La regola di questa sfida consisteva nello scrivere, con un massimo di 3000 caratteri (spazi esclusi), le emozioni che suscitava l'immagine in alto (che andava scelta da ogni concorrente). L'immagine è una screen che ho ripreso dal PC durante una mia partita coi videogames.

Un'aula molto ampia e arieggiata, banchi in disordine, femminili stridii, maschili brusii; un atterrito volto sfregiato e piagnucolante.

Spicca la nonchalance di una longilinea sedicenne di un metro e sessantasei, contro un ghigno di un imponente quindici centimetri in più d'omaccione.

"Adesso paghi la sua penna che voleva farci vedere, era un ricordo di un caro!" pacata determinazione in castane iridi ricolme di giustiziera voglia.

All'inevitabile risposta volgare, il paio di jeans femminili sferzano a un metro dalle piastrelle: le Prada bianconero schioccano contro le virili corpulenze, esortando quasi un'esibizione provata per un Saggio. Una serie di circolari destri ripetuti contro i fianchi; poi, poggiato a terra il rigido trentacinque, si dà spinta con quest'ultimo, sollevando un rapido ascendente sinistro sulla grossa mano opposta.

Il cattivo incassa senza averli neppure visti, concentrato sghignazzante sulla pancia scoperta sino all'ombelico e il chiaro viso, tutt'altro che madidi. Dopo pochi secondi si tocca l'arto dolorante; i sensi di superiorità scompaiono dall'arcuato faccione, perché:

"L'ho visto dalla finestra che lo hai seguito per derubarlo, ma ti hanno visto pure giù e allora l'hai inseguito fin qui, urlando che ci avrebbe provato con la tua ragazza. Vattene via da questa classe, se non vuoi farti male... nessuno ti crede!" la ramanzina ha toni da impavida eroina: istigano lui ad insultarla. Insulti che vengono ovattati da uno spettatore. "L'ha fatto anche con altri, è abituato a pestarli con molte scuse. Helen, non è come quei bulli che hai picchiato in prima e seconda, sta' attenta!"

Prima che terminasse il fuori coro, l'aggressore volta lo sguardo e la deambulazione verso chi ha parlato.

Due candide mani smuovono un banco. Risuona "No, non ci pensare nemmeno, lascialo stare!" mentre sferra un calcio diagonale, elevato dall'intero corpo grazie al poggia-fogli per studenti, fino al largo collo del nemico. Lui emette un verso strozzato e si rivolge nuovamente verso la giovane, arrabbiato.

Mentre si sfiora il pomo dolorante, tenta di afferrarla lanciandosi alla disperata, ma... non si accorge della posizione mutata dell'avversaria: fessure socchiuse, posizione mista tra una ballerina in posa e capoeira.

I lisci capelli svolazzano, insieme all'orecchino a forma di catena in finto ferro, mentre il rigido braccio destro si frappone per sfruttare lo sbilanciato corpo maschile. Con versetti da guerriera, esalta una ginocchiata sinistra all'addome.

Lui si aggomitola, al punto tale da permetterle di effettuare una doppia giravolta su sé stessa, e distendere braccio destro e pugno chiuso: un anello di ferro contro il muso.

La ballerina si tocca l'arto, mentre una valutazione sovviene dalle retrovie. "Oddio, Helen ha tirato un pugno, non l'aveva mai fatto prima!"

Risponde con aria imperiosa, fissando però l'imminente sconfitto. "Ho cambiato pettinatura da castana a bionda, non solo per apparire, ma anche per un cambio netto!"

L'aggressore la guarda negli occhi furente, biascicando battute sessiste, ma lei abbassa lo sguardo... non certo per paura. Smuove le sottili labbra con la consapevolezza di essere la ragazza più pericolosa del Liceo. "Ora vediamo se sono solo parole o fatti!"

Saltella sul posto, per poi innalzare l'indurito pilastro destro sino ai genitali. Impossibile per lui schivare quel colpo critico: K.O.

Helen si avvia celere verso l'uscita dell'aula, acclamata da tutti. "Non è stato nulla, ho solo provato queste mosse durante le lezioni di danza! Vado dal Preside a riferire".

Fu sospesa per due giorni, subito dopo essersi ricoperta la mano destra di crema per la pelle, mentre il Preside le urlava contro.

Non protestò, convinta che fosse il ragazzaccio umiliato a meritare quel trattamento.

La mattina seguente, libera di andare ovunque lei volesse, incontrò una vecchia conoscenza, ammaliata dal suo nuovo look.

Ma questa è un'altra storia...

Si dice solo che, il giorno dopo che Helen divenne bionda, divenne la più celebre e allo stesso tempo temuta ragazza del suo Liceo...

Da assente.