Shanks
(T/n)= Tuo nome
(T/c)=Tuo cognome
Usciì attirata dai rumori e dalle urla provenienti dal ponte. Cosa stava succedendo là sopra? Mi trovai di fronte a uno spettacolo terrificante. I membri della ciurma erano impegnati a scontrarsi con degli altri pirati, ma sembravano molto più forti. Mi misi in un angolo cercando di sfuggire ai colpi, preoccupata per quello che sarebbe potuto succedere. Uno strano tizio con una sigaretta in bocca si avvicinò a me. Deglutiì. "Sei un membro di questa ciurma?" Accennai un sì. In realtà non ero un vero e proprio membro, ma che altro potevo dire? "Capitano, che ne facciamo di questa?" Un uomo con i capelli rossi si avvicinò a noi. "Eh dai, Beckman! Non me la terrorizzare così!" "Faceva parte della ciurma." Rispose l'uomo seccato. "Lasciami solo con lei." Iniziai ad agitarmi, cosa voleva da me? "Non avere paura, non sono abituato a far del male alle belle ragazze. Io sono Shanks." E mi sorrise tendendomi il braccio. "(T/n), (T/c)." E, esitante, gli strinsi la mano. "Allora, (T/n), ti andrebbe di unirti alla nostra ciurma?" Rimasi in silenzio, non sapendo cosa rispondere. "Andiamo, non vorrai restare qui tutta sola?" Mi sfuggi un mezzo sorriso, sembrava un tipo simpatico. Accennai un sì. "Vieni allora!" Notai una cosa. Quel pirata aveva solo un braccio. Lo seguiì. "Ragazzi, lei è (T/n) e ho pensato che potrebbe rimanere del tempo con noi. Che ne pensate?" Ci furono esclamazioni di gioia. "Allora dobbiamo festeggiare!" Tutti urlarono felici. Ma dov'ero capitata?
"Eccoci arrivati!" Il capitano aveva detto che avrei potuto avere una stanza tutta per me. "Scusami, (T/n), forse è un po' piccola per essere definita una stanza, ma..." "Va benissimo... Grazie." Shanks mi guardò sospettoso, poi mi sorrise. "I festeggiamenti comunque sono solo rimandati a quando raggiungeremo una certa isola, non ti preoccupare." "Va bene." "E se c'è qualche problema dimmelo." Gli sorrisi e mi lasciò. Era vero; la stanza non era molto grande, ma era la mia stanza, dove avrei potuto dormire e dove avrei potuto passare del tempo da sola, senza rendere conto a nessuno di quello che facevo e di quello che pensavo. Sospirai e mi gettai sul letto.
Qualche ora dopo qualcuno bussò alla porta. "Avanti!" Dissi sedendomi sul letto. "Non ti disturbo?" Shanks comparve dietro la porta. "No, no." "E posso entrare?" "Certo." Risposi confusa. Il pirata entrò e si sedette accanto a me sul letto. "Allora, (T/n), per quel poco che hai visto... Come ti sembriamo?" "Strani." Risposi senza pensare, abbassai subito lo sguardo imbarazzata. Shanks rise e posò una mano sulla mia spalla. Rabbrividiì a quel contatto. "Comunque fra poco arriviamo, preparati." Io deglutiì. "Va bene."
Solo che non avrei mai immaginato di dovermi preparare a una cosa del genere: quelli sì che erano dei veri festeggiamenti. Quando avevano attaccato la nave sulla quale mi trovavo sembravano pirati senza scrupoli, mentre ora... Delle persone che si divertivano e che si godevano la vita. "Capitano, comunque non è giusto che solo tu abbia potuto godere della presenza di (T/n)..." "Ahahah! Sono io il capitano di questa nave; è logico che debba cercare di far ambientare i nuovi arrivati!" "Solo quando si tratta di belle ragazze..." "Cosa vorresti insinuare?" A quel punto abbassai lo sguardo perdendo il filo della conversazione. Forse mi ero illusa pensando che Shanks non fosse come il mio capitano... Per quale altro motivo mi avrebbe tenuta con sé altrimenti?
La mattina seguente andai nella stanza del capitano. "(T/n)... Che ci fai qui a quest'ora? Ti serve qual..." Sgranò gli occhi nel vedere che avevo lasciato scivolare il mio vestito a terra. Io abbassai lo sguardo. "Che cosa stai facendo?" La sua voce era diventata seria. "Ho pensato che..." Mi bloccai sulle ultime parole. Lo sentiì avvicinarsi e presi un profondo respiro, pronta a fare quello che dovevo. Qualcosa ricadde sulle mie spalle. Era il mantello di Shanks. "Pensavi che ti avessi presa con noi solo per questo motivo?" Accennai un sì con la testa, confusa. "Da dove ti è venuta questa idea?" "Il capitano dell'altra..." E mi strinsi nel mantello, mentre le lacrime iniziavano a scendere dalle mie guance. Sentì il braccio di Shanks avvolgersi attorno a me, avvicinandomi al suo petto. Per un attimo mi irrigidiì e sgranai gli occhi, poi mi aggrappai a lui iniziando a singhiozzare. "Tranquilla, (T/n)... Calmati." E mi diede un bacio sulla testa. Finalmente riusciì a calmarmi. "Scusami..." Sussurrai. Mi sollevò il mento. "Non ti preoccupare. Qui nessuno ti farà fare qualcosa che non vuoi, okay? E chiunque oserà avvicinarsi a te dovrà vedersela con me." Gli sorrisi. "Grazie, Shanks." Quel pirata mi stava facendo sentire al sicuro e a casa, per la prima volta da anni. La mia vita sarebbe potuta cambiare... E sicuramente in meglio.
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