Eravamo ormai all'ultimo giorno delle nostre vite da liceali. Era infatti il momento di salutare quella scuola e quei professori, di salutare quell'edificio e quei banchi, di salutare i miei compagni di classe. Mi sarebbero mancati lo ammetto. Anche a Katsuki. Io e quel ragazzo biondo eravamo ancora innamorati uno dell'altro. E poi ci eravamo promessi di non abbandonarci. Ormai lui è il mio presente già da un po' di tempo. Non riuscivo ad immaginare una giornata senza di lui. Avevamo deciso di andare alla stessa università e quindi di diventare anche conquilini.
Nel corso degli anni anche altre coppie si erano formate, tipo Todoroki e Midorya (di cui c'era stato un accenno già il primo anno), Jirou e Kaminari e Uraraka e Tsuyu*.

Uscemmo mano per mano, io con un gli occhi un po' lucidi, dalla sala dove ci avevano consegnato il diploma. Il cortile era calma ma c'erano delle persone: chi attendeva l'arrivo del senpai che non rivedrà più, chi piangeva in un angolo, chi non aveva voglia di sentire il discorso di ogni fine anno.
Avevamo già salutato tutti e ringraziato gli insegnanti per il loro duro lavoro. Ora non ci bastava che mettere un piede fuori dal portone, per abbandonarla davvero quella scuola. Katsuki mi guardò con un aria malinconica "Vedrai che non è un addio. Alcuni nostri compagni, ad esempio Ashido o Tokoyami verranno alla nostra stessa università, ed in generale ci possiamo trovare con gli altri. Li inviteremo tutti a cena, ok? Non penso abiteranno molto lontano, poi". Sorrideva. Voleva mettermi sicurezza. Lui aveva legato molto meno di me, anche se alla fine anche lui aveva fatto amicizia. Pensare di non dovermi più svegliare presto per andare a scuola, o di non avere più un'avventura tra i banchi... Faceva sentire mancanza.
Uscimmo da quel cortile.

Quella sera stessa organizzammo una cena di classe ad un ristorante di ramen. Ormai eravamo tutti giovani adulti, pronti a lasciare il nido e spiccare il volo. Mi sentivo un vecchietto saggio a pensare così.

"Ahah il discorso del capoclasse è stato proprio divertente. Anche se non me lo sarei aspettato da Iida. È stato lui a prendere le redini della classe per tutti gli anni. E hai sentito? Anche Uraraka e Tsuyu vanno a vivere assieme" percorrevamo la via di ritorno "Si ho sentito. Le altre due coppie hanno detto che aspetteranno ancora un attimo che si saranno calmate le acque in famiglia. Ma ora si va alla nostra casa eh? Abbiamo firmato tutti i contratti venerdì, quindi ora possiamo viverci"
Io feci un sorriso da un orecchio all'altro. "Katsuki!! Lo sapevo che volevi essere mia mogliee!"  lo abbracciai a caso in mezzo alla strada.
"Eijirou, idiota! Smettila di fare il piccioncino in pubblico! E poi chi vuole essere tua moglie!!?"
Mi bloccai e lo guardai negli occhi. "E così non vuoi sposarmi?" Lui arrossì un attimo e distolse lo sguardo. "Ngh. Scemo, non farmi dire cose contro il mio orgoglio. Si che lo voglio" sussurrò quelle parole.
Io lo baciai ancora. Sorrisi e gli presi la mano.
"Andiamo".
Ci riavviamo per la nostra dolce e nuova casa.

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Ora scriverò un po' di futuro. E ci sarà anche della tododeku.
*Io non shippo troppo Uraraka e Tsuyu, in realtà. Sono pucciosissime assieme, ma bo. Comunque le ho messe perché mi serviva un po' di lesbicitá!