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14- Che la tortura abbia inizio


Invece di dormire, io e Ludo passiamo la notte come due pazze a preparare la nostra vendetta e a fantasticare su tutti i modi possibili per stuzzicare il mio futuro fratellastro. 

Ludo continua a proporre cose che sono certa mi metterebbero in imbarazzo, come andare a nuotare praticamente nuda nella piscina assicurandomi che lui sia presente. Ogni volta le rido in faccia anche perché non sono decisamente tipo da cose del genere e se mai dovessi farle credo che finirei per essere solo ridicola. 

Quindi, verso le quattro di notte, o del mattino, dove ho gli occhi che hanno bisogno dello scotch per restare aperti, abbiamo finito il nostro piano. Il primo punto si metterà in atto quella sera stessa, quando andremo a ballare. 

 -Devi scendere le scale in maniera sensuale- mi dice sbadigliando, e di conseguenza sbadiglio a mia volta. -Mettiti quel  vestito nero, quello che ti fa le tette enormi-

-Intendi quello talmente imbottito sul davanti che se dovessi cadere mi ammortirebbe?- domando ridacchiando come una stupida. Quando ho sonno sembro ubriaca, il che non è mai un bene. 

-Si, quello va benissimo. E poi anche quei sandali altissimi-

Storco il naso e mi sdraio, esausta. -Possiamo parlarne domani? Ora che nessuno sta facendo sesso vorrei provare a dormire!-

-Pensa se iniziano tua madre e suo padre a fare sesso!- ridacchia, ricevendo una bella cuscinata sulla faccia. 

Vengo scossa da un brivido alla sola idea e mi lascio cadere sul letto. -Ti prego, non lo dire nemmeno.-

Lei scoppia a ridere e io sbadiglio, sempre più assonnata. 

-Buona notte-

-'Notte.-

*

Mentre salgo al piano di sopra per andare in bagno e cambiarmi incontro la ragazza sulle scale. Non ho la più pallida ideai di chi sia ma indossa una minigonna che farebbe invidia alle spogliarelliste e i capelli sono secchi per via della tinta bionda. Mi guarda malissimo, un mix tra superiorità e beffa. 

-Troia- sbuffo appena sono certa che non mi possa sentire. Ho la sensazione che si girerebbe a darmi un pugno in faccia se mi sentisse. 

Grattandomi la testa in maniera molto sexy e femminile e sbadigliano come nemmeno Jim Carrey è in grado di fare arrivo davanti al bagno trovando la porta chiusa. 

Non ci penso nemmeno ed entro in bagno ancora mezza intontita per le poche ore di sonno. Mia madre, come suo solito, si è alzata alle sette anche durante il weekend per pulire e per cucinare il pranzo. Come Ludo non abbia fatto a svegliarsi dopo l'aspirapolvere è un mistero.

Entro in bagno cercando il tasto della luce ma c'è un piccolo, e molto imbarazzante, problema: la luce è già accesa e il bagno non è vuoto. 

Sento la mascella scendere al livello dei piedi e non sono più così certa della scommessa che abbiamo fatto nemmeno poche ore fa. 

Stefano è davanti allo specchio a farsi la barba con solo i boxer neri fin troppo aderenti. Decisamente un ottimo modo per svegliarsi. 

Io dovrei far cedere lui e convincerlo a venire a letto con me? Puff! E' più probabile che prenda dieci in matematica o che riesca a leccarmi il gomito! Molto probabilmente sarò io a pregarlo anche solo di poter sfiorare quei suoi addominali rifatti con photoshop. -Ma che cavolo! Nessuno ha addominali così perfetti!- sbuffo, tappandomi poi la bocca con la mano. 

Merda, l'ho detto ad alta voce. Ma che problemi ho?

Stefano si gira e accenna un sorriso che mi manda in pappa il cervello per poi farmi innervosire appena mi rendo conto della mia reazione. -Dormito bene?- Domanda tornando alla sua barba. 

Mi stropiccio gli occhi trattenendo la pipì. -Vaffanculo Stefano!-

-Lo prendo come un si- ridacchia aprendo il rubinetto e sciacquando il rasoio. I suoi occhi trovano i miei attraverso lo specchio. -La scommessa inizia da ora, quindi?-

Sento lo stomaco sprofondare. Non si è dimenticato della pazzia stretta questa notte, come una parte di me sperava. -Esatto.-

-Vuoi fare il voto infrangibile?- Chiede ridacchiando. 

Se prima la mascella era arrivata allo stomaco ora raggiunge Ludo al piano di sotto. -Mi hai appena citato Harry Potter?-

Il suo sguardo è sempre più divertito. -Può essere-

Sospiro, decidendo che è troppo presto per ragionare su quello che ha appena detto. -Hai finito? Devo andare in bagno!-

-Non potevi usare quelli al piano di sotto?-

Faccio una smorfia appoggiandomi allo stipite. Certo che è proprio figo, come diamine è possibile che abbia quel fisico! -Mia madre ha deciso di fare Mary Poppins e si è messa a pulire casa.-

-Uh, capisco. Quindi sei salita qui solo perché giù tua madre sta pulendo. Sai che abbiamo due bagni giù, vero?- Domanda, insinuando chiaramente qualcos'altro. 

Mi stringo le braccia al petto, realizzando di non avere niente sotto la maglia. Sento le guancia andare a fuoco e distolgo lo sguardo.  -Certo che lo so. E sono salita perché speravo che tu dormissi.-

-Ho dormito abbastanza-

Ne dubito fortemente, penso guardando la doccia e rendendomi conto che doveva essersene appena fatta una visto che è piena di goccioline. -Pensavo stessi facendo altro-

-Oh, quello l'ho fatto. E anche ripetutamente. Greta, o Grazia- sembra pensarci un attimo e mi chiedo com'è possibile che non sappia nemmeno il suo nome. No, in effetti non ne sono stupita. -Gemma, forse. Si, Gemma. Lei non si è certamente lamentata- Si stacca dal lavandino dopo essersi messo il dopobarba. Oddio! Si mette pure il dopobarba! Lo vedo avvicinarsi e mi inizia a mancare il fiato. Si ferma a pochi passi da me e mi guarda con quei suoi occhi color del cielo. Sento il cuore sprofondarmi nel petto mentre mi sorride con uno di quei sorrisi che non sai se svenire o tirargli uno schiaffo. -Se vuoi sapere cosa si prova basta chiedere- sussurra a voce roca prima di sorpassarmi e andare in camera sua. 

Il suo profumo mi stuzzica l'olfatto e sento le farfalle svegliarsi nello stomaco. -Va a farti fottere- Ringhio stringendo i pugni per cercare di mantenere il controllo. Le sensazioni della prima notte che ci siamo incontrati riaffiorano portandomi un calore in tutto il corpo. 

-Quando vuoi!-

Sbatto la porta del bagno e osservo la mia figura allo specchio. Ho i capelli che sembrano un nido di vespe, due occhiaie da fare invidia agli zombie e probabilmente il mio alito potrebbe ammazzare qualcuno. 

Dubito che riuscirà a rimanere in astinenza un mese, ma quello che dubito ancora di più è che io riesca a "sedurlo". Forse ce la posso fare se lo drogo o lo faccio ubriacare ma le mie forme non sono come quelle di Greta, Grazia o Gemma, o quale fosse il suo nome. E non sono nemmeno come quelle delle altre ragazze che vedo uscire alcune mattine di nascosto dalla sua stanza. 

Mi passo una mano sugli occhi. -Ma cosa mi è saltato in mente?- 

Ciao a tutte ;)
Cosa ve ne pare del nuovo capitolo? Spero di pubblicare il prossimo al più presto

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