𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 29
Roxanne
Il viaggio scorre tranquillo ma la mia mente è incasinata di pensieri.
Bacio Ander e poi con uno schiocco di dita sono sotto mio fratello? Non posso dare la colpa all'alcol... sarà l'arrivo del ciclo?!
«Pensavi non riuscissimo a scappare da lì?»
Jace manda un fugace sguardo verso la mia direzione, continuando a guidare.
«Come se fosse la prima volta che succede, non è per questo. Sono solo stanca, credo che un semplice Sex on the beach mi potrà aiutare» gli sorrido cercando di sopprimere il casino che ho dentro di me.
«Verrà anche lei?» Guardo verso il finestrino aspettando una sua risposta.
«Non lo so Ro' e in questo momento nemmeno mi interessa. Ricorda le mie parole al Rave, voglio una tregua tra noi, solo per questa sera. Ci sono i ragazzi, Beth, ci siamo noi. Mi mancano quei momenti passati tutti insieme a fare baldoria. Sei con me?».
Le sue parole mi fanno sorridere, facendomi ricordare di quante cazzate sono impresse tra le mura della nostra casa. In questo momento, mi sento fortunata.
Solo per questa sera siamo i soliti gemelli di sempre che fanno festa e gioiscono con la loro piccola famiglia, una serata tranquilla, ne abbiamo bisogno.
«Sono con te. Come vedi non siamo nemmeno gli unici a pensarlo», guardo Ryan insieme a Beth fuori il portone con delle casse di birra e delle bottiglie rubate prima di scappare dalla periferia.
«Siete dei pazzi!! Come se non avessimo di che bere stasera», rido scendendo dalla macchina e dirigendomi verso Beth per aiutarla con la roba mentre Jace entra in casa, permettendoci di poggiare il tutto sull'isola della cucina.
«Che ne dite di un po' di buona musica?» Cody collega il suo telefono allo stereo facendo partire Alors on danse di Stromae.
Si alza un boato tra tutti noi, dando inizio così ad una piccola discoteca in casa Dallas.
«Vi va una tequila sale e limone come rito di inizio?» Chiedo ai miei amici, preparando i bicchierini, le fette di limone e il sale.
Noto divertita come tutti si siano avvicinati in un lampo e, dando a tutti da bere, esulto «a questa serata bella come noi, che inizi lo sballo!»,
battiamo il bicchiere sul bancone e beviamo.
Poggio del sale sul dorso della mano e, avvicinandomi con la lingua, mi inebrio del suo sapore intenso.
Congiungo le labbra al bicchiere e, in un sorso, butto giù la tequila che risveglia in me un fuoco ardente placato dall'asprezza del limone.
Succhio la sua polpa fino a quando, di getto, sposto gli occhi su mio fratello che come me ha la buccia di limone in bocca, mi avrà guardata per tutto il tempo? Sei sempre così sexy Ja... MA PERCHÉ FACCIO SEMPRE QUESTI PENSIERI DEVIATI!
Mi verso una birra e raggiungo gli altri nel salone, devo dimenticare tutto, perfino il mio nome!
La serata scorre tra fiumi di alcol e un po' di marijuana, mi sento al settimo cielo, notando come gli altri sono cotti a puntino come me.
Di Victoria nemmeno l'ombra e questa cosa, devo dire con grande gioia, ha aiutato nell'intento mio e di Jace di far andare bene questa serata e la situazione tra noi.
Perché devo essere io la sfigata di turno a cui piace il fratello?! Non potevo solo bearmi della sua felicità? Come sempre, grazie Dio che ti prendi beffa di me!
Per le 4 del mattino iniziamo a mettere a posto il disordine creatosi in casa, cosa che risulta molto difficile date le condizioni di ognuno di noi.
«Andate pure ragazzi, ci pensiamo io e Jace domani mattina! Se volete poi unirvi per la colazione e quindi per aiutarci... LA NOSTRA CASA È LA VOSTRA CASA!».
Vedo i miei amici acconsentire e lasciare tutto com'era, promettendo di passare domani così da dirigerci tutti insieme all'università.
Beth, prima di uscire con Cody, si avvicina abbracciandomi, «ti ho notata per tutta la sera e non sai quanto mi faccia piacere che tra te e Jace le cose sembrano migliorare. Non voglio vederti triste, amica mia!».
Sorrido a Beth lasciandole un lungo bacio sulla guancia, «non sai quanto ne sia felice anche io, soprattutto della bella serata passata insieme. Ti aspetto domani, vedi di svegliarti in orario e di non poltrire!!».
La accompagno alla porta, salutando insieme a mio fratello gli altri.
«Ci voleva, vero?», mi volto verso Jace che si incammina verso l'isola della cucina.
«Sì, molto».
Prendo un bicchiere d'acqua, piazzandomi di fronte a lui.
«Sai, per tutta la sera non ho fatto che pensare a ciò che stava succedendo al Rave», con queste parole inizia ad avvicinarsi sempre di più a me, limitando ogni mia mossa e bloccandomi il respiro.
«Chi l'avrebbe mai detto che le uniche labbra da me desiderate appartengano a mia sorella, che ingiustizia».
Inizia a toccarmi il viso, scendendo con una lentezza angosciante verso la mia bocca, «così morbide, piene, rosee.. che cosa mi stai facendo Ro'», avvicina le sue labbra alle mie ed io, imbambolata, chiudo gli occhi aspettando con desiderio la loro unione.
Notando il momento che tarda ad arrivare, apro un occhio, constatando come Jace rida divertito dalla mia reazione.
«Non aspettavi altro, sorellina?», sbuffo spintonandolo e cercando di allontanarmi da lui, ma essendo più agile di me, mi prende per il braccio facendomi voltare.
«Stavo solo scherzando, Ro'. Non aspettavo altro nemmeno io ed ora, se permetti, do via libera alla mia voglia intensa di te».
In un lampo Jace si avventa sulle mie labbra, mordendole, succhiandole, amandole.
Getto le braccia sul suo collo, avvicinandolo sempre di più a me, cercando di eliminare anche il minimo spazio vigente tra noi.
Lo sento gemere tra le mie labbra e, stringendomi i fianchi, mi poggia sul marmo freddo dell'isola, «Jace perché non riesco a dimenticarti?».
Lui in risposta mi guarda e, prendendomi il viso tra le mani, mi sussurra, «perché non vuoi dimenticare Roxanne, non vuoi dimenticare la magia di un momento sbagliato che ha risanato il mio e il tuo cuore. Non pensavo che il tassello per la mia felicità derivasse dall'amare te... è un peso che mi porterò sempre nel cuore, costi quel che costi, nel bene e nel male. Io Ro', ti amo. Come sorella e come qualcosa di più».
Lo guardo incantata, stupita ed emozionata per ciò che ha detto.
Jace mi ama? Ed io, amo mio fratello?
«Perché la vita è stata così ingiusta, perché non siamo semplici amici che iniziano a frequentarsi senza limiti, senza sotterfugi, senza sentirsi deviati».
Gli sfioro i capelli, beandomi dei suoi occhi verdi puntati su di me.
«È un amore che va oltre i limiti imposti dal nostro legame di sangue, un sentimento che riempie anche a me il cuore di una nuova luce, spaventosa ma allo stesso tempo affascinante. Jace, ci sarai sempre per me? Mi affiancherai in questo cammino oscuro e peccaminoso?».
Mio fratello incastra il suo corpo tra le mie gambe e, lasciandomi una scia di baci partendo dal collo fino ad arrivare alle labbra, afferma «ti affiancherò sempre, mia piccola Tigre, te lo prometto».
Lo bacio di rimando, dando vita ad una gara tra le nostre lingue. Le sue mani scendono sulle mie gambe nude, iniziando a salire sempre più su, fino all'orlo delle mutandine.
«Fermami Ro', fermami se non ti senti sicura» lo guardo come lui guarda me, con lussuria e godimento. Inizio a sbottonargli la camicia, con una lentezza straziante, baciandogli ogni piccolo punto che inizia a fuoriuscire da quel pezzo di stoffa.
«Non voglio che tu ti fermi, voglio essere tua in questo mondo parallelo creato solo per noi».
Lo ribacio, lasciandolo a petto nudo davanti a me, fino a quando un rumore ci fa staccare immediatamente.
«Che cazzo è stato? C'è ancora qualcuno?!» Scendo allarmata dal bancone, dirigendomi verso il luogo da cui proveniva il colpo.
Noto la porta finestra che affaccia sulla piscina chiusa.
La apro e, guardandomi intorno, non c'è ombra di essere umano o animale che sia.
Il nostro amore proibito è stato scoperto?
Come se Jace ascoltasse i miei pensieri dice «sarà stato il vento, Ryan è uscito da qui, può essere che la porta non è stata chiusa bene».
Voglio fidarmi delle parole di Jace, sentendo però un magone nello stomaco farsi strada dentro di me.
Lui, avvertendo la mia rigidità mi volta, «hey, stai tranquilla, lotterò contro tutti e tutto pur di vederti felice. Non mandiamo a puttane questa serata per un semplice soffio di vento».
Poggia la sua fronte contro la mia, facendo sfiorare i nostri nasi.
Jace Dallas, sono perdutamente innamorata di te.
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