Capitolo 37 - Beta Chi
Faith si odiava.
Odiava con tutta sé stessa la bestia che dentro di lei le impediva di distogliere lo sguardo.
Egli era venuto a prenderla.
Due rombi del motore la avvisarono del suo arrivo.
Aveva parcheggiato la sua Ferrari alle spalle della Chevy, cosa che fece apparire quest'ultima più usurata e polverosa di quanto non fosse in realtà.
Dio come mi odio!
Lo aveva trovato in piedi, accanto alla macchina, poco oltre il posto di guida. Il mento tra le mani appoggiate sul tettuccio.
Camicia bianca, pantaloni scuri, polacchine blu, capelli appena tagliati, perfetti in ogni loro onda e sorriso onnipresente.
L'aveva avvertita.
La Beta-Chi non era certo la Omega-Lambda. La squadra di football della seconda non era certo al livello della rinomata ed elegante confraternita dei finanziatori, o per meglio dire, dei figli e nipoti di essi. Qui si poteva entrare solo se invitati o se potevi permetterti una Ferrari.
L'intero pomeriggio era trascorso per Faith nella spasmodica ricerca di un vestito decentemente elegante ma che non attirasse l'attenzione - alla fine Maya le prestò un suo tubino nero senza maniche che le andava stretto - ed interrogandosi sul possibile motivo per il quale anche Harry e Alissa erano stati invitati.
Eppure la pelle chiara che ricopriva i sedili, i lucidi inserti in radica sugli spigoli del cruscotto erano luccichii irresistibili e pericolosi per piccola farfalla Faith che, dimentica del restante universo, li sfiorava con il rischio fossero trappole luminose per le piccole ed inesperte farfalle come lei.
« Bella vero? »
«Sì... ma sinceramente mi sembra uno spreco inutile di denaro! E poi preferisco la moto! »
« La volpe e l'uva! »
« Che intendi? »
« Dai! Pensi sia davvero cosi stupido? La macchina, Harry... tutte cose che non puoi avere e per questo tendi a sminuirle. Pensi davvero non sappia qual è il mio compito di stasera? »
« Il tuo compito? »
« Ah! La gelosia! Guarda dove ti ha portata! Tra le grinfie di Cameron, lo stronzo per eccellenza, il divoratore di donne, il... »
« Non so di cosa tu stia parlando, ma sullo "stronzo" non ti contraddico! » obiettò stizzita.
« Vuoi sapere per quale motivo ho accettato il tuo ripensamento pur sapendo quanto mi stessi usando? »
« Io non... »
« Per il semplice motivo che sono sicuro inizierai ad apprezzarmi se mi conoscerai un po' meglio. Per fare questo sono disposto anche a farti da spalla e far ingelosire Harry! »
« Non... »
« Dai smettila di negarlo! Vuoi trascorrere l'intera serata a negare a me, e a te stessa, la verità. E poi hai fatto un favore anche a me: in primis ho una scusa per Savannah se qualcuno ci vede insieme e secondo non va neppure a me che una Enfield giri per casa! »
« Stai parlando di Alissa? »
« Oh sì! Se pensi che io sia machiavellico è perché non la conosci abbastanza! »
« C'è qualcosa che dovrei sapere? »
« Sappi solo che è parecchio ricca e potente. Ma non preoccuparti! Stammi vicina e non ti succederà nulla! »
« Ma se è tanto ricca perché lavora al North? »
« Dispute in famiglia sull'uso dei soldi... storia lunga. »
Una lunga fila di berline erano parcheggiate lungo la strada nonostante molti dei confratelli vivessero all'interno di quella che, a differenza della Omega-Lambda, era in tutto e per tutto una villa.
« Benvenuta Faith! Benvenuta nella mia confraternita! »
© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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