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Grazie.

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«Mi hai mentito! Mi hai ingannato per tutto questo tempo!»
«L'ho fatto perché ti amo!»
«Questo non è amore, Harry, è controllo».
«Che stai facendo? Perché hai fatto le valige?»
«Me ne vado. Non voglio vederti fino a quando non avrai sistemato le cose».
«Non c'è più un cazzo da sistemare, Louis!»

Era l'ultima cosa che mi aspettavo.
Harry mi ha tradito. Mi ha mentito. Mi ha tenuto nascosta una cosa di questo calibro.
Sono un ammasso ambulante di lacrime ed emicrania. Sono seduto al tavolo da pranzo della casa di Bailey e Niall.
Vivo da loro adesso. Mr. Occhi di Ferro mi ha svelato il segreto una settimana fa e abbiamo avuto un litigio talmente furioso da portarmi ad andarmene di casa per non stargli vicino.
Gli ho addirittura tirato dei piatti addosso.
È assurdo, però, che non sia questa la cosa peggiore. O il fatto che il mio cuore stia fallendo come organo funzionale giorno dopo giorno.
No, la cosa peggiore è che qualcuno che lavora per Harry ha scoperto tutto, ogni cosa, e l'ha rivelato ai media.
Evelyn mi poggia una coperta sulle spalle, deve aver notato che sono sempre più pallido e stanco. A volte la becco che piange e vorrei solo poter fare qualcosa.
I miei amici, in piedi davanti a me, a dividerli il tavolo, discutono animatamente.
C'è chi difende Harry e chi difende me.
Intanto alla televisione trasmettono costantemente la stessa notizia, noi, nonostante io cambi canale ogni tre secondi.
Le persone sono matte.
I nostri fan, i miei e di Harry, stanno litigando sul web, per strada, all'aperto... ovunque.
È una rivolta. E fa schifo.
Giustificano Harry, dicono che il suo cuore non dovrebbe darmelo, altri che invece dovrebbe farlo.
È la gente che ama il mio libro e quella che ama i suoi film. Non ci vogliono morti, ma queste paiono loro come le uniche due alternative.
O vivo io o vive lui.
Abbiamo spaccato il mondo a metà.
Mi vibrano le orecchie per le urla che sento. Non ce la faccio più.
Lo so che prima o poi mia madre mi costringerà ad andare in ospedale per farmi ricoverare. Ma una volta lì, che accadrà?
Harry lo verrà a sapere e si farà ricoverare per darmi il suo organo? Dovrò sperare che qualcuno compatibile muoia cerebralmente per diventare il mio donatore?
Sto per avere un mancamento.
Troppe voci, troppe parole.
Basta.
Mi tiro i capelli. Forse il dolore fisico allevia il male alla testa.
A detta del medico che ho incontrato dopo aver saputo cos'ho da Harry, le mie arterie si stanno come intasando. O almeno credo, ero troppo sballato dallo stupore. Ciò comporta il mal di testa.
Zayn, Liam, Niall e Nate sbraitano tra loro e io vorrei sollevarmi e farli smettere.
Vorrei solo...
Mi bruciano gli occhi. Oddio.
Vorrei solo che qualcuno gridasse per me.
«Silenzio!»
Si zittiscono e io guardo dietro di me per capire chi ha percepito il mio desiderio.
Mary, Rose e Bailey sono rientrate, quest'ultima con una valigia da lavoro appresso, ma la persona che ha strillato è...
«Lacy?», sussurra Niall.
Scatto da lei e l'abbraccio. «Lacy!»
È tornata. Sta bene.
La mia migliore amica sta bene e parla.
Niall ci raggiunge e trascina Mary nell'abbraccio di gruppo.
Il pulsare nel cervello si allevia. È vero che il contatto umano aiuta.
Niall bacia in fronte sua cugina. «Ma tu... tu...»
Lei si sposta i capelli e ci mostra un amplificatore acustico. Noto anche le cicatrici sui suoi polsi.
Anche se è stata aggredita, sorride ancora. È la ragazza più forte che conosca.
«Appena ho saputo cos'è successo tra Harry e Louis, ho preso il primo volo. Ho chiesto a Mary di mantenere il segreto».
E ci è riuscita bene.
Nate è in trance, fissa Lacy come fosse una visione. Si sorridono e si abbracciano.
«Sì, bene, tutto questo è molto commovente, ora direi di passare all'azione». Bailey poggia la valigetta sul tavolo e la apre, mettendo in risalto una ventina di fogli.
Mi ero stupito che si fosse rivelata dalla mia parte quando la faccenda si era venuta a sapere. Ero contento del suo aiuto.
«Hai trovato qualcosa di utile?»
«Ovviamente tu puoi rifiutarti di farti operare».
Evelyn mi stringe la mano talmente forte da farmi male.
Bailey si accorge della sua paura. «Ma... non penso tu voglia morire, giusto? Legalmente, puoi rifiutare l'organo di chi vuoi. Molte persone hanno rinnegato la donazione di organi da parte di carcerati. Tuttavia ti avverto, se la situazione diventerà critica... quando lo diverrà... e tu non sarai in grado di intendere e di valore, la scelta passerà al tuo famigliare più prossimo».
I miei occhi scattano su Eve e dalla sua espressione capisco subito cosa farà.
«No».
«Sì».
«No, non lo accetterai. Non puoi dare il permesso ai medici di darmi il cuore di Harry».
Diventa scarlatta sulle guance. «Tu sei mio figlio! So che lo ami, ma tu sei mio figlio. Se vuole morire per salvare te, io non glielo impedirò».
Sbatto le mani sul tavolo, furioso. «Ma perché? Perché proprio lui?»
«In termini medici, il suo cuore è perfetto per rimpiazzare il tuo». Bailey mi passa un documento. So che li ha rubati tutti dai svariati uffici del suo capo.
La donna del telegiornale commenta ancora su quanti individui stiano protestando per noi in svariati Stati. In America, Marocco, Giordania, Spagna...
Nate raccatta il telecomando e spegne la televisione. «Questo sì che è un bel casino».
Bailey stringe le labbra tra loro. «Non è tutto. Ho scoperto una cosa. Louis, ti ricordi che una delle banche di Harry è stata vittima di una rapina?»
«Certo. Cosa c'entra?»
«La rapina è stata pianificata dal direttore stesso, quello che Harry ha licenziato. Dean Mardoc».
Evelyn traballa e Liam la sostiene. «Che hai?»
Mia madre trema visibilmente. «Dean Mardoc? Mi prendi in giro?»
Giro la testa per guardarle ambedue. «Che c'è? Chi è Dean Mardoc?»
Bailey china la testa.
Eve ansima. «Dean Mardoc è... è tuo padre. Tuo padre naturale».
Mi si allenta la mascella. Che cosa?
«Mio padre? E lavorava per Harry?»
Bailey sghignazza. «Non l'avrebbe mai assunto, se l'avesse saputo. La rapina è sembrata strana ad entrambi e mi ha ordinato di indagare. Ho scavato nel passato di Mardoc e ho trovato un collegamento con te, Louis. Anzi, più di uno. Se vi dico a chi ha fatto i suoi ultimi versamenti, non mi crederete».
Mi porge una carta con una tabella grafica piena di numeri. Numeri alti.
Cosa... No.
Serro i pungi. «Elle».
Zayn rimane a bocca aperta. «Tua nonna? E perché farle dei versamenti?»
«Si da il caso che Mardoc stia attualmente dirigendo l'azienda che fa la concorrenza a Harry. Elle è la sua nuova socia».
Mi rivolgo a Bailey. «Che cosa vogliono?»
«Vendetta. È l'unica cosa che mi viene in mente. Mardoc però ha dei punti deboli. È innamorato di una donna, ma lei è dipendente. E per merito suo, Mardoc è patrigno di questi due».
Mostra dei fogli con foto e a me sale il pranzo.
Lacy si stringe a Nate quando vede la foto di Alden e io esamino quella con la ragazzina che conosco.
Rachel.
«Vi presento Alden e Sequoia Stockfelt. Alias, i figli di Celine Stockfelt. La moglie segreta di Dean Mardoc. Non li ha legalmente adottati, ma è stato lui a pagare la cauzione di Alden e a spedirlo in Germania per tenerlo lontano dagli scandali».
Sequoia. Si chiama Sequoia.
Ed è la sorella di Alden.
Lei sapeva chi ero quando ci siamo incontrati? L'ha sempre saputo?
No. È una bambina. Anche se potrebbe averlo fatto, di sicuro non era cosciente di ciò che stava realmente facendo.
E se Dean e Elle sapessero?
Se per loro fossero chiare le mie intenzioni con lei?
Se ne uscirò vivo, porterò i suoi genitori in tribunale per avere la custodia. Porterò Mardoc davanti a un giudice.
Tecnicamente, in qualche modo, siamo parenti. Posso proteggerla come ho fatto con le mie sorelle.
Rose legge le carte velocemente. «Dunque? Qual è il nostro piano? Che facciamo con Mardoc e Elle?»
Bailey si passa la mano tra i capelli. «Il fatto è questo. Mardoc sta smontando pezzo dopo pezzo, con l'aiuto di Elle, l'impero di Harry. Sta perdendo tutto. Le case, i ristoranti, gli hotel... Io ho il sospetto che lo stia facendo illegalmente. Devo riuscire a smascherarlo. Voi non farete niente, capito? Ci penseremo io e gli altri avvocati».
Niall mi indica. «E Louis? La sua salute?»
«Consiglio di andare in ospedale adesso e cercare un donatore subito. Prima che peggiori più di così».
Nego col capo. «Io sto bene. Voglio fare qualcosa».
«Non nelle tue condizioni! Hai perso colore, vomiti ogni notte».
«L'ho conosciuta!», mi infurio. «La bambina, Sequoia. Se ciò che dici è vero, e da quello che abbiamo potuto vedere, Elle è disposta a tutto per il potere, Sequoia è in pericolo. Potrebbero avermi tenuto d'occhio per mesi. E se ci avessero visti insieme?»
Mary si morde il labbro. «Mardoc farebbe del male alla sua figlioccia?»
Lacy sospira, disperata. «Quando stavo con Alden, gli vedevo spesso addosso dei lividi».
Mi si crea un macigno nel petto. Non dirlo, la prego nei miei pensieri.
«Mi disse che erano opera del suo patrigno».
Chiudo gli occhi. Cazzo.
Devo trovare Sequoia.
Il campanello suona e Niall va al citofono. Due secondi dopo, mi ammira timoroso. «È Harry. Chiede di entrare. Vuole parlare con te».