Roxanne

Sono ormai passati tre giorni dopo l'orrenda sfuriata avuta con Jace.
Tre giorni in cui abbiamo finto di non esistere l'uno per l'altra, con le nostre continue uscite e il nostro continuo evitarci, tranne nei momenti in cui ci videochiamavano i nostri genitori, fingendo entrambi che qui andasse tutto bene.

Invece tutto sembra andare una merda,non posso mentire a me stessa.

Le cose vanno sempre peggio, l'assenza di mio fratello è diventata pesante, opprimente.
Mi sento vuota e, a volte, ho anche pensato di ricucire i rapporti con lui, rimanendo però ferma come una cogliona davanti la sua porta, senza avere il coraggio di bussare.

Tutto per colpa di quella promessa infranta, del dolore che ancora mi logora dentro.

Come se non bastasse, la cosa che più mi tormenta sono i sogni iniziati la stessa notte del litigio, in cui immagino Jace in modi tutt'altro che fraterni.
Tiro i capelli per la disperazione che provo, disgustata.

Non posso stare un minuto di più in questa fottutissima casa e, come per volere del destino, mi arriva un messaggio da parte di Beth.

Da: Beth
«Chica, sei sparita dalla circolazione, sai che mi devi delle spiegazioni? Tra 10 minuti da Starbucks, non accetterò un no come risposta. TI ASPETTO!»

Sorrido per ciò che mi ha scritto la mia migliore amica e, senza nemmeno risponderle, corro velocemente a prepararmi per poi uscire dopo poco di casa.

Mi affretto a raggiungere Beth e, una volta arrivata da lei, ci salutiamo calorosamente ordinando qualcosa.

Lei non perde tempo per tartassarmi di domande, toccando il tasto più dolente che speravo non uscisse dalla sua bocca, «mi spieghi che cazzo succede tra te e Jace? L'altro ieri gli ho chiesto di te e sai qual è stata la sua risposta?! Vaffanculo a te e a quella stronza!»

Prendo un sorso del mio frappuccino e inizio a raccontarle del nostro litigio, «abbiamo litigato. La sera della festa l'ho trovato a scopare nella sua stanza con quell'oca di Victoria e la cosa mi ha mandato in bestia. Sai anche tu della nostra promessa quindi, mi chiedo, perché cazzo ha fatto una cosa del genere? Non c'ho visto più Beth, sono uscita e sono andata a scoparmi Ander, tornando la mattina dopo e trovandomi, indovina? Una ramanzina colossale da quel coglione. Ti rendi conto? Pensava di avere anche il diritto di potersi incazzare!».

Sento di nuovo la rabbia invadermi il cervello, fino a quando Beth non poggia la sua mano sulla mia, «hey piccola, non riesco a vederti così. Se avessi saputo prima, gli avrei spaccato la testa a quello stronzo quando l'ho incontrato. Sai che ti dico? Al diavolo Jace e i suoi modi di fare da cazzone! Stasera mettiti in tiro che ti porto a ballare, solo io e te, senza fratelli stronzi che rompono le palle, ti va?»

Le parole della mia migliore amica riescono finalmente a sollevarmi un po' il morale e mi avvicino per abbracciarla.
«Scusami tanto Beth per essere scomparsa, ma questa cosa mi ha mandato in crisi. Sai il rapporto che c'è tra me e mio fratello, mi ha destabilizzato tutto ciò. Giuro, se non ci fossi tu, dovrebbero inventarti!», lei sorride affettuosamente, lasciandomi un bacio sulla guancia.

«Non dirlo nemmeno mia piccola Roxi! Oh, cazzo, il tempo è volato, che ne dici di prepararci insieme per stasera? Ho dei vestiti acquistati proprio ieri da poterti far vedere e provare, rimarrai SCIOC-CA-TA!»
Ci alziamo dal tavolino, paghiamo e raggiungiamo casa sua.

Non vedo l'ora che arrivi stasera, così da prendermi una sbronza colossale e, perché no, scoparmi qualcuno, sperando di dimenticarmi quelle labbra carnose che...

Oh, ma vaffanculo!