𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 8
Jace
«Diamo inizio al BALLA E BACIA!»,
Cody e Ryan esultano al mio fianco, impazienti che questa stronzata abbia inizio.
«Per chi non sapesse le regole, è un gioco molto semplice. Verranno spente le luci e alla partenza della musica dovrete ballare come se non ci fosse un domani, gli uni vicini agli altri. Quando la musica si stopperà, la prima persona che avrete di fianco sarà quella che bacierete. Le luci verranno riaccese dopo pochi minuti per svelare così il volto della vostra metà e, chi lo sa, potrebbero nascere nuovi amori!»
La gente esulta e si prepara per iniziare.
Noto Roxanne e Beth spostarsi verso il centro della pista ed io e i ragazzi facciamo altrettanto, dirigendoci dall'altro lato della sala.
Le luci si spengono, facendo partire così la musica.
Inizio a ballare e a vagare immerso tra i corpi sudati che si muovono scatenati.
Avverto d'improvviso una presenza al mio fianco e dalle sue forme percepisco che sia una ragazza.
La afferro per i fianchi e inizio a ballare insieme a lei.
Il suo corpo aderisce al mio perfettamente, come se fossimo una cosa sola.
Mentre ondeggia il suo culo sodo sulla mia intimità sempre più dura, le sposto i capelli e inizio a lasciarle una serie di baci sul collo.
Sento un gemito fuoriuscire dalle sue labbra e sorrido, notando di avere lo stesso effetto che ha lei su di me.
Lascio vagare le mie mani avide sul suo corpo sentendo l'eccitazione salirmi a mille.
La musica d'un tratto si spegne e, nemmeno il tempo di poter razionalizzare le mie azioni, la volto incollando le labbra sulle sue in maniera rude e impaziente, come se non aspettassi altro.
Ricambia il mio bacio in maniera focosa, stupendomi e mandandomi in estasi.
Faccio scivolare le mie dita sulla sua schiena, finché non raggiungo le sue natiche che afferro in maniera prepotente, avvicinandola così ancor di più al mio corpo, tanto da sentire le nostre intimità scontrarsi.
«Se non smettiamo subito di baciarci, va a finire che ti scopo in mezzo a questa pista», le sussurro a fior di labbra.
Sento il suo corpo irrigidirsi non capendone il motivo, fin quando non sento il mio nome fuoriuscire dalle sue labbra.
«Jace».
Sento il panico invadere il mio corpo, sperando che sia solo un sogno.
La allontano bruscamente prima che possano accendersi le luci, spostandomi di qualche metro.
Quando la sala si illumina, mi giro a guardare il punto da cui sono scappato e, la noto.
Roxanne mi guarda con occhi sgranati, toccandosi le labbra con le dita; labbra che fino a pochi minuti fa stavo divorando.
Porca puttana, il destino è proprio un bastardo, fra tutte le ragazze presenti nella sala proprio mia sorella doveva capitarmi tra le mani?!
Ancora sconvolto esco in fretta dalla casa, dirigendomi verso il giardino sul retro.
Incazzato e sconvolto, accendo uno spinello e lo fumo freneticamente, sperando che l'effetto della marijuana possa alleviare il caos che ho in testa.
«Peccato che non siamo capitati insieme, avrei voluto tanto baciarti», Victoria si avvicina a me sfilandomi la canna dalle labbra, facendo un tiro.
«Sai, il mio bacio non è stato un granché. Sarebbe stato meglio se mi fossi capitata tu tra le mani Vic», mento a lei ma soprattutto a me stesso.
«Possiamo comunque rimediare, no?», mi avvicino a lei senza attendere risposta e baciandola violentemente, tanto da farle uscire dei gemiti strozzati dalle labbra.
Il mio intento è solo quello di riuscire a cancellare il bacio dato a Roxanne, ma comprendo amaramente che tutto ciò non fa altro che peggiorare la fottuta situazione in cui mi trovo, immaginando che davanti a me non ho Victoria, bensì, mia sorella.
Porca puttana, quanto cazzo posso essere deviato in questo momento?!
Mi allontano bruscamente dalle sue labbra,pensando a quanto possano essere insani i miei pensieri. La trascino all'interno della casa e, con un cenno sbrigativo, saluto i miei amici, raggiungendo insieme a Victoria la mia auto.
Forse, con una bella scopata, riuscirò a dimenticare questa serata del cazzo.
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