Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

11 - Tuffo a tradimento


Attendo impaziente il momento in cui entrerò in acqua, bagnandomi dalla punta dei piedi a quella dei capelli ma almeno lo ringrazio di avermi tolto le cuffie e il cellulare.

E poi succede.

Vengo avvolta dall'acqua, abbastanza fredda, e mi costringo a chiudere occhi e bocca. L'aria inizia a mancarmi e invece di respirare inizio a soffiare.

Completamente disorientata sento i piedi toccare il fondo e mi do una spinta per tornare in superficie.

Apro la bocca prendendo aria e mi tolgo i capelli dagli occhi. -Io ti uccido Stefano!- tuono, cercando di avvicinarmi al bordo della piscina dove si sono radunati tutti i suoi amici. Hanno tutti un'espressione stupefatta e divertita.

Sento i vestiti appiccicarsi alla pelle e improvvisamente realizzo che se prima indossavo una maglietta extralarge ora quella è completamente attaccata alla mia pelle.

-Tu sei un uomo morto- gli urlo contro appoggiando le mani al bordo. L'unica soddisfazione è vederlo con i capelli e la maglietta bagnati di coca cola. -Sappi che mi vendicherò quando meno te l'aspetti-

Lui alza le sopracciglia e si abbassa, togliendosi le scarpe e buttandole verso la parete con le pietre e le due sdraio sistemate lì.

Poi si toglie la maglia, rimanendo con i suoi fantastici addominali in vista.

Sento le guance iniziare a bruciare e l'acqua che mi circonda è decisamente fantastica in questo momento: è fresca.

Inizia a slacciarsi i pantaloni e distolgo lo sguardo, imbarazzata. -Io ho voglia di farmi un tuffo-

-Oh, questa è un'ottima idea- concorda il ragazzo con i ricciolini e due incredibili occhi verdi. Non riesco a fare a meno di osservare, obbligandomi a fissare qualche volta anche altre cose, i ragazzi mentre si tolgono le scarpe e i vestiti, lasciando i cellulari sul tavolino in fondo.

Il ragazzo con gli occhi verdi ha diversi tatuaggi per tutto il corpo e se non fossi così in imbarazzo andrei anche a vederli più da vicino.

-Ragazze? Voi non vi buttate?-

Carly sospira e alla fine si toglie li stivaletti e il maglioncino rimanendo con un reggiseno in pizzo nero decisamente sexy. Si gira, dando le spalle agli altri, quando si toglie i jeans rimando in intimo, al contrario dell'altra ragazza, Giusy, che tiene su una canottiera.

Sono l'unica con ancora i vestiti addosso. Incredibile, non credevo che avrei mai detto o pensato una cosa del genere!

Il primo a tuffarsi è Stefano che prende la rincorsa e si tuffa a bomba inondandomi con l'acqua e accecandomi momentaneamente. -Ma che cavolo!-

Torna in superficie scuotendo la testa come un cane e si passa le mani sul volto, pulendolo dalla coca. -Tutto bene, sorellina?-

Gli alzo entrambi i diti medi scatenando la sua ilarità.
-Giu', prima di buttarti prendi la palla?- domanda alla ragazza con i capelli tagliati corti corti e gli occhi nocciola.

Per un momento vorrei che Ludo fosse qui con me. In ogni caso sarà la prima cosa che gli racconterò appena mi sarò asciugata.

-Sei un coglione! Passa qui- urla quello che ormai ho capito essere Tom rivolto a occhi verdi.

Si aggiunge anche l'altro ragazzo, quello con le spalle più grosse e i capelli rasati a zero che è rimasto tutto il tempo insieme alla rossa. Ha un fisico, anche lui, da modello ma è più marcato rispetto agli altri. Sembra un mix tra un pugile e un modello.

Sento un urletto e quando mi giro vedo che il riccio si è caricato sulle spalle Giusy e ora la ragazza sta tenendo la palla sollevata.

-Ah, e così vuoi la battaglia. Carly, vieni qui- dice Tom abbassandosi e facendo salire la ragazza. Noto che si è legata i lunghi capelli in uno chignon disordinato e invidio anche quello. I miei sembrano sempre mosci mentre il suo è dannatamente perfetto, spettinato al punto giusto e che le da un'aspetto anche più sexy.

E' un miracolo che nessuno, ovvero Stefano, le sia ancora saltato addosso.

Sento qualcuno afferrarmi per la vita e caccio un urlo per la sorpresa. -Cazzo! Vuoi farmi morire di infarto!- sbotto maledicendo ancora di più il mio fratellastro.

-Salta su- ribatte abbassandosi in acqua.

Dopo un secondo di esitazione in cui penso a tutti i possibili finali, e nessuno va a finire bene per la sottoscritta, decido di ignorare tutto e provare a divertirmi un po'. Salgo sulle spalle di Stefano e quando si risolleva per poco non perdo l'equilibrio. Le sue mani mi stringono le gambe e inizia a camminare nell'acqua che diventa più profonda man mano andiamo verso il centro.

-Tieni, prendi- urla Carly lanciandomi la palla.

Mi sporgo leggermente e, vista la mia fantastica coordinazione, non solo non la prendo ma casco pure in acqua.

Tossendo riemergo ridendo e recupero la palla, alzandola come se fosse un trofeo.

-Passa- dice Giusy e faccio per lanciarla quando scorgo un movimento alla mia destra. Con una velocità che non mi aspetterei mai vengo placcata da Stefano e faccio appena in tempo a chiudere la bocca prima di essere trascinata a fondo, il suo braccio attorno alla mia vita.

D'istinto cerco di aggrapparmi anche alla sua gamba e con la gamba urto qualcosa che mi manda le guance a fuoco, arrossendo anche sott'acqua.

Mi allontano di scatto, bisognosa di ossigeno appena le immagini di quello che è successo quella sera tornano a mente. Poi mi ricordo che mi ha dato della cagna e non ho più tanta voglia di scherzare e giocare con loro.

Quando anche Stefano riemerge, stringendo la palla al petto, mi guarda perplesso. -Ehi Anna, tutto bene?-

Annuisco e cerco di allontanare leggermente la maglietta dalla pelle sentendo l'acqua accarezzarmi con una sensazione decisamente piacevole e calmante.

Li osservo mentre ridono e scherzo e mi chiedo da quanto tempo si conoscano per essere così sciolti e rilassati.

Stanno iniziando a formarsi le piaghe sulle dita quando Carly si avvicina, nuotando e camminando a tratti. I capelli formano una specie di aureola, ora che sono sciolti. Come se non bastasse la luce dei lucernari, che sono più o meno all'altezza del giardino, gli danno un colore ancora più acceso e bello. E invidiabile.

-Ehi!- mi saluta rimanendo a mollo.

In fondo si sta così bene in acqua. -Ehi-

-Ho visto che ti sei un po' allontanata. Tutto bene?-

Sorrido muovendo le braccia e staccando i piedi dal pavimento. -Si. Volevo solo stare un po' a mollo.-

-Uh, ti capisco. Anche per me la prima volta è stato traumatico. Incontrarli tutti assieme è... eccitante e stressante- dice, in qualche modo riuscendo a capire cose che nemmeno io avevo capito fino a quel momento. -Cioè! Dai, sono dei modelli e il più piccolo di loro ha diciotto anni!-

-Chi è?-

-Ah, Tom. Li ha appena fatti praticamente. Ste ne ha diciannove, anche se va per i venti, e lo stesso anche Edo, il riccio. Mentre Gabri ne ha già venti- mi spiega con calma.

-Te, quanti anni hai?-

-Diciassette. Credo che abbiamo la stessa età, se Ste mi ha detto giusto-

Annuisco anche se nella mia testa mi chiedo quando Stefano gli abbia parlato di me. -Da quanto li conosci?-

-Vediamo... Io e Ste siamo amici dalle elementari, potrei considerarlo il mio migliore amico. Siamo stati insieme un paio di mesi anche, ma abbiamo capito che tra era troppo strano- fa una smorfia e scoppio a ridere. In effetti quei due sarebbero una coppia perfetta, chissà perché non ha funzionato. E poi ora capisco perché Ste non le sia saltato addosso -Ora lui è il mio migliore amico, e basta. Ed è decisamente iperprotettivo, è come il fratello maggiore che ho sempre voluto. Poi.. Tom e Edo li conosco più o meno da tre anni, quando ero in seconda. E Gabriele invece...credo più o meno lo stesso tempo. Mentre Giusy la conosco da circa due mesi-

-Wow!-

-Già... E' un miracolo che non abbia ucciso ancora nessuno di loro!-

-Ehi, guarda che ti abbiamo sentito!- urla Ste girandosi divertito.

-Ricordati che sono io che ti devo accompagnare a casa- aggiunge Edoardo con un sorriso che gli fa spuntare due bellissime fossette.

Carlotta scoppia a ridere e si riavvicina a loro, scherzando.

Io resto ancora qualche minuto, osservando Stefano con la bava alla bocca e decidendo di uscire quando inizio a sentire la fame. E poi devo studiare.

Maledetto tedesco e maledetta interrogazione!

-Anna! Vai già via!- esclama Tom attirando su di me l'attenzione di tutti. Grande, proprio quello che volevo evitare.

Cerco di sistemarmi i capelli dietro la schiena e mi siedo sul bordo. -Si, devo studiare-

Tom aggrotta la fronte, avvicinandosi. -Cosa?-

-Deautsch- gli dico facendolo diventare ancora più perplesso. -Tedesco.-

-Fai il linguistico?-

Annuisco ancora ed esco completamente sentendo i vestiti diventare dieci volte più pesanti e attaccati alla pelle. Inizio a gocciolare e guardando la chiazza a terra decido che non è il caso di andare in giro così per la casa.

-Ste- chiamo, mettendo un attimo da parte il fatto che sono ancora arrabbiata con lui per quello che mi ha detto fuori dal locale.

I suoi occhi diventano improvvisamente di un argento liquido e il suo sorriso si fa più ampio. -Si?-

-Ci sono degli asciugamani?-

Mi indica la parte opposta alle scale dove vedo degli armadietti in legno. Borbotto un grazie che dubito seriamente riesca a sentire.

Girandomi mi rendo conto che è abbastanza appartato come angolino e c'è un muro che mi protegge dagli sguardi dei ragazzi in piscina.

Inizio a sfilarmi la maglietta bagnata e la butto a terra, tremando leggermente e facendo il più svelto possibile per coprirmi con l'asciugamano.

Per fortuna che ho i pantaloni della tuta e non i jeans. Faccio cadere anche quelli a terra e prendo l'asciugamano più ampio che trovo in modo da avvolgermelo attorno alla vita. Poi mi tampono i capelli e mi giro.

Oh shit!
Ma è una persecuzione!

Hola readers
Cosa ve ne pare per il momento?
Spero di riuscire a pubblicare un altro capitolo durante le vacanze di Natale, in caso mi farò perdonare mandando gattini pucciosi a tutti😁😁

Alla prossima


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro