4. Sam
Mentre siamo in viaggio, Dean e io ci troviamo d'accordo su una cosa: il rock.
Lui, naturalmente, mette su un altro classico degli anni '70. Questa volta è "Smoke on the Water" dei Deep Purple, e non posso fare a meno di sorridere.
“Finalmente, qualcosa di decente” dico, tamburellando le dita sul cruscotto al ritmo della chitarra.
Dean alza un sopracciglio, sorpreso “Aspetta, quindi apprezzi il rock classico? Pensavo fossi più tipo da musica pop moderna.”
“Offensivo, Winchester” rispondo con un sorriso “Sono cresciuta con questa roba. Mio nonno aveva un’intera collezione di vinili dei Led Zeppelin, dei Pink Floyd, e sì, anche dei Deep Purple.”
Dean sorride, rilassandosi un po’ di più “Forse c’è speranza per te, dopo tutto.”
Mentre la strada scorre sotto di noi, continuiamo a parlare di musica, scambiandoci opinioni sui nostri album preferiti e sui concerti a cui vorremmo assistere.
È un raro momento di tregua tra di noi, e devo ammettere che è piacevole.
Dopo due giorni e una lunga lista di canzoni rock, finalmente arriviamo a Palo Alto, dove vive Sam.
È notte fonda, l'aria è fredda e silenziosa.
Perfetto per una piccola irruzione.
Dean parcheggia l'Impala in una zona ombrosa vicino al complesso di appartamenti di Sam "Pronta per un po' di azione furtiva?" mi chiede, un sorriso sornione sul volto.
"Furtiva? Da quando sei furtivo?" rispondo, aggiustandomi la giacca.
Ci muoviamo in silenzio attraverso il complesso, raggiungendo la finestra dell'appartamento di Sam.
Dean si avvicina alla porta, controllando se è chiusa a chiave. Naturalmente, lo è.
"Come pensi di entrare?" sussurro, guardandomi intorno nervosamente.
Dean sorride, estraendo un grimaldello dalla tasca "Non preoccuparti, ho le mie tecniche."
Mi appoggio contro il muro, osservando Dean mentre lavora sulla serratura.
In pochi istanti, la porta si apre con un clic silenzioso.
Entriamo nell'appartamento, muovendoci furtivamente attraverso il salotto.
L'oscurità ci avvolge, rendendo difficile vedere chiaramente.
Dean mi fa cenno con la testa di controllare in salotto, lui va in cucina.
Mi sto guardando attorno, la mia attenzione viene catturata da una foto sul tavolino, ritrae Jhon, Dean e Sam.
Dei passi.
Un rumore dalla cucina.
Delle voci.
"Hei piano tigre" dice Dean
Corro nell'altra stanza e trovo Sam sdraiato sul fratello "Levati da me"
Sam si alza, porgendo una mano a Dean.
"Che diavolo ci fai qui?"
"Beh cercavo una birra" si abbracciano, sembra non essersi ancora accorto della mia presenza.
Il minore alza un sopracciglio, Dean alza le mani in segno di arresa: "Ok ok, siamo qui perché papà non torna a casa da qualche giorno"
"Potevi chiam... Siamo?" si guarda intorno poi il suo sguardo si sofferma su di me, lo saluto con un cenno della mano.
"Lei chi è?"
"Ti ricordi di T/n? La nipote di Hank... Andava a caccia con papà lei" spiega Dean, cambiando tono sull'ultima frase.
"Oh si... T/n"
"Prendi la tua roba e andiamo" ordina Dean, Sam protesta.
"Sto studiando Dean, forse avrò un lavoro"
"Tu hai già un lavoro"
"Non è la vita che voglio fare, non voglio essere un cacciatore. É un lavoro che detesto" poi mi guarda di nuovo anche se credevo si fosse già scordato della mia presenza "Senza offesa"
" Sarà solo per un paio di giorni"
"D'accordo" e mi supera per salire le scale.
Io seguo Dean all'esterno, si siede al volante, io faccio per sedermi al posto del passeggero "Hei t/n, ti va di sederti dietro?" domanda.
Sbuffo ma lo faccio.
"Grazie piccola"
"Non chiamarmi così Dean" lo rimprovero.
"Ok... Piccola" aggiunge sotto voce, come se non lo sentissi.
"Allora" dice Sam "Dov'era papà l'ultima volta che l'avete visto?"
Lo guardo dallo specchietto "L'ho chiamato quattro settimane fa credo, stava seguendo una pista..."
"L'ho visto due mesi fa Sam" mi interrompe Dean stringendo il volante.
"D'accordo..." alza gli occhi al cielo "E dov'era T/n?"
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro