Pollicino e il Gigante
-Louis?-
-Sì?-
Linda fa cenno alla porta del suo appartamento. -È qui.-
Lou vede Harry che chiacchiera con alcuni suoi ospiti della festa, cosciente che non si trova lì per divertirsi.
-Torno subito.-
Si dirige dal riccio, fa per aprire bocca in quel gruppetto di persone tutte più alte di lui, quando Harry gli mette con fare casuale il braccio sulla testa, quasi si stesse poggiando su un mobile.
-Avete visto Louis? Io non lo vedo.- Harry guarda intenzionalmente verso l'alto, come a cercarlo per la stanza, e quelli che Louis definisce amici ridono.
-Sì, molto divertente, sono basso, ah ah. Passiamo al punto. Credevo non ti piacessero le feste.-
-È così. Ma stamattina non ti ho visto e non volevo andare a dormire senza averti prima visto.-
Louis non sa se essere onorato o confuso. -Perché?-
-Fai ufficialmente parte della mia routine e la mia routine per me è essenziale.-
Il padrone di casa non proferisce parola. Si limita a prendere un bicchiere di rosso dal mobile più vicino e lo beve a grandi sorsi quando capisce che è parecchio alcolico.
Il suo vicino di casa non la pianta di fissarlo intensamente.
Ha qualche cosa sulla faccia? Un ciuffo fuori posto che gli provoca il nervoso?
-Dovremmo avere un coito.-
Louis sputa il vino, beccando in piena faccia un suo amico. Quest'ultimo si passa malamente la mano sul viso e se ne va, sconvolto.
Lou sbatte le palpebre in direzione del riccio. -I beg your fucking pardon?- gli esce con un accento profondamente inglese.
Harry sorseggia il vino rimasto nel calice di Louis, rubandoglielo dalle mani. -Fruttato. Leggero. Un po' frizzante. Di che annata è?-
-È "L'annamo a fanculo", cos'è che mi hai proposto?-
-Oh, sei rimasto a quello? D'accordo. Io e te, un coito. Semplice e conciso.-
Gli ospiti di Louis si dileguano, capendo che la situazione sta per degenerare.
-Un coito?-
-Sì.-
-Sesso?-
-Precisamente.-
-Io e te?-
-Già.-
-Insieme?-
-Insieme.-
-Io e te. Sesso. Un coito. Insieme?-
-Se ti crea problemi, possiamo fare a turno.-
-A turno?-
-Ripeti ciò che dico per sfottermi o la mia proposta è complessa?-
Louis prende dei respiri profondi e gli viene un'emicrania nel cercare di capire questo ragazzo. Peggio di un rebus. -Perché?-
-Perché cosa?-
-Il coito con me. Perché?-
-Hai presente che devo rispettare la mia routine e ciò mi porta a doverti vedere almeno una volta al giorno?-
A Lou non piace affatto come si sta sviluppando la questione. -Sì?-
-I suoni che emetti nel bel mezzo dei tuoi coiti raggiungono il mio appartamento e io, essendo quasi sempre a casa, li sento l'87,7% delle volte. Inoltre scegli partner molesti che non esitano a urlare e imprecare a gran voce, non so se questi siano i tuoi gusti o meno, ma non m'importa. Se hai bisogno di far sesso durante la giornata, come io ho bisogno di vederti, sono disposto a sacrificarmi nel momento in cui ci incrociamo quotidianamente. Sarebbe un beneficio per entrambi.-
Louis ha il mento che gli tocca il petto per quanto è rimasto a bocca aperta. Ad assistere al loro scambio di battute c'è Linda, la quale sgranocchia dei salatini con gli occhi sgranati. Si sta divertendo a spese dell'amico.
Louis deglutisce a vuoto. -Perciò... tu vorresti fare sesso con me, giornalmente, per non dover sopportare i rumori che faccio mentre scopo con altri e per soddisfare il tuo comportamento ossessivo compulsivo?-
-Lo vedi che hai compreso? Non c'era bisogno di ripetere ogni mia parola.-
La rabbia rende le guance di Louis scarlatte. Al fianco di Linda, Dave si avvicina per stare a sentire e mangiare anche lui i salatini.
-Non intendo darti una mano nelle tue stranezze.-
-Oh, vuoi andare dritto al sodo, quindi?-
-Cioè?-
-Hai detto che non vuoi darmi una mano, dunque vuoi darmi direttamente il culo?-
Un salatino va di traverso a Dave. Linda mette via il piatto con i mini pretzels.
-Cristo, ma ti senti quando parli?!-
-Non sono sordo, Louis.-
Linda passa a Dave dell'acqua, senza riuscire ad aiutarlo.
-Intendo che, pur avendo un atteggiamento da gran signore, in realtà sei solo un gran cafone!-
-Sono quasi certo che ti abbiano fatto offerte indecenti in passato e pure nel presente, perché te la prendi se ti chiedo io questo favore?-
-Perché tu mi stai trattando da puttana. Sarebbe equo se fosse perché mi vuoi, non perché vuoi tranquillità nel tuo appartamento e nella tua mente.-
Linda batte una mano sulla schiena di Dave, facendolo tossire inutilmente.
-Io avrei la mia tranquillità e tu saresti sazio sessualmente. Vinciamo tutti.-
-Non sai neanche se sei il mio tipo. Anzi, non sai nemmeno se voglio una relazione di questo genere con te!-
-Basta un sì o un no, la stai facendo più complicata del previsto.-
Linda prova la manovra di Heimlich su Dave.
-Oddio, me lo stai davvero chiedendo nel bel mezzo di una festa con persone che conosco? Non hai un minimo di tatto.-
-Quanto ti serve ancora per dirmi di sì?-
-Col cazzo che accetto.-
-Ma io non voglio continuare a sentire i gemiti dei tuoi partner. Ogni volta pare che facciate la lotta. Se ti piace estremo, per noi comprerò dei condom più resistenti.-
-Sei tu quello che la mattina mi lascia una scatola di preservativi davanti la porta?!-
Linda fa la respirazione bocca a bocca a Dave.
-I tuoi coiti sono frequenti, pensavo ti servissero.-
-Fuori da casa mia.-
-Non mi hai risposto.-
-Ovvio che la risposta è no, sparisci!-
Lou spinge fuori il suo vicino e sbatte la porta, interrompendo le chiacchiere dei presenti.
Che bastardo, che... porco!
Si leva il sudore dalla fronte e incrocia gli sguardi dei suoi amici. -Ehi, Dave, perché sei così pallido?-
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro