𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 7
Roxanne
Entro in macchina di Chad notando il suo volto illuminarsi alla mia vista e, rivolgendomi uno sguardo malizioso, dice «cazzo piccola, sei fantastica», mi volto verso di lui rispondendogli a tono, «quando hai finito di farmi la radiografia avvisami», gli faccio l'occhiolino e lui, sentendosi in imbarazzo, si gira e parte per andare alla festa.
Quando arriviamo la casa è già gremita di gente. Una volta dentro intravedo vicino al bancone degli alcolici i miei amici e, con la scusa di andare a prendere da bere, mi allontano da Chad.
«Hey stronzi!», mi avvicino a loro prendendo un bicchiere di Vodka Lemon.
Beth mi si para davanti e, come una civetta, inizia «allora mi spieghi che cazzo significa questa cosa tra te e Chad? E dov'è la tua ombra?», bevo un sorso del mio cocktail e le dico «niente, solo una ripicca verso lo stronzo di mio fratello che era troppo impegnato nel cercare di scoparsi quell'oca di Victoria».
Beth si gira verso la porta e, avvicinandosi al mio orecchio, mi dice «parli del diavolo», seguo lo sguardo di Beth e lo noto, anzi, li noto.
Jace si guarda intorno come se cercasse qualcuno, mentre Victoria tenta in tutti i modi di attirare la sua attenzione cercando di strusciarsi su di lui.
Fremo dalla rabbia alla visione di quella scena penosa ma Jace, come se avesse sentito il mio sguardo su di lui, mi intercetta e fa per avvicinarsi a noi con passo spedito, lasciando dietro di sé quell'oca.
«Hey Jace, finalmente sei arrivato!», urla Cody già ubriaco.
Jace gli dà una pacca sulla schiena e si avvicina al bancone per prendere un cocktail guardandomi di sottecchi, «allora dove hai lasciato il tuo principe azzurro?», lo guardo e gli rispondo a tono, «e tu dove hai lasciato la cara principessa sul pisello?».
Jace sorride e, avvicinandosi al mio orecchio data la musica assordante, mi dice «ti avevo avvisata che ti sarei stato appicciato al culo, sorellina».
Mi giro guardandolo negli occhi, ma non ho il tempo di rispondergli in quanto vengo trascinata da Beth al centro della pista per ballare.
Sorridiamo e iniziamo a scatenarci come due pazze, avendo tutti gli occhi addosso, soprattutto quelli di mio fratello.
Jace e gli altri si avvicinano e iniziano a ballare insieme a noi, ma tutta la spensieratezza che ci travolgeva viene spazzata via a causa di Chad che prende il microfono e dice, «allora ragazzi, vi sta piacendo la festa?».
Si alza un grido da stadio nella stanza, «bene stronzi! Che ne dite allora di rendere le cose più interessanti?», le persone urlano come dannate e incitano Chad a continuare.
«Diamo inizio al BALLA E BACIA!», alzo gli occhi al cielo e sento Beth sbuffare vicino a me, «spero di essere più fortunata questa volta, all'ultima festa mi son ritrovata a slinguazzarmi con Joe alito da vomito», rido per ciò che dice la mia migliore amica e ci spostiamo più al centro della pista.
«Per chi non sapesse le regole, è un gioco molto semplice. Verranno spente le luci e alla partenza della musica dovrete ballare come se non ci fosse un domani, gli uni vicini agli altri. Quando la musica si stopperà, la prima persona che avrete di fianco sarà quella che bacierete. Le luci verranno riaccese dopo pochi minuti per svelare così il volto della vostra metà e, chi lo sa, potrebbero nascere nuovi amori!»
Si solleva un coro di applausi e gridolini mentre le luci vengono spente e la musica inizia a pompare nelle casse.
Inizio a scatenarmi, scontrandomi con i diversi corpi ammassati nella sala, fin quando non sento poggiarsi delle mani possenti sui miei fianchi, facendomi così aderire perfettamente al corpo che ho dietro di me.
Iniziamo a ballare in maniera sensuale , finché non sento le labbra dello sconosciuto poggiarsi sul mio collo.
Sopraffatta dal momento, sento l'eccitazione salirmi alle stelle e inizio a strusciarmi sul suo corpo sodo e muscoloso.
Arriva alle mie orecchie un ringhio soffocato e sento le sue mani vagarmi su tutto il corpo.
Nel momento in cui le cose sembrano farsi più bollenti, la musica cessa e d'improvviso lo sconosciuto dietro di me mi volta con una velocità inaudita, poggiando rudemente le sue labbra sulle mie.
Iniziamo a baciarci in maniera focosa e passionale, tanto da farmi emettere un gemito che viene soffocato dalla lingua di lui.
Una marea di brividi e sensazioni mai provate prima invadono il mio corpo, facendomi avvicinare ancor di più a lui.
In tutta risposta lo sconosciuto sfiora la mia schiena con le dita, fino a farle scendere verso le natiche che afferra in maniera possessiva e impaziente, così da far scontrare ancor di più la sua intimità alla mia.
«Se non smettiamo subito di baciarci, va a finire che ti scopo in mezzo a questa pista».
Gelo all'istante nel riconoscere quella dannata voce e, in un sospiro spezzato dall'eccitazione e dal panico, sussurro «Jace».
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