67.
<<Dylan la cerimonia sta per iniziare, sbrigati>> dice Sophie e mette giù il telefono.
È già la sesta volta che lo chiama e che non risponde. Stanno per diplomarsi e lei ancora non vede nessuno dei suoi amici.
<<Ma dove sono tutti?>> si chiede ad alta voce. In lontananza vede una mano sventolare e vi corre in fondo. Intorno a lei gli studenti sono vestiti tutti uguali, ovviamente stanno per diplomarsi quindi hanno tutti una tunica e un cappellino rosso. Ma lei la mano che da lontano la saluta l'ha riconosciuta subito.
<<Dove eri finito ti ho chiamato mille volte>> dice Sophie quando Dylan si è avvicinato abbastanza da poterla sentire.
<<Scusa mi si è scaricato il telefono>> dice alzandolo per fargli vedere lo schermo nero che cliccando il tasto non si accende.
<<Dov'è Nicole?>> chiede Dylan notando che manca un pezzo alla loro squadra.
<<Non lo so>> risponde Sophie. Si guarda meglio intorno, se portasse i capelli sciolti la riconoscerebbe subito in mezzo a tutti quegli studenti, i suoi capelli sono di un colore unico.
<<È lì!>> esclama Sophie contenta di averla individuata. Punta un dito verso di lei in modo che anche Dylan la individui. <<mi dispiace che Jace non verrà, le avrebbe fatto sicuramente piacere se fosse venuto>> disse Sophie.
<<Perché non verrà?>> chiede Dylan.
<<Non ho ben capito il motivo, ma Nicole mi ha detto che lei partirà per un po e non sa quando tornerà, non sopporta di vedere Jace>>
<<Si lo so>>
<<E io potrei aver fatto un'altra cazzata>> dice Sophie. Prima che il suo amico possa dire qualcosa lei continua <<l'ho scritto anche ad Axel>>.
Prima che Dylan possa obiettare o dire qualcosa, Nicole li raggiunge e solo allora Sophie si ricorda di non aver ancora detto nulla all'amica riguardo lei e Dylan, in fondo non se ne accorgerà per ora, fra di loro è tutto normale. Smettono di parlare appena in tempo.
<<Eccoci qui, tutti insieme>> dice Nicole mettendo un braccio sulla spalla di Sophie e uno sulla spalla di Dylan. Sono tutti insieme, si stanno per diplomare proprio come hanno sperato in primo superiore.
<<Eh già, soprattutto io! Non posso credere di essere qui con voi!>> esclama Sophie. I suoi amici ridono.
<<Io che ti avevo detto! Ce l'hai fatta>> le dice Nicole.
<<È tutto merito tuo, se non fosse stato per te che mi hai aiutato a studiare io ora non sarei qui>> le risponde Sophie.
Le sarà grata a vita, non avrebbe sopportato ripetere l'anno senza i suoi amici, è già stato pesante così figuriamoci senza.
<<Comunque quel che conta ora non è come ci siamo arrivati, ma è che siamo tutti insieme>> dice Dylan.
<<Tutti insieme>> ripete Nicole sottovoce, talmente basso che quasi può sentirlo solo lei. Quelle due parole la rattristano tremendamente e per un po tiene lo sguardo basso ripensando a Liam, manca lui nel loro gruppo.
<<Non fate i sentimentali adesso altrimenti mi fate piangere>> dice Sophie ridendo.
<<Noi con tutto quel trambusto alla fine non ci siamo mai detti cosa vogliamo fare da grandi!>> esclama Nicole rialzando lo sguardo.
Si ricorda quando Sophie a inizio anno le aveva chiesto cosa farà dopo il diploma, ma lei non lo sapeva ancora, era ancora troppo stordita per la morte di Liam.
<<È vero!>> esclama Dylan. <<io vorrei diventare un architetto, mi piacerebbe seguire il lavoro di mio padre>>
<<Io invece diventerò una guida turistica!>> dice Sophie eccitata <<Studierò lingue, spero di prendere questo impegno con il giusto peso e di non prenderlo troppo sotto gamba, chissà forse visto che quest'anno non mi hanno bocciata lo faranno l'anno prossimo>> ridacchia.
Nicole la guarda sapendo che sta scherzando, ma una parte di quello che ha detto è vera, se non si impegnerà lei l'anno prossimo non riuscirà ad aiutarla.
<<Io ci ho pensato molto>> inizia la ragazza dai capelli biondi cenere <<Voglio fare la psicologa>>
<<Wow!>> esclama la sua migliore amica senza farla finire di parlare. Tra loro 3 il suo sarebbe stato il lavoro più interessante. <<perché proprio questa scelta?>>
<<Voglio imparare a capire la mente umana, voglio capire perché le persone fanno quel che fanno, voglio capire l'essere umano, voglio capire... Tante cose. Penso che la psicologia sia la materia più adatta>> dice Nicole.
Ripensando a tutto, scavando dentro di lei sa che c'è dell'altro, lo fa per suo cugino. Fare lo psicologo era nella lista dei desideri di Liam, ma non lo fa del tutto per lui.
Quella è la sua vita, Liam purtroppo ha perso la sua, deve andare avanti.
Non deve dimenticarlo, sarà sempre nel suo cuore. Ma nell'ultimo anno è riuscita a superare la sua morte grazie a tutte le persone che la circondano, gli deve molto.
La sua mancanza si sente, quando diventerà una psicologa gli scriverà tante lettere sulla mente dell'essere umano, lo promette a sé stessa.
<<Quindi... Qui le nostre vite si dividono>> dice tristemente Dylan.
<<No!>> replica subito Nicole lasciando andare i suoi pensieri. <<Non si dividono, andremo semplicemente in scuole diverse, ma rimerremo sempre amici, ci vedremo meno, si è vero, ma questo non significa nulla. Io ci sarò sempre per voi, promesso>>
<<Sempre>> ripete Sophie.
<<Sempre>> gli fa eco Dylan.
Si stringono i mignoli come gesto significativo e duraturo della promessa che si sono appena fatti.
<<Mi mancherete lo stesso>> insiste Dylan.
<<Ti ho detto che così mi fai piangere>> dice Sophie dandogli un pizzicotto sulla mano.
<<Buongiorno a tutti, è una splendida giornata non credete? Siamo qui...>> inizia a dire il preside dal microfono. Tutti gli studenti iniziano a prepararsi per essere chiamati.
<<Hai detto a Nicole quello che hai fatto con Axel?>> chiede Dylan quando Nicole viene chiamata sul palco.
Ha un sorriso così radiante che avrà commosso tutti i genitori. I suoi quel giorno sono venuti visto che sono in città, e Nicole è tremendamente felice di poter rivolgere quel sorriso a qualcuno in mezzo a tutta quella gente.
<<No>> risponde secca Sophie sapendo che ora le arriverà un'interrogatorio da parte del suo amico.
<<E hai intenzione di farlo?>> chiede Dylan dopo un millesimo di secondo.
<<Non lo so>> risponde Sophie confusa sempre stando attenta nel caso il preside chiami il suo nome per salire sul palco.
<<Che vuol dire non lo so?>> chiede mettendosi comodo sulla sedia.
<<Dipende da come si evolveranno le cos...>> dice Sophie.
Neanche il tempo di finire la frase che il preside la chiama e sale sul piccolo palco per prendere il suo diploma. Poi chiama Dylan e infine quando sono chiamati tutti, i 3 stannno per ricongiungersi. Dylan e Sophie stanno per andare da Nicole ma a qualche metro da lei si fermano.
<<Che stai guardando?>> chiede Dylan a Sophie che è rimasta a fissare qualcosa tra la folla. Ci sono talmente tante persone che lui non riesce a capire. Guarda meglio visto che Sophie non gli risponde.
<<O mio dio!>> esclama quando si accorge chi sta guardando Sophie. Rimane senza fiato dopo quell'esclamazione e guardando la macchina in lontananza.
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<<Io ti aspetto qui fratello>> dice Axel mettendogli una mano sulla spalla.
<<Grazie>> risponde semplicemente Jace prima di scendere dalla macchina e avventurarsi in mezzo alla folla di studenti.
<<Nicole!>> grida attirando l'attenzione della ragazza. Non fa caso a Dylan e Sophie lì vicino.
<<Jace, che ci fai qui?>> chiede dolcemente Nicole.
<<Ti amo>> dice semplicemente Jace. Quelle due parole fanno ballare il cuore di Nicole come la prima volta che lo ha visto. In fondo il luogo è quello.
<<Sai che non... >> dice Nicole sapendo che quelle parole le faranno malissimo.
<<No>> la blocca subito Jace. Si scanza in modo che lei possa vedere la macchina con all'interno Axel <<si è sistemato tutto>>.
<<Che vuoi dire?>> dice Nicole in un primo momento. Poi guarda meglio la macchina <<Axel>> dice quasi in lacrime.
<<Axel>> ripete Jace. <<è tutto apposto>>
<<Anche io!>> dice Nicole <<anche io ti amo>> poi gli stampa un bel bacio, rimane con le mani sulle sue guance mentre lui le accarezza i capelli.
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