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Capitolo 19

Un aperitivo.
Ecco la nuova scusa di Mr. Occhi di Ferro per tenermi ancora vicino a lui: un aperitivo nel suo grattacielo subito dopo cena.
Guido sulla strada che oramai conosco a memoria, con Liam al mio fianco che smanetta sul telefono.
Dio, non so cosa darei in questo momento pur di essere con Lacy o Niall. Vorrei tornare indietro nel tempo, a quando ancora non c'erano due occhi smeraldi a regnare nei miei sogni.
Davanti a me c'è la Limo Bob di Mr. Occhi di Ferro e dietro di me ci sono le due auto della famiglia Castle.
Cristo, ancora devo realizzare quello che è successo nel ristorante. Quello sfacciato mi ha fatto un pompino praticamente davanti a tutti, ma nessuno si è accorto di niente.
E Bailey sa... L'ha scoperto da sola? Gliel'ha detto lui?
Mi sta venendo la nausea. Nessuno doveva sapere di noi due.
Che cazzo sto facendo?!
Mi ero ripromesso di stargli lontano ed eccomi qui, scosso per un suo lavoro di bocca.
Sto trasgredendo alle mie regole basilari, agli obbiettivi che mi ero dato nella vita. Sembra quasi che io stia tornando ad essere... irresponsabile.
Senza freni. Senza controllo.
Mi ricordo il me di quel periodo. Quello che sto cercando in ogni modo di dimenticare.
Non potrò mai dimenticarmi le sue lacrime versate a causa mia.
La vista mi si appanna e mi asciugo gli occhi con una mano, sospirando pesantemente.
Perché la vita deve essere così difficile?
-Lou, attento!- la voce di Liam mi fa sobbalzare assieme al suono di un clacson. Mi accorgo di essere finito nella corsia opposta e sterzo bruscamente, facendo finire la macchina fuori strada, mentre io e Liam urliamo per la mia guida improvvisata.
Riesco a portarci in salvo e freno velocemente.
Oddio! Che diavolo è stato?!
Usciamo dall' auto velocemente e finiamo a terra sulle nostre ginocchia, tremanti e spaventati.
Gesù, mi è venuto un colpo al cuore.
-Si può sapere che cazzo stavi facendo?!- mi urla Liam non appena riesce a riprendersi. -Stavi andando contro mano, per poco e quel camion non ci investiva!-
Riprendo fiato con difficoltà, le mani sulle ginocchia e le lacrime agli occhi. Non ho guardato la strada solo... per qualche secondo. Non mi sembra vero: stavamo per morire per colpa mia.
Alzo la testa al suono di qualche portiera che viene aperta e poi chiusa. I Castle e Mr. Occhi di Ferro ci hanno raggiunti e quest' ultimo mi aiuta a rialzarmi dal terreno. -State bene?- lo chiede ad entrambi, ma sta fissando me.
Annuisco, tirando su col naso. Merda, riesco a sentirmi il battito nelle orecchie.
-Cos'è successo?- domanda Mrs. Castle, fissando sia noi che la mia auto.
-È stata colpa mia. Mi sono distratto un attimo e...-
-Sei un incosciente!- salto quasi in aria all'urlo del riccio. -Mammina non ti ha mai insegnato a tenere lo sguardo fisso sulla strada mentre guidi?! Potevate morire, porca puttana!-
-Mr. Styles...- Bailey poggia una mano sulla spalla di Harry e gliela stringe, tentando di farlo calmare. -Non è successo niente, fortunatamente. Stanno bene entrambi. Arriviamo a destinazione, lì controlleremo se sono feriti.- la sua voce è contrallata, fin troppo. Posso vedere che ha gli occhi lucidi.
Torno a guardare Mr. Occhi di Ferro. Ha stupito i Castle con questa sua sfuriata improvvisa e posso vedere il suo famoso anello di oro bianco con la testa di leone al solito posto che risalta tra le sue dita strette in pugni.
Mi fa paura. Non l'ho mai visto così incazzato nelle poche ore che ci conosciamo. Ma dubito che sia questo il suo livello di rabbia più alto.
Si allontana da me e va ad avere una conversazione in privato con Mr. e Mrs. Castle. Probabilmente per scusarsi per il scatto d'ira.
Bailey fa un passo nella mia direzione. Sembra pronta a scoppiare, anche se tenta di non darlo a vedere. -Mi dispiace per Mr. Styles, Mr. Tomlinson. Si è semplicemente spaventato, come tutti noi.- mi sorride, ma noto che si sforza seriamente.
-Ok, capisco.- rispondo pacato. Prima che possa andarsene dal suo capo - e mio peggior incubo - la richiamo: -Bailey?-
-Sì?- il suo viso è sbiancato e riesco a vedere le sue braccia tremare, nonostante stringa fortemente le mani tra loro.
Mi guardo attorno per vedere se fanno caso a noi. So che non è né il momento né il luogo adatto, ma non ce la faccio a non chiederglielo: -Tu sai?-
Lei sgrana gli occhi e respira più pesantemente. Resta in silenzio per secondi interminabili e poi risponde soltanto: -Faccio solo ciò che mi viene ordinato di fare.-
Capisco subito. Lei sa davvero. Sapeva che Mr. Occhi di Ferro avrebbe cercato di toccarmi e lui le ha chiesto di coprirlo ogni volta. Proprio come a cena.
Se non fossi sotto shock per la manovra che ho fatto poco fa, sentirei i miei istinti omicidi prevalere.
Le faccio un cenno e mi dirigo verso Liam. Io controllo lui come lui controlla me. Mi sento talmente in colpa quando vedo un livido sulla sua fronte. -Ti fa male?-
-Non preoccuparti. Mi hai fatto di peggio a boxe, fratello.- mi circonda le spalle con un braccio e mi stringe a sé, mentre ridacchiamo entrambi.
Mr. Occhi di Ferro viene da noi e mi porge una mano. -Credo che sia meglio per la vostra incolumità se veniate da me con la mia limousine. Mi dia le chiavi, Mr. Tomlinson.- il suo tono non ammette repliche, è serissimo.
Fosse per me gliene direi di tutti i colori, però noto che Liam lo guarda come fosse Dio sceso in Terra. Probabilmente non si fida più della mia guida.
Traditore.
Adesso realizzo la vera intenzione del riccio: mi vuole lasciare senza guida, senza via di fuga.
Mi sono messo in trappola da solo.
Bene!
Con riluttanza, porgo le chiavi della mia auto all'uomo di fronte a me, il quale mi ghigna soddisfatto e dà le chiavi a Bailey. -È in condizioni di guidare, Miss Porters? Ce la fa?- le domanda con tono dolce, ricevendo in risposta un cenno di assenso.
Perché fa a lei queste domande? Siamo stati io e Liam le vittime dell'incidente!
Mr. Occhi di Ferro spinge con delicatezza me e Liam verso la limousine ed entriamo con i corpi ancora scossi e pesanti. Sento Liam fare tanti complimenti a Mr. Occhi di Ferro per l'interno della Limo Bob, intanto che io osservo Bailey oltre il finestrino oscurato.
Non appena è rimasta da sola, è scoppiata a piangere. Trema convulsamente, porta le mani al viso e sobbalza per i singhiozzi.
Oh! Si è preoccupata così tanto?
Quasi stento a crederci quando vedo Hearl andare da lei e abbracciarla in modo stretto e confortante.
-Qualcosa non va, Mr. Tomlinson?- la voce bassa di Mr. Occhi di Ferro mi fa sentire improvvisamente caldo e scuoto la testa in segno di negazione. -No, no, solo che... lui mi sembra un po' troppo vecchio per lei.- confesso i miei pensieri, facendo cenno verso le due figure fuori.
Mr. Occhi di Ferro non si volta neppure per vedere a chi mi riferisco e mi sorride strafottente. -Anche se non sono affari che la riguardano, Mr. Tomlinson, le informo che Miss Porters e Hearl sono semplicemente padre e figlia. E ho notato il suo sguardo incredulo nei comportamenti di Miss Porters. Mrs. Porters, purtroppo, è morta in un incidente d'auto l'anno scorso. Perciò lei è così scossa.- ad ogni parola mi sento sempre di più in imbarazzo.
Oh.
Padre e figlia.
Madre morta.
Perché non mi limito ad usare la bocca per mangiare?!
Ovviamente, lui le sa queste cose. E ci gode a vedermi nel torto.
Sempre un passo davanti a me.
Sempre più veloce di me.
-E lei? Perché mi ha sgridato in quel modo? E non ci credo che fosse solo la paura per l'accaduto.- la mia bocca parla senza che il cervello pensi veramente alle parole che ha detto.
Vedo il suo viso cambiare radicalmente: serra le labbra e gli occhi sono meno luminosi.
Non posso credere ai miei occhi. Stavolta sono stato io a metterlo con le spalle al muro.
Liam resta in disparte, a guardarci a turno.
Mr. Occhi di Ferro non risponde. Si limita a dare l'ordine a Hearl di partire una volta che è tornato al posto guida e guardo oltre il finestrino dietro di me, vedendo Bailey che guida la mia macchina, subito seguita dai Castle.
Porto gli occhi da lei a Liam, che si gode la limousine come più riesce, a Mr. Occhi di Ferro, il quale mi fissa arrabbiato e in gesto di sfida.
Mi nasconde delle cose. E anche io gliene nascondo a lui.
Una volta mi ha detto di volermi conoscere.
Prego, Mr. Occhi di Ferro. Ti lascio l'onore di aprire le danze.

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