Capitolo 8
Harry rientra in casa la sera dopo che ho fatto dormire Rachel da noi. Non lo vedo da ore e mi è mancato, ma sono più che altro in ansia.
Ho riportato Rachel a casa sua stamattina presto e l'ho rivista a scuola, durante le pause. Era triste, abbattuta. Contro ogni mio desiderio, mi sono trattenuta dal dirle il mio piano per aiutarla.
Mi guarda in piedi, l'unica luce proviene dal nostro camino fatto di mattino, e io rimango sulla poltrona.
«Hai chiamato Bailey a mia insaputa?»
Faccio schioccare le labbra. «Sì».
«E hai cancellato il mio viaggio in Danimarca».
«L'ho fatto».
«Perché?»
Oh, la domanda dell'anno. Perché?
Infilo la mano nella tasca dei pantaloni e rigiro tra le dita la sua scatolina preziosa.
Lo sguardo di Mr. Occhi di Ferro diventa rovente. «Hai rovistato tra le mie cose?»
«Ricordi la discussione che abbiamo avuto, prima della mia ultima intervista?» Ignoro la sua domanda e svelo delicatamente il gioiello alla luce delle braci del fuoco. «Abbiamo litigato perché non volevo un conto in comune. Lo ritenevo da coppia sposata. E tu mi hai rassicurato, dicendo che avremo parlato di matrimonio e figli più avanti. Ho chiamato la gioielleria. Mi hanno detto che hai questo anello da un anno».
Harry serra le palpebre e si gratta la testa.
Beccato.
«Mi hai mentito». Non è una domanda, la mia.
Vedo che quasi muore dalla voglia di ingoiarsi la lingua pur di non rispondere. «Ti ho mentito». Poi diventa deciso. «Sì, ti ho mentito. Voglio sposarti. Volevo chiedertelo».
«Perché non l'hai fatto? Temevi in un rifiuto?»
«È ovvio che lo temevo, tu odi il matrimonio!»
Balzo in piedi. «E tu no?»
«No se so che sposo te!»
Rimango di sasso. Sono stato io? Io ho fatto cambiare i suoi ideali?
Respira faticosamente e racchiude con le sue mani l'anello che stringo in palmo. «Amore, lo so che dopo Rose e Elle e il bambino, hai paura. Ma noi non siamo il nostro passato. Siamo il nostro futuro. Per questo vorrei che un giorno mi dicessi di sì».
Un uragano mi stravolge i pensieri. Il bambino. Il bambino mio e di Rose, quello che abbiamo perso.
Non ho pensato minimamente a lui quando ho pianificato di prendere in affidamento Rachel. Non mi terrorizza farlo. Affatto.
Forse... Forse sto meglio.
E Harry non deve avere timore di chiedermelo.
Lo fisso fiducioso. Spero che comprenda ciò che sto per chiedergli. «Non è solo per questo che ho cancellato il tuo viaggio».
Corruga la fronte, prestandomi attenzione. Lo prendo per mano e faccio sedere entrambi sul divano.
Non sarà facile.
«Harry... Nella scuola dove sono andato oggi, ho incontrato una ragazzina. L'ho conosciuta due anni fa. Ricordi il mio incidente, quello che mi provocò Elle?»
Rabbrividisce, facendo una smorfia di ribrezzo. «Sì che me lo ricordo».
«Questa ragazzina, Rachel, era in auto con me».
«Sì, ricordo, me ne avevi parlato».
Gli stringo forte le dita tra le mie. «Io credo che abbia una vita difficile a casa. Voglio fare qualcosa. Sin dal primo momento in cui le ho parlato, ho sentito un legame. E l'ho vista piangere, più volte».
Mi ama, lo so, ma può darmi del pazzo per una cosa del genere.
«Io voglio prenderla in affidamento. Lei e altri bambini, ragazzi, che vivono situazioni complicate. Se non fosse per Eve, dove sarebbero le mie sorelle? Sarebbero come Rachel, adesso? Voglio farlo e voglio farlo con te. Deve essere legale, perciò... chiedimelo. Fammi la proposta», sorrido.
Gli dico di sì.
La prima volta, quando si è trattato di sposarsi, sono rimasto traumatizzato perché non era la persona giusta. Stavolta ha scelto il mio cuore.
Gli dico di sì.
Il piccolo sorriso di Harry svanisce e lui sbianca. Libera le mani dalle mie e si gira, sconvolto, poggiandosi allo schienale.
Ok... Non esattamente la reazione che avrei immaginato, nemmeno pensandola negativa.
«Ti ho spaventato? Puoi pensarci, se vuoi».
Mi cominciano a tremare le gambe quando vedo il verde dei suoi occhi inumidirsi. «Louis, io... Io volevo chiedertelo».
Sogghigno e annuisco. «Lo so».
«Volevo chiedertelo perché ti amo e volevo stare bene con me stesso, sapendo che ti avrei fatto la proposta senza guardarmi indietro. E senza rimpianti».
Ora mi fa paura. Perché parla così?
«Harry, non fare così. Dai, chiedimelo».
«Non posso».
Osservo il suo profilo e un brutto presentimento mi assale. «Perché non puoi? Si può sapere cosa mi stai nascondendo?»
Ha un'aria fredda, distante, e io mi sento di nuovo quello studentello del college che si ritrovava sempre un passo indietro a lui.
Sbuffo, sconcertato. «Non è possibile che siamo tornati al punto di partenza». Mi alzo e faccio il giro del divano, arrivando alle sue spalle. «Ti credevo cambiato. Siamo una squadra, siamo dalla stessa parte. Io ho smesso di mentirti, prova a fare lo stesso».
Rimane immobile e qualcosa dentro di me si spezza. Si comporta come se non gli importasse.
«E va bene. Allora lo faccio io. Vuoi sposarmi?»
Non risponde. Noto che stringe i pugni.
Maledizione.
«Harry Edward Styles, vuoi sposarmi?»
Nulla.
«Sto parlando con te», alzo la voce. «Non è solo per avere l'affidamento di Rachel. È perché ti amo. Voglio tutto con te, voglio il pacchetto completo. Voglio essere riconosciuto come tuo partner legalmente, voglio il tuo cognome o voglio darti il mio. Voglio essere tuo marito».
Si sta piegando su sé stesso, i gomiti poggiati alle ginocchia.
Oddio. Sta piangendo.
Perché piange?
«Harry? Perché non vuoi più farmi la proposta?»
Il suo respiro tremolante e la voce spezzata mi distruggono. «Perché dirai sì».
Cosa?
Non lo capisco. Non è questo il senso? Io che dico di sì?
Mi scruta e mi viene vicino. «Non ero preoccupato sapendo che avresti rifiutato il matrimonio. Ma ora... ora non posso chiedertelo più».
La mia faccia gli fa intendere la mia sorpresa, la confusione, la delusione che provo.
Si fa coraggio e mi guarda. «Ti ho costretto ad assumere il mio medico per te, ricordi? Tutte le tue analisi le ho viste io prima di te».
Aspetta, come?
«Le mie analisi? Quelle che facciamo regolarmente per il sesso?»
«Esatto».
Mi si ferma il respiro nei polmoni. «Harry, che c'è?»
Si lecca le labbra secche. «Ti sei accorto che da quando ci conosciamo hai avuto degli episodi? Episodi che probabilmente risalgono a prima del nostro incontro?»
«Quali episodi?»
«Tosse, sangue dal naso, vomito, vertigini e altro».
Oh, mio... sì. È vero.
«Mi succede una volta ogni tanto, tutto quello che hai detto». Non pensavo fosse qualcosa.
«Nell'ultimo periodo sei peggiorato».
Me ne sono accorto. Il medico mi ha detto che è una mancanza di vitamine e ferro.
Il suo medico.
Non ci credo. Mi ha ingannato. Mi ha nascosto qualcosa sulla mia salute.
«Che cos'ho?»
Soffia tra i denti, come se l'avessero ferito. Si dirige ad una delle nostre mobilie e prende una chiave tra quelle che tiene al portachiavi. Apre uno stipite e ne tira fuori dei documenti medici.
Lo fisso intanto che li mette sul nostro tavolo da pranzo.
«Hai un'infezione al cuore».
Vengo sballottato all'indietro per lo shock e mi tengo a una sedia.
Un'infezione? Al cuore?
«Non ci credo».
Il mio uomo stringe forte i denti. «Non volevo farlo neppure io. Per mesi ho chiesto consiglio a medici e chirurghi. Ho implorato chiunque conoscessi dei vecchi corsi che ho seguito. Hanno tutti detto lo stesso. Non c'è cura».
Sento un fischio nelle orecchie.
Non c'è cura.
Sto per vomitare.
«Quindi è questo?», mormoro e comincio a piangere, senza riuscire a fermarmi. «Non mi sposi perché morirò?»
Finito. È tutto finito.
Sono spacciato.
Come ho fatto a non accorgermene? Perché cazzo me l'ha nascosto?
«No. Non ti sposo perché sarò io a morire».
Come?
I miei battiti galoppano e lui, abbattuto, mi passa un foglio. C'è la sua firma e quella di un cardiochirurgo. Sono le uniche cose che riesco a leggere, il resto sono termini medici che non riesco a tradurre.
«Cos'è questo?»
«Un certificato medico. Sono idoneo per essere il tuo donatore».
Oh... Mio... Dio...
Mi manca poco per svenire.
«Tu vuoi... vorresti...»
No. No.
Merda.
Non può essere serio.
«No... col cazzo!», sbraito e gli sbatto il foglio sul petto. «Non lo farai. Non lo farai, porca puttana, non te lo permetto!»
Diventa scuro in volto, temerario. «Staremo a vedere».
Oh, è guerra, Mr. Occhi di Ferro.
Non morirai per me.
*_*_*_*
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Sempre Kitta_Angel
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