Jace

Non era solo un soffio di vento.

Le prendo il polso camminando velocemente, così da allontanarci dai ragazzi e soprattutto da mia sorella.

«Ripeti quello che hai detto», sbotto con furia vicino al suo volto che per un attimo sembra essere intimidito ma, prendendomi con forza il viso, scoppia in una fragorosa risata.

«Se d'ora in poi non farai quello che ti dico, tutti verranno a sapere che feccia malata siete tu e tua sorella.
Se succedesse forse potresti uscirne pulito, tra voi maschi alpha col cervello di una gallina potrebbe anche risultare figo, ma...» continua a guardarmi intensamente negli occhi con sguardo perfido avvicinando le sue labbra alle mie

«... la tua piccola Ro' non riceverebbe lo stesso trattamento. Cosa potrebbero pensare gli altri se non che è una lurida troietta deviata?» .

Non resisto più dalla rabbia che scatenano le sue parole, soprattutto le ultime, azzerando così la mia lucidità tale da farmi quasi dimenticare di avere una donna davanti.

La faccio scontrare contro il muro, bloccandola con le braccia e urlando «non ti azzardare mai più a parlare così di lei! Sei solo ridicola, non sai più cosa inventarti per ricevere la mia attenzione? Questa volta, Victoria, hai veramente esagerato con le tue stronzate».

Tutta la sicurezza provata mentre pronunciavo quelle parole mi muore in gola quando lei prende il telefono e mi fa vedere un video di ieri sera.

È di breve durata ma mostra l'esatto momento in cui io e Roxanne abbiamo iniziato a baciarci.

Cazzo.cazzo.cazzo.

Quanto siamo stati, o meglio, sono stato stupido.

«Vuoi il mio amore ricattandomi? Cosa ti aspetti adesso? Otterrai solo falsità e rancore da parte mia. Posso diventare anche il tuo schiavo, ma non potrò mai provare nessun sentimento positivo per te».

Mi allontano un po' da lei, accendendomi una sigaretta.

Ripenso a ciò che è stato ieri, per quanto vorrei pentirmene non ci riesco.

Ripenso a quel ti amo voluto urlare da così tanto tempo che adesso deve essere represso, di nuovo, per colpa di un destino infame dettato solo da sofferenza.

Guardo Victoria sconfitto, gettando la sigaretta e aspirando l'ultimo tiro di una vita che finalmente stava iniziando a prendere una svolta mogliore, «quali sono le condizioni che hai in riservo per me?».

Lei mi guarda, battendo le mani vittoriosa, con sguardo subdolo.

«Non mi interessa che tu non mi amerai mai o che il nostro sarà solo un amore a senso unico. L'importante per me è allontanarti dalla cosa che più ti è cara e vedere quest'ultima soffrirne. Preparati Jace, tu sarai tutto mio. Vuoi le condizioni? Le avrai. Zero confidenza con tua sorella se non in circostanze che lo necessitano. Tutti i weekend li passeremo insieme, alternando casa mia a casa tua. Ovviamente non c'è da dirti che il pacchetto se non è completo, non lo voglio».

Fa scivolare le sue dita languide sul mio corpo arrivando alla patta dei pantaloni, «anche questo sarà tutto mio. Tranquillo, cercherò di non pensare che come scopavi me con questo, facevi lo stesso con tua sorella».

Mi lascia un bacio a fior di labbra prima di allontanarsi continuando a parlare «ricorda JJ, peggio tratti Roxanne e più terro la bocca chiusa» mima una zip che le chiude le labbra.

La farei affogare con il mio cazzo togliendo così dai suoi occhi la soddisfazione di tenermi in pugno.

Dovrò solo resistere e cercare di eliminare quel video di merda da ogni dispositivo su cui l'ha potuto copiare.

Adesso però mi tocca fingere, sperando che quest'incubo finisca al più presto prima di farmi impazzire completamente.

Torno indietro, sentendo il mio cuore spezzarsi ancora di più alla vista di lei seduta sul muretto che mi aspetta.

Perché dovevo innamorarmi proprio di te?

«Complimenti, prima professi amore e poi scappi con quella troia».

Mi blocco cercando di imprimere ogni sua piccola sfaccettatura, cercando così di non dimenticare mai ciò che è successo nell'ultimo periodo tra noi.

Distolgo lo sguardo puntandolo su un punto indefinito dietro di lei, cercando di sembrare il più duro possibile.

«Come al solito faccio le cose d'istinto e finisco sempre per pentirmene. Sai quante volte l'ho detto anche a Victoria?  Quindi sai quanto può importare quella parola ora detta a te? Meno di zero».

Noto le sue pupille dilatarsi dalla rabbia e dalla delusione.

Non posso permettermi che inizi a ribattere, non riuscirei a reggere un vero confronto.

«I giochi sono finiti Roxanne, una strana fantasia di due ragazzini viziati non può avere vita lunga».

Mi incammino verso l'entrata cercando di reprimere le lacrime, non riuscendo però a trattenerne una che bagna il mio volto affranto dalle sue ultime parole.

«Sei solo un mostro Jace! Un lurido pezzo di merda che merita solo odio ed è quello che avrai cazzo! Pagherei oro per vederti morire adesso!».

Un'altra lacrima scende.