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Capitolo 5

Mr. Occhi di Ferro si tiene la pancia per quanto sta ridendo a mie spese e io lo fisso infastidito, seduto sull' altro divano del salone e con le braccia conserte. -Non c'è proprio niente da ridere, hanno dovuto rimandare le nozze. E poi, è tutta colpa tua, perciò taci!-
-A me Zayn ha avvertito che non c'era alcuna festa prematrimoniale e lo stesso doveva fare Liam con voi. Tra l'altro, non sono io quello che ha confuso le date!- ridacchia, gli occhi brillano per le lacrime.
Arrossisco dalla vergogna e l' imbarazzo, mettendo il broncio e folgorandolo con lo sguardo. Siamo tornati a casa stamattina, dopo aver passato la notte con un Liam furioso e incazzato nero, e sia io che Niall abbiamo passato la giornata a scusarci con il nostro amico e con Zayn. E a convicere quelli del Comune a rimandare il "matrimonio-lampo".
La più grossa figura di merda della mia vita.
-Sei uno stronzo.- borbotto, tirandogli contro uno dei cuscini. Lo prende al volo nel rimettersi seduto. -Dai, ammettilo, è stata una cosa comica.-
-Non per me, mi sento in colpa.-
-Il matrimonio si recupera, il "finto addio al celibato" resta nella storia.-
-Fottiti.-
Al mio insulto ringhiato, le sopracciglia di Mr. Occhi di Ferro si muovono allusive e mi sorride malizioso. -Vuoi tentarmi?-
Oh!
-Porco che non sei altro!- ridacchio ed ecco il secondo cuscino che miro alla sua faccia così bella quanto da bastardo. Si protegge con le braccia, prima di muoversi elegante nella mia direzione. -Ah, io sarei un porco? Devo forse ricordarti come mi hai svegliato stamattina?- mi stuzzica, il suo indice mi procura un lieve solletico quando mi tocca la caviglia nuda.
Certo, bella idea stare senza pantaloni con lui in casa.
-Non tentare di distrarmi.- lo avverto, ma il mio stesso sorriso eccitato mi contraddice. -Stasera vado a dormire presto, ricordi? Ho dei pargoli a cui badare.-
-Oh, come se la cosa ti creasse problemi.- mormora, sdraiandosi su di me senza alcun preavviso e facendomi distendere lungo il divano. Sfrega deliziosamente la patta dei suoi pantaloni contro la mia lieve erezione coperta e io già deglutisco. -Ho voglia di te.-
-Quando mai?- lo prendo in giro, tirandogli il morbido labbro coi denti e massaggiandogli la cute. I suoi capelli mi scivolano tra le dita.
-Ti prometto che sarai a nanna prima di mezzanotte.-
-Ah, ma come sei premuroso.- gli faccio il verso, beccandomi una piacevole spinta più forte dai suoi fianchi. Una sua mano mi accarezza il petto e i capezzoli, rendendoli duri da sotto la sottile canotta nera, e scende con fare provocatorio. Tocca porzioni di me che so che conosce a memoria: la sottile pelle che nasconde le mie costole, il fianco che ha tenuto tante volte mentre mi scopava selvaggiamente, uno dei nei che mi ha leccato tante volte, una cicatrice provocatami dalla varicella che ha baciato insistentemente molto spesso... il pube nel quale adora infilarsi con mani, bocca e cazzo.
Merda...
-Sei sexy con solo queste cose addosso.- sussurra, le dita sfregano le mie mutande scure. -Tuttavia, ti preferisco senza niente.-
-Non ne avrei mai dubitato.- sospiro quando entra nel mio intimo e... Dio... mi stringe delicatamente un testicolo. Mi mordo le labbra e strizzo gli occhi, il palmo caldo copre le mie palle e me le accarezza. Le labbra bagnate e infuocate mi sfiorano il collo, come un piccolo fuoco d'artificio.
O il tocco di una farfalla.
-"Sesso Harry", dolcezza?- chiede premuroso, stringendo la presa su di me e col dito più lungo mi massaggia l' asta dura. Sbatto frustrato la testa sul cuscino, .
-Dove?- lo stimolo alzando il bacino contro la sua mano generosa, -Qui, sul divano? Sul letto? Tavolo?-
-In macchina?-
Ridacchio roco. -Mi porteresti in garage solo per questo?-
-Ti porterei ovunque per questo.- mi promette, -Come mi vuoi, mio piccolo tentatore? Come mi immagini?-
Oh, cazzo.
La mano libera va al lato della mia testa, le dita si incastrano tra i miei capelli mentre il pollice percorre su e giù il percorso del mio pomo d' Adamo. Sento la sinistra passare più sotto, sul mio sesso, e lo bagna col mio liquido preseminale. -Dimmelo.- insiste.
Ingoio un boccone di bava, mi sta fottendo il cervello. Ma so come lo voglio vedere: -Bagnato. Ti voglio bagnato, dalla testa ai piedi.-
Mi sfida con uno sguardo d' intesa. -Doccia?-
-Doccia.- confermo e faccio per alzarmi, ma lui mi trattiene. -Che c'è?- grugnisco, la sua stretta non diminuisce la potenza e sento che sto per esplodere.
-Ce la giochiamo?-
Cristo.
Un brivido di piacere mi sale fino alla nuca dalla spina dorsale. Uno dei suoi giochetti, adesso... non resisterò molto. -Parla.-
-Domani, mentre tu farai il maestrino, io avrò una riunione con lo staff di un mio hotel. Chi viene per primo stasera, domani indossa tutto il giorno... un reggiseno.-
Sgrano gli occhi e il cazzo mi s'indurisce nella sua morsa. Cazzo... porco cane, lui... oh, Santo Iddio.
Eccolo qui, il pervertito Mr. Occhi di Ferro.
-Tutto il giorno?-
-Tutto il giorno.- ghigna eccitato, dandomi una strizzata più calorosa. Ansimo e lego le gambe al suo busto. Che altra scelta ho?
-Mi va bene... ma adesso portami nella fottuta doccia.- ruggisco, alzando la schiena nella sua direzione e attaccandomi completamente pure con le braccia. Mi solleva, lasciandomi libere le parti basse e tenendomi stretto dal culo. Sale più veloce che può le scale ed entra in bagno con smania. Alza il rubinetto su caldo e ci fa entrare nel box, l'acqua ci colpisce indomabile e infradicia quei pochi vestiti che abbiamo. Lo bacio, lo mangio quasi, e lo tocco più che posso. Toglie di mezzo i nostri indumenti, che cadono pesantemente sulla piastrella di ceramica, e mi ritrovo sollevato contro il muro.
Ah! Dio, sì, sì!
Spinge contro di me come se mi stesse già penetrando, creandomi gemiti impazienti. Voglio assaggiarlo con tutto me stesso. -Harry...- lo prego. Torno coi piedi a terra e me lo ritrovo in ginocchio. Prima che possa gridare dalla sorpresa, mi ha già preso in bocca.
Gesù, Styles...
-Harry! Che cazzo...!- rimango senza fiato, la sensazione di sprofondare per intero nella sua gola calda e stretta mi fa salire un' ondata di piacere. Sono vicino, troppo vicino. Dio, le sue labbra saranno la mia rovina.
Sta giocando sporco, lo stronzo.
-Torna su... torna su, non resisto.- lo imploro, la bocca secca e il corpo nudo pieno di gocce calde, che lui succhia e lecca volentieri quando sale per baciarmi. Gli prendo il viso tra le mani e la mia lingua va in cerca della sua, mentre lo tocco sfacciatamente per tutta la sua lunghezza. È duro... oh, forse anche più di me. E grosso.
Lo voglio in bocca...
Resto scioccato, è la prima volta che ci penso sul serio. In effetti, la cosa non mi disgusta per niente. Però no, non adesso. Desidero questa bellezza dentro di me e subito. Lo sento ringhiare quando gli stringo i testicoli senza ritegno e con l'altra gli masturbo l' uccello di marmo.
Occhio per occhio, tesoro.
-Vuoi alzare la posta?- domando senza pensarci, questa situazione mi sta facendo perdere la testa. Il vapore aumenta e lui mi fissa impietrito, non gli ho mai offerto nulla del genere. -Cos'hai in mente, Mr. Tomlinson?-
Già, cos' ho in mente?
Di farlo impazzire.
-Oltre al metterti il reggiseno, se perdi, domani non dovrai toccarti... neanche quando leggerai i miei messaggi.- lo provoco, continuando a tastarlo e strizzando una sua natica per avvicinarlo a me. Mi solleva contro la parete una seconda volta, i capelli bagnati vengono portati indietro dalle mie mani vogliose. -Intendi che mi provocherai a fare il nostro sesso telefonico?-
-E se provi a mettere una di queste tue grosse mani nei tuoi boxer, ti sogni il mio culo fino a dopo la Danimarca e...- mi sale un groppo in gola all' idea che ho appena avuto, -... io mi prendo il tuo.-
Ferma le labbra che mi stanno mordicchiando il lobo dell' orecchio e i suoi occhi si puntano sui miei, quasi inanimati. In due anni, mai e poi mai gli ho chiesto di fare l' attivo. Anzi, non mi è neppure passato di mente prima di oggi. Devo ammettere che, in effetti, il pensiero adesso mi eccita. Però non farò nulla se lui non...
Cristo!
Grido dalla goduria e per il lieve dolore non appena mi penetra di colpo e spinge, con voglia insistente. -Ci sto, cazzo.- sorride come non ha mai fatto, pare che l' idea gli piaccia.
Menomale...
Sprofonda nel mio essere, desideroso fino all' osso. Posso percepire il suo cazzo pulsare dentro di me, allargarmi, scuotermi dall' interno come se non ci fosse un domani.
-Alzo anche io la posta.-
Eh?
Torno in me alle sue parole, uno spruzzo d'acqua mi finisce sulla guancia e lui la lecca. Accaldato, gli presto attenzione. -Quando perderai, perché è ovvio che perderai tu, oltre al reggiseno che sceglierò personalmente, dovrai indossare dei jeans; i miei jeans. Senza. Nulla. Sotto.- dà tre colpi alle ultime tre parole, la mia testa finisce all' indietro e stringo ogni muscolo rovente intorno a quest' uomo, sexy da morire. -Successivamente, voglio che ti masturbi durante la prima e la seconda ricreazione in uno dei bagni, pensando solo ed esclusivamente a me e al mio cazzo bollente per te. Mi raccomando, voglio che sia uno dei bagni degli studenti... e voglio trovarti i pantaloni fradici quando torno a casa. Così, tutte le volte che me li rimetterò in futuro, saprò cosa ci avrai fatto dentro... e il pensiero mi darà una mano in più a cointribuire.-
Per la miseria.
-Oh, merda!- mi lascio scappare e le mie unghie gli conficcano le spalle, -Sei una canaglia, lo sai bene che effetto mi fanno le tue parole sporche...-
Un angolo della bocca generosa quanto fastidiosa si alza. -Come se il pensiero di te che mi sfondi mi avesse fatto tornare floscio. Ora chiudi questa tua stupenda bocca e goditi il mio cazzo.- così dicendo, prende una cadenza forte e veloce nell' entrarmi fino in fondo. Mi gira la testa talmente è piacevole e dopo quella sua sega, il giretto tra i suoi denti e la sua lingua, le sue parole spinte... no, non ce la faccio.
Mi morde leggermente tra la mascella e il collo, facendo su e giù con la testa in modo dolce, totalmente diverso dall' aggressione da parte dei suoi fianchi. Un soffio caldo mi fa fremere l'uccello: -Su, fai il bravo bambino, piccolo. Vieni per me, shhh... avanti.-
Vaffanculo, Styles.
-Sei un bravo ragazzo, cucciolo. Ora voglio che mi vieni addosso come sai fare solo tu. Lo puoi fare, mh? Lo puoi fare per il tuo daddy?-
Oh, no... la carta del "daddy" no...
Per l'amor di Dio.
-Harry, porca puttana!- impreco con tutto l' ossigeno che mi è rimasto e vengo col suo nome tra le labbra, obbedendo al suo comando e sporcandolo di me. Mi rilasso contro di lui e accolgo volentieri le sue ultime spinte.
Ho perso.
Sì, ma è stato grandioso lo stesso.
Mi bacia tutta la faccia dopo che si è svuotato in me e mi tiene stretto a sé, chiudendo l'acqua e portandoci in camera. Ha capito che sono sfinito e gliene sono grato. Poggia sulla coperta un grande asciugamano e mi ci lascia sdraiare sopra per non bagnare nulla.
Per niente intimidito dalla mia nudità o dalla sua, lo spio di sottecchi in tutta la sua bellezza. Sorride, capendo. -Ti ho promesso che ti avrei messo a letto prima di mezzanotte, Mr. Tomlinson. Niente mi farà cambiare idea, neanche la splendida prospettiva di sprofondare di nuovo dentro di te. Torno subito.- mi lascia un bacetto all' angolo della bocca ed esce della stanza. Sospiro appagato e mi stiracchio. Mr. Occhi di Ferro è oramai diventato il re del mio angolo personale di paradiso.
Lo adoro.
Mi risveglio dal mio torpore quando qualcosa mi viene lanciato in faccia. Uso gli avambracci per alzarmi leggermente e vedo cos' è: un reggiseno di pizzo nero.
Carino...
Seh, per niente.
-È della tua taglia.- mi sfotte l' uomo in piedi davanti a me, lasciando andare anche un paio di jeans sul materasso e tendendomi un cinnamon roll. -Dolcetto della Mezzanotte.-
-Grazie.- gli sorrido, -Ma eri serio per il reggiseno?-
-Sì.-
-Anche per i jeans?-
-Oh, sì. Assolutamente. Non tentare di barare, me ne accorgerò. Anche se...- abbassa il tono di voce e comincia a salire sul letto, sopra di me. Torno con la testa giù solo per portarlo osservare in viso. -L' idea di te dentro di me...- si lecca sfacciatamente il labbro inferiore, -... ci ritorneremo presto, Mr. Tomlinson.- mi assicura e mi libera, lasciandomi con tanti brividi in svariati punti nascosti del mio corpo. Esce di nuovo e dopo un po' sento l'acqua del water.
Sul serio mi lascerebbe... mio Dio.
Sorrido inconsapevolmente, si fida di me fino a tal punto. Dolorante ed esausto, mi metto in piedi per mettermi i boxer con i quali dormirò e, dopo che ho messo sul mio comodino i vestiti per domani, sento un suono provenire dal portatile di Harry. Il classico suono che fa quando lo avvisa di una nuova e-mail.
A quest'ora?
Sento che non dovrei farlo, è il suo computer. Tutto sommato... Con la coda dell' occhio guardo la porta, nessuna vista di Mr. Occhi di Ferro. Tolgo il standby dalla schermata e, con una parte di me che mi urla forte e chiaro di fermarmi, leggo l'email e da chi proviene.
Che cazzo?
-Ok, i nostri vestiti sono a lavare, meglio se adesso ci mettiamo a dormi...- si interrompe quando nota il mio sguardo e la luce che proviene dal suo pc, -Che ci fai col mio computer?-
-Hai iscritto me e Rose a delle sedute "post mortem" senza il nostro permesso?!- sbraito, stringendo i pugni con forza.
-Posso spiegarti.-
Oh, no. Tu non mi spieghi un cazzo.
-Spiegare cosa, Harry? Come hai potuto prendere una decisione del genere senza prima chiedere a me e a lei? Era nostro figlio! Il nostro bambino, che ora non c'è più! Sono passati due anni ed io sto cercando di andare avanti, ma tu mi hai riportato indietro.- mi altero e gli vado vicino. Non si è dovuto permettere, è una cosa troppo personale e lui lo sa bene. -Non hai avuto nemmeno la decenza di parlarmene. Hai agito alle mie spalle, come non facevi da mesi. Non ci credo, non è possibile che siamo tornati al punto di partenza... Mi hai deluso, Harry.- mi salgono le lacrime agli occhi per quanto sono arrabbiato.
Mi ha buttato a terra con questa scoperta, così, come se tutti i giorni passati insieme per migliorare le nostre brutte abitudini non siano servite a niente.
Si morde colpevole la guancia e annuisce. -Hai ragione.- mi stringe le mani, -Non avrei dovuto farlo, scusa. Non era una mia decisione. In una coppia si parla e io non l' ho fatto. Volevo solo che ti sentissi meglio.- dice con amore. Mi bacia la fronte e mi scruta negli occhi, -Puoi non andarci se vuoi, disdico tutto.-
Il cuore si gonfia di gioia alle sue parole. Mi ha spiazzato, lo ammetto.
Maledizione, Styles.
Sa sempre come sgonfiarmi e farmi quasi esplodere in due secondi. Forse non gli sopravvivrò mai. Lascio che mi stringa al suo corpo e inspiro il suo profumo. Be', è stato ragionevole. Probabilmente, c'è ancora della speranza. E spero sinceramente che non mi nasconda più niente.
Lo spero proprio.

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