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Uno

Zahra's Pov

<<La devi smettere con queste sciocchezze, per favore non voglio più sentire una parola al riguardo.>> Sento la voce arrabbiata di mamma strillare contro mio padre.

<<Dai tesoro, lo sai che sto scherzando, non farei mai una cosa del genere alla mia principessa.>> Risponde mio padre con una risata irrisoria mettendo l'accento sulla parola principessa.

Sicuramente ha il solito sorrisetto strafottente sulle labbra, quello che fa mandare su tutte le furie la mamma.

<<L'hai fatto ancora, e non la smetti di farmi incavolare negli ultimi tempi. Ti avevo detto, ti avevo pregato di non parlarne più. Io, mia figlia in Kuwait a sposare quel riccone che non conosce e non conosciamo non la mando, ficcatelo bene nella testa perché sono stufa di ripetertelo. Zahra si sposerà quando vorrà e quando si innamorerà. Io mia figlia non la mando in quel posto sperduto per tutti i soldi e le ricchezze del mondo perché lei vale molto di più. Le cose materiali non contano, e tu lo sai bene. Se non c'è complicità, amore, rispetto e fiducia alla base di un matrimonio non si riesce a costruire niente di duraturo. Io non la mando a migliaia di kilometri per soffrire. Soffrirà lei e soffriremo noi! Tu, noi, non possiamo decidere per lei, per il suo futuro, punto!>>

L'ennesime grida esasperate della mamma mi fanno capire che è sul punto di esplodere. Ogni volta che papà prova a parlarle o accenna il minimo su questa storia, lei s'innervosisce, urla, fa confusione per poi iniziare a piangere a dirotto dal nervoso.

"Scarico così la tensione tesoro, non è niente!" Dice ogni volta che la sorprendo con le guance bagnate e gli occhi arrossati dal pianto.

E ultimamente succede troppo spesso! Lei cerca di nascondere la sua amarezza, i suoi pianti disperati, ma ogni tanto la becchiamo e cerca di far finta di niente.

Da tutta la vita, da quando ho aperto gli occhi, ho visto mia madre forte. Non si è mai abbattuta, in qualsiasi situazione, lei è riuscita ad arrivare al traguardo sempre e a qualsiasi costo.

Lei è fatta così, la mia dolce mamma, non demorde mai, però vedo che nelle ultime settimane sta sempre peggio e sono sicura che si tratti della solita storia.

Mannaggia a quel Saad e alla sua mamma che non mollano la presa! Anche se in fondo non mi dispiace più così tanto.

Non ho niente di speciale, sono una ragazza comunissima, perché ha dovuto scegliere proprio me?
Ho i capelli castani e gli occhi marroni come la terra in estate.

Non sono un granché nemmeno come cuoca e ho pazienza pari a zero.

Poteva benissimo scegliere una ragazza dal suo paese, ma no!

Vorrei urlare perché non sopporto più le loro continue liti sul mio conto.

Ne sento parlare da quando ero soltanto una bambina.

All'inizio non davo peso a quei discorsi anche perché non capivo bene all'epoca, pensavo che papà scherzasse quando mi chiamava "principessa del Kuwait" o quando mi informava che la "mia futura suocera" veniva in Italia a farci visita.

Invece no, sembrava proprio che facesse sul serio.
E anche adesso!
Ed è strano per me vederlo agire in questo modo.

Di papà mi ero creata un'altra immagine, nonostante sia musulmano doc, pensavo avesse una mente europea visto che vive in Italia da quando aveva tredici anni, ma a quanto pare mi sbagliavo.

È qui che ha incontrato la mamma, se né è innamorato e l'ha sposata anche se era "straniera", anche se con la sua cultura non aveva niente in comune, anche se la sua famiglia non è stata d'accordo con la loro unione, lui ha lottato per stare insieme a lei, fregandosene di tutto e di tutti.

Mia madre è rumena, mio padre siriano e noi, i loro tre figli siamo nati in Italia.

Sembra strana questa unione, ma l'amore non conosce confini, né barriere di nessun genere.

Il loro matrimonio non è stato combinato, si sono sposati per amore e non capisco perché adesso lui mi stia imponendo di sposare uno sconosciuto.

Non mi sono mai ribellata perché sto pensando da un po' di tempo che forse dovrei accettarlo, ma non l'ho ancora detto a nessuno dei miei famigliari.

Considerando il fatto che le liti con mia madre sono sempre più frequenti, sono sicura che qualcosa accadrà al più presto e devo iniziare a pensare a un modo per informarli della mia decisione.

Non accetto solo per obbedire a mio padre, nonostante vorrei decidere da sola chi amare e con chi dividere il resto della mia vita, ma anche perché è un opportunità per scoprire un mondo tutto nuovo, con una cultura estremamente diversa. Tutto ciò mi intriga molto ma mi mette anche molta ansia.

Mi mette ansia sì, perché di Saad io non so niente.

Tutta questa storia iniziò quando Khaled, un amico di papà, un giorno arrivò a casa nostra a farci visita insieme a sua sorella che viveva in Kuwait.

Piacqui subito alla donna, nonostante fossi solo una bambina.

Da quel giorno mio padre e Layla hanno stipulato un contratto verbale che avrebbe sancito la mia unione con quella di suo figlio esattamente al compimento dei miei diciassette anni.

Non pensavo fosse una cosa seria, pensavo che scherzassero ma invece no, facevano sul serio.

Negli anni avvenire, ogni mio compleanno ricevevo dei doni da lui, da questo principe a me imposto. Regali costosi, belli, ma che non sempre gradivo.

Che potevo farmene dei regali se non l'avevo mai visto e non ci avevo mai parlato?

A tutte quelle ricchezze avrei preferito passare qualche ora nella sua compagnia.

Per me lui è uno sconosciuto. Non so nemmeno com'è fatto, le sue passioni, nulla, per cui penso che sarà ancora più eccitante scoprire ogni cosa su di lui non appena lo incontrerò di persona.

Devo anche essere onesta e dire che un po' mi sento legata in qualche modo a questo ragazzo.

Papà lo elogia sempre e questa cosa mi incuriosisce ancora di più.

Da una parte c'è papà che è d'accordo con tutto e dall'altra il resto della famiglia che non ne vuole sapere.

Non voglio deludere le loro aspettative per cui ho detto loro di non voler accettare questo accordo preso da mio padre.

So che è sbagliato fingere, ma dire la verità alla mia famiglia così su due piedi mi spaventa più di Saad, questo ragazzo che non ho mai incontrato.

Sono sicura che tra le due parti si accenderà una battaglia solo per colpa mia.

Una battaglia che eviterei volentieri, però sembra ormai che il libro della mia vita stia iniziando pian piano a prendere forma.

Cosa devo fare? Come farò a dire ai miei che ho deciso di provare?

Devo affrontare il mio destino a testa alta, magari ammettendo davanti alla mamma che la decisione l'avevo già presa da qualche tempo.

In effetti non vedo l'ora di incontrarlo e di conoscere tutto di lui.

Magari come me anche lui non aspetta altro, o almeno è questo che mi piace credere.

Mio padre dice sempre che pensa al mio futuro, che non vuole che mi manchi nulla, che merito di essere felice e che Saad mi può offrire qualsiasi cosa desideri, ogni cosa che sogno.

Ma io non voglio ricchezze. Io voglio solo innamorarmi, amare ed essere amata.

Anche se è scritto in maniera diversa, "sad" in inglese significa triste, e se lui fosse proprio come il significato del suo nome?

Io sono allegra e solare e non voglio accanto a me una persona negativa e chiusa.

E se poi scopro che è un ragazzo strano, fissato con le usanze del suo paese? Se non andassimo d'accordo? Cosa succederà in questo caso?

"Lo sai cosa succederà! Tu non demordi mai e vedrai che troverai un modo per cambiarlo se è così!" Mi ricorda la mia coscienza.

Ho troppe domande e così poche risposte in questo momento, ma penso che sia meglio pensarci a tempo debito.

In questo momento voglio solo trovare il vero amore, quello a prima vista, proprio com'è successo ai miei genitori.

Questo sogno per me, vivere alti e bassi insieme alla mia metà, cadere e rialzarmi insieme al mio uomo.

E se lui fosse veramente il mio destino? Per questo voglio provare.

Ho paura ad andare così lontano dalla mia famiglia. Ho paura di lasciare mia mamma, paura di allontanarmi troppo da loro.

Non sono sicura di essere pronta, ma tenterò.

<<Ehi Zahra, dormi?>>

La mano di mia sorella Aisha che mi tocca leggermente la spalla mi fa aprire di scatto gli occhi.

Stavo tenendo gli occhi chiusi e speravo di riuscire ad addormentarmi, non volevo più sentire nulla.

Volevo estraniarmi da tutto e da tutti e immergermi nel mondo dei sogni.

<<Non sto dormendo, non ci riesco con queste grida.>>

Mi alzo dal letto e inizio a fare avanti e indietro come un leone nella gabbia davanti a mia sorella che mi guarda dolcemente.

Sono agitata e delusa dal loro comportamento, veramente non li riconosco più, e non voglio mai più sentirli litigare in questo modo.

<<Lo sai vero, sai che sono capace di qualsiasi cosa per trattenerti? Non importa quello che dice papà, Elyas, mamma ed io non smetteremo mai di lottare per farti restare, non ti può obbligare a sposare questo beduino. Qualsiasi cosa accadrà ti staremo vicino!>> Afferma decisa mentre prende una ciocca di capelli e me la rimette al suo posto.

La vedo star male per me, vedo che non vuole che tutto ciò accada, ma quello che nemmeno lei sa è che io ci andrò, e penso che sia arrivato il momento di aprirmi con lei.

Dice sempre che non riesce a vedere la sua vita senza di me, anche se spesso e volentieri litighiamo, dice di non riuscire a respirare senza la sua matta sorellina.

Aisha è dolcissima, apprezzo tutto quello che fa per me, mi è sempre stata accanto.

Ogni volta che sono triste riesce sempre a tirarmi su il morale facendomi morire dalle risate.
Ci riesce sempre!

Ricordo quando eravamo piccole e ci stavamo picchiando, e non ci sopportavamo per niente, e adesso, adesso ho il suo totale appoggio e al bisogno, una spalla su cui piangere.

Non è solo il mio sangue, lei è la mia migliore amica.

<<Lo so e ti ringrazio. Non ce la faccio più a vedere mamma piangere. Non sopporto più i loro alterchi e urla. E non serve che facciate nulla! Accetterò questa cosa perché non voglio deludere papà in primis, e poi ci voglio davvero provare, ci sto pensando da un bel po' di tempo in effetti.>> Annuncio sedendomi sul bordo del letto vicino a lei che spalanca gli occhi non appena sente quello che mi esce dalla bocca.

A dirla tutta, un po' stupita lo sono anch'io della calma e della facilità con quale ho detto tutto ciò!

Mi rendo conto di aver preso la decisione veramente da tempo e soltanto adesso ho trovato il coraggio di ammetterlo ad alta voce sia a me stessa che a mia sorella.

<<Ma? Sicuramente c'è un ma!>> Sorride mia sorella mentre mi accarezza la schiena.

<<Certo che esiste un ma.>> Dico sorridendo a mia volta prima di continuare.

Non intendo buttarmi a capofitto senza avere almeno una certezza.

<<Ho pensato di dire a papà che accetto questo matrimonio solo se Saad mi fa avere un foglio scritto e legalizzato dove dichiara che non sposerà altre donne oltre me. Non sopporterei che un'altra donna tocchi il mio uomo! Inoltre prima di sposarlo ho bisogno di stare vicino a lui per almeno un paio di mesi, per conoscerlo e metterlo alla prova. Questa cosa della prova né lui, né papà però dovranno venire a sapere. Se è d'accordo con le mie richieste mi sforzerò a far andare le cose tra di noi. Chissà, magari alla fine mi potrei anche innamorare di lui. Non ho intenzione di andare alla cieca, non siamo più nel medioevo.
Se poi non accetta: ciao, ciao.
Si può ficcare dove vuole il suo oro, il suo ceto, i suoi soldi, il suo petrolio, e tutto quello che ha.>> Aggiungo seria.

Mia sorella mi guarda con gli occhi spalancati e poi inizia a ridere tenendosi la pancia.

Prendo un cuscino e glielo butto in faccia.

<<Ehi, guarda che sono seria io!>> La ammonisco.

Lei ride di gusto e non posso fare a meno di lasciarmi contagiare dalle sue risate.
Iniziamo a ridere come due sceme, ci lanciamo i cuscini e ci facciamo il solletico.
Era da tanto che non me la spassavo in questo modo con mia sorella.
Ultimamente la nostra spensieratezza è stata sostituita dall'angoscia, lei per gli esami ed io per questa cosa del matrimonio.

<<Ero sicura che avessi qualche piano!>> Aggiunge mia sorella guardandomi con occhi ridotti a due fessure, e un sorriso beffardo sulle labbra.

Penserete che io sia pazza ad accettare questa cosa!

Forse un po' lo sono, ma quello che mia mamma e mia sorella non sanno, e che mi ha fatto prendere questa decisione, è che qualche tempo fa, ho avuto una discussione seria con mio padre riguardo questo ed è stato quello il momento in cui ho preso la mia decisione.

Lui mi ha promesso e ha giurato che tutto quello che ha fatto, che fa e continuerà a fare è sempre per il nostro bene.

Mi ha detto di tentare almeno, e se Saad non dovesse comportarsi bene nei miei confronti, sarà lui stesso a venire a prendermi e portarmi via da lì.

"Qualsiasi decisione io abbia preso riguardo a voi, l'ho pesata migliaia di volte prima di decidere!" Aveva detto serio.

Lo so che mi vuole bene, lo so eccome! Non vuole che mi capiti quello che è successo a sua sorella e a molte altre, che pensavano di aver trovato l'amore della vita e senza sposarsi sono rimaste incinte, e poi sono state abbandonate.

Di questo ha paura mio padre, di essere usata e poi lasciata, questo è il suo più grande timore, perché mi vuole bene.

<<Sei sicura di quello che dici, ma sicura, sicura? Hai riflettuto abbastanza?>> Mi chiede seria Aisha, dopo che le risate sono cessate.

<<Sicurissima, se accetta le mie condizioni ci proverò, e non la faccio solo per non deludere papà, voglio davvero provare!" Affermo anche se dentro al cuore la paura dell'ignoto mi consuma.

Ma questo non posso dirlo a mia sorella.

<<Domani mattina parlerò con mamma e papà. Sono sicura che la mamma inizierà a sclerare come sempre e non la biasimo, però farò di tutto per assicurarla che andrà tutto bene. Tentar non nuoce!>>

<<Né sei proprio sicura? Non voglio che te ne vada! Ti rendi conto che tra di noi ci saranno migliaia di kilometri? Come farò senza di te? No no ti prego pensaci meglio, non accettare tutto questo solo per papà. Pensa anche a noi altri!>> Singhiozza mia sorella torturando nel grembo i polpastrelli dopo aver sputato fuori tutto d'un tratto.

<<Aisha, non è stata una decisione che ho preso alla leggera, credimi, e non è ancora definitiva. Come ti ho detto accetterò soltanto se Saad soddisferà le mie richieste!>> Abbraccio mia sorella e tento di risultare forte mentre cerco di rassicurarla.

Osservo i suoi bellissimi occhi marroni con una punta di verde, e vedo che sono coperti da venature rossastre a causa delle lacrime che sgorgano incessantemente scendendo sulle sue guance bianche come la neve, e si annodano sotto il mento.
La abbraccio forte in modo da trasmetterle tutto il mio amore e calore.

Lei è, e resterà per sempre una delle persone più importanti per me al mondo.
Mi butto a letto e cerco di addormentarmi, domani sarà veramente una giornata impegnativa.

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Spazio me

Ciao a tutte/i, questa è la prima volta che tento di scrivere!😁😁😁

I personaggi e le varie situazioni sono in parte fatti sucessi nella mia vita e in parte frutto della mia immaginazione.

Spero che vi piaccia, spero non siate troppo duri nei commenti e scusate per gli eventuali errori grammaticali😁!!!
Buona lettura.😊

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