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Doflamingo | La favorita

(T/n) si stava recando in biblioteca certa che non avrebbe incontrato nessuno a disturbarla.

Raramente le era capitato di incrociare le altre ragazze in un luogo dove non potessero passare il tempo a ostentare quanto magre e belle fossero.

A volte era sorpresa da quanto stupide potessero apparire a fondare il loro sistema su futili preoccupazioni.

Si sorprendeva anche della mancanza di gusto del Signorino, non riusciva a capacitarsi di come potesse attorniarsi di galline ignoranti.

Forse lo faceva per distrarsi dai suoi mille impegni?

Era talmente immersa nei suoi pensieri che dimenticò che le galline possono beccare e anche piuttosto violentemente.

L'attimo prima stava varcando la soglia della biblioteca, il secondo dopo sentì il pavimento sotto di lei.

Un coro di risate si levò poco distante da lei.

La ragazza rabbrividì.

"Se Doflamingo ti vedesse in questo stato la smetterebbe di spendere tutto il suo tempo con te!"

(T/n) cercò di risollevarsi, ma venne colta di sorpresa da un dolore sordo nel basso ventre.

Le si mozzò il respiro.

"Puntiamo alle gambe, così non potrà più usarle come esca."

Sentì altri due colpi alle gambe, ma cercò di non urlare. Era certa che farlo non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione ulteriormente.

Se avevano deciso di ridurla in quello stato vi era poco da fare, non sarebbe riuscita a fare cambiare loro idea.

Vide una di loro prelevare un grosso tomo dalla libreria.

Cosa? Mi state dicendo che quella sa leggere? Incredibile.

Ma non si azzardò a pronunciare le parole ad alta voce. Anche perché temeva di avere intuito quale fosse lo scopo di quel libro.

Deglutì, sperando che non le causasse danni permanenti.

Sarebbe stato alquanto spiacevole.

Alzò le mani per difendersi, ma una di loro la tenne ferma, mentre l'altra scagliava il volume proprio contro il suo occhio.

(T/n) dovette lottare per non urlare in preda al dolore.

"Bene. Ora dubito che il Signorino possa avere anche solo il coraggio di guardarti in faccia!" E se ne andarono ridendo.

La ragazza attese che si allontanarono, poi si lasciò andare sul pavimento, iniziando a riversare un infinito fiume di lacrime.

Attese che il dolore si attenuasse e poi provò a tornare alla sua stanza.

Fortunatamente non era molto distante dalla biblioteca, ma il breve viaggio le causò comunque dolori lancinanti.

Arrivata si premurò di chiudere la stanza a chiave, non voleva rischiare altre visite indesiderate.

Infine prese coraggio e andò a guardarsi allo specchio.

Il suo occhio sinistro era circondato da un poco rassicurante alone nero.

Le scese una lacrima solitaria.

Le altre avevano ragione.

In quello stato Doflamingo si sarebbe rifiutato di guardarla.

Con le lacrime agli occhi si diresse verso il bagno, un pò di acqua bollente l'avrebbe aiutata a calmarsi e a prendersi cura delle sue ferite.

Doflamingo rientrò al castello in serata, le sue affascinanti ragazze pronte ad accoglierlo dopo la cena, ma presto tutte si resero conto di quanto l'uomo sembrasse irritato.

Dopo quasi un'ora di attesa sbollì. Sapeva che (T/n) era molto meno esuberante delle altre, ma dove cavolo si era cacciata?

"Dov'è (T/n)?" Chiese in tono tagliente.

"Non si è ancora degnata di uscire dalle sue stanze. Eppure sapeva che oggi avresti fatto rientro dal tuo lungo viaggio. Non ti preoccupare di lei..."

"Mi sono stufato di voi, scansatevi."

E si diresse verso la camera della ragazza. Non l'aveva certo assoldata per leggere nella sua camera.

Trovò la porta chiusa a chiave a bloccarlo.

Si spazientì. Usò il suo frutto del diavolo per forzare la serratura.

Trovò la ragazza distesa sul letto, ancora in accappatoio.

Si tranquillizzò.

"Ti eri addormentata, piccola mia?" E si accostò a lei.

(T/n) si risvegliò di scatto, allontanandosi istintivamente dal nuovo arrivato.

"Ah... Doflamingo? Mi..."

Sgranò gli occhi ricordandosi di cosa le avevano fatto le altre. Abbassò lo sguardo. Ora l'avrebbe sicuramente cacciata.

Il pirata le accarezzò il livido. La ragazza si ritrasse, le faceva ancora particolarmente male.

L'occhio di Doflamingo si spostò sulle gambe di lei, anche queste cosparse di lividi.

L'estrema calma di Doflamingo iniziava a preoccupare (T/n).

"Mi dispiace. Non volevo mi vedessi così... se non mi vorrai più lo capirò..."

Per quanto mentre lo diceva calde lacrime le rigavano il viso.

"L'unica cosa che voglio ora è torturare a morte chiunque si sia permesso di toccarti."

Rise di fronte allo sbalordimento della ragazza.

"Sono state le altre vero? Fufufu. Pensavano che ridurti così mi avrebbe allontanato da te. Allora devono avere capito quanto non potranno mai essere alla tua altezza. Non ti preoccupare (T/n), farò rimpiangere loro di essere nate."

"Non devi per forza essere così violento Doflamingo, ti prego."

"Ma io ti amo (T/n). E non posso passare oltre quanto accaduto. Domani sistemerò la questione, ma questa notte non ho intenzione di lasciarti sola."

E le sue calde labbra furono su quelle di (T/n). Delicate, come se avesse paura di romperla.

La ragazza si lasciò andare completamente al pirata, felice che i suoi sentimenti fossero ricambiati.

21/09/2021

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1. X-Drake - Geisha

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