-Se il tuo vicino non risponde, bussa alla porta.- canticchia piano Harry e bussa due volte alla porta di Louis. -Se il tuo vicino non risponde, bussa alla porta.- bussa ancora. -Se non risponde al cellulare e non sai chi chiamare, se il tuo vicino non risponde, bussa alla porta.-

Prima che il secondo pugno colpisca la porta, essa si spalanca. -Che diavolo c'è di sbagliato in te?!- sbraita un Louis coperto dalla vita in giù da un lenzuolo.

Le palpebre di Harry battono un po' veloce come il suo cuore e un lieve rossore gli colora le guance. -Ciao anche a te. Ti disturbo?-

-Tu che dici? Starei scopando.-

-Passala dopo la scopa, mi serve un favore ed è più importante delle tue pulizie.-

Lou resta basito e si impegna a non lasciar cadere il lenzuolo che tiene in mano. -Un secondo.- chiede al riccio, prima di voltarsi per non farsi vedere ed esprimere con la faccia il verso sussurrato "woooooow".

Qualcuno necessita di un ripasso del Kamasutra.

-Qualunque cosa sia, non puoi aspettare?-

-Niente affatto, è da un'ora che ti cerco. Ti avrò chiamato sette volte.-

Il liscio resta a bocca aperta. -Eri tu lo stronzo che mi stava chiamando nel bel mezzo dell'orgasmo? Non te l'ho mai dato il mio numero!-

-L'ho chiesto a tuo zio per l'emergenze. Puoi fare una cosa per me adesso?-

Ecco, tradito da un suo stesso parente.

-Louis? Torni a letto?- lo richiama dalla stanza Dave.

-Un attimo, bellissimo, arrivo.-

Harry corruga la fronte. -Se dormite a questo orario, poi la notte che fate? Andate a caccia per saziare la vostra sete di sangue?-

Lou cerca quanta più calma possibile abbia in corpo. -Per prima cosa, non citarmi più il folklore vampiresco, non ti ci vedo per niente a leggerlo. Secondo, cosa sarebbe talmente urgente da distrarre me dal mio divertimento?-

-Mi serve un abito bianco da sposa e una mangusta.-

Il ragazzo sgrana gli occhi azzurri. -Chiedo scusa?-

-Sei perdonato.-

-No, nel senso... oddio. Intendevo, che te ne fai?-

-Un'amica di mia sorella si sposa a breve e hanno chiesto a me di ritirare l'abito. Mi serve che mi accompagni, vogliono che lo prenda entro oggi e il negozio chiude alle sei.-

-E la mangusta che c'entra?-

-Ho trovato ieri sera una foto su Google per puro caso, devo comprarmi il peluche al negozio.-

Lou si sbatte una mano in viso, esasperato. -Ma sei fuori...-

Harry fissa velocemente il soffitto. -E tu sei nudo.-

Oh, mano sbagliata!

-Cazzo!- si copre alla svelta, -Non puoi chiedere un passaggio a un altro?-

-Tutti impegnati.-

-Ah, e io sarei libero, a parer tuo?-

-Stavi dormendo.-

-Non stavo dormendo! Se davvero non ci arrivi, stavo facendo sesso.-

-Del gran bel sesso!- giunge da dentro l'appartamento la voce di Dave. Louis alza la mano in direzione del suo amico, come a dire al vicino "visto?".

-Uh. Niente senza cui non puoi sopravvivere, andiamo.-

Figlio di una... -Perché dovrei aiutarti?-

-Me lo devi. Giorni fa hai dato una festa...-

-Parli di quella a cui non ti sei presentato nonostante il mio invito?-

-... e avete fatto del gran baccano. Mi avete fatto impazzire, non sentivo i miei stessi pensieri. Avrei potuto denunciarti per disturbo della quiete, ma non l'ho fatto. Come ho detto, mi devi un favore. Anzi due, dato che a causa tua le mie magliette bianche sono diventate grigie perché hai fatto il tuo bucato insieme al mio a mia insaputa.-

In effetti quella era stata una bastardata, non aveva voluto fare una lavatrice a parte per pigrizia.

Louis stringe la mascella. -Aspetta qui.- gli sbatte la porta in faccia.

Harry attende e, dopo qualche minuto, Louis è vestito e sta impugnando le chiavi della sua macchina mentre scendono le scale. -Meglio per l'amica di tua sorella che non divorzi nell'immediato futuro. Tu e lei mi dovete un pompino.-

Il riccio si volta a guardarlo. -La tua macchina ha problemi alle ruote?-

-Oh, Signore...-

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-Kitta♡