Chap 3
Suonò la sveglia. Bakugou si era stranamente scoperto una persona mattiniera, infatti era già in piedi. La colazione a buffet dell'hotel era molto buona. Oggi saremmo andati a visitare un'isoletta vicino a dove eravamo, dove viveva un villaggio di artigiani. Le bancarelle erano numerose e si vendevano cose di ogni tipo. Presi qualche maglietta, qualche souvenir per i miei genitori e in coppia con Katsuki un braccialetto di cuoio. Ci fermammo lì per pranzo. "Quindi voi piccioncini avete amoreggiato ieri in camera?" ci chiese Ashido. Io ero imbarazzato mentre lui neanche un poco, risposte infatti "Certo che no, stronzetta. In ogni caso non c'è bisogno di sottolineare quanto la mia attività sessuale sia più attiva della tua". Ashido era confusa. "E allora di chi erano quei versi provenienti dalla camera affianco? Non eravate al quarto piano? Ci sono solo due stanze occupate dalla scuola, la mia con Hagakure e un'altra." Io e lui ci scambiammo uno sguardo "Veramente siamo al secondo piano... Ma mi pare di sapere chi alloggia di fianco a voi".
Proprio come pensavo, tra Todoroki e Midorya si era creato qualcosa. Non eravamo ancora certi al 100%, ma quasi.
Il pomeriggio salpammo per un'altra isola là accanto, famosa per essere un vulcano spento. I versanti erano pieni di ciliegi e peschi, così i petali volavano ovunque nell'aria. Devo ammettere che guardare tutti i miei amici e soprattutto Katsuki in mezzo a quel paesaggio era spettacolare.
Tornammo in hotel per cena. Io e Ashido andammo a sederci vicino a Todoroki e Midorya.
"Ehi ragazzo! Ieri tu e Midorya avete ballato il rock&roll, eh?"
Il ragazzo con le lentiggini, che stava bevendo, a momenti si strozzava. Todoroki era normale, forse solo un accenno di rossore sulle orecchie. "Non mi pare di avere ascoltato quel genere ieri, no Midorya?" Facepalm è la sola parola che poteva esprimere la situazione. L'omega se ne stava zitto zitto con ancora il bicchiere in mano. Parlai io "Oh Todoroki. Non intendiamo quel genere di rock. Intendiamo..." Alzai le sopracciglia due volte come per fargli intuire il doppio senso. "Ah, ma intendete fare sesso" Midorya sputò quello che stava bevendo da prima. Le risposta era praticamente ovvia ma volevamo i dettagli, da brave fangirl. In verità io volevo sapere se si era messo con lui anche in modo che non intralciasse la mia di relazione. "Si allora. Da un po'ci stavamo avvicinando e abbiamo deciso che sarebbe stato ok se avessimo condiviso la camera. Garantisco che per un alpha non è affatto semplice resistere ad un Omega che esce dalla doccia. Alla fine anche con il suo consenso lo abbiamo fatto. Ma non so cosa siamo ancora, anche se a me non dispiacerebbe essere insieme a lui".
Midorya non era arrossito. Si era direttamente trasformato in un peperoncino che brucia. Io e Ashido ridacchiavamo internamente dal disagio della situazione. "Ok Todoroki, ora so a chi rivolgermi quando dovrò spillare qualche informazione. Ciaoo" disse lei. Ritornammo poi al nostro tavolo.
Erano ancora le 20.30 e ci avevano detto di fare come volevamo fino alle 22, dopo le quali per forza saresti dovuto essere in camera. Oggi la giornata era stata meno affaticante, ma molto inspirante. I posti visitati erano stati stupendamente pittoreschi. Io e Katsuki decidemmo che saremmo rimasti in camera anche quella sera, per avere un po' di tempo per noi. La nostra relazione stava andando benissimo. Lui era particolarmente bisognoso di attenzioni e rilassato. La prima ora la passammo a lavarci e riguardare le foto scattate. L'ora dopo beh...
Passò un po' così:
D'improvviso lui mi baciò appassionatamente. Io ovviamente ricambiai e approfondii. Il solito odore iniziò a liberarsi nell'aria. Se le prime volte Bakugou era imbarazzato, ora era una dannata puttana. Lo buttai sul letto e iniziò subito mordicchiarmi il collo, mentre io toglievo i vestiti ad entrambi. Ora eravamo completamente nudi. Eravamo abituati a vederci così ormai, ma ogni volta la sua figura, le sue curve i suoi sguardi mi facevano impazzire. Ci ribaltammo ed io finii sotto. Lui mi stava facendo un pompino e io gli stavo leccando, cercando di preparare all'entrata che seguirà, il suo sedere. 69. Dopo un po' non resistetti più e lo presi e lo misi a cagnolino. Entrai. Intanto versetti e respiri affannati riempivano la stanza, anche se speravo che non si sentissero dal corridoio. Lui teneva la testa abbassata sul cuscino e le mani stringevano forti le lenzuola. Io intanto colpivo il suo punto buono sempre più velocemente, tenendolo per i fianchi. Volevo vedere il suo viso, quindi lo voltai dalla mia parte e prendemmo a baciarci. "Eijirou ti amo. Sono felice che tu sia con me. Tanto" disse lui. Quando facevamo sesso era come se diventasse ubriaco e tutto ciò che non dice solitamente, o dice con difficoltà, le dice in questo momento. "Anche io Katsuki. Ti amo davvero".
"Spero che l'hotel non faccia casini per le lenzuola" disse dopo che ci avemmo finito.
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Ed ecco un capitolo fresco per voii. Lo ammetto sono un po' in ritardo, ma era indaffarata ultimamente scusate.
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