
Cerco di recuperare un po' di lucidità, e gli apro il mio cuore come ha fatto lui con me.
- Lo stesso, Tsukki, lo stesso motivo. Anzi, a dirti la verità non è nemmeno stata un'idea mia... - mi sento un po' meschino a puntualizzarlo, però è la verità.
- Teru! Lo ammazzo. – dice pacato, ma leggo una scintilla nei suoi occhi che non capisco se è divertimento, sollievo o istinto omicida.
Rido.
- Beh, è vero che l'idea è sua, ma anche io comunque mi sono fatto convincere. – ammetto abbassando la testa, ma poi la rialzo e proseguo.
- Anche per me, è stata la stessa cosa, gli stessi dubbi. Ho iniziato a farmi delle domande... Sei il mio primo ragazzo, il mio primo amore. È giusto che tu sia anche l'ultimo? –
Ammetto anche con lui la domanda cruciale attorno a cui gira tutta questa storia, mentre abbasso lo sguardo sulle mie mani strette e nervose.
- E hai trovato la risposta che cercavi? – mi chiede in un sussurro.
Guardo di nuovo il 100% sull'espositore ed il mio sorriso si apre.
- Sì. Credo di sì... - gli rispondo guardandolo dritto negli occhi.
Tsukki si avvicina e mi prende le mani tra le sue.
- Tadashi, vuoi che ci prendiamo una pausa? Non mi sembri sicuro. Vuoi che cominciamo a frequentare altre persone? -
Vedo che si sta facendo violenza nel farmi questa proposta, il suo volto è pallido e tirato.
E per un istante, per un solo istante, la prendo davvero in considerazione. Potremmo provare a vedere altre persone. Facendolo in maniera consenziente, quantomeno, senza bugie e sotterfugi.
Ma poi guardo i suoi occhi, così caldi e profondi. Sento le sue mani forti che stringono le mie. E capisco che nessuno sarà mai come Tsukki per me.
Il mio 100%.
Mi avvicino e poso le mie labbra sulle sue, le sfioro piano e gli rispondo con sincerità.
- No Tsukki. Voglio solo te. -
Mi bacia di rimando e sospira sollevato mentre mi cinge con le braccia e mi stringe a sé.
- Allora dobbiamo fare un passo ulteriore nel nostro rapporto, in fondo siamo un rarissimo 100% di match... -
Ridacchia e prosegue.
- Forse, come due anni fa quando siamo venuti a Tokyo, è il momento di rimetterci un po' in discussione, di comunicare di più, di essere sinceri su tutto, fino in fondo. – mi dichiara solenne.
E dopo un attimo di pausa mi chiede.
- Sei d'accordo? Cosa ne pensi? -
Mi rendo conto che lo pensa davvero, che davvero vuole rimettersi in gioco, proprio perché Tsukki che mi chiede se sono d'accordo è una novità. Una novità davvero interessante.
- Sì... Sono d'accordo... - gli sorrido ancora mentre annuisco.
Mi stringe ancora di più nel suo abbraccio, e si impossessa ora delle mie labbra, mi invade lentamente, mi assapora piano e io mi sciolgo come un cubetto di ghiaccio in piena estate.
Quando i nostri respiri cominciano a farsi più affannati, però, si stacca. Resta un istante ad occhi chiusi e poi li riapre nei miei.
- Yams... - susurra.
- Dimmi. -
- Andiamo da te adesso? In camera tua? – la sua voce ancora sommessa e roca.
- Ok Tsukki... ma perché? – gli chiedo con un sorriso sornione.
E anche il suo sorriso è ammiccante, ma non per il motivo che credo io, perché mi risponde.
- Voglio leggere i tuoi Yaoi! -
☽˜°•°˜☾
Angolo dell'autrice
Sono stata molto combattuta se pubblicare l'epilogo o meno. Onestamente mi piaceva anche il finale aperto, lasciando al lettore di immaginare come sarebbe finita tra Yams e Tsukki.
E quindi lo chiedo a voi!
Fatemi sapere se vi è piaciuto leggere l'epilogo, o se avreste comunque apprezzato la storia anche senza. O addirittura di più...
≧^◡^≦
Grazie!
<3
☽˜°•°˜☾
PUBBLICATO: 20/01/2022
RIPUBBLICATO: 19/05/2022
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