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YugBam

Vi rendo partecipi del disagio, dato che questa os è nata da ciò:

BamBam: Yugyeom penso che tu abbia qualcosa che mi appartiene...

Yugyeom: Che cosa? Il tuo cuore? Queste frasi con me no-

BamBam: No coglione, hai la mia camicia. Ridammela subito che mi serve.

Yugyeom: ...

Vabbé va, iniziamo.

<Yugyeom, rivoglio la mia camicia> disse BamBam, entrando nella loro stanza, richiudendosi la porta alle spalle.
Il minore subito balzò in piedi e lo abbracciò, constatando che, nonostante si fossero visti poche ore prima, il ragazzo gli era mancato davvero tanto.
<Ok, più tardi la troverai già lavata e ripiegata> sussurrò in risposta, stringendo poi le braccia attorno al collo dell'altro, guardandolo negli occhi, con un sorriso stampato in volto.

Il maggiore portò le mani sui fianchi magri del più piccolo, non potendo però ricambiare il sorriso.
<No no, la voglio adesso. Mi serve urgentemente> replicò, e inarcò un sopracciglio non appena notò il repentino cambio d'umore di Yugyeom.
<Perché sei arrossito?> gli chiese, confuso.
Il minore si allontanò appena da lui, distogliendo lo sguardo dal suo, ora più curioso che altro.

<V-vuoi che mi spogli...qui? Davanti a-a te?> mormorò Yugyeom, mordendosi il labbro inferiore, arrossendo sempre di più.
BamBam ghignò, riavvicinandosi lentamente al più piccolo.
<Oh, quindi è questo il problema? Non vuoi spogliarti davanti a me?> continuò ad avanzare, spingendo, di conseguenza, Yugyeom ad arretrare sempre di più, fino a quando quest'ultimo non si trovò stretto tra il corpo del maggiore e il letto, su cui si lasciò cadere.

BamBam ripeté i suoi movimenti, chiudendo nuovamente il minore tra sé e il materasso, le gambe ai lati del bacino dell'altro.
Portò due dita sotto il suo mento, facendo incontrare i loro sguardi.
<Non credi che, dopo la scorsa notte, sia assurdo imbarazzarti così solo per togliere la camicia?> lo provocò, tracciando il contorno della sua mascella con un dito, scendendo poi sul collo, accarezzandolo delicatamente fino a raggiungere il colletto della camicia.

Yugyeom si costrinse ad ignorare l'imbarazzo e a parlare, nonostante concentrarsi con BamBam che slacciava i bottoni della camicia e continuava a sfiorargli petto e addome gli costasse un certo sforzo.
<D-dai, non scherzare... Esci, così t-ti posso ridare la-> fu interrotto dalle labbra del maggiore, premute prepotentemente contro le sue in un bacio vorace e passionale.
Subito ricambiò, portando una mano sul retro del suo collo, tirandolo maggiormente verso di sé.

Il più grande dei due portò le proprie mani sul viso del minore, accarezzandogli dolcemente le guance e avvicinandosi ancora di più a lui, facendo assaporare maggiormente ad entrambi quel bacio bagnato e bisognoso che si stavano scambiando.
Poi, senza mai interrompere il contatto tra le loro labbra, percorse con le dita il suo corpo perfetto, tracciando i lineamenti dei muscoli, finendo a slacciare e poi rimuovere la cintura che gli reggeva i pantaloni.

BamBam si staccò solo qualche minuto dopo da Yugyeom, per mancanza di ossigeno, spostando la propria attenzione più in basso, scansando il tessuto leggero della camicia con le mani per farsi spazio sul corpo del minore.
<Ti sei forse già dimenticato? Hai già scordato come hai urlato il mio nome tutta la sera?> gli sussurrò ad un orecchio, percorrendo lentamente con le dita di una mano la sua pelle fino al bordo dei pantaloni, mentre l'altra continuava ad accarezzargli il petto.

Il minore sospirò, cercando di controllarsi dal gemere, per non darla vinta al più grande.
Ma, suo malgrado, finì per emettere un verso strozzato quando i denti di BamBam si chiusero attorno ad un suo capezzolo, accompagnati dalla lingua, tirandolo verso l'alto, mentre l'altro veniva catturato dalle sue dita magre.
Yugyeom chiuse gli occhi, affondando la testa tra i cuscini, ammettendo a sé stesso che sì, quelle sensazioni gli ricordavano eccome la bellissima notte passata con BamBam.

Quest'ultimo si staccò dal suo petto, scendendo ancora.
Baciò e leccò il suo addome, ghignando ogni volta che sentiva Yugyeom bloccare in gola un qualche verso di piacere.
Arrivò ai suoi pantaloni, che slacciò velocemente e, aiutato dal più piccolo che sollevò i fianchi, abbassò fino alle ginocchia.
Lasciò una serie di baci e morsi nel suo interno coscia, spostandosi sempre più verso l'inguine.

Poggiò le labbra sul suo membro, ancora coperto dai boxer, bagnando con la saliva la tela nera e facendo scappare un gemito al minore.
Rialzò il capo, tornando a guardare Yugyeom, continuando il lavoro che aveva iniziato precedentemente con la mano, muovendo il palmo aperto su e giù lentamente.
<Allora? L'imbarazzo è scomparso all'improvviso?> chiese, abbozzando un sorriso, perché torturare il minore era la cosa che più amava fare.

<S-smettila...> mugugnò Yugyeom, sollevando il bacino e spingendolo verso BamBam, sperando così di fargli capire cosa volesse senza doverlo dire ad alta voce.
Il maggiore prese la punta dell'erezione, che spuntava dall'intimo, tra le labbra, mentre con una mano continuava a masturbarne l'asta, causando diversi ansimi al più piccolo.

Poco dopo lo liberò anche dai boxer, iniziando a stuzzicare la sua lunghezza con le dita, finendo col prenderla in bocca completamente.
Yugyeom gemette acutamente, alzando i fianchi e guidando BamBam nei movimenti, portando le mani tra i suoi capelli biondi e tirandoli leggermente.
Il maggiore incavò le guance, succhiando con più foga, stimolando la punta anche con la lingua, fino a far venire Yugyeom nella sua bocca.

Allora risalì verso il suo, baciandolo rudemente, facendogli assaggiare il suo stesso sapore, mentre si affrettava a spogliarsi del tutto.
Si allungò per raggiungere un cassetto, e da esso estrasse, in modo goffo ed impaziente, una boccetta di lubrificante e una confezione di profilattici.
Separò appena le sue labbra da quelle di Yugyeom, sussurrandogli: <Se ti faccio male dimmelo, mi fermo subito>

Una volta ricevuto un cenno d'assenso dal minore, si versò una quantità abbondante del liquido fresco sulle dita, allargando poi le gambe del più piccolo.
Accarezzò in circolo la sua apertura, cercando di essere il più delicato possibile.
Yugyeom gemette per il freddo improvviso, e poi di nuovo quando BamBam inserì il primo dito in lui, iniziando a prepararlo.

Il maggiore lo mosse in circolo, arricciando appena le falangi, sperando di non fargli male.
Continuò così fino ad aggiungere un secondo dito, poi un terzo, fino a quando Yugyeom prese a gemere con più frequenza e più insistenza ad ogni suo movimento, facendogli capire di essere pronto.
Allora si allontanò, prese un preservativo, lo srotolò sulla propria erezione e, dopo aver lubrificato anche quella, entrò nel più piccolo.

Sospiri, ansimi, gemiti, ma soprattutto urla, questo fu ciò che accompagnò la loro unione.
Ma sopratutto, fu ciò che impedì al resto del dormitorio di rilassarsi.

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No, non so finire una one shot seriamente.
È più forte di me.

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