46.
5 DICEMBRE
Nicole va a casa di Jace, prende un taxi ma a metà strada si fa scendere e decide di andare a piedi. Ha bisogno di schiarirsi le idee.
È ormai quasi mattina e sono passate poche ore dal disastro che potrebbe cambiare la sua vita per sempre. Non sa chi le aprirà la porta, se Axel o Jace. Se sarà Axel vuol dire che suo fratello è riuscito a spiegargli tutto e che quindi lui ha compreso.
Ma se non lo ha fatto... No. Deve essere positiva. Mentre cammina il suo lungo abito rischia di farla cadere. Stupido vestito. Pensa Nicole tirandolo su con le mani. Poi le viene in mente l'immagine di lei che bacia Jace e di Axel che è lì a guardarli. Ripensa alle parole del suo defunto cugino.
Lei vuole essere felice ma non se questo significa far del male agli altri. Non riesce a trattenere i singhiozzi e le lacrime le cadono man mano, i suoi occhi color mare sono pieni d'acqua. Il naso le si arrossisce come è solito farsi quando sta per scoppiare in un grande pianto.
Le farà bene piangere per sfogarsi, ma no. Non può permetterselo. Deve arrivare il prima possibile a casa dei due fratelli altrimenti la sua anima non avrà pace.
Si asciuga una lacrima passando una mano sulla guancia, poi guarda verso il cielo e cerca di far rientrare dentro di sé quell'enorme mare che cerca di uscire a tutti i costi.
Si concede qualche secondo per ristabilizzarsi. Dopo aver ripreso fiato continua con la sua lunga camminata. Attraversa il vialetto di casa sua, sembra passata un'eternità da quando era stata lì per la prima volta e aveva cercato di sbirciare dalla finestra se c'era qualcuno. Si ferma davanti la porta, fa di nuovo un bel respiro e poggia le nocche sulla porta.
Bussa una sola volta. La porta si apre. Nicole poggia gli occhi su di lui come se i loro sguardi potessero sorreggerla e evitare che cadda terra. Jace anche rimane a fissarla. Nicole prende coraggio e chiede:
<<Gli hai parlato?>> non riesce a trattenere una lacrima che inevitabilmente le attraversa il viso, questa volta l'asciuga in fretta come se non voglia che lui la veda piangere.
<<Si>> risponde Jace annuendo contemporaneamente con la testa <<ma non vuole ascoltarmi, dice che l'abbiamo ferito e che non ci perdonerà mai.>>
<<Quindi ora che facciamo? Non voglio perderlo>> chiede Nicole.
<<Tu non vuoi perdere la sua amicizia ma per lui è un fratello! >> afferma Jace.
<<Che cosa? Sei stato tu a baciarmi! È colpa tua se ora ci troviamo in questa situazione>> replica Nicole che ha preso l’affermazione di Jace come un’accusa.
<<Non mi sembra che tu ti sia scansata. Vuoi forse negare che ti sia piaciuto o che volevi già farlo tu da tempo? >>
<<Mi dispiace, è stata colpa di entrambi, non dovevo scaricare la colpa solo su di te, ma ora non è il momento. Dobbiamo sistemare questo casino, a noi ci penseremo dopo>> dice Nicole.
È molto stanca e i tacchi le fanno male, vorrebbe tanto buttarsi sul divano di Jace mentre lui le massaggia i piedi o si siede affianco a lei mettendole il braccio intorno alle sue spalle. Ma entrambi sanno che in questa situazione non possono e Nicole non osa neanche chiedere di poter entrare per sedersi un secondo.
Forse sarà meglio prima andare a casa a cambiarsi, ma potrebbe perdere troppo tempo.
<<No, dobbiamo lasciargli un po di tempo>> dice Jace, dal suo tono si capisce che anche lui sta soffrendo.
<<Secondo me più tempo passa più le cose peggiorano, così lui si distaccherà troppo da noi! Prima dobbiamo riuscire a spiegargli cosa c'è tra noi, poi gli lasceremo tutto il tempo che vuole. Non possiamo lasciarlo riflettere su cose che non sa e che crea la sua immaginazione! >> esclama Nicole con tono sicuro, la sua voce suona ferma e stabile. Finalmente sta riuscendo a riacquistare un po di lucidità.
<<E come vorresti fare, io anche ho provato a spiegargli ma non è servito a nulla>>
<<Ti prego>> lo implora Nicole <<Lasciamo provare>> la ragazza pronuncia così delicamente quelle parole che sembra che le scivolino da sole sulle labbra che muove appena, il suo movimento è molto aggraziato e Jace nonostante tutto non vede l'ora di poterle sfiorare di nuovo. La sua voce lo fa addolcire.
<<Come vuoi>>
<<È in casa?>> chiede Nicole.
<<No, non so dove sia andato >> risponde Jace mettendo le braccia a vaso.
<<Provo a chiamarlo? >> propone Nicole.
<<Dubito che ti risponda>> afferma Jace scuotendo la testa <<vieni dentro>> dice Jace guardandola da capo a piedi. È già un po' che voleva dirglielo ma non sapeva come l'avrebbe presa lei. Sta con un paio di scomode scarpe e un vestito lungo, fuori si sta alzando anche il vento <<fa freddo>>
Nicole scuote la testa, non vuole rischiare che Axel torni da un momento all'altro, anche se è improbabile.
<<Ho paura che possa tornare>>
<<Andiamo, sai anche tu che questa è tutta una scusa, non tornerà per quest'oggi, ormai avrà già trovato un altro posto dove dormire>> forse è vero, è tutta una scusa, deve dis-innamorarsi.
Esiste un veleno capace di annientare l'amore? No. Sicuramente no. L'amore è più forte di ogni veleno. Anzi l'amore è veleno. Ti entra nel corpo e non riesci a liberartene ma a differenza degli altri veleni, per questo non c'è un'antidoto.
<<Allora ti accompagno a casa, tanto sei a piedi no? >> Insiste Jace.
Infondo lui vuole solo il suo bene. Nicole annuisce. Non ce la farà a rifarsi tutta la strada verso casa con quei tacchi e ora che ha smaltito la rabbia e che Jace la tranquillizza ha anche paura a camminare da sola a notte fonda in mezzo a una strada. Possono succedere tante cose. Perciò Nicole annuisce.
Quando la macchina di Jace si ferma davanti al vialetto di Nicole, lei lo ringrazia.
<<Grazie>> dice senza guardarlo negli occhi <<per tutto>> conclude ancora stando a testa bassa, poi apre lo sportello della macchina, sta per mettere il primo piede fuori per uscire ma Jace le prende una mano e la tira a sé. Le respirabsulla bocca per un po', ma le loro labbra non si toccano, poi alza il viso e le bacia la fronte.
<<Nonostante tutto quello che sta succedendo non vuol dire che io non ti possa baciare sulla fronte, non c'è nulla di male>> dice Jace con le labbra ancora poggiate sulla sua fronte.
<<Buonanotte Jace>> dice in tono secco. Ma dentro di lei il cuore le esplode, vorrebbe saltargli addosso e riempirlo di baci, sulle labbra, sulla fronte, sulle guance e sul naso.
Vorrebbe dirgli quello che prova, forse a parole non ci riuscirebbe neanche ma glielo dimostrerebbe. Vuole correre in mezzo un campo di fiori con lui, ridendo, vorrebbe trascorrere la vita con lui, nel bene e nel male.
<<Buonanotte Girasole>> risponde lui al suo saluto. Poi la lascia andare e lei esce dalla sua macchina.
Jace aspetta che lei entri in casa e che la porta di ingresso si richiuda, solo allora riparte e torna a casa. Nicole chiude la porta e vi si appoggia, si lascia scivolare finché non tocca il pavimento.
Vuole piangere, ma non lo fa, serra i pugni e si rialza. Prende il suo diario e vi scrive qualche riga.
Avevo promesso a me stessa che quest'anno sarebbe andato diversamente, che sarei stata felice e non avrei più pianto, che non mi sarei più lasciata ferire. No. No. Non voglio che si ripeta tutto come l'anno scorso, come un nastro che si riavvolge e che ti fa tornare indietro nel tempo, l'anno scorso il mio migliore amico Dylan mi ha fatto soffrire, e ora è stato il mio amico Axel, anche se è stata colpa mia lui comunque mi sta facendo soffrire. Mi manca Liam. Inizio seriamente a pensare che la sua perdita mi abbia ferita a vita e che non riuscirò più a riprendermi.
Ripone il diario sotto il materasso, si infila il pigiama e si mette al letto. Allungando la mano spegne la luce.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro