(T/n)=Tuo nome

"Signorino, volevo... Sì ecco volevo ringraziarla per l'opportunità che mi ha dato di entrare a far parte della famiglia Donquixote, ne sono onorata!" Doflamingo mi si avvicinò e mi accarezzò il viso con una mano. "Hai dimostrato di poter farvi parte. È un piacere averti con noi. Vorrei che la smettessi di essere così formale." Lo fissai perplessa. Tutti lo chiamavano così, che problema c'era? "Perché? Mi sembrava di aver capito che tutti ti chiamassero così..." Doflamingo sorrise. "Questo è vero, ma preferirei che tu non lo facessi." "V-va bene." Risposi, anche se la cosa mi preoccupava parecchio, insomma era di Donquixote Doflamingo, membro della flotta dei sette e re di Dressrosa che stavamo parlando e non di una persona qualunque. Era ovvio che mi suonasse strana una richiesta simile da uno come lui. Anche perché questo mi illudeva che io potessi significare qualcosa per lui, che magari stesse cercando qualcosa di più con me, ma questa sensazione durava solo per quei brevi momenti che passavamo insieme da soli, poi mi rendevo conto di quanto fossero infondate queste fantasie.

Mi preparai per la cena con tutta la famiglia, all'inizio ero rimasta un po' sorpresa da questa cosa, ma naturalmente ero riuscita ad abituarmi a questa novità.Eravamo sempre tutti presenti e insieme mangiavamo, parlavamo e ridevamo, ma quella sera le cose sarebbero state diverse.

"(T/n), resta qua. Devo parlarti." La voce di Doflamingo sembrava particolarmente seria. Cos'era successo? Non mi sembrava di aver fatto nulla di male negli ultimi giorni e avevo portato a termine tutte le missioni che mi erano state affidate. Il signorino attese con pazienza che tutti si allontanassero mentre io lo guardavo con un'ansia crescente. Onestamente avevo paura di quello che sarebbe successo. "Bene, finalmente se ne sono andati tutti. Ora posso parlarti." "Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Chiesi in preda all'ansia. Doflamingo si alzò ridendo. "In realtà sì... Credo che tu abbia fatto qualcosa." Oddio. Abbassai lo sguardo. "C-cosa ho fatto?" Chiesi con voce tremante. Doffy mi sollevò il mento. "Lo scacco matto al re, mia cara." Lo guardai confusa. Cosa avrebbe dovuto significare quella frase? "Non capisci, (T/n)? Mi sono innamorato di te." E, senza attendere una conferma o una semplice risposta, mi baciò. All'inizio lo guardavo a occhi spalancati, poi li chiusi, perdendomi nel bacio. Doflamingo sorrise. "Mi sembra di aver capito che anche tu hai gradito. Questo vuol dire che ho qualche possibilità?" Chiese in tono malizioso. Io arrossiì. "Sì, vostra altezza." Doflamingo sorrise.

Fu così che iniziò la nostra relazione. Doffy continuava a mostrare dei lati della sua personalità che non avrei mai pensato avesse. Sapeva come sorprendermi e io ero felice di avere la fortuna di essere al suo fianco, ma soprattutto di avere il suo cuore.

Bussai alla sua porta. "Avanti." Entrai, ma non lo vidi subito. "Ciao, (T/n)." Si avvicinò a me e io arrossiì violentemente. Si era appena lavato e indossava solo una salvietta, che lasciava esposto gran parte del suo corpo. Guardai in basso. "Scusa, Doffy... Posso tornare più tardi..." "Fufufu... E perché? Non ti piace quel che vedi?" "No, non è..." Mi baciò avvolgendo le sue braccia attorno a me, stringendomi a lui. "Doffy..." Sussurrai cercando di allontanarmi da lui. "Dove scappi? È un po' che stiamo insieme ormai, quindi potremmo..." "Ma io non so se..." Mi mise un dito sulle labbra. "Ti fidi di me, (T/n)?" "Sì..." Sollevai, titubante, le mani sui suoi occhiali. "...Posso?" Lui annuì. Allora glieli tolsi, rivelando due splendidi occhi azzurri. Spostai lemani sul suo collo. "Sì, Doffy, mi fido di te." Lui sorrise stringendomi a sé. "Ti prometto che sarà bellissimo, (T/n)."

Vorrei scusarmi per il ritardo, mi rendo conto che è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho aggiornato, ma gli ultimi giorni sono stati piuttosto impegnativi.
Penso che non riuscirò a pubblicare in modo regolare, ma vi prometto che cercherò di fare del mio meglio!
A presto😘