Sabo | sirena
Sentiva i raggi del sole penetrarle la pelle, scaldandola. Nelle profondità marine era difficile riuscire a percepire la luce così intensamente. Suo padre non amava che rischiasse così la sua vita solo per provare qualche nuova emozione, ma lei non poteva evitare di disobbedire puntualmente. In particolare da quando, qualche tempo prima, aveva salvato quel giovane dalla violenza delle onde.
Ricordava con estrema chiarezza i dettagli di quel volto che tanto l'aveva colpita.
Ripensando al loro primo incontro doveva ammettere che le circostanze erano state alquanto bizzarre.
Si trovava sempre in una delle sue incursioni sulla superficie a godere della bellezza della luce del sole quando la nave di Sabo era apparsa all'improvviso, ma la sirena era troppo persa nella bellezza dell'aria e non si era resa conto del pericolo.
"Una sirena!" Questa voce l'aveva bruscamente riportata alla realtà dei fatti. Per un breve attimo aveva osservato il viso del giovane rimanendo incantata dalla sua bellezza.
"Sabo, dove?" Un'altra voce maschile risuonò in lontananza. (T/n) allora si svegliò dal suo sogno ad occhi aperti e si affrettò a gettarsi in acqua, fin troppo consapevole dei rischi che correva restando in superficie. Era risaputo che una sorte di catene attendeva chi veniva catturato dagli umani.
E, per quanto quell'umano potesse avere risvegliato qualcosa in lei, non poteva cadere vittima di un stupido abbaglio.
Peccato che il destino avesse in serbo altro per lei.
Qualche ora dopo il mare aveva iniziato a cambiare improvvisamente.
(T/n) aveva sentito più volte i racconti della violenta forza distruttiva con la quale vento e acqua si univano per creare un inferno durante le tempeste.
Non desiderava assaporare solo i caldi raggi del sole, ma anche quei sublimi momenti tempestosi.
E quella sembrava essere la sua occasione.
Osservava affascinata il rimbombare dei lampi e il loro bagliore illuminare a scatti la volta celeste coperta di nuvole.
Pericolo e bellezza sommate nell'equazione del sublime.
In quell'idiliaco momento si affacciò alla sua vista colui che sarebbe diventato presto la personificazione del pericolo e della bellezza nella sua vita.
Lo stesso ragazzo incontrato in quel momento fortuito spinto violentemente dalle onde.
(T/n) agì ancor prima che potesse rendersi conto di cosa stesse facendo.
Ma sapeva che un umano non sarebbe potuto sopravvivere a lungo in quelle circostanze.
Si fiondò verso di lui cercando di fare in modo che potesse respirare e di allontanarlo da quella brutta tempesta.
Nella calma di una spiaggia tranquilla, in attesa che il ragazzo si svegliasse, la sirena poté perdersi a osservare quel volto che a lei pareva perfetto. Accarezzò con dolcezza la cicatrice che gli sfregiava il viso, chiedendosi in quale difficile circostanza se la fosse procurata.
Inconsciamente iniziò a intonare una dolce melodia.
Era talmente immersa nei suoi pensieri da non rendersi conto che il ragazzo nel mentre si stava riprendendo.
Si paralizzò sentendo una calda mano stringersi attorno al suo polso.
Sabo era ancora frastornato, nonostante ciò riconobbe il suo stato di agitazione.
"Non smettere di cantare..." Le sussurrò.
Ma (T/n) cercò semplicemente di allontanarsi da lui, stava decisamente esagerando con quel gioco.
Avrebbe finito col farsi del male.
Sabo si protese ancora una volta, nel tentativo di bloccarla, e, finalmente, realizzò con chi stesse avendo a che fare.
"Una sirena!"
"Lasciami andare!"
Sabo si rabbuiò. Pensava veramente che potesse essere uno di quei cacciatori di uomini pesce? Per quanto la cosa potesse offenderlo e rattristarlo non poteva fare a meno di pensare che la sirena avesse tutte le giustificazioni del mondo per essere guardinga.
"Scusami. Non voglio farti del male... Come ti chiami?"
(T/n) era ancora guardinga, ma sentiva che poteva fidarsi di quel ragazzo.
"(T/n)..."
"(T/n)..." Ripeté Sabo ipnotizzando, rendendosi finalmente conto di quanto fosse bella quella sirena. "Io sono Sabo. Grazie mille per avermi salvato!" E le sorrise sinceramente.
(T/n) rispose con un debole sorriso.
Sarebbe volentieri restata col ragazzo ancora un pò, ma altre voci umane iniziarono a riecheggiare in lontananza.
Sabo si girò nella direzione dalla quale provenivano per cercare di capire di cosa si trattasse, ma quando si girò la bella sirena era sparita.
Si alzò e si avvicinò all'acqua per cercarla con lo sguardo, ma sembrava non ci fosse nessuno in quelle acque cristalline.
"(T/n)..." Sussurrò.
Avrebbe voluto sapere di più di lei. Chi era. Da dove veniva? Perché l'aveva salvato? Perché era scappata?
Ma sapeva perfettamente che gli uomini pesce avevano più di un motivo per aver paura degli esseri umani.
Anche volendo, sarebbe stato difficile riuscire a rintracciarla.
Sospirò.
L'unica cosa che avrebbe potuto fare era rivedere il suo viso e risentire la sua voce melodiosa solo nei suoi ricordi.
Accesa la speranza di poterla incontrare in una delle sue avventure marine.
07/09/2021
Buonasera a tutti! è decisamente passato un bel pò di tempo dall'ultima volta che ho aggiornato questa storia, ma d'ora in poi cercherò di regalarvi un nuovo capitolo ogni martedì. 💙
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