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Capitolo 51: Il miglior Senpai

Mentre si cambiavano nelle rispettive stanze, Kenjiro si fermò un momento a riflettere. C'era qualcosa di diverso nel modo in cui Tendo sorrideva oggi - un velo di malinconia dietro il suo solito entusiasmo.

[Da: Yukari ♥️]
"Hai notato che Tendo-san sembra... non so... un po' giù?"

[A: Yukari ♥️]
"Stavo pensando la stessa cosa."

Quando scesero, trovarono Tendo che canticchiava piano, guardando le foto di squadra appese nel corridoio.«Ah, eccovi!» Il suo sorriso sembrò illuminarsi di nuovo. «Pronti per la nostra avventura?»

«Tendo-san,» disse improvvisamente Yukari, «invece del negozio di sport... che ne dici se andiamo prima in quel café che ti piace tanto? Quello con i parfait giganti?»

Gli occhi di Tendo si spalancarono leggermente.

« E poi potremmo passare dal negozio di manga,» aggiunse Kenjiro, sorprendendo persino se stesso. «Non... non che mi interessi, ma so che tu...»

«Kenjiro-kun!» Tendo lo abbracciò di slancio. «Ti stai preoccupando per me? È questo l'effetto dell'amore? Ti ha reso DOLCE?»

«Lasciami andare o cambio idea.»

Ma c'era qualcosa di diverso nel tono di Tendo- una genuina emozione che non riusciva completamente a nascondere dietro il suo solito teatrale entusiasmo.

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Il café era quasi vuoto quella domenica mattina. Seduti in un angolo appartato, Tendo contemplava il suo parfait al cioccolato come se contenesse i segreti dell'universo.«Sapete,» disse improvvisamente, «mi mancherà tutto questo.»

«Il parfait?» chiese Yukari gentilmente, anche se sapeva che non era quello che intendeva.

«Quello anche!» Tendo rise, ma era una risata più gentile del solito. «Ma intendo... questo. La squadra. Voi piccoli kohai irritanti. Persino le tue occhiatacce, Shirabu-kun.»

«Non sono irritante,» protestò Kenjiro, ma senza la solita acidità.

«Lo sei! Ed è per questo che sei il mio kohai preferito. Beh, dopo oggi forse il secondo preferito...» lanciò un'occhiata maliziosa a Yukari, che arrossì.

«Tendo-san...» iniziò lei.

«Mi mancherà anche questo!» continuò lui, agitando il cucchiaino. «Far arrossire Yukari-chan! Tormentare Shirabu-kun! Vedere come vi guardate quando pensate che nessuno vi veda...»

«Ci... guardi?» Kenjiro sembrava inorridito.

«TUTTA LA SQUADRA vi guarda! Abbiamo persino una chat dedicata! 'Operation ShiraYuka' l'ha chiamata Semi-Semi.»

«Purtroppo lo sappiamo.»

Ma c'era qualcosa nella voce di Tendo- una nota di nostalgia anticipata che fece morire l'indignazione di Kenjiro in gola.

«Sai,» disse Yukari dopo un momento di silenzio, «solo perché ti diplomi non significa che... insomma, non sparirai.»

«Oh?» Tendo sollevò un sopracciglio, affondando il cucchiaino nel parfait.

«Puoi sempre tornare a tormentarci,» aggiunse Kenjiro, cercando di sembrare infastidito, ma fallendo miseramente. «Non è che ci libereremo facilmente di te.»

«Kenjiro-kun!» Gli occhi di Tendo si illuminarono. «Stai dicendo che ti mancherò?»

«Sto dicendo che sei come un'erba infestante. Impossibile da eliminare.»

«Aww, anche tu mi mancherai!»

«E poi,» intervenne Yukari con un sorriso, «chi altro potrebbe raccontarci storie imbarazzanti su Semi-san?»

«O aiutarci in... situazioni di emergenza,» mormorò Kenjiro, arrossendo leggermente.

Tendo li guardò per un lungo momento, il suo solito sorriso che si ammorbidiva in qualcosa di più genuino.«Sapete cosa? Credo che diventerete una bella coppia di senpai l'anno prossimo. Magari non così fantastici come me, ma...»

«Nessuno vuole essere 'fantastico' come te, Tendo-san,» disse Kenjiro, ma c'era affetto nel suo tono.

«Oh! Questo mi ricorda!» Tendo tirò fuori il suo famigerato telefono. «Ho preparato una lista di consigli per essere dei buoni senpai! Punto numero uno: assicurarsi sempre di avere preservativi di emergenza per i kohai in difficoltà...»

«TENDO-SAN!»

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Dopo il café, si diressero verso il negozio di manga, con Tendo che saltellava davanti a loro raccontando della sua ultima serie preferita.«E poi il protagonista scopre che il suo rivale in realtà è suo fratello! Ma non un fratello normale, no! Un fratello ALIENO!»

«Fantastico,» commentò Kenjiro in tono piatto, ma stava sorridendo leggermente. Nel negozio, Tendo si muoveva come un bambino in un negozio di caramelle, trascinando Yukari e Kenjiro da uno scaffale all'altro.«Oh! Questo dovete leggerlo!» esclamò, prendendo un manga. «È una storia d'amore ambientata in una scuola di pallavolo! Mi ricorda qualcuno...»

«Se è quella serie dove l'alzatore è innamorato della manager...» iniziò Kenjiro.

«È ESATTAMENTE quella serie!» Tendo rise. «L'ho comprata pensando a voi due!»

«Aspetta,» Yukari si fermò. «L'hai già letta?»

«Ho l'intera collezione!»

«E... come finisce?» chiese lei, cercando di sembrare disinteressata.

Tendo sorrise maliziosamente. «Oh, vorresti saperlo, eh? Beh, diciamo solo che c'è una scena molto interessante nell'armadio della palestra...»

«NON vogliamo saperlo,» tagliò corto Kenjiro, ma notò che Yukari aveva discretamente preso una copia del manga.

«Sai,» disse Tendo più tardi, mentre uscivano dal negozio, «a breve ci sarà la finale.»

Il tono leggero era sparito, sostituito da qualcosa di più profondo.

Si sedettero su una panchina nel parco vicino, i sacchetti del negozio di manga ai loro piedi. Il sole di mezzogiorno filtrava attraverso i rami degli alberi, creando giochi di luce sull'asfalto.

«Sarà la mia ultima partita con la Shiratorizawa,» disse Tendo, guardando il cielo. «L'ultima volta che indosserò quella divisa.»

Kenjiro e Yukari rimasero in silenzio, aspettando che continuasse.

«Sapete, quando sono arrivato in questa scuola, pensavo che sarebbe stato come alle medie. Tutti che mi guardavano storto, che sussurravano 'mostro' quando passavo...» Il suo sorriso era diverso ora, più vulnerabile. «Invece ho trovato una famiglia. Wakatoshi-kun che non ha mai messo in dubbio il mio stile di gioco, Semi-Semi che si preoccupava sempre troppo, e poi voi due...»

«Noi?» chiese piano Yukari.

«Sì! Il mio piccolo kohai acido che in realtà è un romanticone,» diede una leggera gomitata a Kenjiro, «e la ragazza che l'ha fatto innamorare. È come... come un manga che si conclude, sapete? Ma uno di quelli belli, dove anche se è triste che finisca, sei felice di averlo letto.»

Ci fu un momento di silenzio, poi Yukari si alzò improvvisamente in piedi, le guance arrossate e gli occhi lucidi.

Si inchinò profondamente davanti a Tendo.

«Grazie, Tendo-san,» la sua voce tremava leggermente. «Grazie per essere il senpai più fastidioso, invadente e impossibile che potessimo desiderare. Grazie per essere sempre stato lì, anche quando non volevamo che ci fossi. Per aver creato quella stupida chat di gruppo su di noi, per averci spinto l'uno verso l'altra anche quando eravamo troppo testardi per ammetterlo...»

Si interruppe per un momento, raddrizzandosi e guardandolo negli occhi.

«E grazie per essere stato il miglior Guess Monster che la Shiratorizawa potesse avere. Per aver mostrato a tutti che essere diversi non significa essere sbagliati. Per aver reso ogni allenamento un'avventura e... e...»

La voce le si spezzò.

«Ti voglio bene, Satori. Anche se sei insopportabile. Anche se mi fai sempre arrossire. Anche se probabilmente userai questa confessione per tormentarmi per i prossimi dieci anni. Ti voglio bene.»

Tendo rimase immobile sulla panchina, gli occhi spalancati, per una volta senza parole.

Per la prima volta da quando lo conoscevano, Tendo Satori sembrava completamente spiazzato. I suoi occhi, di solito così penetranti e maliziosi, erano spalancati e lucidi.

«Yukari-chan...» sussurrò, e la sua voce non aveva nulla del suo solito tono canzonatorio.

Poi, in un movimento fluido, si alzò e l'avvolse in un abbraccio, sollevandola da terra.

«La mia piccola giocatrice preferita!» la sua voce era rotta dall'emozione mentre la faceva girare. «Come osi farmi piangere in pubblico? È così poco cool!»

Kenjiro li guardava, un sorriso dolce sul volto che normalmente non si permetteva di mostrare. Si alzò anche lui, e prima che potesse ripensarci, si unì all'abbraccio.

«Oh. Mio. Dio.» Tendo quasi singhiozzò. «Shirabu-kun mi sta abbracciando! VOLONTARIAMENTE! Questo è il momento più bello della mia vita! Devo documentarlo! Dov'è il mio telefono? Devo dirlo a Semi-Semi! E a Wakatoshi-kun! E...»

«Rovinalo e ti uccido,» mormorò Kenjiro contro la sua spalla, ma stava sorridendo.

«Anche tu mi vuoi bene, ammettilo!»

«Mai.»

«Lo so che mi ami!»

«Ti tollero. A malapena.»

«Sapete cosa?» disse Tendo, tenendoli stretti. «Credo che mi mancherete più di tutti. Più dei parfait, più dei manga, più delle facce terrorizzate degli avversari quando blocco i loro attacchi...»

«Più di Ushijima-san?» chiese Yukari con un sorrisetto.

«Oh, Wakatoshi-kun è in una categoria a parte! Ma voi...» li strinse più forte, «voi siete i miei piccoli disastri preferiti. La mia OTP. Il mio progetto di vita!»

«Non siamo un progetto,» protestò Kenjiro.

«Oh, lo siete stati! Ho dovuto sopportare MESI dei tuoi sospiri quando guardavi Yukari-chan durante gli allenamenti! E le sue occhiate quando pensava che nessuno la vedesse! È stato straziante!»

Yukari nascose il viso contro la sua spalla. «Non era così evidente...»

«ERA EVIDENTISSIMO! Persino Goshiki se n'era accorto, e lui non noterebbe una confessione d'amore neanche se gli ballasse nuda davanti!»

Si staccarono finalmente dall'abbraccio, tutti e tre con gli occhi lucidi anche se nessuno l'avrebbe mai ammesso.«E comunque,» aggiunse Tendo con un sorrisetto, «ora che so che mi volete bene, posso tormentarvi ancora di più! Ho così tante idee per il vostro matrimonio...»

«TENDO-SAN!»

«Pensate che potrei fare un discorso al vostro matrimonio?» continuò Tendō mentre camminavano per il parco. «Ho già delle idee! Potrei raccontare di quella volta in cui vi siete quasi picchiati o di stamattina in farmacia...»

«Non ci sarà nessun discorso,» disse Kenjiro.

«Oh, ci sarà! E sarà EPICO! Inizierà con 'C'era una volta un setter acido che non sapeva flirtare...'»

«Non ero acido!»

«Ken,» intervenne Yukari dolcemente, «una delle prime cose che mi ha detto, e cito: 'La tua tecnica di ricezione è mediocre, ma non completamente inutile.'»

«Era un complimento!»

«Vedi?» Tendō rise. «ACIDO! Ma è per questo che ti amiamo, Kenjiro-kun! Sei come una di quelle caramelle aspre che poi diventano dolci...»

«Smettila di paragonarmi al cibo.»

«Oh! Questo mi ricorda!» Tendō si fermò di colpo. «Non abbiamo ancora pranzato! E so ESATTAMENTE dove andare!»

«Se dici il ristorante di ramen dove lavora Semi-san...» iniziò Kenjiro.

«IL RISTORANTE DI RAMEN DOVE LAVORA SEMI-SEMI!»

Yukari rise vedendo l'espressione rassegnata di Kenjiro. «Dai, potrebbe essere divertente!»

«Sarà un disastro.»

«Esatto!» esclamò Tendō. «E sono i disastri che rendono belle le storie d'amore!»

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Il ristorante di ramen era affollato come sempre, ma Tendo si fece largo verso il bancone come se fosse il proprietario.

«SEMI-SEMI!» urlò, facendo girare diverse teste. «Indovina chi ho portato!»

Semi Eita, con il grembiule del ristorante e i capelli legati in un piccolo codino, alzò gli occhi al cielo. «Tendo, ti ho detto mille volte di non...» si interruppe vedendo Yukari e Kenjiro. «Oh. OH.»

«Già!» Tendo sorrise «I nostri piccoli piccioncini!»

«Non siamo...» iniziò Kenjiro, ma Semi lo interruppe.

«Siete ESATTAMENTE quello. E...» i suoi occhi si strinsero notando qualcosa, «perché Yukari indossa gli stessi vestiti di ieri?»

Yukari arrossì violentemente.

«OH!» gli occhi di Semi si spalancarono. «VOI...»

«TRE RAMEN SPECIALI!» urlò Tendo rapidamente. «E non fare domande, Semi-Semi. Sono il loro protettore ufficiale ora.»

«Tu?» Semi sollevò un sopracciglio scettico. «Il responsabile della chat 'Operation ShiraYuka'?»

«Esattamente! E come tale, ordino tre ramen e il tuo silenzio!»

«La chat esiste davvero,» mormorò Kenjiro, affondando il viso tra le mani. «Non era uno scherzo.»

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«Guardate!» Tendo si alzò improvvisamente dal suo sgabello, assumendo una posa drammatica. «Quando bloccherò il loro attacco, farò COSÌ!» Si contorse in una posizione che sembrava dolorosa.

«E poi urlerò: 'KARASUNO! LA VOSTRA FORTUNA FINISCE QUI!'»

«Non lo farai,» disse Semi.

«Lo farò ASSOLUTAMENTE!»

«Coach Washijo ti ucciderà,» commentò Kenjiro, nascondendo un sorriso nel suo ramen.

«Morirò in modo GLORIOSO!»

Yukari rideva così forte che dovette appoggiarsi a Kenjiro per non cadere dallo sgabello.

«E poi,» continuò Tendo, ancora in posa, «quando vinceremo...»

«Quando?» Semi sollevò un sopracciglio.

«Oh, vinceremo!» Tendo sorrise. «Il nostro piccolo setter acido me l'ha promesso. E Yukari-chan sarà lì a documentare tutto con la telecamera di Mai, vero?»

Yukari annuì, asciugandosi le lacrime di risate. «Ogni secondo.»

«Anche la mia morte per mano di Coach Washijo?»

«Soprattutto quella,» confermò Kenjiro.

«Kenjiro-kun! Così cattivo! Dopo tutto quello che ho fatto per te oggi! Ti ho anche comprato i pres...»

Semi e Yukari gli tirarono contemporaneamente un tovagliolo in faccia.

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Il pomeriggio scivolò via tra risate, storie imbarazzanti e promesse per il futuro. Quando il sole iniziò a calare, si ritrovarono di nuovo nel parco, pronti a separarsi.«Beh,» disse Tendō, stringendo i suoi sacchetti di manga, «direi che è stata una domenica memorabile!»

«Grazie,» disse piano Kenjiro. «Per... tutto.»

«Aww, stai diventando sentimentale?»

«No.»

«Sì che lo sei!»

Yukari sorrise, guardando i due che si punzecchiavano come sempre. Alcune cose non sarebbero mai cambiate.

«Oh!» Tendō tirò fuori il suo telefono . «Prima che me ne dimentichi! Qui ci sono tutti i miei consigli per essere dei buoni senpai il prossimo anno. E anche qualche consiglio sulla contracce...»

«NON finire quella frase,» lo interruppe Kenjiro, ma fece comunque una foto all'immagine.

«E ricordatevi,» Tendo li abbracciò entrambi un'ultima volta, «vinceremo. Non per la scuola, non per il titolo, ma perché siamo una famiglia. Una famiglia molto strana, con un setter acido, un allenatore satanico e il miglior Guess Monster che...»

«Il più modesto, soprattutto,» mormorò Kenjiro.

Tendo rise. «Anche questo mi mancherà.»

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Mentre guardavano Tendo allontanarsi saltellando e canticchiando l'opening di qualche anime, Yukari e Kenjiro rimasero in silenzio per un momento.

«È stata...» iniziò lei.

«Una giornata assurda?» completò lui.

«Stavo per dire 'bella', ma sì, anche assurda.»

Kenjiro guardò la foto che aveva scattato. «Non posso credere che abbia davvero preso appunti sulla contraccezione.»

«Non posso credere che ce li abbia dati.»

Si guardarono e scoppiarono a ridere, la tensione della mattinata ormai completamente dissolta.

[Da: Tendo-senpai]

"NON FATE NIENTE CHE IO NON FAREI! ♥️"

[Da: Tendo-senpai]

"...ok, forse questa non è una buona linea guida."

[Da: Tendo-senpai]

"PS: Ho già iniziato a scrivere il discorso per il vostro matrimonio!"

Kenjiro sospirò, ma c'era affetto nel suo gesto mentre metteva via il telefono.

«Andiamo?» chiese Yukari, prendendogli la mano. «Devi riposarti per la finale.»

«E abbiamo un Guess Monster da rendere orgoglioso,» aggiunse lui.

Mentre si allontanavano nel tramonto, le loro mani intrecciate, entrambi sapevano che quella domenica assurda sarebbe rimasta nei loro ricordi come uno dei giorni più speciali della loro storia.

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