Let's play
Avviso: Al contrario delle altre, questa OS è ambientata nel presente.
Non è il mio lavoro meglio riuscito, ma è una storiella carina.
Anna e Gilbert sembravano sempre ballare un tango, in cui si avvicinavano e si allontanavano.
In cui flirtavano e in cui si picchiavano.
Ad Anna erano sempre piaciuti i balli latinoamericani, ma l'attrazione per Gilbert Blythe non era proprio ciò che intendeva quando aveva iniziato a volerli provare.
Non che Anna facesse qualche attività extrascolastica, non avrebbe mai avuto il coraggio di chiederlo a Marilla e Mattew, si erano già prodigati fin troppo per lei.
"Non crederete mai a cosa mi sia successo sabato!" Esclamò Ruby sedendosi al fianco di Anna.
"Facci sognare." La esortò la rossa.
"Bene, Josie mi ha convinta ad andare con le altre al pub prima di andare a ballare. Quando siamo arrivati c'era lì Gilbert con Bash e quindi siamo andati a salutarli.
Lui è stato gentile come sempre e ci ha fatto un gran sorriso, da mozzare il fiato...comunque, quando ce ne stavamo andando ci ha raggiunti, chiedendoci se poteva aggregarsi.
In discoteca abbiamo ballato insieme e poi ci siamo baciati! Aveva bevuto, però non mi importa se gli ha dato il coraggio di farlo, finalmente." Raccontò la bionda, con il sorriso di chi ha raggiunto la felicità.
E come contraddirla? La sua cotta di una vita l'aveva baciata.
Anna, d'altro canto, sentiva come se qualcuno stesse giocando con i suoi organi e le avessero appena strappato il cuore.
Strinse i lembi del vestito che indossava in due pugni tanto stretti da farle venire le nocche bianche, ma doveva sorridere: non poteva intaccare la felicità di Ruby con Gilbert.
"È una notizia meravigliosa!" Le disse Anna.
"Già! Finalmente è successo!" Confermò lei, con una nuova luce negli occhi, che fece alleviare il dolore della rossa.
Se la sua amica era veramente così felice, allora era la cosa giusta.
"Sono felicissima per te Ruby." Le sorrise Diana, stringendo intanto la mano di Anna sotto il banco.
L'orfana si girò verso l'amica sorpresa: lei sapeva tutto, aveva capito che il bacio l'aveva turbata per qualche ragione.
"Gilbert!" Il coro dei ragazzi fece voltare le giovani verso la porta della classe.
"Buon giorno!" Esclamò lui, sorridendo e cercando subito lo sguardo di Anna nella stanza.
"Ciao Gil!" Scattò Ruby, avvicinandosi al ragazzo.
"Ciao Ruby, tutto bene? Non ti ho ancora ringraziato per aver chiamato Bash, ero davvero troppo ubriaco quella sera." Ricambiò lui, facendole in gran sorriso.
"Figurati, io comunque sto bene. Cosa ricordi di quella sera?" Chiese.
"Solo di aver ballato con una bella ragazza bionda e poi Bash che mi fa la ramanzina mentre torniamo a casa." Ammise lui.
"Ah, capisco..." Mormorò lei, con un sorriso e il viso arrossato.
In quel momento non sapeva se piangere perché aveva dimenticato il loro bacio, o esultare per averla ricordata come una bella ragazza.
"Secondo te dovrei scoprire chi era? Vorrei scusarmi per il mio stato, l'avrò infastidita."le chiese lui.
"In realtà neanche da ubriaco sei fastidioso, opinioni di Anna a parte. Comunque non ti devi scusare, facevi molto ridere." Rispose lei, facendogli intuire la sua identità.
Lui diventò immediatamente rosso pomodoro.
"Avete fatto qualche video?" Domandò poi.
"No, solo un paio di foto." Disse lei, aprendo whatsapp e mostrandogli la chat di Josie, che le aveva inviato delle foto mentre ballavano e si baciavano.
"Cazzo...scusami Ruby, davvero, sono stato una merda." Esclamò Gilbert shockato dalle foto.
Quanti casini aveva fatto in una sera?
Ok, era depresso perché con Anna le cose non andavano bene, ma ubriacarsi, ballare e baciare una delle sue migliori amiche era da Guinness degli idioti!
"Dai, mica mi hai stuprata e poi non mi è dispiaciuto." Rispose lei, sorridendogli.
"Lo so...ma quella sera stavo cercando di dimenticare la ragazza che amo e non è stato giusti nei tuoi confronti...sono mortificato." Spiegò il ragazzo.
"E l'hai dimenticata?" Chiese Ruby, nascondendo momentaneamente la sofferenza.
"No..." Borbottò lui.
"Che ne diresti di farla ingelosire? Potremmo fingere che invece ci sei riuscito..." Propose lei, nella speranza di attirare la sua attenzione durante quel progetto.
"Una finta relazione? Tentar non nuocerebbe...ma non vorrei trascinarti in questa follia." Rispose lui.
"È stata una mia idea, quindi al massimo sarei io a trascinare te." Replicò lei.
"Davvero ne sei sicura?" Domandò lui.
"Certo...anche io vorrei attirare l'attenzione di qualcuno. Vinceremmo entrambi." Ammise lei.
"Wow, non ti facevo così astuta e macchinosa." Esclamò sorpreso.
"In realtà non è totalmente una mia idea...Anna scrive molte storie e in una c'erano due nobili che fingevano di stare insieme per far ingelosire i loro innamorati, che volevano mantenere la relazione segreta: lei è l'amante del re vedovo e lui è un lord, innamorato della sorella di un mercante molto severo." Raccontò la ragazza.
"Ovviamente...figurati se Carotina non poteva inventare un quadrato amoroso del genere." Sospirò il ragazzo, lanciando un occhiata alla donna della sua vita.
Pure in momenti come quello lei lo faceva innamorare di nuovo.
"Non dovresti chiamarla così: lei odia il colore dei suoi capelli, ci rimane malissimo." Lo biasimò Ruby.
"Ma io la chiamo così proprio perché mi piacciono i suoi capelli." Replicò lui, lasciando di stucco la ragazza.
Quando l'avrebbe raccontato all'amica, ne sarebbe stata sollevata e lieta!
Finalmente il loro odio sarebbe potuto finire e sarebbero stati amici! Il ragazzo che amava e la sua migliore amica non avrebbero più litigato!
"Quindi? Abbiamo un accordo?" Chiese la bionda.
"Si." Rispose lui con un incantevole sorriso.
"Organizziamo un appuntamento allora, dobbiamo farci vedere in giro insieme." Istruì lei.
"Pranziamo insieme domani? Potremmo preparare qualcosa di insolito e condividere." Propose lui.
"Perfetto."Esclamò soddisfatta, lasciandogli un bacio sulla guancia, prima di tornare dalle amiche.
"È andata bene, eh?" Chiese ironica Diana, con un sorrisetto strano.
"Domani pranziamo insieme, è un appuntamento." Rispose fiera.
"È...fantastico." Commentò la rossa.
"E ho scoperto una cosa incredibile: non ti chiama Carotina per prenderti in giro, ma perché gli piacciono i tuoi capelli." Annunciò poi.
"C-come mai te lo ha detto?" Chiese lei.
"Oh, non sapevamo che fare, quindi gli ho detto che uscita mi sarebbe piaciuta, riferendomi a una delle tue storie. Ha detto che hai sempre molte idee e ti ha chiamata così, al che ho domandato." Spiegò mentendo, più o meno.
Da quella mattina Ruby e Gilbert iniziarono a frequentarsi per finta, facendo piangere in silenzio Anna, che aveva smesso di scrivere.
Sembrava che la sua creatività fosse stata morsa da un serpente e avvelenata da quella relazione.
Continuava a versare lacrime, prima perché lui si era innamorato di lei, poi perché si sentiva in colpa visto che non era felice per loro come avrebbe dovuto.
Il tango era finito e lei sentiva un freddo glaciale ora che era ferma, senza il corpo di lui a cui aggrapparsi.
Diana e Cole, per quanto ci provassero, non riuscivano a far star meglio la ragazza, che stava mangiando sempre meno.
La situazione era ormai ingestibile e Gilbert si sentiva sempre più in colpa per quel piano, che non stava neanche funzionando, dato che Anna non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi.
Forse, se non fosse stata Ruby, avrebbe potuto provare rabbia...ma sapendo la felicità dell'amica, riusciva solo a consumarsi per i sensi di colpa.
Ruby, dal canto suo, stava iniziando a preoccuparsi per l'amica, che aveva un aspetto sempre più afflitto e non scriveva nulla.
Non sapeva cosa avesse scatenato tutto e l'amica non ne parlava, neanche a Diana o Cole.
Era come se il suo dolore fosse un taboo.
A un certo punto, immersa nei suoi pensieri, aveva anche deciso di confidarsi con Gilbert, a cui si era gradualmente avvicinata come amica e non solo ragazza innamorata.
"Credo che Anna stia male." Esordì la ragazza.
"L'ho notato anche io..." Ammise affranto.
"Non vuole dirci il perché...non è da lei. Non scrive neanche più e mangia sempre di meno. Non capisco quale sia la causa. Tu che ne pensi? Potrebbe avere qualche malattia?" Domandò timorosa.
"No...credo sia colpa nostra, del nostro piano. È lei che volevo fare ingelosire...se ci fossi riuscito e si sentisse in colpa perché tu sei sua amica e ti crede felice?" Ipotizzò lui, che immedesimato nei suoi panni, si era accorto del madornale errore commesso.
Conosceva Anna, l'aveva osservata e aveva capito come ragionava.
Lei si poneva sempre dopo la felicità di chi amava per paura di rompere quel rapporto a lei tanto caro.
Sarebbe morta per un amico.
L'amore che aveva conquistato a fatica era ciò che aveva di più prezioso.
"Non ha mai detto di provare qualcosa per te..." Mormorò la bionda confusa.
"Con lei c'è sempre stata una tensione strana, come se fossimo attratti, ma ci fosse un muro in mezzo. Credevo che fosse perché l'amo senza essere ricambiato...ma se anche io le piacessi? Se la tensione fosse causata dal fatto che lei non lo avesse ancora capito? O che fosse troppo orgogliosa per ricredersi sui suoi sentimenti? Avrebbe senso..." ragionò il ragazzo.
"Già...ma allora perché non parlarmene?" Chiese Ruby.
"Perché vi volete bene e per lei chi la ama vale molto di più di se stessa...credi che non entrerebbe in una casa in fiamme solo per aiutare qualcuno? Quella ragazza ha un cuore troppo grande..." Spiegò Gilbert, concludendo con un sorriso rammaricato.
"Oddio...abbiamo fatto un casino..."Asserì Ruby.
Effettivamente, pensandoci, dopo quel lungo mese di finta relazione, si era accorta che non amava Gilbert come avrebbe dovuto...forse all'inizio, ma non sentiva la bramosia o la voglia di passare tutto il tempo con lui.
Era come se ottenuto ciò che voleva, il sentimento si fosse affievolito e non le sarebbe dispiaciuto vederlo con la rossa.
I loro sguardi erano tanto potenti da far indebolire le gambe e la luce negli occhi durante la scoperta dei voti nell'ultimo test, era irreplicabile.
"Gilbert, questa relazione sta diventando un po' pesante per me, credo che dovremmo prenderci una pausa...è colpa mia, non tua...spero che potremo rimanere amici." Annunciò la bionda, tirando fuori tutti i cliché sentiti in tv.
"Mi stai lasciando?" Chiese lui divertito dallo sketch.
"Esattamente...vai a tirare su il morale alla mia scrittrice preferita, voglio leggere una storia da tachicardia." Rispose lei con un tono molto esigente.
"Grazie Rubs." Esclamò lui, baciandole la guancia prima di tornare in classe.
Lí trovò Anna intenta a parlare con Diana e Cole, mentre sfogliava un libro dalla copertina rigida verde.
"Ciao ragazzi." Li salutò, guadagnandosi qualche occhiata di cortesia dalla castana e l'amico.
"Ciao Gilbert, come mai non sei con Ruby?" Chiese lui.
"Mi ha mollato, non lo sapevate?" Domandò il ricciolo.
Anna si girò di scatto, con un'espressione sconvolta.
"Che cosa? Perché? Non avete mai litigato! Andava tutto bene..." investigò la rossa confusa.
"Perché non la amo quanto vorrebbe: non ho ancora dimenticato la mia cotta storica e abbiamo cominciato a trattarci da amici, fino a diventarlo." Spiegò cripticamente, perché ammettere il loro piano sarebbe stato umiliante e penoso.
"E chi sarebbe questa misteriosa cotta storica?" Si intromise Diana, confusa quanto l'orfana e l'artista.
"Anna Shirley Cutberth." Rispose tranquillo, piegando gli angoli della bocca in un sorriso, come se lei non fosse stata presente.
"Che cosa?!" Scattò la stessa, alzandosi in piedi e lasciando cadere il libro.
"Esatto, Carotina. So che è stata un'idea ridicola mettermi con Ruby, ma lei è sempre stata molto gentile e amichevole con me, credo anche che abbia avuto una cotta per un certo periodo...comunque volevo solo dimenticarmi di te, dato che il massimo di attenzioni a cui potevo aspirare era per una gara scolastica o un battibecco. Aveva senso all'inizio..." Spiegò Gilbert, parecchio nervoso.
"Ma perché me lo stai dicendo? Perché adesso?" Domandò lei, confusa e in un vortice di emozioni.
"Perché tanto sarebbe inutile fingere e andare avanti senza fare progressi...almeno avrò fatto un tentativo e magari sbloccato qualcosa nel nostro rapporto. Stare con Ruby invano, mi ha fatto capire che o faccio qualcosa, o ti aspetterò per sempre. Quasi ti odio per avermi messo sotto scacco così, non riesco ad avere una ragazza perché penso a te, quindi non posso fare le esperienze adolescenziali e le conquiste che fanno gli altri...è come se fossi castrato." Sbuffò lui, facendo ridacchiare Anna.
"Davvero non mi stai prendendo in giro?" Chiese lei per sicurezza.
"Davvero, te lo posso assicurare." Confermò Ruby, appoggiata allo stipite della porta.
"Ruby..." Mormorò Anna, sbiadendo immediatamente e sgranando gli occhi, come se l'avessero vista commettere un omicidio.
"Suvvia Anna, non fare quella faccia...avete la mia benedizione, ma voglio che usi il mio nome per una delle protagoniste delle tue storie...e che sia bellissima." Replicò l'amica.
"Manchi solo tu...ti andrebbe di uscire con me stasera? Fanno vedere Ant-man2 al cinema..." Propose Gilbert, avvicinandosi ad Anna.
Lei scoppiò in una fragorosa risata, poi prese Due lembi della maglia del ricciolo e lo attirò a se, iniziando un atteso bacio, sotto gli applausi dei tre amici.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro