5. La Donna in bianco
Arriviamo a Lowrence all’alba.
L’aria è gelida e la città sembra sospesa in un’atmosfera irreale, come se il tempo stesso si fosse fermato per noi.
Dean parcheggia l’Impala davanti a una tavola calda, e tutti e tre ci tuffiamo dentro, affamati e stanchi.
"Ok, ricapitoliamo" inizia Sam, versandosi una tazza di caffè "Abbiamo una serie di avvistamenti di una donna in bianco, legata a un vecchio caso di papà"
"Sì" rispondo, mordicchiando una ciambella stantia "Una storia classica. Donna tradita dal marito, annega i figli, si suicida, e ora infesta le strade alla ricerca di anime da trascinare con sé."
Dean annuisce, sorseggiando il suo caffè nero come la notte "Papà aveva menzionato questo caso nel suo diario. Pensava di averla già risolta, ma sembra che sia tornata."
"Dev’essere stato qualcosa che ha scatenato il suo ritorno" osserva Sam "Qualche evento traumatico o un nuovo sacrificio."
"Già, fantastico" dico, alzando gli occhi al cielo "Un altro problema da risolvere. Bene, iniziamo dalle basi. Andiamo a controllare il luogo degli ultimi avvistamenti."
Mentre ci dirigiamo verso la zona degli avvistamenti, il sole inizia a salire, tingendo il cielo di un pallido rosa.
Le case sono vecchie, alcune abbandonate, altre con le finestre sbarrate.
"Quindi," inizia Sam, con un tono serio "qual è il nostro piano?"
"Semplice" risponde Dean "Troviamo la donna in bianco, la affrontiamo e la mandiamo all'inferno da cui è venuta."
"Ah, sì, molto semplice" dico, ironica "Come se non ci fossero altre complicazioni."
Dean mi lancia un'occhiata attraverso lo specchietto retrovisore "Sempre pessimista, eh, t/n?"
Non lo sopporto già più.
"Realista, Dean. Realista."
Raggiungiamo un vecchio ponte, il luogo dell'ultimo avvistamento.
Il sole ormai è alto, ma l’aria è ancora carica di una strana tensione.
Esaminiamo attentamente il ponte e le sue immediate vicinanze.
I segni di un recente incidente sono ancora visibili: pneumatici che stridono, frammenti di vetro e una recinzione danneggiata.
"Secondo le testimonianze" dice Sam, consultando le sue note "la donna in bianco appare proprio qui e cerca di attirare i conducenti fuori strada."
"Classico" mormora Dean "Beh, cerchiamo qualche indizio."
Ci sparpagliamo, controllando ogni angolo.
Trovo un piccolo medaglione d'argento incastrato tra le travi del ponte "Dean, Sam, venite a vedere."
Dean lo osserva attentamente, poi sorride "Bene, questo è un buon segno. Significa che siamo sulla pista giusta. È il medaglione di Maria" dice, riconoscendo l'oggetto dalla descrizione nel diario di John.
"Ok" interviene Sam "ora dobbiamo solo capire come farla uscire e affrontarla."
"Semplice" risponde Dean "usiamo il medaglione come esca. Aspettiamo che si presenti e poi la affrontiamo."
La notte cala velocemente e torniamo al ponte, pronti ad affrontare la donna in bianco.
Sistemiamo il medaglione in bella vista e ci nascondiamo in attesa.
Il tempo sembra scorrere lentamente. I rumori della notte riempiono l’aria, e l'attesa diventa insopportabile.
Poi, proprio quando sto per lamentarmi, un bagliore bianco appare sul ponte.
Una figura eterea si materializza, i lunghi capelli scuri che le cadono sulle spalle, un vestito bianco che ondeggia leggermente nel vento.
Dean fa un cenno a Sam, che inizia a recitare un incantesimo di esorcismo:
Exorcizamus te, omnis immundus spiritus
La donna in bianco si gira verso di noi, il volto contorto dalla rabbia "Chi osa disturbare il mio riposo?" grida, la sua voce echeggia come un lamento.
"Beh, scusaci se abbiamo interrotto la tua serata, ma hai causato abbastanza problemi" risponde Dean, alzando il fucile caricato con sale.
omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii
La figura si avventa su di lui, ma Dean è veloce.
Spara, il sale colpisce la donna facendola urlare di dolore e rabbia.
Si dissolve momentaneamente, ma poi riappare più furiosa di prima.
"Ok, questo non sta andando come previsto" dico, tirando fuori un coltello d'argento.
Sam continua a recitare, la sua voce ferma e decisa.
omnis legio, omnis congregatio et secta diabolica…
Dean spara di nuovo, cercando di tenere a bada lo spirito.
Finalmente, con un ultimo verso dell’incantesimo, la donna in bianco urla e si dissolve in una nuvola di fumo nero.
te rogamus, audi nos.
Tutti e tre ci fermiamo, respirando pesantemente.
Il silenzio cala di nuovo.
"Beh, questo è stato divertente" dice Dean, con un sorriso stanco.
"Sì, davvero entusiasmante" rispondo, asciugandomi il sudore dalla fronte "Adesso possiamo andare a mangiare qualcosa?"
Sam ride, scuotendo la testa "Sei sempre la stessa, t/n."
"Già, e non cambierò mai" rispondo, sorridendo.
Riprendiamo l’Impala e ci dirigiamo verso il diner più vicino.
Mentre ci sediamo per una meritata colazione, non posso fare a meno di pensare a quanto John sarebbe fiero di noi.
Abbiamo affrontato il male, insieme, proprio come ci ha insegnato.
"Allora, quale sarà il prossimo caso?" chiede Sam, sfogliando il diario di John.
"Chi lo sa?" risponde Dean, con un sorriso mentre si avventa sul suo hamburger.
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